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lunedì 1 agosto 2022

Eugenio Montale -- "Ossi di seppia"

1--8--2022
Avrei  voluto   sentirmi  scabro  ed essenziale
siccome  i ciottoli  che  tu  volvi,
mangiati  dalla salsedine  ;
scheggia  fuori  del tempo  , testimone 
di una  volontà  fredda  che   non passa.
Altro  fui:  uomo  intento  che  riguarda
in sé  , in altrui  , il bollore 
della  vita  fugace --uomo  che  tarda
all'atto,  , che  nessuno, poi  , distrugge.
Volli  cercare  il male 
che tarda  il mondo , la  piccola  stortura
d'una  leva  che arresta 
l'ordigno universale ; e tutti  vidi
gli eventi del  minuto
come  pronti  a  disgiungersi  in  un crollo.
Seguito  il solco d'un  sentiero m'ebbi
l'opposto  in cuore  , col  suo invito ; e
m'occorreva  il  coltello che  recide,
la mente che  decide  e si  determina .
Altri  libri  occorrevano
a me,  non  la tua pagina  rombante.
Ma  nulla  so  rimpiangere : tu  sciogli 
ancora  i groppi  interni  col  tuo  canto.
Il tuo  delirio  sale  agli stri.
 

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