21--3--2022
=Gratitudine
Non abbiamo mezzi, nella nostra cultura , per esprimere gratitudine alle persone che per noi hanno più significato ; quando ci verrebbe di farlo , esitiamo , per una sorta di malinteso pudore.
=Perdonare e dimenticare
Ciò che si prova riguardo al nostro passato--appagamento e orgoglio oppure amarezza e vergogna --dipende interamente dai nostri ricordi . Non c'è altra fonte . La ragione per cui la gratitudine riesce a far salire la soddisfazione esistenziale è che amplifica i ricordi positivi relativi al passato; la loro intensità , la loro frequenza , e gli "slogan" propri dei ricordi .
I pensieri negativi, frequenti e intensi , riguardando il passato sono il "tappo" che blocca le emozioni di appagamento e soddisfazione , e impedisce di sentirsi sereni e in pace. E questo vale per gli individui , ma anche per le nazioni .
I demagoghi contemporanei che giocano la carta dell'odio razziale suscitano nei propri seguaci la stessa disposizione vendicativa . Nei tempi brevi questi politici godono del favore delle masse ; ma nei tempi lunghi la violenza e l'odio che essi fomentano finisce per ritorcesi contro il gruppo che sostengono di voler riscattare. Un comportamento opposto è quello tenuto da Nelson Mandela , che si è adoperato per far cessare la spirale della vendetta e ha così avviato il Sudafrica verso la riconciliazione . "Pandit" Nehru , un discepolo del Mahatman Gandhi , fece lo stesso in India dopo la spartizione del paese nel 1947.
Il nostro cervello si è evoluto in modo che le nostre emozioni negative , quelle che ci dispongono meglio a difenderci , avessero le meglio sulle emozioni positive , foriere di ampliamento e incremento delle nostre risorse intellettuali e sociali , ma tali da esporci a maggiori pericoli , in quei tempi remoti. Oggi che la nostra sopravvivenza non è altrettanto minacciata se ci lasciamo andare alle emozioni positive ,l' unica via per uscire dal deserto emotivo in cui molti di noi si dibattono è cambiare i nostri pensieri riscrivendo il nostro passato, e ciò si ottiene potenzialmente in tre modi : perdono , dimenticando, o rimuovendo i ricordi negativi.
Non si conoscono modi per favorire l'oblio e la rimozione diretta dei ricordi . Anzi, i tentativi diretti di rimuovere un pensiero falliranno , e aumenteranno la probabilità di immaginare l'oggetto proibito. Resta come unica strategia praticabile per riscrivere il passato , il perdono, che lascia intatto il ricordo , ma ne rimuove e trasforma il pungolo doloroso . Prima di parlare di perdono , dobbiamo chiederci perché così tante persone restino attaccate --anzi , si direbbe quasi appassionatamente abbracciate --ai pensieri amari riguardanti il loro passato.
Vi sono buone ragioni per restare attaccate al rancore , anziché volgersi al perdono , e queste ragioni vanno valutate, prima di riscrivere il passato attraverso il perdono.
= Perdonare, è ingiusto. Affievolisce la motivazione a catturare e punire il colpevole.
=Perdonare può essere caritatevole verso il colpevole ma si traduce in una mancanza di carità verso la vittima.
=Il perdono inibisce la vendetta , che è invece legittima e naturale.
Il perdono trasforma l'amarezza in neutralità, o addirittura in ricordi positivi, e rende così possibile una soddisfazione esistenziale assai maggiore . " Non perdonando non riuscite a nuocere al colpevole ; perdonando potete giovare a voi stessi" è accertato che lo stato di salute fisica , e in particolare il sistema cardiovascolare , traggono giovamento dalla scelta del perdono .Dalla riconciliazione , il perdono può considerevolmente migliorare i vostri rapporti con la persona perdonata.
Quante si è disposti a perdonare un torto dipende non solo da come si valutano i pro e i contro , ma anche dalla nostra personalità.
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