20--6--2022
Tale culto è diretto verso Dio Padre per Gesù Cristo nello Spirito Santo. Innanzi tutto verso il Padre che, come afferma il Vangelo di San Giovanni , " ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito , perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna" (Gv. 3,16).
Si rivolge anche nello Spirito Santo a quel Figlio incarnato ,nell'economia di salvezza , soprattutto in quel momento di suprema dedizione e di abbandono totale di se stesso, al quale si riferiscono le parole pronunciate nel cenacolo :" Questo è il mio corpo dato per voi "..."Questo è il calice del mio sangue versato per voi..." (cf Mt 26,26 ss; Mc 14, 22-25; Lc 22,18ss; 1 Cr 11,23ss).L 'acclamazione liturgica :"Annunciamo la tua morte , Signore !" ci riporta proprio a quel momento :e col proclamare la sua risurrezione abbracciamo nello stesso atto di venerazione il Cristo risorto e glorificato "alla destra del Padre " , come anche la prospettiva della sua "venuta nella gloria ". Tuttavia è l'annientamento volontario , gradito dal Padre e glorificato con la risurrezione , che, sacramentalmente celebriamo insieme con la risurrezione , ci porta all'adorazione di quel Redentore "fattosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce"(Fil 2,8).
E questa nostra adorazione contiene ancora un'altra particolare caratteristica . Essa è compenetrata dalla grandezza di questa Morte Umana , nella quale il mondo , cioè ciascuno di noi , è stato amato "sino alla fine" (Gv 13,1). Così essa è anche una risposta che vuol ripagare quell'Amore immacolato fino alla morte di Croce : è la nostra "Eucaristia", cioè il nostro rendergli grazie , il lodarlo per averci redenti con la sua morte e resi partecipi della vita immortale per mezzo della sua risurrezione .
Un tale culto , rivolto dunque alla Trinità del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo , accompagna e permea innanzi tutto la celebrazione della Liturgia eucaristica . Ma esso deve pure riempire i nostri templi anche al dì là dell'oratorio delle sante Messe . Invero , poiché il Mistero eucaristico è stato istituito dall'Amore , e ci rende Cristo sacramentalmente presente , esso è degno di azione di grazie e di culto . E questo culto deve distinguersi in ogni nostro incontro col santissimo Sacramento , sia quando visitiamo le nostre chiese , sia quando le sacre Specie sono portate e amministrate agli infermi.
L'adorazione di Cristo in questo Sacramento d'amore deve poi trovare la sua espressione in diverse forme di devozione eucaristica: preghiere personali davanti al Santissimo , ore di adorazione , esposizioni brevi , prolungate , annuali (quarantore), benedizioni eucaristiche, processioni eucaristiche , congressi eucaristici . Un particolare ricordo merita a questo punto la solennità del "Corpo e Sangue di Cristo " come atto di culto pubblico reso a Cristo presente nell'Eucaristia , voluta dal mio predecessore Urbano 4° in memoria dell' istituzione di questo grande Mistero . Tutto ciò corrisponde quindi ai principi generali e alle norme particolari già da tempo esistenti , ma nuovamente formulate durante i dopo il Concilio Vaticano 2°.
Giovanni Paolo 2°
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