19--8--2022
Sed non satiata
Bizzarra deità , bruna come le notti,
dal profumo commisto di muschio e d'avana,
opera di qualche obi, il Faust della savana,
strega dal fianco d'ebano, figlia delle nere mezzanotti,
l'elisir della tua bocca dove fa sfoggio amore
lo preferisco all'oppio , al porto, ai vini più rari;
quando i miei desideri vengono a te in carovana ,
gli occhi tuoi sono il pozzo cui bevono i dolori.
Da quei due grandi occhi neri, spiragli dell'anima,
versami meno fuoco , o demone spietato!
Non sono io lo Stige per nove volte abbracciarti,
ahimè! né posso , Megera lasciva , per fiaccarti
in codesta tua foga e metterti alle strette ,
diventare Proserpina nell'inferno del tuo letto!
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