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lunedì 8 novembre 2021

Giosue Carducci "Brindisi funebre"

8--1--2021

Su  'l  viso  de  l'amore
La  rosa  illanguidì,
Senza  lasciarmi  un  fiore
La  gioventù  fuggì

Lo  stuol  de   l'ore  danza  
Lontano  omai  da me ;
Con esse è  la speranza ,
L'illusion,  la fé.

Gli   affetti  alti  ed  intensi  
Cui  fu  negato  il fin,
I  desideri  immensi 
Irrisi  dal  destin,

Tutti  nel mio  pensiero 
Tutti   io  gli  ho;
E  al fosco  cimitero
Custode  fosco  io sto.

Ma   i nervi  ancora  ho forti:
Beviam, beviamo ancor:
Beviam  , beviamo  a i  morti;
Con  essi  sta  il mio cuor.

Sotto  la terra nera
Giacciono ad aspettar;
La   primavera
Forse  li  fa  svegliar.

Senton  de i  freschi  venti
L'alito  ed il  sospir,
Senton  fra  l'ossa algenti
La  verde erba  salir.

Lo  senti  il dolce  aprile ,
Il  sol  lo vedi tu?
O  pargolo  gentile ,
Solo  tu  sei laggiù?

Dal  suo  lontano  avello
Ti  parla  , o  fanciullin ,
Il bianco  mio fratello
Dal  bel  castaneo  crin?

Gli  avi  ne  i giorni foschi 
Ti  vengono  a cullar ,
L'uno  da i colli toschi,
L'altro  dal  tosco mar?

O sola  e mesta  al petto 
La  madre  mia ti  tien?
Riposa  , o fanciulletto,
Sopra  il fidato  sen.

Beviam  . Ahi  che  nel cielo
Impallidisce il sol ,
E mi  circonda  il gelo,
E  si sprofonda  il suol.

Come  uno  stuol  di gufi 
A  vecchio  monaster ,
Tra  gli umidicci  tufi
Singhiozzano i pensier.

Per  questo  buoi  fondo
Chi  è  chi è  che va?
Esiste  ancora  il mondo,
La  gioia  e la  beltà?

Ne'  lucidi  paesi
Ancora  esiste  amor?
Io  giù  tra morti  scesi
Ed  ho sepolto  il cuor.














 

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