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lunedì 29 novembre 2021

La costruzione della felicità Martin E.P. Selingman "Perché prendersi la pena di essere felici?"

 29--11--2021
=Le sensazioni   positive  verso  un oggetto o una persona fanno  sì che  ci  avviciniamo  a loro, mentre  le sensazioni  negative ce li fanno evitare.-----------------in qualche momento , durante l'evoluzione , gli animali  più complessi acquistano  il  fardello  di una vita emotiva. Perché?  Il primo  grande indizio  per dipanare questa  intricata  questione viene  dalla comparazione tra emozioni negative e positive. Le emozioni  negative--paura  , tristezza , rabbia --sono  la nostra  prime linea di difesa  contro  le minacce esterne. La  paura  è  un segnale  che il pericolo  è in  agguato ; la tristezza  che è  imminente  una perdita  ;  la rabbia  che qualcuno  sta  invadendo  il  nostro  territorio . Nell'evoluzione , pericolo , perdita  e intrusione  sono tutte  minacce alla  sopravvivenza dell'individuo . Per di più, queste  minacce esterne  sono tutti  giochi a vincere o a perdere , dove  qualunque  cosa  uno vinca è  esattamente  controbilanciata  da  una perdita  per l'avversario .
Le emozioni negative rivestono  un ruolo  determinante nei  giochi a vincere  o perdere, e  più importante  è la posta  in gioco più intense  e violente  sono le emozioni.   Una lotta a l'ultimo sangue è il gioco  a vincere o perdere per eccellenza , nell'evoluzione , e  in quanto  tale  suscita il dispiegamento  delle  emozioni  negative nella  loro forma più  estrema . La  selezione  naturale  ha  probabilmente  promosso  lo sviluppo di emozioni  negative per  questa  ragione . Quelli  tra i nostri  progenitori  che  provavano  forti emozioni  negative quando  era in gioco  la vita o l'incolumità fisica  , probabilmente  lottavano  e fuggivano  meglio  , e  trasmisero  i loro geni.
Tutte le emozioni hanno  una componente  sensibile  , una componente sensoriale , una componente  intellettiva e una  attiva. La  componente  sensibile  di tutte  le emozioni è  l'avversione : disgusto, paura    , repulsione , odio, e simili. Queste   sensazioni , come  spettacoli  , suoni , odori, si insinuano nella  nostra   consapevolezza , sopraffacendo  qualunque  altra  cosa  la  occupi  in quel momento . Agendo come  allarme  sensoriale  che segnala  che è imminente un giuoco  a vincere  o perdere , la sensazioni negative  mobilitano  l'individuo  a scoprire  che  cosa  non va  e a  eliminarlo. Il tipo di pensiero  che queste  emozioni  inevitabilmente  suscitano  è focalizzato  e intollerante , restringe  la nostra   attenzione   sull'arma  ,piuttosto che  sul  tipo  di  pettinatura del nostro assalitore. Il tutto culmina in una azione rapida  e decisiva : fuga, lotta,  o sottomissione.
Gli scienziati distinguono  tra fenomeni  ed  epifenomeni.      --Un  epifenomeno è  solo  un  metro  o una  misura che non  ha alcuna  efficacia  causale ;  -------Gli animali , e  tanto  più  gli esseri umani  erano in grado  di calcolare  complesse relazioni  tra eventi (come "Nulla  di ciò  che faccio  ha  alcuna  influenza") , e  anche  di estrapolare  queste  relazioni nel futuro ("Ero  impotente ieri, e malgrado siano  intervenute  nuove circostanze , sarò  impotente anche oggi").  Valutare  contingenze   complesse è il processo  del giudizio  , ed estrapolarle nel futuro è il processo  dell'aspettativa. Se  si prende  sul serio  l'importanza  appresa  , questi  processi  non possono  essere  liquidati  come  epifenomeni , perché  determinano  il  comportamento  della  rinuncia.
--Ero  assolutamente convinto che le emozioni negative (le cosiddette disforie )  non fossero  epifenomeni.  Il dato  evoluzionistico era  inequivocabile ; tristezza e depressione non segnalavano soltanto  una perdita  ma suscitavano anche  comportamenti di  demotivazione , rinuncia , resa e (nei  casi  estremi) suicidio. Ansia  e paura segnalavano la presenza del pericolo , inducendo a   prepararsi  a fuggire , e a  difendersi o a sottomettersi . La rabbia  segnalava  intrusione , e induceva  a prepararsi  ad attaccare l' intrusore e a  riparare  il torto.
--Le  sensazioni  di autostima  in particolare     , e  la felicità in generale, si sviluppano solo  come effetti  collaterali  di un certo  comportamento . Per quanto  meravigliose  potessero  essere  le sensazioni di autostima , cercare  di acquisire   prima  di aver acquisito  un buon  rapporto  con  il  mondo sarebbe stato  confondere  i mezzi con i fini.
--Un'approfondita  ricerca  dell'Università del  Minnesota mostra  che il  tratto  caratteriale  del buon umore  e dell'entusiasmo (la  cosiddetta "emotività  positiva") è altamente  ereditario.

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