11--3--2022
1
Incontenibili emergono i parchi
dal lento , morbido sfacelo;
carichi di cieli , di forze
che si tramandano e resistono,
per espandersi sulla chiara erba
delle aiuole e ritrarsi ,
sempre con il medesimo
sovrano fasto che sembra proteggerli,
e ancor più la messe inesauribile
accrescendo della regia grandezza ,
da sé sgorgando , in sé ritornando:
ricchi , benigni ,pomposi e purpurei.
2
Blandamente rapito
a destra e a sinistra dai viali,
seguendo un qualche cenno
che invita a continuare ,
entri improvvisamente
nella concordia ombrosa
di una vasca d'acqua
con quattro panche in pietra;
in un tempo isolato
che scorre per sé solo.
A piedistalli umidi
che più nessuna figura sostengono,
tu rivolgi un respiro
di attesa profonda;
mentre il gocciare argenteo
della oscura gronda
ormai fra i suoi ti annovera
e segue il suo discorso .
E tu fra pietre che odono
ti senti , e non ti muovi.
3
A stagni e a peschiere incorniciate
ancora si nasconde la sentenza
che colpì i re. Sotto veli essi aspettano,
e da un istante all'altro Monseigneur
può passare . Allora essi vogliono
alleviare il capriccio o la tristezza del re
e dagli orli marmorei nuovamente
far pendere i tappeti dagli antichi
riflessi , come intorno a una piazza :
su fondo verde con argento , rosa, grigio, un bianco
regalmente concesso e un insperato azzurro,
e con un re e con una donna , e fiori
nel bordo mosso da leggere onde.
4
E natura , sublime , come se la ferisse
solo l'Irresoluto e l'Impreciso,
prese legge da questi re, felice
di accumulare intorno al tapis-vert
l'esorbitanza e il sogno dei suoi alberi
di verde turgido , e di dipingere
nelle avenues le sere
come gl'innamorati le descrivono,
col morbido pennello che in sé sciolto
sembrava contenere lo splendore
d'un sorriso di lucida vernice;
alla natura caro, e non il suo più grande;
da lei stessa concesso per espanderlo
in un altro più grande , su di un'isola
d' amore tutta colma di rose.
5
Dèi dei viali e delle altane,
dèi mai del tutto creduti che invecchiano
in ben squadrati filari, Diane
tutt'al più oggetto di sorriso
quando la regia vénerie fendendo
gli alti mattini come un vento
incalzante e incalzata si slanciava-;
tutt'al più oggetto di sorriso , mai
implorate divinità , pseudonimi
eleganti sotto cui si celavano
e fiorivano o ardevano gli uomini,-
dèi lievemente reclini, materia
di sorriso , che ancora concedono talvolta
i doni che concedevano un tempo ,
quando il fiorire dei giardini estatici
al loro portamento toglie il gelo,
quando alle prime ombre fremendo
dispensano promesse su promesse ,
senza limiti tutte e indefinite.
6
Senti che di tutti i sentieri
nessuno sosta o ristà:
calano lungo scale tranquille,
tacitamente attirati più in là
da una pendenza impercettibile,
di terrazza in terrazza i sentieri,
tra l'una e l'altra massa
rallentati e guidati,
fino ai lontani stagni
dove (come a un uguale)
il ricco parco li offre
al ricco spazio : all'unico
che con lumi e riflessi
penetra il suo dominio
e da ogni sua parte
porta via con sé lontananze
quando , da peschiere che si chiudono,
verso feste di nuvole serali
nei cieli si libra.
7
Ma ci son vasche in cui i riflessi delle
Naiadi che più non vi si bagnano
giacciono come annegati , stravolti ;
le balaustre sembrano sbarrare
i viali , in lontananza.
Sempre un umido cader di foglie
come di grado in grado scende l'aria,
ogni grido d'uccelli è malaugurio,
ogni usignolo è come avvelenato.
Anche la primavera è senza doni,
questi cespugli non credono in lei;
odorando controvoglia , torbido ,
un gelsomino guasto sopravvive,
vecchio e mischiato a forme che si sfanno.
Un nembo di zanzare ti accompagna
e sembra che alle tue spalle tutto
subito si annulli e si cancelli.
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