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sabato 26 marzo 2022

Giosue Carducci "Primavere Elleniche " 3 Alessandrina

 26--3--2022
Gelido  il vento pe'  lunghi  e candidi
Intercolonnii  feria ; su tumuli 
Di  garzonetti  e spose
Rabbrividian  le rose

Sotto  la pioggia  che,  lenta  , assidua  ,
Sottil  , da un  grigio  cielo di maggio 
Battea con faticoso 
Metro  il piano fangoso;

Quando   , percossa  d'un  lieve  tremito,
Ella  il bel velo  d'intorno a  gli omeri
Raccolto  al seno avvinse
E  tutta  a me  si strinse; 

Voluttuosa  ne  l'atto  languido 
Tra  i  gotici  archi , quale  tra'  larici
Gentil  palma  volgente
Al  nativo oriente.

Guardò  serena  per entro i lugubri
Luoghi  di morte ; levò  la tenue 
Fronte  , pallida   e bella,
Tra  le  floride  anella.

Che  a  l'agil  collo scendendo  incaute 
Tutta  di molle  fulgore la irradiano;
E  piovvemi  nel cuore 
Sguardi  e accenti  d'amore

Lunghi  , soavi , profondi ; eolia
Cetra  non  rese  più  dolci  gemiti
Mai  né   sì  molli  spiriti
Di  Lesbo un  dì  tra i  mirti.

Su  i muti  intanto  marmi  la serica 
Vesta  strisciava  con  legger  sibilo,
Spargermi al viso  i venti
Le  sue  chiome  fluenti .

Non  mai  le  tombe sì belle apparvero 
A me  ne  i primi  sogni  di gloria .
Oh  amor, solenne  e  forte 
Come  il  suggel di morte!

Oh  delibato  fra  i sospir  trepidi
Su  i cari  labri fiore de l'anima
E  intraviste  ne'  baci 
Interminate paci!

Oh  favolosi  prati d'Elisio ,
Pieni  di  cetre  , di  ludi  eroici
E  del  purpureo  raggio 
Di  non fallace maggio,

Ove  in  disparte bisbigliando errano
(Né patto  umano  né  destin  ferreo
L'un  da  l'altra  divelle)
I poeti  e le nelle!

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