10--7--2019
" Ma gli uomini hanno tanto parlato di pace e mai come ora vi è stata così poca pace nel mondo...Ci prescriviamo l'un l'altro rimedi che portino la pace mentale , ma siamo divorati dall'ansia. Elaboriamo piani per il disarmo e la pace tra le nazioni, ma i nostri piani cambiano solo il modo e la forma di aggressione....Eppure nel mondo la pace c'è. Dove la si può trovare? Nel cuore di uomini e donne che sono sapienti perché umili, umili a sufficienza per essere in pace anche nell'angoscia, per accettare il conflitto e l'insicurezza e superarli attraverso l'amore.."
Con questa citazione, tratta da un libro di T. Merton , ---si scorge quale può essere la via della pace e della contemplazione: quella che scelse il giovane americano allorché -decise di entrare in un monastero trappista--non per isolarsi dai problemi degli uomini , ma per vivere meditando , lavorando e pregando per tutti , in intima comunione di amore con l'umanità intera.
Thomas Merton, figlio di artisti , rimase orfano di madre a soli sei anni e, dopo aver seguito il padre in Inghilterra, perse ance lui che si spense in atroci sofferenze. Il giovane Thomas aveva compreso che nel padre morente --"dietro il muro del suo isolamento, l'intelligenza e la volontà ...si erano rivolte a Dio e comunicavano con Dio". Egli vide in lui , così, l'esempio e il compimento di una autentica fede cristiana.---------------------
Frequentò il Clare College di Cambridge,----dati i risultati insoddisfacenti dei suoi , studi, gli venne consigliato di tornare negli Stati Uniti d'America. E fu là che si iscrisse alla Columbia University di New York ove conseguì il Master in letteratura inglese. Iniziò poi a lavorare per conseguire il dottorato in filosofia.----------------------------------
Fu la sua stessa insoddisfazione, unita alla sua inquietudine a condurlo verso altri studi, specie di filosofia ivi inclusa quella di cristiani come : Jacques Maritain ed Etienne Gilson e infine a riaccostarlo alla religione e ai sacramenti.
La scelta di una vita monastica, in un degli Ordini più severi della Chiesa cattolica , fu dovuta a una una ispirazione particolare, anche se, all'interno del suo monastero , Thomas - che prese il nome di Fratello Louis-- non fu priva di difficoltà e di insorgenti nuove inquietudini, dovute anche alle vicende del suo tempo dalle quali non cercò di estraniarsi. Da un lato egli era il contemplativo, l'uomo della preghiera e dall'altra non poteva esimersi dall'interessarsi alle questioni dell'America, alle contestazioni giovanili, specie negli anni in cui gli Stati Uniti erano impiegati in guerre...dalla ultima fase della seconda guerra mondiale, a quelle della Corea, del Vietnam, fino al riarmo nucleare...
Sul piano religioso-culturale l'interesse di Thomas Merton si aprì col tempo allo studio del monachesimo non cristiano, specie a quello estremo--oriente della Cina e del Giappone il cui influsso si faceva ormai sentire ampiamente negli Stati Uniti , anche all'interno della Chiesa cattolica, tra coloro che già si occupavano , fin dagli anni cinquanta , del dialogo inter religioso ."Se qualcuno deve essere interessato alle tradizioni orientali lo sono indubbiamente i religiosi degli ordini monastici. Nonostante le numerose differenze tra le due tradizioni queste hanno molto in comune, e soprattutto alcuni assunti basilari che distinguono il monaco ,o lo zen, da coloro che conducono una vita , per così dire , aggressivamente non contemplativa";così si esprime Merton nella prefazione al suo volume "Mistici e maestri dello zen".
Thomas Merton, -------venne ben presto in contatto con maestri cinesi e giapponesi che insegnavano negli Stati Uniti:alla loro scuola , non esitò a studiare , per quanto gli fu possibile , cinese e giapponese e, con la sua sensibilità di poeta , con la sua intelligenza duttile e penetrante, riuscì a cogliere l'essenziale del pensiero estremo-orientale.
A proposito dell'incontro tra le culture dell'Europa e dell'Asia, Thomas Merton ha scritto parole illuminanti che meriterebbero di essere meditate da tutti coloro che, in un modo o nell'altro , si interessano al dialogo, e soprattutto dai giovani che oggi anche in Italia , credono di trovare nelle religioni orientali qualcosa di radicalmente diverso dal cristianesimo. "il Cammino del buddhismo --osserva Merton--volge verso una illuminazione che è apertura al di là del sistema , al di là delle strutture culturali e sociali, al di là del rito e della fede religiosa (anche se accoglie molti tipi di soprastrutture sistemiche , sia religiose che culturali:tibetana, birmana, giapponese ecc). Ora, riflettendo un momento, troveremo che anche nel cristianesimo , come anche nell'islam esistono al di là dell'aspetto "religioso"della loro fede".
Non sono infatti le strutture sociali o culturali a caratterizzare l'essenza di una fede, anzi difficilmente si comprende una religione se la si identifica unicamente con il contesto socio-culturale in cui si manifesta nelle varie epoche storiche. "Anche nell'islam, i sufi aspiravano al fanà , l'estinzione di quell'io sociale e culturale che è costituito dalle forme strutturali e dalle consuetudini religiose. L' estinzione è l'apertura in un regno di libertà mistica , nella quale l'io si perde per poi ricostituirsi in baga: qualcosa come l'uomo nuovo del cristianesimo, come lo intendevano i mistici cristiani(compresi gli apostoli)"."L'illuminazione del buddhismo, la scoperta zen del volto originario dell'uomo, prima della nascita, non è la scoperta di un Buddha da vedere , ma l'essere un Buddha.
Nella"Via semplice di Chuang Tzu"( l'eremita cinese che è uno dei massimi rappresentanti del taoismo, vissuto in Asia quasi 2500 anni fa) l'insegnamento che ne deriva rispecchia"un certo gusto per la semplicità, l'umiltà, il nascondimento, il silenzio e, in generale, il rifiuto di prendere sul serio, l'ambizione l'arrivismo e la superbia di cui bisogna armarsi per farsi strada in questa società". Il Merton osserva poi che nella tradizione ebraico--cristiana il libro che più si avvicina ai testi classici taoisti è il Siracide; ma anche nel vangelo si parla spesso di quella ingenuità e umiltà che corrispondono alle più profonde aspirazioni del libro di Chuang Tzu e del Tao teb Ching.----------------------------------------------------------------------
Durante e dopo il Concilio Vaticano 2° il Thomas Merton svolse un interessante lavoro ecumenico che andava intensificandosi e allargandosi. Sempre più di frequente manteneva i contatti con protestanti , ortodossi e con persone quali Dorothy Day, colei che "obbediva non a regole , Stati o sistemi , ma al Vangelo". Nella sua corrispondenza con essa , come pure in un articolo pubblicato nel "Catholic Worker" egli afferma :"Io sono uno dei pochi preti cattolici del Paese che è uscito inequivocabilmente allo scoperto a sostegno di una lotta del tutto intransigente per l' abolizione della guerra e per l'impegno di mezzi non violenti nella composizione dei conflitti internazionali, con la seguente implicazione di condanna non solo delle bombe, ma anche degli esperimenti nucleari....". Il movimento The Fellowship of Reconciliation, organizzazione pacifista ecumenica pote' contare su Thomas Merton tra i suoi collaboratori:"Io mi sforzo di far parte di questo movimento,scriverà Merton in una sua lettera a Papa Giovanni 23°, per quanto mi è possibile , qui nel chiostro con le mie preghiere e i miei scritti e persino con le conversazioni che intrattengo con le persone che vengono qui".-------------------------------------------------------Merton ammirava molto il Mahatma Gandhi per il suo amore alla preghiera e per la sua capacità di unire contemplazione e azione,Thomas Merton , come Gandhi , restò fedele alla propria , lavorando a favore della ricerca incessante del Vero.
Il Merton aveva letto inoltre gli scritti di D.T.Suzuki--che pote' incontrare (nel 1964), quando questo era ormai ultranovantenne, negli Stati Uniti--e lesse pure con grande interesse le opere di A.K. Coomarasvamy sull'arte e su tematiche di induismo e buddhismo.-------------------------------------------------------------------L'itinerario di Thomas Merton fu, per lui e per tutti coloro che lo incontrarono , veramente pieno di luce e di prospettive per il futuro del dialogo tra le religioni. Thomas Merton inoltre fu profondamente colpito dalla grande povertà delle citta' dell'Asia che visitava , da Bangkok a Calcutta dove prese parte a una Spiritual Summit Conference promossa dalla organizzazione Temple of Understanding. In quella occasione si sentì , alla vista della povertà degli altri partecipanti, come "un ricco americano che in mezzo a dei poveri autentici si vergognava del denaro che aveva in tasca e della macchina fotografica che portava appesa al collo".--------------------------------------------------Nel discorso che tenne a Calcutta"Merton prese le parti di tutti coloro che erano privi , per libera scelta , di rilevanza sociale, compresi quelli che offrivano testimonianza di vita monastica".Particolarmente interessanti le parole dello stesso Merton sulla unità religiosa:"Il livello di comunicazione più profonda non è comunicazione, ma comunione . E questa è senza parole .è al di là delle parole , al di là del linguaggio, al di là del concetto. E non è detto che noi veniamo a scoprire una nuova unità. Riscopriamo invece una unità più antica. Cari fratelli miei , noi siamo già una cosa sola. Ma crediamo di non esserlo .Quello che dobbiamo recuperare è la nostra originaria unità . Ciò che dobbiamo essere è appunto ciò che siamo". Dopo il convegno di Calcutta, Merton si incontrò col Dalai Lama e con lui parlò di una quantità di questioni filosofiche e spirituali. Merton affermò che per i monaci era importante "essere nel mondo esempi viventi della libertà e della trasformazione".------------------------Thomas Merton , giunti a Bangkok, e installatosi nel luogo del convegno--Samuptrakan--presentò la sua relazione. Ma nel pomeriggio morì tragicamente fulminato da un ventilatore in azione che gli era caduto addosso.Thomas Merton , aveva terminato il suo pellegrinaggio terreno dopo aver speso la sua vita in una continua ricerca di pace e di amore . Morì nel luogo dove si erano riuniti i suoi confratelli , convenuti , a Bangkok da varie parti del mondo, dopo essersi incontrato con monaci buddhisti e indù e aver avvicinato i più poveri abitanti dell'Asia e aver toccato con mano le contraddizioni , le piaghe e anche le bellezze del continente, ricettacolo delle religioni che sono tra le più antiche del mondo e la cui spiritualità raggiunge ,senza dubbio , le più alte vette.Thomas Merton , a Bangkok, fu come bruciato dal fuoco dello spirito che consumò , in una purificazione suprema , tutti gli aneliti, le tensioni, le lotte di una vita densa di ricerca e di impegno incessante.--La lettura dei suoi scritti, da quelli che esaltano la pace della vita monastica, a quelli autobiografici in cui compaiono i suoi travagli spirituali, la sua sensibilità poetica, la complessità del suo temperamento, fino alle opere sulla mistica e sulla spiritualità orientale non può che essere di giovamento a tutti quelli che, giovani e meno giovani , si interrogano sulle grandi questioni umane e religiose del nostro tempo:sulla necessità di un rinnovamento sociale, sul valore della vita , sul significato della contemplazione, del silenzio , della preghiera.---
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