5-----10--2022
Un uomo di lettere deve vivere in un paese libero o risolversi a condurre la vita di uno schiavo timoroso , che altri schiavi gelosi accusano senza tregua presso il padrone ...Ve l'ho sempre detto : se mio padre o mio fratello o mio figlio fossero primo ministro d'uno Stato dispotico , ne uscirei domani. In Francia non posso aspettarmi che persecuzioni : sarà questa la mia ricompensa. Sento che sarò sempre la vittima del primo calunniatore . Ho un bel nascondermi nell'oscurità ; ho un bell'evitare di scrivere a chicchessia ; si verrà sempre a sapere dove sono , e la mia ostinazione nel restare nascosto aizzerà anche più le male lingue . Infine : vivo in un continuo timore , senza sapere come parare i colpi che mi piovano addosso ogni giorno.
( Dalla lettera al conte d'Argental- Cirey 1737)
Posso fare soltanto due usi della mia vita: l'uno , rischiarla con onore , quando me ne capiti il destro; e l'altro , finire nell'oscurità di un eremo , come conviene al mio modo di pensare , alle mie disgrazie e alla conoscenza che ho degli uomini .
( Dalla lettera a M. Thiriot- 12 agosto 1726)
è duro esser chiusi fra quattro mura per aver esercitato un'arte sena la quale saremmo ancora dei barbari. ( Da una lettera a Kramer)
Io perdono tutto agli uomini . A patto che non siano dei persecutori . Amerei Calvino , se non avesse fatto bruciare Servet . Sarei un servo del Concilio di Costanza , senza le fascine di Jan Hus.
( Dalla lettera a M. Jacob Vernet -Parigi , 14settenbre 1733)
Quanto sono più contento di lasciare scorrere di qui in poi la mia vita in questa tranquillità dolce e alacre che se mi fosse capitata la disgrazia d'essere consigliere in parlamento ! Tutto ciò che vedo mi conferma nella mia vecchia idea , che non sia bene entrare a far parte di nessun "gruppo" e che si debbano invece stimare quali unici beni la libertà e gli amici.
(Dalla lettera a M.de Formont-settembre 1732)
=Credo che molte delle cose su questo autore fanno parte di un repertorio , di calunnie; è difficile andare contro corrente , quando poi si va a scontrarsi con un mondo , il potere di una società , molto gretta e chiusa.
Da ragazzina avevo poco più di 12 anni , quando il mio parroco mi diede da leggere un libro, che certo non si da ad una ragazzina, parlava , di rifiuto dell'esistenza di Dio. Lo lessi ,senza comprendere, mi ricordo della famosa menzione su Voltaire, alla sua morte. Non mi interessò più di tanto. A scuola superiore mi sono trovata a studiare , sia nella filosofia, che nella letteratura francese. E Voltaire mi apparve sotto altre vesti, un filosofo del suo tempo un autore della letteratura francese. Ricordo come veniva, annoverato fra un gruppo di filosofi e definito :" teista".
Molti anni dopo, grande, e all'università , percorrendo la strada con CL, mi sono trovata con il mio gruppo di medicina alla scuola di comunità e il nostra capo gruppo : Giuseppe , non ricordo più il perché , menzionò quella famosa storiella sulla morte di Voltaire , ed io , disse che Voltaire era un teista. Mi risero in faccia tutti i miei colleghi ,tutto finì lì. Il fatto che i miei colleghi ridessero suona , per ignoranza , e a dimostrazione che venissero da scuola tecnica, i loro studi non erano umanistici.
E poi, c'è ancora purtroppo, in seno ad una parte della chiesa molti, di tabù e pregiudizi che sanno di assoluta ignoranza. Oggi sono contenta di vedere un cortile di Francesco , ed un cortile dei gentili, sono la luce e la speranza , sono gli strumenti del dialogo, sono gli strumenti per sgombrare , la mente dall'ignoranza e dai pregiudizi.
Il dialogo, con chi ha una visione diversa della vita, è possibile solo se ci poniamo con umiltà in ascolto dell'altro, ed accettiamo che le verità umane sono relative e non assolute.
Da parte mia ho sempre un dolce ricordo dei miei colleghi di CL.
Ho avuto la grazia di incontrare lungo il mio cammino delle persone straordinarie, un cammino attuato in doppio binario, San Benedetto, la via della contemplazione , dello studio dei libri Sacri ,della Lectio, e dall'altra parte il cammino, dell'attività dell'essere cristiano nella società , ho unito le due figure , del Vangelo, Maria e Marta. Grazie al Signore , che mi ha guidato grazie alla chiesa che ho incontrato.
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