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giovedì 21 aprile 2022

Lettere sull'educazione estetica dell'uomo Friedrich Schiller " Lettera decima " 1

21--4--2022
--l'uomo  potrebbe  allontanarsi   dalla sua  destinazione per due  vie   opposte ,  che  il   nostro  secolo  realmente  travia  in questi  due modi , ed è  diventato  preda  della  rozzezza  da una parte  , del  rilassamento e del  pervertimento  dall'altra . Egli  dev'essere  salvato  da questo  duplice  errore  mediante la bellezza . Ma  come  può  la cultura  estetica  opporsi  nello  stesso  tempo  a questi  due mali  opposti  e riunire in sé due  proprietà  contraddittorie ? Può  frenare  la natura  nel  selvaggio  e metterla  in  libertà nel barbaro? Può  nello  stesso  tempo  legare  e  sciogliere ?  E  se non  compie  realmente  queste  due azioni ,come  si può  ragionevolmente  attendere  da lei  un sì  grande effetto , qual  è il  perfezionamento dell'umanità?
Veramente  si è  dovuto  sentire  già  troppo  che  uno  sviluppato  sentimento  della bellezza  affina  i costumi, sicché  non  sembra  necessaria una  nuova  dimostrazione su  questo  punto.  Tale  affermazione  si fonda  sull'esperienza  quotidiana , che  mostra  come  quasi  sempre  ad un  gusto  educato   vada  unità  chiarezza  d'intelletto , vivacità  di  sentimento , liberalità  e perfino   dignità  di condotta , e  al  gusto  non   educato  il contrario . Si  indica  con  una  certa  sicurezza  l'esempio  della più  civile  di tutte  le nazioni  dell'antichità , presso  cui  nello  stesso  tempo  il sentimento  della bellezza  raggiunse  il  suo  più alto  sviluppo , e  l'esempio  contrario  di quei  popoli  , in parte  selvaggi  e in  parte  barbari, che  espiano  la loro   insensibilità  al bello  con un  carattere  rozzo  o almeno duro. Ciò  nondimeno  , talvolta  viene  in mente  ai  pensatori  o  di  negare  il fatto  , oppure  di dubitare  della  legittimità  delle  conseguenze  che  se ne  traggono  . Essi  non  giudicano  tanto  male  la selvatichezza  che  si  rimprovera  ai popoli  incolti, né   tanto  favorevolmente  la raffinatezza  che  si vanta  nei  popoli civili.  Già  nell'antichità  vi furono  uomini  che ritennero  le   belle arti  tutt'altro  che  un beneficio  e perciò  furono  molto  inclini  ad impedire  alle  arti  dell'immaginazione  l'accesso  nella  loro  repubblica.
Non  parlo  di coloro  che ingiuriano le Grazie solo   perché  non hanno  mai goduto  il loro favore . Questi non conoscono  altra  misura di valore fuorché  la fatica  dell'acquisto  e il profitto materiale ; come  potrebbero  essere  in grado  di   apprezzare il tranquillo  lavoro  del   gusto  nell'uomo  esteriore  ed  interiore  , e non perdere   di vista , per  gli  accidentali  svantaggi  della  cultura  estetica , i  suoi  vantaggi   sostanziali?  L'uomo  senza  gusto  della forma  disprezza  ogni grazia  nell'esposizione  come  seduzione  , ogni  finezza  nei rapporti  sociali  come  simulazione  , ogni  delicatezza e  magnanimità di  condotta come  esagerazione  ed  affettazione . Egli  non  può  perdonare  al favorito  delle Grazie  di saper  rallegrare come  uomo  di società  ogni  conversazione ;   di saper  dirigere , come uomo  d'affari  , tutte  le menti  secondo  le proprie  intenzioni ;    d'imprimere  forse , come  scrittore  , il  proprio  spirito a tutto  il secolo . Mentre  egli  , vittima  della   diligenza , non  riesce  ad  attirare  alcuna  attenzione  con  tutto  il suo  sapere  , né  a  smuovere  dal suo  posto  una  pietra .  Non potendo  mai  imparare   da quello  il  geniale segreto di rendersi  piacevole  , altro  non  gli rimane  che  deplorare  la perversione  della  natura  umana , che onora  l'apparenza  più  della  sostanza .
Ma  vi sono  anche  persone  degne  di considerazione , che    si  dichiarano  contro  l'influenza  della  bellezza provviste  di   formidabili  ragioni   fornite  loro  dall'esperienza. "Non  si   può negare "- dicono- " che  le attrattive  del bello  possono  servire  a fini  lodevoli , in  buone  mani ;  ma non  è  contrario  all'essenza  dello  stesso  il produrre  proprio  l'effetto   opposto  in mani  cattive  , e l'adoperare  la sua forza , capace   di avvincere le anime  , per  l'errore  e l'ingiustizia .  Appunto  perché  il gusto  fa attenzione  solo  alla forma  e no  mai  al   contenuto  , finisce per  dare  all'animo  la pericolosa  tendenza  a trascurare  ogni  realtà  in generale , e  a sacrificare verità  e  moralità ad una  seducente  apparenza . Sparisce così  ogni  differenza sostanziale  delle  cose  e soltanto  la parvenza   determina il  loro valore . Quanti  uomini  d'ingegno "--continuano--"vengono  distolti  da  un'attività  seria  ed  intensa   per  la forza  seduttrice   del bello , o  indotti  perlomeno  ad   esercitarla  superficialmente!  Quanti  deboli  intelletti si trovano  in contrasto  con  le istituzioni civili solo  perché  alla    fantasia  dei poeti  piacque  di rappresentare  un  mondo  dove  tutto  avviene  in modo  affatto  diverso , dove  nessuna   convenienza   lega  le opinioni  , nessun'arte  opprime  la natura !  Quale   pericolosa  dialettica  non  hanno imparato  le passioni,   da   quando  nei quadri dei poeti  fanno  sfoggio  dei  più brillanti   colori   e tengono  ordinariamente  il campo  nella  lotta  contro la legge  e il dovere?  Che  cosa  ci  ha  guadagnato  la società  ,  se ora  la bellezza  dà  leggi  al comportamento ,  governato  prima  dalla verità  , e se l'impressione  esteriore  decide  dalla   stima  , che  dovrebbe essere  legata  soltanto  al merito? è vero  ,  ora  si vedono  fiorire   tutte le virtù  che producono  con  l'apparenza   un  piacevole  effetto  e che  conferiscono  un  valore  nella   società;  ma in cambio  si vedono  anche  regnare  tutte  le   licenze  ed essere   in voga  tutti  i vizi  che  si  presentano  sotto  belle sembianze ".  In realtà  deve  dar  da pensare  il fatto  che  quasi  in ogni  periodo  storico  in cui  fioriscono  le arti  e regna  il gusto, l'umanità  decade  , e  non  si può  citare   l'esempio  di  un solo popolo  , dove  un  alto  grado  e una  grande  diffusione  di cultura si unisce  a libertà  politica  e a virtù  civili , e dove  il  bel  costume  e i  buoni  costumi  , la raffinatezza  della  condotta  e la rettitudine  di questa  andassero  di pari passo.

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