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lunedì 22 luglio 2019

"Una verità che nessuno ha mai voluto ascoltare, ed i miei madornali errori " di Pina Maria Speranza Raciti

22-7-2019
La  mia  crescita  spirituale , è senza una  grinza, almeno credo, da un  punto di vista , culturale, ma  da un punto di vista pratico , sono un disastro!
Era  il  lontano, 1987, dovevo  sostenere,  l'esame  di  patologia  chirurgica, ed  iniziare  un internato , in chirurgia  toracica; ma  mi  sono  trovata , in  serie  difficoltà , con  la padrona di casa ,  a Catania, e  quindi  urgeva  il bisogno  di una  rapida  soluzione.
Un'amica, di mio  fratello  Giorgio, era  proprietaria di un  appartamento  a Catania , in via Garibaldi, Pina Bella; le feci  la proposta,  per  l'affitto  di una camera, dato  che  lei si  trasferiva  in città. Lei acconsentì. L'appartamento era  grande, e lei  desiderava  guadagnare  un po di  soldi, e cercava , un'altra  ragazza, così , io feci  il nome  di una mia  collega: Anna Maria Carbonaro.
Sin dai primi giorni , compresi  di  avere  fatto  l'errore   più  grave , della mia vita.
Io cercavo , silenzio, pace, per lo studio, ed  ho  trovato l'inferno.  La padrona  di casa , da  maleducata(il popolino  è maleducato) considerandosi  padrona , si  comportava  come  le passava per la testa. L'altra , era carica  di problemi  incomprensibili ed  impossibili da  risolvere. Il  primo guaio non  si fece attendere:
Nel primo pomeriggio, di  un  giorno  qualsiasi, ci   trovavamo, seduti  in  sala  da pranzo, a  conversare  del più e del meno.  Io  iniziai, un  discorso,  sulle   problematiche   odierne   della nostra società, non ricordo più. Loro  due,  ammutolirono, e  dal  quel  giorno,  non  mi rivolsero la parola, mi  isolarono. Solo, Pina Bella , ebbe  il coraggio di confessare il loro  disagio, difronte a ciò che io sono.
Successivamente, iniziarono, le aggressioni, le  umiliazioni, da parte  di Anna, nei miei confronti,  che divennero , via,via  più frequenti. Inizialmente, non  reagii ; poi , al fine di cercare un dialogo,mi umiliai fino a chiedere scusa .
Persi   completamente la mia  pace,  ho dovuto dire addio  all'internato, e ai miei esami. Ed iniziai a stare male fisicamente. Spesso , uscivo di casa , per  andare  in chiesa a trovare il Santissimo, e a piangere.
Iniziai ad  avere  delle crisi  isteriche, che divennero  sempre  più brutte, e  che  mi  lasciavano senza  forze. Fino  alla comparsa di lesioni  siero--ematiche, su tutto il viso, che  mi  facevano male, e  più  mi  innervosivo, più  si accentuavano.
All'ennesimo  attacco di Anna , mi  recai  come  di consueto, in chiesa, questa  volta  a San Giuliano, a piangere. Padre Consoli( che  mi conosceva) si accostò a me ,  e mi chiese il perché di tanta sofferenza;raccontai  tutto il male  che stavo  subendo. Egli , saggiamente, mi consigliò  di andare  via, e così feci. Un'altra  volta, è stata Suor Romualda, nella cappella  del collegio di San Benedetto, a raccattarmi  letteralmente  da terra.
Un errore  grave  che commisi,  è stato quello  di  invitare un mio  amico e collega , con lo scopo  di aprire  all'amicizia, queste due streghe, ma fu un inferno.(papà e mamma, non solo  conoscevano , questo  mio amico, ma  sapevano , che era venuto a trovarmi a Catania)
Parole  di Anna  terribili  che  non posso dimenticare , sono  molte;
"ti odio, non posso vederti, perché tu  sei  serena ,ed io  vivo  nell'inferno"
tu devi  avere  i miei  stessi problemi"
Per la gravità delle lesioni al viso, andai da un dermatologo, il quale mi  diede una terapia complessa, e fra i farmaci, anche  il  cortisone.  In  un  ultimo tentativo con Anna, le feci cenno della terapia  che dovevo fare, per il mio viso, e lei mi rispose:
"così diventi brutta".
Questa  brutta esperienza, mi pesa  ancora oggi,amo la mia solitudine, non  voglio  cercare  amicizie.
Oggi  a distanza  di tempo, posso  con certezza  ammettere, che la causa della mia " malattia" è mia.
Perché ho gestito male il rapporto con Anna. Mi sono  fatta  una violenza  inaudita, mi  sono umiliata , rinnegata , davanti al mio carnefice,per AMORE di Gesù, mi spiego.
"Io amo Gesù, sono  consapevole  del suo AMORE per me, io  dovevo amare Anna!
Inoltre, difronte alla  realtà--Anna, la sua : maleducazione,  volgarità,  ignoranza.  carnalità bestiale;
avevo provato  sentimenti di: nausea, schifo,  repulsione.  E  di ciò mi  vergognavo, come  una grande colpa , davanti a Gesù."
Oggi rivedendo  questo  mio  comportamento, lo condanno, e lo considero semplicemente: un comportamento demenziale" da cretina, scimunita.
Solo più tardi e quando , le  ferite  del viso  erano  quasi  guarite , ho cercato e trovato  , una  camera  in  affitto,  nella  zona alta della città, presso la signora A.
Purtroppo, la mia guarigione, non era  completa, così,  bastava  un  semplice  appunto, ed io incominciavo  a  piangere, e le ferite, ancora  presenti, sebbene piccole, si  infiammavano.  La signora, volle conoscere , la causa di  questo  mio stato, ed io  raccontai , la mia disavventura, incuriosita, volle conoscere  queste due ragazze, le diedi l'indirizzo. Dall'incontro, che la signora  ebbe  con  loro , ne rimase disgustata. ( la signora viveva sola  le sue due figlie femmine erano sposate).La signora conosceva  mio fratello Giorgio,perché spesso mi accompagnava con la macchina,  parlò con lui dell'incontro , (con le due streghe) perché voleva aiutarmi; ma mio fratello le rispose:"  non mi importa  nulla di mia sorella.,per me la possono ammazzare". Da bravo andò a raccontare il dialogo avuto con la signora, a quella che è oggi sua moglie.

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