3--1--2024
Israele , 1969
Temetti che in Israele attendesse
con dolcezza insidiosa
la nostalgia che secoli d'esilio
accumularono , triste tesoro,
nelle città degl'infedeli , nei ghetti,
nei tramonti della steppa , nei sogni,
la nostalgia di quelli che ti piansero ,
Gerusalemme , schiavi in Babilonia .
Perché cos'eri se non nostalgia ,
Israele , se non voler salvare
tra le forme incostanti del tempo ,
la liturgia , il tuo vecchio libro magico,
il tuo star solo con Dio?
Invece , la più antica delle patrie
è anche la più giovane .
Non hai tentato con giardini gli uomini,
né con l'oro e il suo tedio ,
bensì con il rigore , terra estrema.
Israele senza parole ha detto:
tu scorderai chi sei.
Scorderai l'altro che lasciasti .
Scorderai chi tu fosti nelle terre
che ti dettero sere e mattini
e cui tu non darai la nostalgia.
Scorderai la tua lingua paterna , imparerai quella del Paradiso.
Sarai un israelita , un soldato .
Costruirai la patria con fangaie; l'innalzerai con deserti.
Con te sarà al lavoro tuo fratello , di cui tu ignori il volto.
Solo una cosa ti è promessa :
il tuo posto nella battaglia.
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