8--1--2021
Su 'l viso de l'amore
La rosa illanguidì,
Senza lasciarmi un fiore
La gioventù fuggì
Lo stuol de l'ore danza
Lontano omai da me ;
Con esse è la speranza ,
L'illusion, la fé.
Gli affetti alti ed intensi
Cui fu negato il fin,
I desideri immensi
Irrisi dal destin,
Tutti nel mio pensiero
Tutti io gli ho;
E al fosco cimitero
Custode fosco io sto.
Ma i nervi ancora ho forti:
Beviam, beviamo ancor:
Beviam , beviamo a i morti;
Con essi sta il mio cuor.
Sotto la terra nera
Giacciono ad aspettar;
La primavera
Forse li fa svegliar.
Senton de i freschi venti
L'alito ed il sospir,
Senton fra l'ossa algenti
La verde erba salir.
Lo senti il dolce aprile ,
Il sol lo vedi tu?
O pargolo gentile ,
Solo tu sei laggiù?
Dal suo lontano avello
Ti parla , o fanciullin ,
Il bianco mio fratello
Dal bel castaneo crin?
Gli avi ne i giorni foschi
Ti vengono a cullar ,
L'uno da i colli toschi,
L'altro dal tosco mar?
O sola e mesta al petto
La madre mia ti tien?
Riposa , o fanciulletto,
Sopra il fidato sen.
Beviam . Ahi che nel cielo
Impallidisce il sol ,
E mi circonda il gelo,
E si sprofonda il suol.
Come uno stuol di gufi
A vecchio monaster ,
Tra gli umidicci tufi
Singhiozzano i pensier.
Per questo buoi fondo
Chi è chi è che va?
Esiste ancora il mondo,
La gioia e la beltà?
Ne' lucidi paesi
Ancora esiste amor?
Io giù tra morti scesi
Ed ho sepolto il cuor.
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