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giovedì 16 novembre 2023

Giosue Carducci=Su i campi di marengo

 16--11--2023
La  notte  del  Sabato  Santo  1175

    Su  i campi di Marengo batte  la luna ; fosco
Tra  l Bormida  e il Tanaro s'agita  e mugge  un bosco,
Un bosco  d'alabarde , d'uomini e di cavalli,
Che  fuggon  d'Alessandria da  i mal  tentati valli.

D'alti  fuochi  Alessandria  giù   giù  da  l'Apennino
Illumina  la fuga del  Cesar  ghibellino:
I fuochi de la  lega rispondon da  Tortona ,
E  un canto  di vittoria  ne  la pia  notte suona;

-Stretto  è il  leon  di Svevia  entro  i latini  acciari:
Ditelo  o fuochi  , a  i monti , a  i colli , a  i piani , a  i mari.
Diman  Cristo  risorge :  de  la  romana  prole
Quanta   novella  gloria  vedrai dimani, o sole!-

Ode  , e,  poggiato  il  capo su  l'alta  spada  , il sire 
Cauto  d 'Hohenzollern pensa    tra sé--Morire
Per  man  di  mercanti che  cinsero  pur  ieri
A  i lor  mal  pingui  ventri  l'acciar  de'  cavalieri!-

E  il  Vescovo  di Spira  , a cui  cento  convalli 
Empion  le botti  e cento  canonici  gli stalli ,
Mugola --O  belle  torri  de la  mia cattedrale,
Chi vi canterà  messa  la notte  di natale?--

E  il conte  palatino  Ditpoldo  , a cui  la bionda 
Chioma  per  l'agil  collo  rose  e  ligustri inonda ,
Pensa --Dal  Reno  il canto  de  gli  elfi  per la bruna
Notte va: Tecla  sogna  al lume  de la luna.--

E  dice  il  magontino arcivescovo --A  canto 
De  la  mazza ferrata  io  porto  l'olio  santo:
Ce  n'è per tutti  . Oh  almeno foste  de  l'alpe a' varchi ,
Miei  poveri  muletti d'italo  argento carchi!--

E  il conte  del  Tirolo  --Figliuol  mio , te  domane 
Saluterà de l'Alpi il  sole  ed il mio cane:
Tuoi  l'uno  e l'altro : io , cervo sorpreso  da i  villani,
Cadrò  sgozzato  in  questi  grigi  lombardi piani.-

Solo,  a piedi , nel  mezzo  del campo , al  corridore 
Suo  presso  ,  riguardava nel ciel l'imperatore :
Passavano  le stelle  su  'l grigio capo ;  nera
Dietro  garria  co 'l vento l'imperial  bandiera .

A'  fianchi , di  Boemia  e di Polonia  i regi
Scettro  e spada  reggevano  , del  santo  impero  i fregi .
Quando   stanche  languirono  le stelle , e  rosseggianti
Ne  l'alba  parean  l'Alpi , Cesar  disse--Avanti!

A  cavallo , o fedeli ! Tu  , Wittelsbach, dispiega 
Il sacro  segno  in faccia  de la  lombarda lega.
Tu  intima, o  araldo : Passa l'imperator romano,
Del  divo Giulio erede , successor   di Traiano.-

Deh come  allegri e rapidi si  sparsero gli squilli
De  le trombe  teutoniche fra  il  Tanaro ed il Po,
Quando  in cospetto  a l'aquila gli  animi  ed  i  vessilli
D'Italia  s'inchinarono e Cesare  passò!

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