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lunedì 11 aprile 2022

Giosue Carducci: Fuori alla Certosa di Bologna

 11--4--2022
Oh  caro  a quelli che escon  da  le  bianche  e tacite case
de  i morti il sole! Giunge come il bacio d'un  dio:

bacio  di luce che inonda la terra, mentre  alto  ed  immenso
cantano  le cicale  l'inno di  messidoro .

Il piano  somiglia  un mare  superbo  di fremiti e d'one:
ville, città, castelli emergono com'isole.

Slanciansi  lunghe  tra  'l verde  polveroso e i  pioppi le  strade:
varcano  i ponti  snelli con  fughe  d'archi il fiume .

E  tutto  è fiamma  ed azzurro . Da  l'alpe là giù di  Verona
guardano  solitarie  due  nuvolette bianche.

Delia , a  voi  zefiro  spira  dal colle pio  de  la Guardia 
che  incoronato   scende  da  l'Apennino al piano ,

v'agita  il candido  velo, e i  ricci  commove scorrenti
giù  con  le nere  anela  per la  superba  fronte.

Mentre  domate  i ribelli  , gentil , con  la mano ,chinando 
gli occhi  onde  tante  gioie  promette  in vano Amore,

udite  (a  voi de le Muse lo spirito in  cuore favella),
dite giù  sotterra ciò  che  dicono i morti.

Dormono a' piè qui  del colle gli  avi  umbri che  ruppero  primi
a suon  di scuri i sacri  tuoi silenzi , Apennino:

dormon gli etruschi  discesi co 'l lituo con  l'asta con  fermi
gli  occhi ne  l'alto  a' verdi  misteriosi clivi,

e  i grandi  celti  rossastri correnti  a lavarsi la strage 
ne  le fredde acque  alpestri ch'ei  salutavan Reno,

e  l'alta  stirpe  di Roma  , e  il   lungo-chiomato lombardo
ch'ultimo  accampò  sovra  le  rimboschite  cime.

Dormon  con  gli ultimi  nostri . Fiammeggia  il meriggio su  'l  colle;
udite  , o Delia  ,  udite  ciò  che  dicono  i morti.

Dicono  i morti--Beati  , o voi passeggeri  del colle 
circonfusi  da'  caldi  raggi  de  l'aureo  sole.

Fresche  a voi  mormoran  l'acque pe 'l florido clivo scendenti,
cantan gli uccelli al verde  , cantan  le foglie  al vento.

A voi  sorridono i fiori  sempre  nuovi  sopra  la terra;
a voi  ridon  le stelle, fiori  eterni del cielo.-

Dicono  i morti--Cogliete  i fiori  che  passano  anch'essi,
adorate  le stelle  che non  passano mai.

Putridi  squagliansi i  serti  d'intorno i nostri  umidi  teschi:
Ponete  rose  a torno  le chiome bionde  e nere.

Freddo  è qua  giù :  siamo soli . Oh  amatevi al sole!  Risplenda
su  la vita  che passa  l'eternità d'amore.

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