17--3--2022
Per giungere a Dio , la via delle pratiche esteriori di devozione --andare in chiesa , recitare i salmi, digiunare--non è adeguata , se non corrisponde a un'intima convinzione " beati coloro che ascoltino interiormente la parola di Dio . Felici quelli a cui il Signore dice interiormente la sua Parola ; le loro anime saranno salvate "
Credete che le cerimonie religiose da sole bastino a salvarci significa " rimanere nella carne della legge, confidare in cose che non valgono nulla e che in realtà Dio detesta".
La vita monastica è un esempio di pratica continua e scrupolosa delle cerimonie . I monaci, che pure credono di avere un rapporto privilegiato con Dio e con lo spirito, sono rimasti in realtà "bambini in Cristo", mostrando una " grande debolezza d'animo" :
trepidano anche laddove non c'è nulla da temere e sbadigliano per il sonno quando il pericolo è maggiore" . Essi opprimono il cristiano con scrupoli e cavilli ,
" lo costringono a rispettare tradizioni puramente umane e precipitano il misero in una sorta di giudaismo , gli insegnano il timore , non l'amore".
Devozioni cerimoniale degenerati nel formalismo e nella vuota apparenza sono il culto dei Santi e delle reliquie . è meglio imitare la loro vita e le loro virtù , e piuttosto che venerare un frammento della croce di Cristo, è meglio ascoltare la sua Parola :
" come niente è più simile al Padre del Figlio , il Verbo del Padre che promana dall'intimità del suo cuore ,così niente è più simile a Cristo della Sua Parola".
Anche la messa appartiene alla sfera delle esteriorità se il sacrificio di Cristo non si realizza nello spirito dell'uomo.
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