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venerdì 5 novembre 2021

Fedor Dostoevskij "I fratelli Karamazov"

5--11---2021
=le  parole degna di  pietà  confortano  l'anima...senza di esse il dolore  sarebbe  troppo  pesante per gli uomini. --------------------------------"E,  venuto  a mancare  il vino , la Madre  di Gesù  gli dice  queste parole :"  non hanno  vino"...udì  Alesa .
"Ah  , si , ho  perduto l'inizio  , e non  volevo perderlo, amo  questo  punto;  sono le nozze di Cana  di Galilea , il  primo  miracolo ....Ah  , questo  miracolo, ah , questo  dolce miracolo!   Non il  dolore , ma  la gioia  degli uomini  Cristo  visitò  , compiendo  per la  prima volta  un miracolo , portò  gioia  agli  uomini ..."Chi  ama  gli uomini , ama  anche  la loro gioia ..."  Lo  ripeteva  il defunto , di continuo , era  uno  dei suoi  pensieri  fondamentali ...Senza  gioia  non è  possibile  vivere  , dice  Mitja  ...Si  , Mitja...Tutto  quel  che  è  vero  e meraviglioso  è sempre  pronto  al perdono , anche  questo  , diceva....
"....Gesù  le dice :Che  cosa  ha  a che fare  con me  e con te , donna? Non è  ancora   venuta  la mia  ora. La Madre di lui  dice ai servi:  quello che lui  vi dirà  , voi  lo farete".
"Lo farete ....La   gioia , la gioia per quella  povera  , povera   gente ....Povera  , certo,  perché  persino  per  le nozze  non  aveva   abbastanza vino .....Scrivono  gli storici  che  nei pressi  del lago di  Genezareth  , e  in tutti  quei luoghi , dimorava   all'epoca  la   popolazione  più  misera  che  si potesse   soltanto  immaginare ...E  il grande  cuore  di quell'altra  grande creatura che   allora  gli era  accanto  , il cuore  di sua madre , sapeva   che Egli  non era  venuto  laggiù  soltanto  per  compiere  la sua  sublime  , terribile missione , ma  che  il suo cuore  era  accessibile anche   alla semplice   e ingenua allegria  di esseri  ignoranti , ignoranti e privi di malizia , che  con  affetto  l'avevano  , invitato  alle  loro nozze . "Non  è ancora  venuta  la mia ora , dice con  un  dolce  sorriso  (di sicuro  sorrise  , mansueto)...E  in  effetti è  forse  possibile  che fosse  venuto  sulla  terra  per  moltiplicare  il vino a delle povere nozze?  E  invece  venne  , e lo fece ,  assecondando  la preghiera  di lei.  Ah  ecco,  legge  di nuovo .
"....Dice  loro Gesù : Colmate  gli otri  di acqua , e loro  li  colmarono fino all'orlo.
E disse loro  di nuovo: Ora  attingete  e  portatene  al  maestro  di tavola . Ed essi  gliene  portarono.
E  come  ebbe  assaggiato  l'acqua  diventata  vino , il maestro  di tavola  , che  non  sapeva  di dove  venisse  (ma  lo  sapevano  i servi che avevano  attinto  l'acqua ),  chiamò  lo sposo .   E  gli disse:
  Tutti  servono  da principio  il vino  buono  e,  quando  gli  ospiti  hanno  già bevuto  , quello  meno  buono  ; tu  invece  hai  conservato  fino a ora  il vino buono".
"Ma  che è questo  ,  che  è?  Perché  la stanza oscilla?  Ah , si  , sono le  nozze , il matrimonio ..si  , certo  . Ecco anche  gli ospiti  , ecco  i giovani seduti  , e la  folla allegra , e.. dov'è mai  il saggio   maestro  di tavola?  Ma chi  è questo ? Chi?   Di nuovo  la stanza  ha oscillato  ... Chi  si alza  laggiù  dalla  grande tavola?  Come... Anche  lui qui?  Ma  lui è  dentro la bara.. Eppure  è anche  qui .. Si  è alzato  , mi  ha visto  , sta  venendo  qui...Signore!....
Si  , è  a lui  , a lui che  s'avvicina  , il vecchietto  smagrito , con rughe  minute  sul volto , gioioso , con  un dolce  sorriso  .  La  bara  non c'è  , e lui indossa  la stessa  veste  con la quale   ieri  sedeva  assieme  a loro  , quando  s'erano riuniti  da lui  gli ospiti . Il volto  è scoperto , gli occhi  risplendono . Ma  come,  allora  anche lui   è al banchetto , anche lui è stato  invitato  alle nozze di Cana  di Galilea....
"Anche tu , caro, anche tu sei  stato  invitato  , sei  stato  chiamato,"   si  leva  su  di lui   una voce  calma.  "Perché ti sei  nascosto  quaggiù  , che  non ti si vede ...vieni  anche tu  da  noi".
La sua voce  , la voce  dello starec  Zosima  ....E  come  potrebbe  non essere  lui , se  lo sta  chiamando  ?  Lo starec   ha teso  la mano  verso Alesa , e questi  si è  alzato  da terra  , dov'era  inginocchiato .   "Rallegriamoci ", continua il vecchietto smagrito  , "beviamo  il vino nuovo , il vino della gioia  nuova , grande ; vedi  quanti  ospiti?  Ecco  anche  lo sposo , e  la sposa  , ecco anche  il saggio  maestro  di tavola , sta  assaggiando il vino  nuovo. Perché   ti  meravigli di me?  Io  ho  donato  una  cipollina  , ed  ecco  che anch'io   sono qui . E  in  molti  tra  quelli  che  sono  qui   hanno  dato  solo  una cipollina.......Che  sono  le nostre  opere?  E tu  , mio  dolce  , e tu  , mio mite  ragazzo  , anche  tu  oggi  hai  saputo  dare  una cipollina a  un'affamata . Dai  inizio  , caro  , dai  inizio  alla  tua  opera! ...E lo vedi il nostro  sole , lo  vedi?"
        "Ho paura ...... non oso guardare ...." sussurrò Alesa.
        "Non  aver  paura  di Lui. è  terribile  per  la Sua  grandezza  dinnanzi  a noi , ci  atterrisce  con  la Sua  altezza , ma  infinita  è la  Sua  misericordia , per  amore  s'è fatto simile a noi, e  con   noi  si rallegra , l'acqua  tramuta in vino affinché la gioia  degli   ospiti  non  abbia  a venir  meno  , aspetta nuovi  ospiti , ne  chiama   sempre  di nuovi , e questo  nei  secoli  dei secoli.  Ed ecco  che  portano  del nuovo vino, lo vedi , portano  i recipienti  ....."----------------------------------------------------------------------La sua anima piena  di entusiasmo   estatico  agognava  la libertà , lo spazio , la vastità . Su  di lui  ampia , sconfinata  , si rovesciò  la cupola  celeste , colma  di quiete  stelle   scintillanti. Dallo  zenit  fino  all'orizzonte si biforcava  la Via Lattea , ancora  indistinta . Una  notte fresca e tranquilla , fino  quasi  a essere  immobile  ,avviluppava  la terra . Le  torri  bianche  e le cupole  dorate  della  cattedrale  rilucevano  nel  cielo  di zaffiro . I  fastosi  fiori  autunnali  delle  aiuole  attorno  alla casa  s'erano  assopiti fino  al mattino.    Il silenzio  della  terra  s'era  come  unito  al silenzio  del cielo , il  mistero  della  terra  sfiorava  quello  delle stelle ...Alesa era fermo  , in piedi , osservava , e  all'improvviso  , come  di schianto  , si  prosternò  a terra .  Non sapeva  perché  la stesse   abbracciando  , non  si dava  ragione  del perché  volesse  così  irresistibilmente  baciarla ,  baciarla tutta , ma  la baciava , piangendo  , singhiozzando  e   spargendo  le sue lacrime  , e frenetico giurava di amarla , di  amarla  nei secoli  dei secoli. "Bagna  la terra  con  le lacrime  della tua  gioia  , e ama  queste  tue lacrime ..."  risuonava   nell'anima sua.











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