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venerdì 1 aprile 2022

Credere " Un cristiano in lotta per la giustizia e la pace" 2

 1--4--2022
La  svolta  arrivò  dunque  nel  1986  , con  l'approvazione  da parte  del Sinodo -il supremo  organo  di governo della Chiesa  riformata  olandese-- di un documento che, con  un  linguaggio  più  teologico  che politico  , affermava  che  la Bibbia  non è  un  manuale  politico , e  pertanto da essa  non  si possono  dedurre  modelli  politici . "Ogni  sistema  che  in pratica  funzioni in termini discriminatori  " si  leggeva, " è  inaccettabile alla luce  della Scrittura e della  coscienza  cristiana e deve  essere  respinto  come  peccaminoso . Ogni  tentativo da parte  di una Chiesa di  difendere  questo  sistema  biblicamente  ed eticamente  deve  essere  considerato  un grave  errore  , vale   a dire  in conflitto con  la  Bibbia....La  Chiesa  riformata  olandese vuole  affermare  chiaramente  che condanna  tutte  le  forme di discriminazione e oppressione dei  popoli e con  tutto  il cuore  desidera  che  tutti  siano  liberi  di condividere  i privilegi della  patria  e  ricevano  ragionevoli  ed eguali  opportunità  di acquisire  prosperità  e ricchezza".  Era  un'affermazione teologica  , ma  la sua  conseguenza  politica fu  dirompente.    
Perso il  suo puntello  teologico  , il regime  razzista non  aveva  più giustificazioni   morali e  la storia  corse  veloce :  nel 1990  ,dopo 27 anni di  carcere e senza  alcun omicidio a carico  , fu  rilasciato Nelson  Mandela e l'African  National  Congress (Anc),  il partito  che  con più  continuità aveva  condotto  la lotta  contro l'apartheid  , uscì  dalla  clandestinità in  cui  era  stato  costretto . Nel 1994 si  svolsero  le prime  elezioni libere del Sudafrica che  si  conclusero  con  la  schiacciante  vittoria  dell'Anc  e l'elezione  di Nelson Mandela  a capo  dello Stato.
"Che  cosa  farà  quel giorno ?", chiesi  a  Desmond  Tutu  nel corso  di una  intervista  che  mi  concesse nel suo studio , in Sudafrica . Mi  rispose :"Ballerò tutto il giorno ". E  per dare  forza  alle  sue parole  si alzò e si mise  letteralmente  a  ballare. Questo  è il personaggio.
Ma   le elezioni furono  solo una tappa  del processo di  democratizzazione del Paese . Il Sudafrica  doveva  ancora  fare i conti con i fantasmi  del  razzismo , delle   torture , delle violenze e degli  atti di terrore . Al  crollo  di altri  regimi  violenti  , si  era  cercata  la strada  della  pacificazione  mediante  un'amnistia , una  sorta  di colpo  di spugna  che  cancellava  torti  e ragioni e  azzerava  la  memoria  collettiva  di un Paese  lacerato . In Sudafrica questa  strada  sarebbe  stata  molto  rischiosa : troppi  gli odi  reciproci  , troppe  le tragedie umane  e collettive , troppe  le divisioni per  immaginare che  d'incanto il Paese  potesse  incamminarsi  sulla  strada  della  riconciliazione . Lo  strumento  giuridico  adottato per costruire  un  "nuovo  Sudafrica"  fu  quello  di una  Commissione  denominata  "Verità  e  riconciliazione " , costruita  nel  1995 sotto  la   presidenza  di Desmond  Tutu  . L'idea che  l'animò  fu  propriamente  teologica e si  deve  allo  spirito  evangelico di Tutu  e allo  spessore  umano  di Mandela  l'ideazione di un inedito strumento  giudiziario  certamente  orientato  a favorire  un  processo  di riconciliazione  nazionale che  però  non  poteva  prescindere dall'accertamento  della verità . 
Chi   faceva richiesta d' amnistia  doveva   ammettere  la propria  responsabilità riguardo  ai  fatti  che  l'avevano  spinto  a richiederla  : questo  superava  il problema  dell'immunità . Inoltre , chi  richiedeva  l'amnistia  doveva  affrontare  un'udienza  pubblica , ammettere  le proprie  responsabilità di fronte a tutti.  "Noi  ci  riferiamo a una  giustizia  che abbia  a che fare con  il  ristabilimento  di un'equità " , spiegava Tutu , " con  la  ricomposizione  di  un'armonia e con  l'importanza  di una  riconciliazione .  Ci  riferiamo  a una giustizia  che  sia  focalizzata  sull'esperienza   della vittima e sulla  conseguente necessità di un suo  risarcimento , una  giustizia  che  noi  chiamiamo  riparativa . Fare  giustizia  significa innanzitutto  risanare  le ferite  , correggere  gli  squilibri ,ricucire  le fratture  dei  rapporti  , cercare di riabilitare tanto  le vittime  quanto i criminali ,ai quali  va data  l'opportunità di reintegrarsi nella  comunità  che  il loro  crimine ha offeso".
Per dare  la misura  della  rilevanza del  processo  svolto  dalla  Commissione  Verità e  Riconciliazione,  ricordiamo qualche  cifra:  le vittime  che si  sono  presentate spontaneamente  per raccontare  le gravi  violazioni  dei diritti umani  subite  sono  state  22.500. Tra  le  1.700 e le  2.500 le  persone  , appartenenti  sia  al National  Party e alle   forze  dell'ordine , che  all'Anc e agli  altri  gruppi  di liberazione , che  hanno  chiesto  l'amnistia, molte  delle  quali  per  più  di un reato  . Hanno  beneficiato di un provvedimento d'amnistia  totale  1.167 richiedenti , d'amnistia parziale 1.453. La  transizione dall'apartheid alla democrazia  non è stata  né  facile  né  indolore  ma  ha  consentito  al grande   Paese  sudafricano  di ritrovare la sua  anima. Ci  è riuscito grazie  a un'ispirazione  cristiana  ma anche -ed  è proprio  Tutu ad affermarlo--al concetto  della filosofia  africana tradizionale   che si esprime  nella  parola "ubuntu";  "L'umanità  di ciascuno ",  intende  affermare  questo concetto, "è  inestricabilmente  collegata  alla tua  , esiste  di pari  passo  con la tua ". In altre   parole , "  una  persona  è  tale  attraverso  altre  persone ",  "io sono  perché noi  siamo" .
E  così  i  torturatori  e i massacratori  furono  portati  sul banco  degli imputati . E  su  quel banco  ,  guardando  in faccia le loro vittime o i loro  parenti , potevano  confessare le loro responsabilità e chiedere la clemenza  della Corte . Fu  un passaggio  dolorosissimo che  in tre  anni , dal  1995  al 1998,  consentì  di  ricostruire  migliaia  di reati  e di  valutare altrettante  domande  di amnistia . Tutu fu l'anima  di questo  processo  che  aveva  implicazioni anche  teologiche ed etiche . "Siamo fratelli e sorelle di una stessa famiglia ", disse Tutu a  conclusione  delle udienze, "la famiglia di Dio , la  famiglia  umana . Avendo guardato  negli occhi la  bestia  del passato , avendo  chiesto e ricevuto perdono  e avendo  espiato  , chiudiamo la porta  sul passato , non per dimenticare ma  per non  lasciarci  imprigionare  da esso. Muoviamoci  verso il glorioso  futuro  di un nuovo  tipo di società in cui  le persone contano  non per  le loro  irrilevanti caratteristiche biologiche o altri  attributi esteriori , ma perché  sono persone preziose create  a immagine e somiglianza  di Dio".

=la colonizzazione, di molte parti del mondo, basta pensare ai nuovi continenti, attuata  dagli europei, portò con se il bene ed il male dell'Europa. La  colonizzazione delle Americhe ad esempio avvenne con  un'azione di violenza, mediante la quale gli europei sottrassero le terre ai natii. L'evangelizzazione , con la quale  si tentò di nobilitare tante azioni violenti in effetti aveva solo lo scopo di mettere a tacere la coscienza. Non a caso  molte popolazioni indigene sia dell 'America del nord che di quella del sud, furono massacrati o ridotte in schiavitù. 

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