9--11--2021
----Un edonista desidera quanti più momenti positivi e quanti meno momenti negativi è possibile , nella propria vita , e la semplice teoria edonistica sostiene che la quantità della sua vita equivale alla differenza tra momenti positivi e momenti negativi .-------Ma tutto è destinato a risolversi in una delusione , perché la somma totale delle nostre sensazioni momentanee si rivela una misura assai approssimativa di quanto positivo o negativo noi giudichiamo un episodio --film, una vacanza , un matrimonio ecc.
---Nella vita dovreste dunque badare soprattutto alla conclusione delle esperienze , perché il suo colore tingerà per sempre il vostro ricordo dell'intera vicenda e determinerà una maggiore o minore disponibilità a ripeterla.
--Noi non vogliamo soltanto sensazioni positive : vogliamo aver diritto alle nostre sensazioni positive . E tuttavia abbiamo escogitato una miriade di scorciatoie per procurarci delle sensazioni piacevoli : le droghe , la cioccolata , il sesso senza amore , lo shopping, la masturbazione e la televisione. La convinzione di poter ricorrere a scorciatoie per procurarsi felicità , gioia, euforia, benessere, ed estasi, anziché aver diritto a queste sensazioni attraverso l'esercizio di potenzialità personali e virtù, guida intere schiere di persone , che nella nostra civiltà stracolma di ogni possibile bene materiale muoiono di fame spirituale. L'emozione positiva alienata dall'esercizio del carattere conduce alla superficialità, all'inautenticità, alla depressione e, man mano che invecchiamo , alla tormentosa consapevolezza che stiamo soltanto agitandoci vanamente in attesa della morte. La sensazione positiva suscitata dall'esercizio delle potenzialità e virtù --anziché dalle scorciatoie --è autentica.----
Una matricola diciottenne della Virginia University ha riferito per esempio la seguente , tipica storia di elevazione:
Una notte stavamo tornando a casa dopo aver prestato servizio in un ricovero dell'Esercito della Salvezza. Nevicava forte . Passammo davanti a una donna anziana che spalava la neve dal vialetto di casa. Uno dei ragazzi chiese al conducente di farlo scendere . Pensavo volesse solo prendere una scorciatoia per tornarsene a casa. Ma quando lo vidi prendere la pala dalle mani della donna , beh, sentii un nodo, alla gola e mi venne da piangere . Volevo raccontarlo a tutti. Mi ha colpito davvero molto.
Qualcuno dei miei studenti si domandava se la felicità nascesse più facilmente dall'esercizio della bontà che non dal piacere o dal divertimento .---------
Il ricordo dell'attività "piacevole " (un'uscita con gli amici , un film , un gelato) impallidiva difronte agli effetti di una buona azione. Quando i nostri atti filantropici erano stati spontanei , e avevano fatto appello alle nostre potenzialità personali, l'intera giornata ne era stata trasformata positivamente . Una matricola raccontò che suo nipote le aveva telefonato per farsi dare un aiuto in aritmetica . Dopo un'ora di esercizi , la studentessa aveva scoperto con sorpresa che "per il resto della giornata ero riuscita a seguire meglio le lezioni , ero più dolce e piacevo alla gente molto più del solito". L'esercizio della bontà , dell'umanità , della cordialità sono gratificazioni , diverse dal semplice piacere . In quanto gratificazioni , esse fanno appello alle potenzialità dell'individuo , le attivano e le mettono alla prova . La cordialità non è accompagnata da un flusso a sé stante di emozioni positive , come la gioia ; consiste piuttosto in un coinvolgimento totale e in una perdita di consapevolezza di sé. I l tempo si ferma. Uno studente di Economia ha confessato di essersi iscritto all'Università della Pennsylvania per imparare come fare un sacco di soldi e così essere felice , ma di aver scoperto con stupore che provava più piacere ad aiutare il prossimo che non a fare shopping.
Per comprendere il segreto del vero benessere , dunque , dobbiamo comprendere le potenzialità personali e le virtù ,----Se il benessere deriva dall'impiego delle nostre potenzialità e virtù , allora la nostra vita è permeata di autenticità.
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