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martedì 9 novembre 2021

Martin E.P. Seligman " La costruzione della felicità" 1

9--11--2021

----Un  edonista desidera  quanti  più  momenti  positivi  e quanti  meno  momenti  negativi  è  possibile  , nella  propria vita , e  la semplice  teoria  edonistica sostiene  che la quantità  della  sua vita  equivale  alla differenza tra  momenti positivi  e momenti  negativi .-------Ma  tutto  è destinato  a risolversi  in una  delusione , perché la   somma  totale  delle nostre  sensazioni  momentanee  si rivela  una misura  assai  approssimativa  di quanto  positivo  o  negativo  noi  giudichiamo  un episodio  --film, una vacanza , un matrimonio   ecc. 
---Nella  vita  dovreste dunque  badare  soprattutto  alla  conclusione  delle  esperienze  , perché  il suo colore tingerà  per sempre il  vostro ricordo dell'intera  vicenda e determinerà una  maggiore  o  minore  disponibilità a ripeterla.
--Noi  non vogliamo soltanto  sensazioni  positive  :  vogliamo  aver diritto  alle nostre sensazioni  positive . E  tuttavia  abbiamo  escogitato una miriade  di scorciatoie  per   procurarci delle sensazioni piacevoli : le  droghe , la  cioccolata , il  sesso  senza amore , lo shopping, la  masturbazione  e la televisione. La  convinzione di poter  ricorrere  a scorciatoie per  procurarsi  felicità , gioia,  euforia,  benessere, ed estasi, anziché  aver  diritto  a queste  sensazioni attraverso  l'esercizio  di potenzialità  personali e virtù, guida intere  schiere  di persone , che  nella  nostra   civiltà  stracolma  di ogni  possibile  bene materiale muoiono di  fame  spirituale.  L'emozione positiva  alienata  dall'esercizio  del  carattere  conduce  alla superficialità, all'inautenticità, alla  depressione e,  man mano  che invecchiamo  , alla  tormentosa  consapevolezza  che  stiamo soltanto  agitandoci  vanamente in  attesa  della morte. La sensazione positiva suscitata dall'esercizio delle potenzialità e virtù --anziché  dalle  scorciatoie --è  autentica.----
Una  matricola diciottenne  della  Virginia  University    ha riferito  per esempio la seguente , tipica  storia di elevazione:
Una notte stavamo  tornando  a casa  dopo  aver  prestato  servizio  in un  ricovero  dell'Esercito   della  Salvezza.   Nevicava forte  . Passammo  davanti  a una  donna  anziana  che  spalava  la neve  dal vialetto di casa.  Uno  dei ragazzi  chiese  al  conducente  di farlo scendere . Pensavo volesse  solo prendere  una  scorciatoia  per tornarsene  a casa.   Ma   quando  lo vidi  prendere  la pala  dalle mani  della donna  , beh, sentii un nodo, alla gola  e mi  venne  da piangere . Volevo  raccontarlo a tutti. Mi ha colpito  davvero molto.
Qualcuno dei miei studenti si  domandava  se  la  felicità  nascesse  più  facilmente  dall'esercizio  della  bontà  che  non  dal  piacere  o dal  divertimento .---------
Il ricordo  dell'attività  "piacevole "  (un'uscita  con gli amici , un film  , un  gelato) impallidiva difronte agli  effetti  di una  buona  azione. Quando i nostri atti  filantropici  erano  stati  spontanei  , e  avevano  fatto  appello  alle nostre  potenzialità personali, l'intera  giornata  ne era  stata  trasformata  positivamente .  Una matricola  raccontò  che  suo nipote  le aveva  telefonato  per farsi dare un aiuto  in aritmetica . Dopo  un'ora  di esercizi , la  studentessa  aveva  scoperto  con  sorpresa  che "per  il resto  della  giornata  ero  riuscita  a seguire  meglio  le lezioni , ero  più  dolce  e  piacevo  alla gente molto  più  del solito".  L'esercizio  della bontà  , dell'umanità  , della  cordialità sono  gratificazioni  , diverse dal  semplice piacere .  In quanto gratificazioni , esse  fanno  appello  alle potenzialità  dell'individuo , le  attivano  e le  mettono  alla prova . La  cordialità  non è  accompagnata  da  un flusso  a sé  stante  di emozioni positive , come  la gioia ;  consiste  piuttosto  in un  coinvolgimento  totale  e in  una  perdita  di  consapevolezza  di sé. I l tempo si ferma.  Uno studente di   Economia ha confessato  di essersi iscritto  all'Università della  Pennsylvania  per imparare come  fare un sacco di soldi e  così  essere felice , ma  di aver  scoperto  con stupore  che provava  più  piacere  ad aiutare  il prossimo  che  non  a fare  shopping.
Per comprendere il segreto del vero benessere , dunque  ,  dobbiamo   comprendere  le potenzialità  personali  e le  virtù  ,----Se  il benessere deriva dall'impiego delle nostre   potenzialità e virtù ,  allora la nostra vita è permeata  di autenticità.









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