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mercoledì 10 agosto 2022

Ferie d'agosto! canti di Castelvecchio-- L'usignolo e i suoi rivali-- Giovanni Pascoli

10--8--2022
Egli  coglieva  ed   ammucchiava  al suolo
secche  le foglie   del suo  marzo  primo
( era  il suo  nuovo marzo), il  rosignolo,

per farsi  il nido . E  gorgheggiava in tanto
tutto  il gran  giorno ; e dolce  più  del timo
e  più  puro  dell'acqua  era  il suo canto.

Cantava  , quando  , per  le valli  intorno ,
cu...cu...  sentì ripetere ,  cu...cu... 
Ecco  :  al cuculo  egli  cedette  il giorno,
e di  giorno  non volle  cantare più.

Non  più  di giorno . Ma  la notte!  Appena 
la luna  estiva , di tra  l'alabastro
delle  rugiade , tremolò serena,

riprese  il verso ; e  d'or  in poi  soltanto
cantava  a notte ; e lucido  com'astro
e soave  com'ombra era  il suo canto.

Cantava  , quando,  da  non  so  che grotte,
sentì  gemere ,  chiù.. piangere , chiù...
All' assiuolo egli lasciò  la notte,
anche  la notte; e non cantò  mai più.

Or  né  canta  né  ode: abita   presso
il  brusio d'una  fonte e d'un  cipresso.

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