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giovedì 29 settembre 2022

Salvatore Quasimodo "Al padre "

 29---9--2022
Dove   sull'acqua  viola
era   Messina , tra  fili  spezzati 
e  macerie  tu,  vai  lungo  binari
e  scambi col  tuo berretto di gallo
isolano. Il  terremoto  ribolle
da  tre giorni, è  dicembre  d'uragani
e  mare  avvelenato. Le nostre  notti cadono
nei carri merci e noi  bestiame  infantile
contiamo  sogni  polverosi con  i morti
sfondati  dai ferri, mordendo  mandorle
e mele  disseccate  a ghirlanda. La  scienza 
del dolore mise  verità  e lame
nei  giochi  dei bassopiani di  malaria
gialla  e terzana  gonfia  di   fango.
La  tua  pazienza 
triste   , delicata, ci  rubò  la  paura,
fu  lezione   di giorni uniti alla morte 
tradita , al  vilipendio dei ladroni.
presi  fra  i rottami e  giustiziati  al  buio
dalla  fucileria  degli  sbarchi  , un  conto
di numeri  bassi che  tornava  esatto
concentrico , un  bilancio  di vita  futura.

Il tuo  berretto  di sole  andava  su e giù 
nel poco spazio  che sempre  ti hanno  dato.
Anche  a me  misurano  ogni  cosa,
e ho  portato  il tuo nome 
un po' più  in là  dell'odio e dell'invidia .
Quel  rosso  sul  tuo capo era  una  mitria,
una  corona  con  le ali  d'aquila .
E  ora  nell'aquila dei  tuoi  novant'anni
ho  voluto  parlare  con te, coi  tuoi  segnali 
di partenza  colorati  dalla  lanterna
notturna , e  qui  da  una  ruota
imperfetta  del mondo,
su  una  piena  di muri serrati,
lontano dai gelsomini d' Arabia
dove  ancora tu sei, per dirti
ciò  che  non  potevo  un tempo  --difficile   affinità
di pensieri - per dirti, e  non ci  ascoltano  solo
cicale   del  biviere , agavi lentischi,
come  il  campiere  dice  al suo  padrone:
"Baciamo  li mani". Questo , non  altro .
Oscuramento  forte  è la vita.

mercoledì 28 settembre 2022

Caro amico ti scrivo da Mosca =di Nicolay "una lettera immaginaria di un bambino russo a un coetaneo ucraino"

28--9--2022                                                            Mosca  , 16 marzo  2022

Caro  amico
in  questo  momento , visto  quello  che sta   accadendo  , dovrei  chiamarti "nemico" , ma  non  ci riesco  proprio  , per  me non lo sei ; nemico  è una parola orribile  che non  pronuncerò  mai.
 Ogni   giorno, nelle  piazze  , vedo  centinaia  di giovani  portati  via  con la forza , per  aver  protestato  contro  questa  guerra  insensata  e assurda (...)  La  cosa  peggiore  è che  la guerra  ha travolto  anche   le persone  innocenti  ; una  di queste  è mio fratello  Isaiya  , sempre  gentile , altruista, premuroso  , non  solo  con  me, ma  con tutti .....un ragazzo  d'oro!   è dovuto   partire  circa  un mese  fa,  come militare  , ma  non  riceviamo  più  sue notizie  da molto.(...)
Il nome  è Nikolay, ho   dodici  anni e abito  a   Mosca  . Frequento  la scuola media (....) Ho pensato   di scriverti e,  scrivendo  a te , è  come  se mi  rivolgessi  a tutti  gli amici  ucraini , spinto  da un  sentimento  di rabbia  che  provo  verso  chi  ha provocato  questa   situazione   drammatica .(....) A  differenza  mia,  non   puoi  più andare a scuola   né  stare  con i tuoi  amici . Ascolto  ogni sera i telegiornali , ma  le  informazioni  che  riceviamo  sono vaghe . Magari la tua  casa  è già   stata  bombardata  e tu  ti  trovi  in un  bunker  o sotto   la metropolitana , oppure  stai  fuggendo  con  la tua   famiglia  senza  guardarti  indietro  , verso  un futuro  migliore . (....) La  vita   è il dono  più prezioso  che  abbiamo  e sarebbe  bello vivere  in pace  , fratellanza   e armonia  , mettendo  da parte  l'odio  e la violenza  .Vi ammiro  molto  come  popolo  , ammiro   la vostra   tenacia  e il coraggio  nel  difendere   la patria  . So   che  tutti gli uomini  hanno  imbracciato  armi  e fucili  e,  senza esitare  , hanno  deciso  di opporre  resistenza  . Questo   vi fa  molto  onore  perché  fa capire  quanto   teniate  a difendere  la libertà  e la democrazia.
Non comprendo   pienamente  le ragioni  di questa  guerra  , nemmeno  i miei  genitori  le condividono; soffro  per te  e vorrei  confortarti ed  essere  d'aiuto .  Credo  che gli uomini , talvolta  , siamo  crudeli , chi ci  governa  e chi  ci comanda  dovrebbe  unire  gli  esseri umani  , condurli  alla felicità non  all'odio  e al  disprezzo  l'uno  dell'altro .
(...) Quello   che posso  fare  è pregare  per te  affinché  questo  dramma  finisca  il prima  possibile  e che  tu  ritorni  alla  normalità  e alla  serenità insieme  alla  tua famiglia . Spero  che  tu possa  riprendere  tutto  quello  che ti  è stato bruscamente  ed  ingiustamente  sottratto e che  il sorriso  ritorni  a illuminare il  tuo  volto!
Nicolay

La  lettera  è redatta  da  allievi\e  della  classe  2E  , Scuola  media  Ugo Foscolo ---I.C. Como  Borgovico  (CO);        Raffaele  Mutone , Nethan  Alakolagal,   Giosuè Di  Fede, Federico  Ghirardelli , Gaia Palumbo , Eleonora Rizzo.

=ho voluto impostare  questa  " lettera"  che trovo stupenda un vero messaggio di pace, e i bambini , i ragazzi sono i messaggeri della pace, con gioia  vedo il frutto di una educazione e di una vera scuola italiana, mi riempie  di orgoglio.
I bambini e  i ragazzi sono le vittime  di una guerra la più assurda  che l'umanità nella sua lunga storia abbia attuato.  Non è una vera invasione o una guerra come fino ad oggi noi  abbiamo  visto; è una spedizione punitiva  malvagia contro chi, secondo certi folli ha osato  ribellarsi ad un potere.
Ma  da certi immagini che in queste ore giungono, un nuovo esodo, una nuova fuga di uomini e bambini, dalla follia,  un popolo russo che sempre di più vedo vittima fra le vittime di questa follia.
Il personaggio, del pastore religioso si rivela inquietante, quanto tutto questo  è sotto la reale guida di questo schizofrenico? La benedizione di  una folla militare con l'assurda asserzione che morire per questa guerra meritano il paradiso, cosa vi fa pensare?   No!  non siamo difronte alla fede cristiana!
Credo che sia venuto il momento che le chiese cristiane d'Europa abbiano il coraggio di condannare con fermezza questo orrore, e che non facciano lo sterro errore che inizialmente è stato fatto con il nazismo.
Noi tutti italiani,  e uomini e donne liberi amiamo il popolo russo, che vediamo come vittima, in questa follia, solo  non possiamo accettare uomini e donne del mondo libero che amano i pazzi attori di questa guerra, Putin  e  compagnia debbono  rispondere di crimini contro l'umanità, si vergogni  chi sta dalla parte di questi assassini.
Chiedo al pastore russo , quando sarà difronte al Signore  e dovrà tenere conto di questo orrore cosa  dirà?

Le mie riflessioni : "Barbare"

28--9--2022
Un  pensiero  alle donne  iraniane, e  al loro coraggio, che merita molto rispetto, e solidarietà .
Sono sempre del parere  che ogni popolo debba scegliere la modalità della propria  libertà , nel   rispetto dei propri principi educativi, e della propria cultura.
Il percorso  di libertà dei popoli  islamici , sarà difficile , ma possibile; una cosa  viene in risalto  non esiste alcun  potere  reazionario che possa  arrestare,  il processo storico , di un paese  , di una civiltà.

martedì 27 settembre 2022

Muto = Marco Zappella (biblista) =da: "Credere la gioia del Vangelo "

 2--9--2022
=Non  sei  tu  fin  da  principio, Signore , il mio  Dio, il mio Santo?   [......]Tu   dagli  occhi  così  puri  che non  puoi  vedere  il male e non  puoi  guardare  l'oppressione  , perché  , vedendo  i perfidi  , taci,  mentre il  malvagio  ingoia  chi  è più  giusto di lui?  Tu  tratti  gli uomini come pesci  del mare , come  animali  che strisciano  e non hanno  padrone .              Abacuc   1,12-14

Talvolta il sibilo  divino  s'assottiglia  al punto  da trasformarsi  in silenzio  ; inspiegabile, indisponente  e irritante . Si  è abituati  alla  sua loquacità  e si   incappa  nel mutismo . Si  conta   sul  suo  intervento  e ci  si  scontra  con  la sua inerzia.   Pare   un silenzio  per  disinteresse . Egli  guarda  gli avvenimenti   come  se non  li vedesse , come  se non  colpissero   la sua sensibilità .  In  diversi  testi  dell'Antico  Testamento  il profeta ,  impotente  , guarda  e denuncia , mentre  Dio  , possente  , osserva  e tace  , come  sfinge  impassibile  . Quando  ciò  accade  di fronte  al  prevalere  e prevaricare   dei  presuntuosi  , allora  il tacere  divino   diventa  scandaloso  :"  Violenza"  e non  salvi?  Perché   mi fai  vedere l'iniquità  e resti  spettatore  dell'oppressione ?"(Abacuc  1,2-3).  L'immagine  profetica  rimanda  alla pesca  a strascico :  il  despota  di  turno  , individuo  o gruppo  ,  raccoglie  tutti i pesci  nella rete , senza   alcuna  distinzione , e  se la gode . Addirittura , inscena una  liturgia  con i suoi  attrezzi: " Offre  sacrifici  alle  sue  lenze  e brucia  incenso  alle sue  reti perché ,   grazie  a loro  , la sua  parte  è  abbondante  e il suo  cibo  succulento "(1,16).  Di   fronte  a ciò  l'inazione  divina  fa  intendere   che  avalli  una simile  situazione .  
Il   silenzio  divino  diventa  una  questione   in cui  si  impastano  psicologia  , teologia  e apologetica ; perché  Dio   rimane  zitto  anche quando  l'empio  divora il giusto ? Perché  esita? Così  ,non  induce  i suoi  fedeli a venir  meno? E   ancor  più  urticante  è la  domanda : tace  perché  , in fondo  , non esiste?  L'assenza   di azione  evoca  l'assenza   di vita; l'indifferenza  richiama  la non   esistenza .  E  può  provocare  la non  sopravvivenza  .  Ma  soprattutto   astrae  Dio  dalla storia : il disinteresse  lo rende  di marmo , statua  divinizzata ma  non  animata (nel  Vicino  Oriente antico si  credeva  che  le divinità  abitassero  nelle proprie statue , ma  senza  pretendere  che  avessero  il dono  della parola).
Assopito
Il credente  israelita  non  si  rassegna al mutismo . Ricorre  perciò  a un'altra  spiegazione  immaginifica, a  una  causa  antropomorfa : Dio  soffre  di sonnolenza  ; bisogna  dunque   impedirgli  di addormentarsi . A  più  riprese  allora  lo si  strattona :" Non   startene  muto  , non  restare  in silenzio  e inerte" (Salmo 83,2); "Signore  ,  tu  hai visto  , non  tacere ;  da me  non  stare  lontano  .  Destati  , svegliati per  il  mio  giudizio , per  la mia causa "( Salmo 35,22-23). In  un lamento collettivo, l'inquietante  immagine  di Israele  considerato un gregge  da scannare per  Dio si trasforma  in un  campanello  d'allarme  :" Per  te  ogni  giorno  siamo   messi  a morte,  stimati  come pecore   da macello . Svegliati  !  Perché dormi? Destati  , non  respingerci  per sempre!  Perché  nascondi  il tuo volto ,  dimentichi  la nostra  miseria  e oppressine ?"  (Salmo  44,22-24).
Può suonare  blasfemo  o ingenuo rapportarsi  con Dio  in tal modo . Eppure  , l'immagine  dell'assopimento  di Dio  serba  una nota  di speranza , perché  lo si  dichiara  assopito  , non  morto.  Una persona   dormiente  (la)  si può  svegliare . E  ciò  apre  un  pertugio  di speranza   e scongiura  la rassegnazione . L'impassibilità  manifestata  da Dio  fino  a quel momento , apparentemente  indisturbato  dallo  stato  del  mondo e   dal destino  di Israele , è  solo  la calma  prima  della  tempesta;  presto  si  farà  sentire;  si farà  vedere  e come!

=l'esperienza del dolore ,della solitudine, del perché di una persecuzione, del perché  il Signore ti pone difronte  il male anche della chiesa, di un  sacerdote che diventa l'aguzzino.  è un dolore che ho provato, credo oggi che, il silenzio del Signore, ha una funzione pedagogica; perché il vedere in faccia il male e doverlo combattere, aiuta  a crescere.

lunedì 26 settembre 2022

Le mie riflessioni : " Barbare"

 26--9--2022
Cronica  di una morte annunciata!
La  vittoria  di  Fratelli  Italia, era  già  prevista, in effetti  nel centro destra  si è avuto una  confluenza dei voti verso la Signora Meloni, gli altri hanno semplicemente perso, perché  è l'unica persona  che  a destra  ha lavorato  in questi anni, difficili.
In una democrazia  si  ha responsabilità di governo sia  chi ha  la maggioranza  , sia chi  sta all'opposizione.  Speriamo in una stabilità  politica , ed in una serietà  di governo.
Non si possono creare  partiti politici alla vigilia di una campagna elettorale, ma  ora c'è abbastanza tempo per definire, un progetto politico, per Calenda.
Ciò  che a mio avviso bisogna mettere in evidenza  è la riduzione dell'afflusso alle urne, perché questo problema ormai  è presente in Italia da molto tempo; credo che  la classe politica italiana si sia  mummificata in una  dimensione spazio temporale fuori dalla realtà, in modo che un grosso gap, si sia istaurato fra politica  e i cittadini.
Una  realtà della politica italiana, è l'incapacità di fare  quel salto di qualità che il tempo storico vuole, ci sono resti di partiti ormai al fine storico che non dicono nulla, c'è il bisogno di definire il bipolarismo, netto lasciando definitamente  fuori dalla politica partiti e partitini, un vuoto a destra di un partito liberale , ed a sinistra di un partito riformista, aperto alle nuove esigenze  della società, queste sono secondo me i punti da rivedere. Sia  a destra che a sinistra bisogna avere il coraggio di rivedere la posizione politica dell'Italia, in un contesto storico  nuovo ed in via di trasformazione.
Sono andata a votare , perché è mio diritto e dovere, ma  mi preoccupa chi non  sente più il bisogno di farlo.

San Giovanni Maria Vianney, curato d' Ars

26--9--2022
Facciamo  degli  amici in cielo  :   mandiamo  delle opere  buone  a  precederci;  invochiamo  i santi  ;  non  arriviamo alla  porta  dell'eternità con le mani  vuote . Un  principe  diceva :" Morirò , andrò  in un paese in cui  non conosco  nessuno!".
Noi  risponderemo del tempo  perso , di ogni  minuto , dei  nostri  beni,  della nostra  salute , delle  grazie di cui avremo abusato , del bene  che  avremmo potuto  fare  e che  non  abbiamo  fatto.
Oh!  Come  rimpiangeremo , al  momento  della morte , il  tempo  che  avremo perso  nei piaceri , nelle  conversazioni inutili , nel  riposo  invece  di averlo  impiegato  nella  preghiera , nelle   opere  buone  , nel  pensare  alla  propria  miseria  , nel piangere  i propri  peccati  !  E  in quel momento  che  ci si rende  conto  di  non  aver  fatto  nulla  per il  cielo !  Quando  consideriamo  tutto  ciò  che  hanno  fatto  i santi  ....e che  noi  facciamo  così  poco ,  quasi nulla  , come  possiamo  sperare  di andare  in cielo? Ah!   Come capivano  maglio  di noi  l'importanza  e il  valore di  un'anima  , e  come  amavano  meglio  di noi  il Buon  Dio !  Vedete, figli  miei,  bisogna   riflettere  che  abbiamo  un'anima da  salvare  e  un'eternità che  ci aspetta . Il mondo , le  ricchezze ,  i piaceri  , gli uomini , passeranno , ma  il cielo  e l'inferno  non  passeranno mai.. Noi  diamo  la nostra  giovinezza  al mondo  e il  resto  al Buon  Dio , che  è buono  e che  accetta  di accontentarsene . Fortunatamente  non fanno  tutti  così...

giovedì 22 settembre 2022

Le mie riflessioni : "Barbare"

23--9--2022

Il  Referendum , di  Putin, mi suona non solo una beffa, ma quasi un modo di presa in giro del mondo democratico  occidentale.  Ma forse , in Russia  non comprendono i meccanismi della democrazia, dato che non la conoscono. Il Referendum, è l'espressione più alta della democrazia, la libertà di un popolo di esprimere le proprie scelte, il proprio pensiero.  
Forse , il Referendum potrebbe  avere un ruolo , nei territori  in mano ai russi; ma alle seguenti condizioni:
una resa della Russia, con un trattato di pace  con l'Ucraina, nella quale la Russia riconosca  la sovranità dell'Ucraina;
un ritiro delle truppe  russe, dai territori ucraini ,occupati ;
una commissione dell'ONU, una  situazione di libertà per le popolazioni in modo che possano scegliere il loro futuro;
solo in questo modo si può avere un valido, referendum.
Dobbiamo essere uniti perché le minacce di Putin,  sono gravi, naturalmente la strategia  dell'occidente sta avendo i suoi frutti,  ma  ci troviamo difronte ad un folle ;
Ancora  le  ripercussioni della guerra , non sono complete, avremo ancora molto  da affrontare, e se l'unità di intendi  è necessario nel sostenere la nazione dell'Ucraina, ancora di più dobbiamo essere uniti nell'affrontare la grave crisi che ne consegue, con la necessità e la volontà di  porre fine al conflitto al più presto possibile. Bisogna riconoscere , ad esempio che se il grano dall'Ucraina è uscito, quel grano era  quello del raccolto  prima della guerra; come si farà ora , dove , è possibile coltivare la terra in una nazione ridotta in macerie?

da: " Saggezza, 1881 " = Se la speranza brilla come un filo " Paul Verlaine

 22---9--2022
Se  la Speranza  brilla  come un filo
di paglia  nella stalla , perché  temi 
la vespa  ebbra  del  suo  volo  folle?
Vedi  , da  qualche  buco  filtra  sempre
la polvere  del sole . Perché  dunque
tu  non  dormivi, il capo sulla  panca?

Povera  anima  pallida  , quest'acqua 
del pozzo  ghiacciato,  bevila  almeno.
Poi  dormi  , dopo . Via , tu  vedi, io resto,
e i sogni  assopirò  della tua siesta,
tu canterai  come un  bimbo cullato.

Di grazia  , allontanatevi, signora.
Mezzogiorno  suona  . Egli  dorme . è strano
come  suonano  i passi  di una donna 
nel cervello  dei poveri  infelici.

Se  dormi !  ho  fatto  spazzare e innaffiare 
tutta  la stanza . Mezzogiorno suona .
Come  un  ciottolo  brilla  la speranza 
dentro  una  buca  . Ah , quando fioriranno
le rose  di settembre un'altra  volta!

martedì 20 settembre 2022

Frammenti di Petronio o attribuiti a Petronio = 46

20--9--2022

La  mia casa  piccina  da  un  tetto sicuro  è difesa,
e  l'uva  liquorosa  giù  pende  dall'olmo fecondo.
Danno  ciliegie  i rami  e mele  vermiglie i frutteti,
ed il  bosco  di Pallade  al vertice    folto  si  incurva.
Dove  le magre   porche  abbevera  l'acqua  in ruscelli ,
son  verdure   coricie  che crescono  e malva  supine
e  papaveri  infusi  di un  sonno  ch'è   privo  d'affanni  .
In  più  , sia  che  a me  piaccia   intessere  lacci agli uccelli,
o che  meglio  mi aggradi  i timidi  cervi  aggirare,
o  con reti  sottili  sorprendere  i pavidi  pesci,
son   questi  i soli  inganni  che  ammette  il mio  povero  fondo.
Vai    dunque  e vendi  l'ore  di questa  fuggevole vita
per qualche  ricca cena!  Se  già  c'è  alle  viste  la morte,
qui,  prego,  mi sorprenda  , e  l'ore  vissute  mi chieda.

=ho ultimato la lettura  del  Satyricon di Petronio, è stata una lettura piacevole ed interessante. Avevo lasciato, questi studi con la fine della scuola, perché con l'università ho cambiato indirizzo, pur restando fedele ai miei interessi  umanistici, mediante la piacevole lettura   delle opere di tanti autori.
è più piacevole , interessante  fuori dagli obblighi della scuola, direttamente leggere  i vari autori , non solo della letteratura italiana , ma anche straniera , soprattutto europea.
Con Petronio è stata una nuova scoperta, la consapevolezza  , delle proprie radici; il nostro  parlare il nostro razionale ragionamento nel quotidiano , è comune ai nostri padri , perché noi Italia , ma anche Europa siamo figli di Roma  e della Grecia, sia nel bene che nel male del nostro vivere.
Rifacendomi  all' IO,   collettivo , profondo  di  Carl  Gustav   Jung,  in ,noi uomini , in generale , è presente tutta la storia dell'umanità, non solo siamo il percorso  fisiologico  dell'umanità, ma anche la storia psichica intellettuale.  Cosa voglio dire, che in ciascuno popolo è presente un DNA, non solo biologico ma anche culturale. Questo fa sicché  ciascuno popolo nel mondo è parte integrante della propria storia e della propria cultura. Non dobbiamo avere paura del diverso, ma della propria ignoranza  nella conoscenza di chi siamo, della nostra  storia.   è impossibile che qualcuno possa diventare  fuori dalla  propria terra  un nuovo individuo, mi spiego, come nessun giapponese può diventare italiano  e viceversa. Ma nel mondo nuovo , dobbiamo imparare  a conoscere l'altro , a  stimare   l'altro in un vero dialogo fra popoli liberi.
Ed infine, se  uno straniero vivendo in Italia prende la cittadinanza italiana, non vuol dire che è italiano ma uno stimabile cittadino nella nostra terra, da rispettare, come anche lui ,da ospite deve rispettare noi e le nostre leggi. Non credo  di essere  razzista ,non lo sono mai stata , credo nel globale come un dialogo  fra popoli. Noi dovremmo imparare a comprendere che esistono  mondi diversi da noi ma questo non vuol dire , che  obbligatoriamente devono vedere il mondo come lo vediamo noi. Ogni popolo ha la sua storia ,la sua civiltà, la sua religione.

domenica 18 settembre 2022

domenica 18- settembre

 18--9--2022

Dal  Salmo   112

Su  tutti i popoli  eccelso  è il Signore,
più  alta  dei  cieli  è la sua  gloria.
Chi  è pari  al Signore  nostro  Dio
che siede  nell'alto
e si  china  a  guardare  
nei cieli  e sulla terra?

Un  pensiero,  alla popolazione   delle  Marche .

sabato 17 settembre 2022

Le mie riflessioni : " Barbare "

17--9--2022

L' Italia  da sempre, sin dalla  sua unità , è stata  una democrazia:
Unità  dell'Italia , 1861,  con lo " Statuto  Albertino"  era una  Monarchia  costituzionale.  Con il referendum   2-giugno  1946  , l'avvento della Repubblica ,  e  la nuova  Costituzione.
Perché  due Costituzioni?
Lo  "Statuto   Albertino"  , aveva  un certo grado di  "Elasticità"  ,  tale da permettere  , il ventennio fascista.  Dopo  la fine  della seconda guerra mondiale  , ed il conseguente referendum , con il quale gli italiani  scelsero la Repubblica, si rese  necessaria la formulazione di una nuova  Carta  Costituzionale , perché , in un certo senso   il fascismo aveva bruciato  lo" Statuto Albertino".
La  Costituzione  vigente  , si definisce  "rigida"  con  una distinta separazione dei  poteri, e tale da impedire  , un nuovo  ventennio fascista , od altro.
Essa  è una  delle  nuove e più moderne , il "Popolo  è sovrano"  ed  il Parlamento  rappresenta il cuore pulsante  della   democrazia. Il  Capo  dello Stato( il Presidente della repubblica)  è la più alta figura istituzionale, non ha  poteri di governo , ma solo rappresentativi.   Egli rappresenta  l'unità di tutto il popolo italiano.
Nessuno paese  democratico distrugge la propria costituzione, mi chiedo  perché  ci sono delle forze politiche  che vogliono la sua demolizione.
L'ingovernabilità dell' Italia  di oggi  credo , sia  dovuto  solo  alla classe politica.
Una  classe politica  responsabile deve  avere  :
la capacità di amministrare  la res pubblica, di entrare  nella dialettica  democratica,
la saggezza  nell'amministrare  i beni  dello Stato;
un'alta responsabilità morale .
Il mio ideale di classe politica deve avere:
Un  alto profilo politico
Un alto  profilo etico e culturale,
Una  grande onestà, e un grande  amore per il bene comune che è  l 'Italia.

Le mie riflessioni : " Barbare"

17---9--2022

Il mio pensiero, alla  popolazione  delle Marche,  per  il disastro  dell'alluvione ;
Al  di là dei problemi  meteorologici , causati  dai cambiamenti  climatici, esiste  un problema reale di dissesto idrogeologico,  dovuto   non solo al mancato interesse politico, ma pure  a tutti gli errori  di questi anni.   Urge il bisogno , al di là delle  parole di circostanza,    con  onestà  , di un reale intervento.
Il dissesto idrogeologico  è un problema  sul territorio ,il cui interesse, va al di là dello schieramento politico.

giovedì 15 settembre 2022

Giovanni Papini = da: (Lacerra 1--10--1914) = Un caldo bagno di sangue

 15--9--2022

Finalmente   è arrivato  il giorno   dell'ira dopo  i lunghi   crepuscoli  della  paura.  Finalmente stanno  pagando  la decima  dell'anime per  la  ripulitura  della terra.
Ci  voleva  , alla fine  , un  caldo  bagno  di sangue  nero  dopo  tanti   umidicci  e tiepidumi  di  latte  materno  e di  lacrime  fraterne. Ci  voleva  una bella  innaffiata  di sangue  per  l'arsura  dell'agosto ; e una  rossa  svinatura  per  le vendemmie   di settembre ; e una  muraglia  di  svampate  per   i freschi  di settembre.
è  finita  la  siesta  della   vigliaccheria  , della  diplomazia,  dell'ipocrisia  e della  pacioseria . I fratelli  son  sempre  buoni  ad  ammazzare i fratelli !    i civili  son pronti  a tornar   selvaggi  , gli  uomini non  rinnegano  le madri  belve.
Non  si  contentano  più  dell'omicidio  al minuto.
Siamo  troppi  .   La  guerra  è  un'operazione  malthusiana . C'è  un  di  troppo  di qua  e un  di troppo  di là che  si  premono . La guerra   rimette  in pari  le  partite. Fa  il vuoto  perché  si  respiri  meglio .  Lascia  meno  bocche  intorno  alla stessa  tavola . E  leva  di torno  un'infinità  di uomini  che  vivevano  perché  erano nati , che  mangiavano  per vivere,  che  lavoravano  per mangiare  e  maledicevano  il lavoro  senza  il coraggio  di rifiutare  la vita.
Fra  le tante  migliaia  di carogne  abbracciate  nella morte  e non  più  diverse  che  nel colore  dei  panni  , quanti  saranno  , non  dico  da  piangere , ma  da  rammentare?  Ci  metterei  la testa  che  non  arrivano  ai  diti  delle mani e dei  piedi  messi assieme .  E codesta  perdita  , se  non  fosse  anche  un guadagno  per  la memoria , sarebbe  a  mille  doppi  compensata  dalle  tante  centinaia  di migliaia di   antipatici , farabutti , idioti, odiosi  , sfruttatori  ,  disutili  ,  bestioni e   disgraziati  che  si  son  levati  dal mondo  in maniera  spiccia ,nobile,  eroica e forse  , per  chi  resta , vantaggiosa.
Non  si  rinfacciano  ,  a  uso  di  perorazione , le lacrime  delle  mamme.  A  cosa  possono  servire  le madri, dopo  una certa  età, se  non   a piangere . E  quando  furono  ingravidate  non  piansero ; bisogna  pagare  anche  il piacer . E  chissà  che  qualcuna  di quelle  madri   lacrimose  non abbia  maltrattato  e maledetto  il figliolo  prima   che  i  manifesti  lo  chiamassero  al campo. Lasciamole  piangere ,  dopo  aver  pianto  si  sta  meglio.
Chi  odia  l'umanità--e come  si può  non odiarla    anche  compiangendola?-- si  trova  in questi  tempi  nel  suo  centro  di felicità . La  guerra  , colla  sua  ferocia  , nello  stesso  tempo  giustifica  l'odio e  lo consola . " Avevo   ragione  di non  stimare  gli uomini , e  perciò  son  contento  che  ne spariscono   parecchi".
La  guerra , infine giova  all'agricoltura e alla  modernità. I  campi   di battaglia  rendono  , per molti  anni,  assai  più di  prima   senz'altra spesa  di  concio. Che  bei  cavoli   mangeranno i francesi dove  s'ammucchiarono  i fanti tedeschi  e che  grasse patate  si  caveranno  in  Galizia  quest'altro  anno!
E  il fuoco  degli  scorridori  e   il  dirutamento  dei mortai   fanno   piazza  pulita  fra  le vecchie  case  e le  vecchie  cose  . Quei  villaggi  sudici   che i  soldatacci  incendiarono  saranno  rifatti  più belli  e più  igienici.  E  rimarranno  anche troppe  cattedrali  gotiche  e troppe   chiese e troppe  biblioteche  e troppi  castelli  per  gli  abbruttimenti  e i  rapimenti  e  i  rompimenti  dei   viaggiatori  e dei   professori.    Dopo il passo  dei    barbari  nasce  un'arte  nuova  fra  le rovine  e   ogni guerra   di sterminio  mette  capo  a una moda diversa .  Ci  sarà   sempre  da fare  per tutti  se  la voglia  di creare  verrà  , come   sempre  , eccitata  e  ringagliardita  dalla distruzione .
Amiamo  la guerra  ed   assaporiamola  da  buongustai   finché  dura.  La guerra  è spaventosa --- e appunto  perché  spaventosa   e   tremenda  e terribile  e  distruggitrice dobbiamo  amarla  con  tutto  il nostro  cuore  di maschi. 

= ho voluto impostare  questo post, perché le parole ciniche e tremende, danno la dimensione  di ciò che da sempre è stata  la guerra. Con  grande  conforto  mi accorgo come  questa retorica che ha avuto molto peso  nella storia d'Italia  fra le due guerre, oggi non esiste più, abbiamo fatto molta strada e siamo molto cresciuti!
Ma  questa retorica cinica, è stata  ed è   la musica con la quale si continuano a fare le guerre,  pensiamo agli ultimi anni,  fino all'orrore  di oggi nell'Ucraina, sono orrende le distruzioni , la violenza sui civili, non ci si può girare dall'altro lato e non vedere.
Sostenere l'Ucraina, moralmente e militarmente, ma fare in modo che questo orrore finisca per il bene comune dell'umanità, del popolo ucraino, dell'Europa. Ma dobbiamo saldamente  agire con unità e coerenza.

Eugenio Montale =Ossi di seppia

 15--9--2022
Debole  sistro  al vento
d'una  persa  cicala,
toccato  appena  e  spento
nel torpore  ch'esala.

Dirama  dal  profondo 
in noi  la vena 
segreta . il nostro  mondo
si  regge  appena.

Se  tu  l'accenni,  all'aria
bigia  treman  corrotte
le vestigia
che  il vuoto  non  ringhiotte.

Il  gesto  indi  s'annulla,
tace  ogni  voce,
discende  alla  sua  foce 
la vita  brulla.

Guillaume Apollinaire = Alcools "Corni di caccia "

 15--9--2022
La  nostra  storia  è nobile  e tragica
Come  la maschera  d'un  tiranno
Né  drammi  audaci   o  ammaliatori
Né  indifferenti  minuzie sanno
Render  patetici  i nostri  amori

E  Thomas   de   Quincey   succhiando
L'oppio  veleno  dolce  e casto
La  povera  Anna  andava  sognando
Passiam  passiamo  ché   tutto  passa
Mi  volterò  all'indietro spesso

Sono  i ricordi  corni  da caccia
Il cui brunito  muore  nel vento.

mercoledì 14 settembre 2022

Petronio " Satyricon" 143

 14--9--2022
    Rincuorato  ai  presagi  , innalza  le   insegne di Marte
Cesare  è  solo  in testa  affronta  un'impresa  mai vista.
Prima  la  terra  involta  di ghiaccio  e di  candide  brine
non  fece  resistenza  e  immota  restò  nel suo  orrore .
Ma   quando  poi  le schiere  spezzarono  i  nembi  compatti
e  sgomento  il  quadrupede  infrante  la stretta  dell'acque,
si sciolsero  le nevi  . In breve  torrenti  lì nati
sgorgarono  dai  picchi  , ma  come  ad  un  ordine  dato
anch'essi  si  fermavano  , e  il flutto  stupiva  all'arresto,
e il  liquido  di prima  adesso  era  lastra  da taglio .
Allora  illuse   i  passi  la  crosta  pur  sempre  malfida 
ed  i  piedi  sorprese  : insieme  le schiere  e i soldati 
e  l'armi  tristemente  giacevano  in mucchio  confuso.
Ecco  che  in  più  le nubi  sbattute  da un  gelido soffio
rovesciavano  il  carico  , e  un  turbine  i venti  storceva,
e   la  grandine  gonfia  scrosciava  dal  cielo  squarciato.
Ormai  le nubi  stesse  cadevano  rotte  sull'armi ,
e in ginocchio  si  frangevano   al  modo  dell'onde  sul mare.
Domati  erano  gli  astri  , domata  in terra  dal gelo ,
domate  le correnti  , che  stavano  immote  alle  rive.
Ma   non  Cesare ancora, che  all'asta pesante  appoggiato
 col suo  passo sicuro  violava  l'orrenda  contrada;
così  l'Anfitrioniade  dal  Caucaso  altero  scendeva,
o Giove  torvo  in volto  calò  dalle  cime  d'Olimpo,
quando  respinse  i dardi  dei  già   moribondi Giganti,
    Mentre  Cesare  irato  sconfigge  le  rocche  orgogliose  ,
l'ali   battendo  trepida  la  Fama  veloce  s'invola,
e  in cima  al Palatino  la cresta   suprema   raggiunge,
e ogni  statua  rintrona  di questo  rimbombo   romano,
che navi  il mare  scorrono  e ad  ogni  passaggio  dell'Alpi 
si   addensano  squadroni  di  sangue  germano  cosparsi.
Armi  , piaghe  , massacri , incendi  e rovine  di guerra
dinanzi  agli occhi   aleggiano  . Allora  sconvolti  al tumulto
i cuori  nella  tema  per due   direzioni  son tanti .
Fugge  questi  su terra  , nell'onde   quell'altro  confida,
più  al sicuro  che a patria. Qualcuno  la strada  dell'armi
vuole  invece   tentare  e i  fati  seguire  imperiosi .
Chi  più  teme  , più fugge  . Tra  tanto  disordine  lascia  
-ahi, vista  miseranda!-la propria  città  desolata
ancor  più  in fretta  il popolo  e va  dove  il cuore  è sospinto.
Brama   Roma fuggire  , e  a un  semplice   suono   di voce  
messi  in rotta  i Quirini  le  case   abbandonano  in lutto.
Questi i figli  sostiene  con mano  tremante , quell'altro 
cela  in seno  i  penati  ,  varcando  per sempre  la soglia,
e il  nemico  lontano   consacra  nei voti  alla morte.
Alcuni  le consorti  si stringono   ai petti  angosciati
e i vecchi  genitori  , e  il giovane  inabile  ai pesi
ciò  che   ha più  caro  salva  . Incauto  via   un altro  trascina
con  sé  quanto  possiede   e porta  il bottino  ai nemici.
E   come quando   l'Austro  possente  dal  lago  si rizza 
e  sbatte  e torce  l'onde  , che  allora  né  il remo  alla  ciurma
né  il  timone  più  serve  , ma  lega  uno  al  pino i suoi  pesi,
cerca  un  altro  una spiaggia  in fondo  a una  baia tranquilla,
spiega  un altro  le  vele  e in  fuga  alla  sorte si affida.
E  questo  è poco  ancora. Insieme  ai  due  consoli  il Grande ,
lui   terrore del Ponto, lui  giunto  all'Idaspe  selvaggio,
lui scoglio  dei  pirati , che  tratto  al trionfo  tre volte
Giove  temea  poc'anzi, cui  il Ponto dal  vortice  infranto 
onori  aveva  reso e  il Bosforo  prono   con  l'onde
-oh, vergogna!-gettato  il nome  di capo  fuggiva,
che  anche  del  Grande  il  tergo  vedesse  la Sorte incostante.

lunedì 12 settembre 2022

Emma Cavallaro

 12--9--2022
Sono  tanti  i calcoli  e i  progetti  che facciamo  e disfacciamo  ogni  giorno  della vita. Molto  spesso  fare calcoli si trasforma in una  parte  , non  trascurabile  , del  nostro  vivere  quotidiano, un vivere  affannato  e forse  anche  angosciato.
Gesù  ci dice  che   per  iniziare  una  costruzione  occorre  sedersi  e fare  i calcoli necessari , se  vogliamo  portarla  a  compimento. E  quale  può  essere  per noi  la costruzione  più  importante   di quella  della nostra  vita?  La  vita  che  ci è  affidata  perché  , realizzando  il disegno  che  Dio  ha  su di noi ,   contribuiamo  alla costruzione  del regno.
Ecco  allora  che c'è  un calcolo  che dovremmo  fare  prima  di  tutti  gli altri , un calcolo  che se  sarà  esatto  ci condurrà  inevitabilmente  a  costruire  tutta  la nostra  vita  su Cristo. Una  volta  fatta  la scelta  giusta  ,  tutto  verrà  di conseguenza .
Scoraggiamento   e paura  non ci  mancheranno  ma non   spetta   a noi  nemmeno  il giudizio  su  noi  stessi , perché  abbiamo   scelto  di rinunciare  a tutti  i nostri  averi   e quindi  siamo  dei   "poveri" , degli  "affidati"  . Ci  siamo   affidati  a  Cristo  Via,  Verità  e Vita e ci riaffidiamo   a lui ,  costantemente , nella   grande  certezza  che  solo  da lui  prende  luce  ogni istante  del nostro  esistere  e tutto  il nostro  progetto.  Questa  è la  grande  ricchezza  di noi poveri!

Io, Giovanni Boccaccio:

 12--9--2022
Checché  sia  degli  altri,  quanto  a me  sono stato  disposto   dalla  natura , fin  dall'utero  della  madre,   alle  poetiche   meditazioni , e  per  quel  che  ne posso  giudicare , sono  nato   soltanto  per  attendere  ad esse . Mi ricordo  infatti  che mio padre , fin  dalla  mia infanzia ,  indirizzò  tutti  i suoi  sforzi  per far  di me  un   commerciante  ; e  dopo  avermi  fatto  imparare   l'aritmetica  , mi  affidò  , ragazzo  ancora  , in  qualità  di discepolo  , a  un grosso  mercante ;  presso  il quale  null'altro  feci, per sei  anni ,  che  sprecare  invano  un tempo  che non  avrei   più potuto  recuperare  . Più tardi , mostrando da certi  indizi  la mia  maggiore  attitudine   agli  studi   letterari, mio  padre  stesso  ordinò   di cominciare  lo studio  delle " Sanzioni" dei  Pontefici , allo scopo  di diventare  ricco; e sotto  un illustre  maestro  , m'affaticai  inutilmente  per un periodo  di tempo  pressoché uguale . L'animo  si tediava   di quelle cose  a   tal punto  , che  né  la dottrina   del  maestro  , né  l'autorità  del padre (che  urgeva  con   consigli   sempre nuovi),  né  le  preghiere  o i  rimproveri  degli amici   valsero   a farmi   procedere  verso  l'una  o l'altra di quelle   carriere  ,  tanto  l'animo  tutto  era  preso   dalla   passione  per  gli studi  poetici. E  non  un   capriccio  era,   bensì  una   antichissima  disposizione del mio  spirito. Infatti  mi ricordo  che prima  di aver  compiuto  i sette anni  mi   nacque  un  desiderio  di  comporre  e scrissi  certe  immaginazioni poetiche  , sia  pur  priva  di ogni   valore.

Ho cominciato  , con   assai  meno  difficoltà   che io  non  estimavo  di potere, a  confortare  la mia vita;  e comincianmi già  a  piacere  i grossi  panni  e le  contadine   vivande ; e il  non vedere  l'ambizione  e le  spiacevolezze  e ' fastidi  de '  nostri  cittadini m'a  di  tanta   consolazione  dell'animo  che  ,  se   io  potessi  stare  senza  udirne  nulla  , credo  che   'l  mio   riposo  crescerebbe  assai  . In  iscambio  de '  solleciti  avvolgimenti , e  continui , de '  cittadini , veggo  campi , colli , arbori ,  delle   verdi   fronde  e di  vari  fiori   rivestiti ; cosa  semplicemente  dalla  natura  prodotte , mentre  gli  atti  dei  cittadini  sono  tutti fittizi.

Pochi anni , io credo  , mi  avanzano  , ai quali   né  lunga  fatica  , né  insopportabile   può   essere  la povertà  ; questi anni  , sa  a  Dio   piace  , bramo  terminare  in patria  ;  e poiché   il pensiero  , del  sepolcro  supera   ogni  mia   meditazione  , desidero  che  le ceneri ricevute  dai  miei  progenitori , a'  medesimi  siano  restituite , e  con loro  congiunte.
        Giovanni  Boccaccio

sabato 10 settembre 2022

Le mie riflessioni barbare

 10--9--2022
Con la  scomparsa  della Regina  Elisabetta  2,  si chiude  un grosso capitolo della storia  europea , lei era l'ultima  dei grandi che dopo la devastante seconda guerra mondiale , hanno   guidato   l'Europa  costruendo un mondo di pace  e prosperità.
Le  condoglianze alla famiglia reale ed al popolo inglese. Mancherà di certo a tutti il suo sorriso, e credo che come me molti sono coloro che sono cresciuti, con questa  splendida figura.
Un augurio   al nuovo Re.

Paul Verlaine "Canzone d'autunno "

 10--9--2022

I  lunghi  singulti
dei violini
d'autunno
mi  lacerano  il cuore 
d'un  languore 
monotono.

Pieno  d'affanno
e stanco  , quando 
l'ora  batte,
io  mi rammento
remoti   giorni
e piango.

E  mi abbandono 
al triste  vento
che mi  trasporta
di qua  e di là,
simile  ad una  
foglia   morta.

mercoledì 7 settembre 2022

Petronio " Satyricon =115,6-19 "

7--9--2022

Sistemata  finalmente  questa  faccenda, ci  rifugiamo  sfiniti in  una  capanna  di pescatori, e,  rifocillati  alla bell'e meglio  con  un   po'  di viveri  guasti  dal naufragio, trascorriamo  una notte  angosciosa . Il  giorno  dopo  , mentre  ci si  consiglia  sulla   direzione   da prendere , io  vedo  tutto  a un tratto un corpo  umano  che  nel giro   di un   lieve  mulinello  è sospinto  verso riva . Triste  allora  mi   fermo  e sto  lì  con gli occhi  umidi  a contemplare  la distesa  infida , e  "Forse  una moglie -esclamo -in qualche  parte  della terra  lo  aspetta  tranquilla  , forse  un figlio  che  non sa  della  tempesta  , o   almeno  un padre  ha lasciato   cui partendo  diede  un bacio . Questi   sono i progetti  dei  mortali , questi i  loro sogni  di grandi  cose. Ecco  come  l'uomo sta  sempre a  galla!  "   Al   momento era  solo  per   uno sconosciuto  che  mi lamentavo , quando  il flutto rivolse  verso    terra  il viso  ancora  intatto  , e  io riconobbi  come  gettato  ai miei  piedi  Lica , lui  sino  a poco  prima  terribile  e spietato  . Allora  non   trattenni  più a lungo le lagrime , che  anzi,   battendomi  con le mani  il   petto  una volta  e un'altra  ancora  , " Dov'è  adesso   -dicevo  -  la tua   collera, dove  la tua  prepotenza? Ecco,  sei  in balìa   dei pesci  e   delle belve , e tu  , che  poco fa  ostentavi  la potenza  del tuo  imperio, di  tanta  nave  naufrago  non  hai  nemmeno  una tavola. Avanti  con  le   vostre cautele, e  distribuite   in  mill'anni  i proventi   degli imbrogli. Certo   questo qui  solo  ieri  fece  i conti  del suo patrimonio  , certo   fissò nel   suo animo  anche  il giorno   in cui  rientrare in patria . Dei   grandi  , come  giace  lontano  dalla  sua meta!  Ma   non è  solo  il mare   a mostrarsi  così  leale  con i mortali. Questo  mentre  combatte  è   tradito  dall'armi, quello  mentre  agli dei scioglie  un voto  è  sepolto   dal crollo  dei suoi  penati. Un  altro  caduto  dal  cocchio  in corsa   esala l'anima. Chi  è ingordo  , lo  ammazza  il cibo  , chi  è astinente  , il  digiuno. Se fai  bene  i tuoi calcoli  , non  ci sono  che  naufragi. Ma  è  che uno   sommerso  dai flutti non  ha sepoltura . Quasi  che  per   un   cadavere  destinato  a perire  importasse  il modo  in cui  si consuma  , fuoco  o flutto o  tempo che sia! Comunque  tu faccia  , il   risultato   in ogni  senso  è lo stesso  .  Tuttavia  le fiere   sbraneranno  il cadavere  . Quasi   che il  fuoco  lo  trattasse  meglio!   Che  anzi  la teniamo per  la   pena grave  più  grave , quando  ci si  arrabbia  con gli schiavi . Che  pazzia  allora  far  di tutto  , perché  di noi  dopo  il funerale  non resti  nulla!"

martedì 6 settembre 2022

Sant'Orsisio

 6--9--2022
Ecco  le parole  che  Apa  Orsisio rivolse  loro  in quel momento : "Vedo  alcuni  tra di voi  che desiderano  ricevere  titoli  gerarchici , divenire  capi  della  casa  , o  altre cose . Costoro  vogliono   la vana gloria . L'incarico è buono e lodevole , ma  quando  si   chiede  a qualcuno  di accettarlo  e non  quando lo cerca  egli stesso.  All'epoca  in cui  ci  governava  nostro padre  Pacomio , non  vi era  nessuno  che desiderava  gli fosse  dato  un titolo ,  perché  si temeva " di essere  dichiarati  inferiori nel regno  dei cieli" . E  io stesso  , all'epoca  in cui  Abba  Petronio  mi  designò , piansi , fui  sconvolto  al punto  che me  ne andai  e che  nessuno   mi trovò , poiché temevo  il   pericolo  delle anime  che mi  venivano affidate .
In effetti  non solo  io,  ma tutti  i santi  hanno  avuto questo  timore :  prima  Mosè, che  fu  mandato  per il   popolo , rifiutò  modestamente , e  non fu  che a  causa  dell'irritazione  di Dio  che accettò  la missione   di liberare il suo popolo. Dobbiamo  dunque  allora  cercare  degli  incarichi senza  tener  conto degli ostacoli  imprevisti  e dei  fossati?    Ognuno  di noi  non conosce  forse  la sua  debolezza  nel domare la propria   anima?  Non  sapete  forse  che  se si  mette  un mattone  nelle   fondamenta  di una  casa  vicino  ad un fiume  , non  passerà  un   giorno  prima  che si  sciolga?  Ma se  lo si  mette  prima  nel  fuoco e  lo si  lascia cuocere , la  sua  natura cambia  : da   polvere   esso  diventa  pietra  e resiste  all'umidità dell'acqua . Accade   così  agli uomini  che  non hanno  mortificato  il loro  corpo  e che   non si  sono  difesi  , come  Giuseppe  , per mezzo   della  parola  di  Dio, come  lo Spirito  Santo  ricorda  nei Salmi.
Quando  un uomo  avrà  ottenuto  l'autorità  , sarà  perduto   perché  sarà  soggetto  a molte  prove  e tentazioni.
è meglio  per  l'uomo  riconoscere  le proprie  forze  e rifiutare  il governo  , nel  timore   di fare un  passo falso, e  pensare  alla   parola del santo Vangelo :" Chiunque  si esalta  sarà umiliato ,  e chi  si umilia sarà  innalzato".

lunedì 5 settembre 2022

Giorno dopo giorno =Salvatore Quasimodo " Milano agosto 1943 "

5--9--2022
Invano cerchi  tra  la polvere,
povera  mano,  la città  è morta .
è morta : s'è  udito  l'ultimo rombo
sul cuore  del  Naviglio . E  l'usignolo 
è caduto  dall'antenna , alta  sul convento,
dove  cantava  prima  del  tramonto.
Non  scavate  pozzi  nei cortili  :
i vivi non hanno  più sete.
Non  toccate  i morti , così  rossi  , così  gonfi:
lasciateli  nella terra  delle loro  case :
la città è  morta , è morta.

=noi  ,generazione  della pace non conosciamo , l'abisso della guerra. Le guerre  sono tutte  uguali e tutte cattive , perché sono espressione  di morte , violenza, orrore. Non è possibile che un patriarca  della chiesa cristiana benedica con la santa croce  gli aerei che stanno partendo per disseminare morte e distruzione . Un mio pensiero al popolo ucraino. Siamo in guerra!  in Ucraina  con le armi convenzionali , in Europa con un nuovo modo di fare " guerra", economia. La fornitura di gas  e petrolio russo , è stata sin dall'inizio un  cavallo di Troia, per l'Europa, che errore, non comprenderlo! Ora l'unico modo per uscirne , è vincere insieme questa guerra,   dobbiamo solo capire che oggi più che mai bisogna essere uniti, perché qui non ci sono :italiani tedeschi spagnoli ecc, ci sono solo cittadini europei. C'è  solo un interesse comune  la nostra sopravvivenza  come  Europa , forse qualcuno non ha ancora capito  questo?

venerdì 2 settembre 2022

Edgar Allan Poe = "Eldorado"

 2--9--2022
Andava  adorno  e fiero
nel giorno  e nella  tenebra
un gajo   cavaliero
in viaggio  lungo  e intrepido,
un  inno  almo  cantando
in cerca  d'Eldorado  sempre  errando.

Ma  vecchio  diveniva  
quel  cavaliere  indocile
e  sul  suo  cuor  saliva 
un'ombra . Irreperibile
in terra  era  una  stanza
che  avesse  d'Eldorado  somiglianza.

Un'ombra  pellegrina ,
le forze    alfin  mancandogli,
incontra  una mattina
"Ombra, cara  ombra, " dissegli
"parla  , ti saprò  grado,
dov'è  questo  paese  d'Eldorado?"

"Dai  monti  della luna
di  là !" l'ombra  risposegli
"Giù  nella valle  bruna
galoppa  ardito  e intrepido,
galoppa  insino a quando 
avrai  trovato  quel  che vai  cercando!"

Nuove poesie = Salvatore Quasimodo "Strada di Agrigentum "

2-9--2022

Là   dura   un vento  che ricordo  acceso
nelle criniere   dei cavalli  obliqui
in  corsa  lungo  le pianure  ,    vento
che macchia  e rode  l'arenaria  e il  cuore
dei  telamoni  lugubri, riversi
sopra   l'erba  . Anima  antica  , grigia 
di rancori, torni  a quel  vento  , annusi
il  delicato  muschio  che riveste 
i giganti  sospinti  giù  dal cielo.
Come  sola  allo spazio  che  ti  resta!
E  più  t'accori  s'sodi ancora   il suono 
che  s'allontana  largo  verso  il mare
dove  Espero  già  striscia   mattutino ;
il marranzano tristemente  vibra
nella gola  al carraio che risale  
il colle  nitido  di luna, lento
tra  il murmure  d'ulivi saraceni.

giovedì 1 settembre 2022

Le mie riflessioni: " Barbare "

 1--9--2022
Il  16  agosto, nel  bel mezzo  , delle ferie di agosto, sono  andata  a  Catania, in autobus .   Il miracolo  , delle  ferie  d'agosto,  il perfetto orario  , degli autobus, un traffico  scorrevole  fino a Catania.
Molte attività ,  commerciali  erano chiuse  , per ferie, la città  si  mostrava calma   sotto la  calura, e quasi deserta.
Una lunga fila  da:" Savia "   per un caffè, una  veloce  visita  alla  Rinascente ; e le strade  con tanta  spazzatura.   Ciò , che  colpiva  , erano  , i cesti , per la spazzatura , poste  , per le vie  , con lo scopo  di raccogliere  la piccola spazzatura  , che i cittadini  possono produrre , camminando per la città; erano colmi di  buste  di plastica  con tutti i tipi di spazzatura possibile.
E  ,mentre attendevo l'autobus per il ritorno a casa, a piazza  Giovanni Verga, la mia mente,   andando a ritroso  , ricordava , i tempi lontani , quando  ragazzina , per le  vacanze  , a Bologna , una città  estremamente pulita ; i miei zii, raccontavano   come loro  pagassero  una tassa  comunale per la  spazzatura.  E   la mia nonna , raccontava  sempre  di come   Bologna  , fosse pulita.
Pagare  le tasse  , non  è una  condizione mentale  , per  i  siciliani , e poi  la:" tassa  sulla spazzatura"!
Molti anni dopo , nei miei viaggi  a Bologna ,  passeggiando  per le strade  della  città , vidi   dei contenitori   , a forma di campana . I miei  cugini  , mi spigarono  , che  il comune  aveva posto   per le vie della città,  dei centri di raccolta , per : vetro,  lattine, e plastica . Raccolta  differenziata  , che veniva   venduta , ed il ricavato , serviva per le necessità della città.
Un altro mondo!
Il popolo siciliano, non  ha  né  una coscienza  civica , né tanto meno una coscienza politica, lo "Stato " deve  risolvere   tutti i problemi , anche  quelli  personali.
Catania, piove , allagamento , si bussa alla cassa  dello Stato;  Catania, la cenere dell'Etna  copre la  città , si bussa alla cassa dello Stato;     Catania , dissesto economico,  si bussa  alla cassa dello Stato.
Il  popolo   di tutta la Sicilia , ferocemente  passivo, miserabile  , che vive  d ' accattonaggio.
Come  ricorda  , l'autore del " Gattopardo"  alla fine  della seconda guerra mondiale, in Sicilia si fa strada  una nuova classe  sociale , quella dei Calogero Sedara , senza etica, famelica di  denaro , senza educazione , ignorante.  Ed  è la Sicilia  ,  di questi anni  , di storia.  
Una verità storica , che spesso viene omessa, è quella secondo la quale , gli americani hanno  preparato lo sbarco in Sicilia con l'aiuto  della mafia. I sorci , sono usciti, e hanno  divorato questa terra,  e  invadendo tutta  l'Italia  sono giunti a  sporcare sia l'economia che la politica.
Il mio  desiderio , è  che questo popolo  , con coraggio  faccia emergere  dal profondo   del proprio IO,  l'orgoglio. Si rimbocchi le maniche ,ed inizi  , seriamente   a lavorare  , con le proprie forze , dimostrando  a se stesso , all'Italia , all'Europa  , al mondo , che  è capace di camminare con le proprie gambe.