22---8--2022
Frontespizio del: "Manuale di Filotea"
del Sacerdote Milanese Giuseppe Riva
penitenziere della Metropolitana
Antonino Raffaelli Via Giusti N. 35 Milano
è il frontespizio del libro , della mia bisnonna Rosalia Grifò Gulisano, la mamma della mia nonna materna , Palma .
Non ho mai conosciuto, la mia bisnonna , è seppellita , nel cimitero di Belpasso.
In questo libro, che custodisco con grande cura , si trovano , insieme a delle immaginette , dei piccoli fogli di carta , con appunti scritti di suo pugno.
Conosco , questa mia nonna, per tratti , pochi , ma sufficienti a tratteggiare la sua persona . Era , ordine francescano terziario, ebbe un ruolo molto importante nell'educazione dei suoi nipoti , ed era rigorosa. Ed è attraverso , la mia mamma, e la mia nonna Palma , che giunge a me , il suo rigore , ed il carattere borghese della mia educazione. Molto , mi è stato raccontato del suo rigore, e di quanto amore e cura mise, nell'educazione , dei suoi figli( due maschi , e due femmine) e dei suoi nipoti. Un aneddoto , che ha accompagnato la mia infanzia , racconta , come la bisnonna Rosalia , era intransigente quando si trattava della scuola. Uno dei suoi figli, non voleva andare a scuola . Lei , parlò con un uomo , che possedeva una cava di pietra , dove lavoravano anche dei bambini; vestì , il figlio bene e lo consegnò a quest'uomo , per il lavoro nella cava , per una settimana. Allo scadere dei sette giorni, il bambino ritornò a casa , tutto lacero e ferito, chiese perdono alla mamma e ritornò a scuola.
Questo racconto , come monito , ha fatto da filo conduttore , nella mia educazione , e nel mio preciso rapporto con la scuola. Ho frequentato , la scuola prima e dopo l'università , con assoluta responsabilità . Sono stata educata al rispetto , dei miei genitori , della nonna e dei miei zii, dei miei professori, per la loro età, e per l'autorità che rappresentano.
Rispetto , ed ubbidienza!
Esisteva un ottimo rapporto genitori-professori, e mio padre era fiero di me.
Ho studiato , anche con molta ribellione , ma entro i limiti dell'educazione, andando controcorrente, perché non ho mai accettato , la scuola e l'istruzione , come nozionismo e mi sono sempre rifiutata , di essere considerata:" un bidone da riempire". Ma ho creduto che studio , volesse dire : cultura, conoscenza, sviluppo della personalità, acquisizione di una mente elastica capace di analizzare e comprendere la realtà oggettiva".
Camminare , lavorando molto , con grandi sacrifici, per ottenere il massimo.
Libertà , come consapevolezza , come responsabilità . La mia educazione costruita su fondamenti come: onestà, moralità, rispetto di se e degli altri; libertà ha il significato, di cammino della vita , con assoluta responsabilità, sia nei miei riguardi , che nei riguardi , dei miei genitori, della famiglia, della società.
Sin da ragazza , mi è stata data una libertà, che mi ha permesso , di frequentare la scuola, l'università, di viaggiare , andavo su a Bologna , da sola , a trovare i miei cari.
La mia libertà , ha avuto come fondamento , non solo l'assoluta responsabilità , ma , soprattutto, la fiducia che i miei ,mi hanno , sempre accordata.
Sono cresciuta , maturata , con la consapevolezza della mia onestà, serietà, come donna e come persona , fuori dagli schemi volgari , dell'assurda realtà che mi circonda.
Quando affermavo , ai miei amici di un tempo, di essere una ragazza libera, i loro cervelli bacati hanno pensato, orrore. Ma erano figli di villani, e non potevano né possono comprendere che la mia libertà si chiama:" cultura, conoscenza!"
Gli orrori , le infamie ,di questi anni, con le quali sono stata aggredita dalla marmaglia che mi circonda , sono l'espressione del profondo odio che nutrono nei miei riguardi.
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