Cerca nel blog

sabato 30 aprile 2022

La canzone di Legnano "Il Parlamento" Giosue Carducci

30--4--2022
        1
Sta  Federico  imperatore in  Como.
Ed  ecco  un messaggero entra  in Milano
Da  Porta  Nova  a briglie  abbandonate .
"Popolo   di Milano , ei  passa  e chiede,
"Fatemi  scorta  al console Gherardo .
Il  console era in mezzo   de la  piazza,
E il  messagger  piegato in su  l'arcione
Parlò  brevi  parole  e spronò  via.
Allor fe'  cenno  il  console Gherardo,
E  squillaron  le trombe a  parlamento.

        2
Squillarono  le trombe  a parlamento;
Ché  non  anche  risurto era  il palagio 
Su' gran  pilastri , né  l'arengo v'era ,
Né  torre  v'era a la  torre  in cima
La  campana  . Fra  i ruderi che neri
Verdeggiavan  di  spine , fra  le basse 
Case di legno , ne la breve  piazza
I  milanesi tenner  parlamento
Al  sol  di maggio . Da  finestre e porte
Le donne riguardavano  e i  fanciulli.

        3
"Signori  milanesi," il  consol dice,
"La  primavera in fior  mena  tedeschi
Pur  come  d'uso . Fanno  pasqua  i  lurchi
Ne  le lor  tane , e poi  calano a valle.
Per  l'Engadina due  scomunicati
Arcivescovi trassero lo sforzo.
Trasse  la bionda  imperatrice  al sire
Il cuor  fido e un  esercito novello.
Como è co' i forti , e  abbandonò la lega".
Il popol  grida :" L'esterminio a Como!"

        4
"Signori   milanesi ," il  consol dice ,
"L'imperator, fatto lo stuolo in Como ,
Move l'oste a raggiungere il marchese
Di  Monferrato ed  i  pavesi . Quale 
Volete , milanesi?  od  aspettare
Da  l'argin  novo riguardando in arme,
O  mandar  messi  a Cesare, o affrontare
A  lancia e spada il Barbarossa in campo?"
"A  lancia  e spada ," tona  il parlamento,
"A  lancia e spada , il Barbarossa , in campo!"

        5
Or  si fa  innanzi  Alberto  di Giussano.
Di  ben  tutta  la spalla egli  soverchia
Gli  accolti  in piede al console  d'intorno .
Ne  la gran  possa de la  sua  persona 
Torreggia  in mezzo  al   parlamento :  ha  in mano
La  barbuta : la  bruna  capelliera
Il lato  collo  e l'ampie  spalle  inonda.
Batte  il sol  ne la  chiara  onesta  faccia,
Ne  le chiome e ne  gli occhi risfavilla.
E la sua voce  come  tuon  di maggio.

        6
"Milanesi, fratelli , popol  mio!
Vi sovvien" dice   Alberto  di  Giussano
"Calen  di marzo? I  consoli sparuti 
Cavalcarono   a Lodi , e  con  le spade 
Nude  in man  gli  giurar  l'obedienza.
Cavalcammo trecento , gli  ponemmo
I nostri belli  trentasei stendardi. 
Mastro  Guitelmo  gli  offerì  le chiavi
Di  Milano affamata . E  non fu  nulla".
        
        7
"Vi  sovvien"  dice  Alberto  di Giussano
"E dì  sesto  di marzo?  A  i piedi ei volle 
Tutti  i fanti  ed   il popolo  e le  insegne.
Gli  abitanti  venian  de  le  tre  porte,
Il  carroccio  venia  parato a guerra ; 
Gran  tratta  poi  di popolo  , e  le croci 
Teneano  in mano. Innanzi  a lui  le trombe
Del  carroccio  mandar  gli ultimi  squilli ,
Innanzi  a lui  l'antenna  del carroccio
Inchinò  il gonfalone. Ei  toccò i lembi".

        8
"Vi  sovvien?"  dice  Alberto  di Giussano;
"Vestiti  i sacchi  de la  penitenza ,
Co' piedi  scalzi  , con  le corde  al collo,
Sparsi  i capi  di cenere , nel fango
C'inginocchiammo, e  tendevam  le braccia,
E  chiamavam  misericordia . Tutti
Lacrimavan, signori e cavalieri,
A lui  d'intorno . Ei  , dritto, in piedi, presso
Lo  scudo  imperial, ci  riguardava,
Muto , co  'l  suo  diamantino sguardo".

        9
"Vi  sovvien" dice  Alberto di  Giussano
"Che  tornando  a  l'obbrobrio la  dimane
Scorgemmo da  la via  l'imperatrice
Da  i cancelli a guardarci?  E  pe' i cancelli 
Noi  gittammo  le croci a lei gridando 
---O  bionda  , o bella imperatrice , o fida,
O pia  ,  mercé,  mercé  di nostre  donne!--
Ella  trassesi  indietro  . Egli  c'impose
Porte e  muro atterrar  de  le  due cinte
Tanto  ch'ei  con  schierata  oste  passasse".         

        10
"Vi  sovvien?"  dice   Alberto di  Giussano;
"Nove  giorni  aspettammo ; e  si partiro
L'arcivescovo i  conti  e  valvassori.
Venne  al decimo il bando--Uscite , o tristi,
Con  le donne co' i figli e con  le  robe:
Otto  giorni  vi dà  l'imperatore.--
E  noi  corremmo urlando a  Sant'Ambrogio ,
Ci  abbracciammo  a gli  altari ed  a i  sepolcri.
Via  da  la chiesa , con  le donne e i figli,
Via  ci  cacciaron  come  can  tignosi".

        11
" Vi  sovvien" dice Alberto di Giussano
"La  domenica  triste de  gli ulivi?
Ahi passion  di Cristo e di Milano!
Da  i quattro  Corpi  santi  ad una  ad una 
Crosciar  vedemmo  le trecento  torri  
De  la cerchia ;  ed  al  fin  per  la ruina 
Polverosa ci  apparvero le case 
Spezzate  ,  smozzicate , sgretolate ;
Parean  file  di scheletri in cimitero.
Di sotto,   l'ossa  ardean  de'  nostri  morti".

        12
Così  dicendo  Alberto di  Giussano
Con  tutt'e due   le man  copriasi  gli occhi,
E singhiozzava :  in  mezzo  al parlamento
Singhiozzava  e  piangeva come  un fanciullo.
Ed  allora  per tutto  il parlamento 
Trascorse  quasi un fremito di belve.
Da  le  porte  le donne  e da  i  veroni ,
Pallide  , scarmigliate , con  le braccia  
Tese  e gli occhi  sbarrati al parlamento ,
Urlavano --Uccidete il  Barbarossa!--

        13
"Or ecco ,"  dice  Alberto di  Giussano
"Ecco , io  non piango più  . Venne  il  dì  di nostro ,
O milanesi , e  vincere  bisogna.
Ecco: io  m'asciugo  gli occhi  , e  a te  guardando ,
O bel sole  di Dio , fo  sacramento :
Diman  da sera  i nostri  morti  avranno 
Una dolce  novella in purgatorio;
E  la rechi  pur io !" Ma  il popol  dice:
"Fia  meglio  i messi  imperiali " . Il  sole
Ridea   calando  dietro  i Resegone.


sono i versi  che mi ricordano i tempi della scuola, ma  rileggendoli , oggi mi fanno riflettere sulla nostra storia; sulla nostra volontà di combattere per la nostra libertà, contro qualsiasi tirannia. Oggi questi versi suonano profetici contro  le nuove tirannie, dedico questi versi alla resistenza ucraina, ricordando  che  la resistenza contro un esercito invasore si combatte con le armi; da qui l'importanza di aiutare il popolo ucraino anche con le armi.  Ma nello stesso tempo bisogna trovare altre vie , per fermare questi orrori.

mercoledì 27 aprile 2022

Perdonare: un cammino lungo e difficile!

 27--4--2022
Il  cuore della  Torah:
Da  Matteo:
"Amerai  il Signore Dio  tuo  con tutto il tuo  cuore e con  tutta  l'anima tua  e con  tutta  la tua mente ; questo  è  il più grande ed  il primo comandamento . Il secondo gli è  simile : Amerai  il prossimo  tuo  come te stesso. Su  questi due  comandamenti  si fonda  tutta  la legge  e i Profeti".
Tutto il Vangelo , poggia su questi  due  comandamenti.
Come  afferma ,Martin  Buber, per amare Dio è necessario ,che  l'uomo incontra l'altro. Solo  in questo modo può  iniziare  un cammino spirituale. Prima di tutto è necessario imparare ad amare l'uomo.
L'amore  è un  sentimento  , che l'uomo  deve imparare  a  costruire  , giorno  dopo giorno , nel suo cuore.
Da  Matteo:
" Amate  i vostri  nemici e pregate per quelli che  vi  perseguitano , affinché  siate  figli  del Padre vostro  che  è  nei cieli , il  quale  fa levare il  suo sole  sui  cattivi e  sui buoni e fa piovere  sui  giusti  e sugli  ingiusti".
Quando  si parla  di perdono , bisogna  comprendere , quale  sia  l'azione cattiva , che come credente , come  persona , bisogna  perdonare . Le  piccole dispute , gli screzi, sono perdonabili;  ma  il male  , quando  provoca  sulla  vittima , forti traumi , allora  diventa difficile , e quasi impossibile.
Da  Matteo:
" Allora  Pietro  avvicinatosi  , gli  disse:" Signore  , se mio fratello pecca contro di me,  quante volte   dovrò  perdonargli?  Fino  a sette  volte  sette? ".  E  gli  dice Gesù:" Non  ti dico  fino  a sette  volte  , ma fino  a settanta  volte sette".
Il perdono , entra nel sentimento della "misericordia" ,ma,  per  la natura dell'uomo , il sentimento di pietà , di misericordia , verso il proprio carnefice , il nemico , non è  comprensibile. Solo  , alla luce della fede , vige  la speranza  , che LUI ,  diventi guida , sostegno , in un cammino , lungo e   carico di difficoltà, che deve condurre al "Perdono".
La psicologia, è  la scienza  che  studia  , la dinamica  della psiche   umana;  quando  ci si trova  difronte  ad  un forte trauma  conseguente al male ricevuto , è l'unico  strumento . Mediante  il quale . la "vittima" inizia  un percorso per  uscire  dal  dolore. Il "perdono" , in definitiva è  il percorso , per uscire  dal tunnel della sofferenza ,  per liberare  la mente di tutto il male  sofferto.
Da  Giovanni:
" Vi do un comandamento nuovo:  di amarvi  gli uni  gli altri; come io ho  amato  voi , così voi  amatevi  gli uni  gli altri . Da questo  conosceranno  tutti  che siete miei  discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".
Amare il prossimo , tuo  fratello  , tua sorella ,  vuol dire rispettare la persona , la dignità dell'altro , quindi :
"Non uccidere, non calunniare, non invidiare , non rubare".
Il cristiano , deve  necessariamente vivere il Vangelo, solo  in  questa  dimensione , può essere testimone di LUI. Essere , cristiani(cattolici), non vuol dire ballare con le statue , ed uccidere il prossimo!
Ho vissuto   trent'anni  di aggressione , violenza , persecuzioni, infamie , menzogne;  ho affrontato  una guerra di trincea  , con  una realtà  bestiale e di fango.  Nel  mio cuore , non c'è  mai stato né odio , né rancore . Le ferite che mi sono state inflitte sono  così profonde , che ancora oggi  non  si  rimarginano, e fanno tanto male.
La legge italiana, il parlamento europeo, mi danno  il diritto  denunciare ; ma io  ho deciso di utilizzare come mezzo per la  denuncia  il mio Blogger,  consegnando  al giudizio  del mondo civile , la  marmaglia , che mi ha  aggredito.
I post, pubblicati  , a distanza  di tempo , con  la serenità  di oggi , hanno  la funzione di aiutarmi ad  uscire  fuori dal tunnel  e nello stesso tempo , esigo  portare , la  marmaglia bestiale  , ad assumersi  la responsabilità  delle proprie azioni.
Ci sono altri due post , da pubblicare  , a suo tempo.
L'acqua sporca ,non è mia , non mi fa paura ,  voglio che il fango  di  questa  realtà  sociale che mi circonda emerga  alla luce del sole.

martedì 26 aprile 2022

La costruzione della felicità di: Martin E.P. Seligman "Felicità nel presente"

 26--4--2022
La felicità  nel presente  è costituita  da  stati  assai  diversi dalla   felicità  riguardo  al passato e al futuro , e  a sua volta  si suddivide  in due  categorie  diverse:  i piaceri, e le gratificazioni.
I piaceri sono sensazioni gradevoli che  hanno  chiare   componenti sensoriali  e forti componenti  emotive , quel che i filosofi  definiscono" sensazioni grezze"; gioia , eccitazione , orgasmo , beatitudine,  allegria, esuberanza  , benessere.
I piaceri sono fugaci, effimeri, e  richiedono un'attività di pensiero  minima o nulla.
Le gratificazioni sono attività  che  ci fa molto  piacere  praticare ma che  non necessariamente  sono  accompagnate  da sensazioni   grezze; ci prendono a fondo , ci  "prendono"  totalmente , facendoci  perdere  la consapevolezza  di noi  stessi . Le gratificazioni durano  più a lungo  dei piaceri , richiedono  un'attività di pensiero e  interpretazione  non indifferente,  non procurano  facilmente  assuefazione , e  sono sostenute  dalle  nostre potenzialità  e virtù.
=il piacere di conversare con qualcuno  con cui ci troviamo in sintonia, il piacere di leggere un buon libro ecc.=

I  piaceri fisici:
I piaceri  fisici sono   immediati, ci  giungono  attraverso  i sensi e sono  momentanei . Necessitano  poco o nulla  di interpretazione . Gli organi di senso , per ragioni  evolutive,  sono sensibilissimi alle emozioni  positive; l'atto di  toccare , gustare , odorare ,può provocare piacere. Malgrado  le sensazioni  gradevoli che i piaceri  fisici  arrecano  in modo  tanto  infallibile , tuttavia non  è facile   costruire  la propria vita  intorno  a essi, perché sono  soltanto  momentanei. Si dissolvono   rapidamente ,non appena  cessa  lo stimolo esterno , e ci  abituiamo  a essi molto in fretta(assuefazione),per  cui spesso abbiamo  bisogno  di dosi  via via  maggiori, per provocare  la stessa  emozione della prima volta.

I piaceri  superiori :
I piaceri  superiori hanno  molti  aspetti  in comune  con  i  piaceri  fisici.  Come  questi ultimi, hanno    
positive  "sensazioni  grezze", sono anch'essi   momentanei  , si  dissolvono  facilmente  e ci  si fa presto l'abitudine . Ma essi   sono innescati  da eventi  più complessi . Sono  più cognitivi , e  anche  assai  più  numerosi e  vari  dei piaceri fisici.
I piaceri   ad alta intensità includono ; entusiasmo  , beatitudine , estasi, eccitazione . ilarità , euforia  , esultanza .
I piaceri   a moderata intensità includono;  esuberanza , animazione , vigore ,  gaiezza , allegria , gioia, buon umore , attrazione  e divertimento .
I piaceri a bassa intensità includono; senso  di armonia , appagamento, benessere , rilassamento. 

Le  gratificazioni:
Il verbo " piacere" esprime sia una sensazione positiva come un piacere , sia  una sensazione positiva che riguarda una gratificazione.
Non  la  presenza  di piaceri ma  l'essere  totalmente  assorbiti  da quella  data attività , la sospensione della consapevolezza  di sé , l'entusiasmo  appassionato  che le gratificazioni producono definiscono  il  gradimento di quelle attività . Il fatto di essere  totalmente assorbiti  , infatti, blocca  la consapevolezza  di sé , e le  emozioni sono quasi  totalmente assenti.  In questa  distinzione risiede  la differenza  tra  "vita  piacevole"  e " ben-essere"
Mentre  noi moderni abbiamo  smarrito  la distinzione  tra   piaceri  e gratificazioni , gli antichi greci ne avevano un'acuta   consapevolezza , uno  dei tanti   in  cui  ne sapevano più di noi  moderni. Per  Aristotele  , infatti, la felicità (eudaimonia), da  non  confondersi  con i piaceri fisici, è  affine  alla grazia nella  danza;  non è un fenomeno  che l'accompagni o  la concluda;  ne  è parte   integrante . 
Parlare  del "piacere"  della contemplazione significa dire  che  la contemplazione si fa  per se  stessa , per  il piacere  di  farla, appunto ; non  alludere   a una  qualche emozione che l'accompagni . L'eudaimonia ,ciò  che io  chiamo  gratificazione , è  parte integrante dell'azione giusta.  Non può  derivare  dal piacere   fisico né  essere  indotta  chimicamente , o ottenuta  tramite  scorciatoie .  Può essere ottenuta   esclusivamente  attraverso  un'attività  finalizzata  a nobili  scopi .
I piaceri  hanno a che fare  con i sensi e le emozioni. Le gratificazioni hanno a che fare con l'esercizio  delle  potenzialità e virtù dell'individuo.
Il  piacere  è una  potente  fonte di emozioni , ma  non  produce   cambiamento ;  è una  forza  conservatrice  che ci fa  desiderare  di soddisfare  delle  necessità. Viceversa , gli  " enjoy-ments, o gratificazioni, non sempre sono piacevoli , talvolta possono essere stressanti.
Le varie strategie  possibili  che possono  portare  il tasso di emozione  positiva  ai massimi  livelli della quota fissa di felicità sono:
la  gratitudine , la  capacità  di perdonare, l'emancipazione dalla tirannia del  determinismo , per accrescere  le emozioni  positive  riguardo al passato; l'arte   di apprendere la speranza e l'ottimismo attraverso  la discussione ,  per accrescere  le emozioni positive riguardo al futuro; imparare  ad  assaporare  l'attimo fuggente  e esservi presente  appieno , per  accrescere  i piaceri  del presente.

Potenzialità e virtù: Abramo Lincoln, Primo discorso inaugurale, 4 marzo,1861

 26--4--2022
Noi  non siamo  nemici ma amici. Non  dobbiamo  essere  nemici.      La  passione  , che  può  aver  dolorosamente  compromesso i nostri   vincoli d'affetto , non  li deve  tuttavia  spezzare . Le  mistiche  corde  della memoria  , protendendosi da ogni  campo  da  battaglia e da  ogni  fossa  in cui  giace  morto  un patriota , a  toccare  ciascuno  cuore  e  focolare di questo  di questo  grande Paese,  andranno  ancora  a unirsi  al   coro  dell'Unione  , quando  nuovamente saranno  toccate ,come  di certo accadrà , dai  migliori angeli della nostra  natura.

I piaceri: C. Kavafis, Itaca

26--4--2022

Che  i  mattini  d'estate  siano tanti, quando  nei  porti-finalmente , e  con  che  gioia -toccherai  terra  tu,  per  la prima volta; negli  empori  fenici indugia , e  acquista  madreperle , coralli, ebano e ambre ,tutta merce fina, anche  profumi   penetranti  d'ogni  sorta ;  più  profumi  inebrianti che puoi...

lunedì 25 aprile 2022

Lettere sull'educazione estetica di: Friedrich Schiller "Lettera decima 2"

 25--4---2022
=Finché  Atene  e Sparta  conservarono  la loro  indipendenza  ,  e il  rispetto  per le leggi servì  di  fondamento  alla  loro   costituzione, il  gusto   era  ancora  immaturo , l'arte  ancora  nella   sua infanzia  e la bellezza   ancora lontana   dal   signoreggiare   gli animi . La  poesia  aveva  sì già   compiuto   un volo   sublime , ma  solamente  con  le ali  del genio  , che come  sappiamo   confina  con  la  selvatichezza ed è  una luce  che  volentieri rifulge  fra  le tenebre ;  il che  depone  piuttosto  contro  il gusto  del   suo secolo che  non  in favore  di questo . Quando  sotto   Pericle  ed Alessandro  venne  l'aurea   età  delle arti  e il  dominio   del gusto  si fece  più generale  , la  forza  e la libertà  della  Grecia  scomparvero; l'eloquenza falsò  la verità  , la  sapienza   nella bocca  di un Socrate e la virtù  nella  vita  di un  Focione  parvero  offensive . Come  sappiamo , i Romani  dovettero  prima  esaurire  la loro  forza  nelle guerre  civili e,  effeminati dal lusso  orientale  , piegarsi  sotto  il giogo  di un  fortunato  monarca  , prima  che l'arte  greca  trionfasse della  rigidità del  loro carattere . Anche  per  gli  Arabi non  sorse  l'aurora  della   cultura , finché  l'energia  del loro  spirito  guerriero  non  s'infiacchì  sotto  lo scettro degli  Abbasidi. Nell'Italia  moderna  l'arte  bella  non si mostrò   se non  dopo  la distruzione della   gloriosa  Lega Lombarda ; Firenze  si era  assoggettata  ai  Medici  e lo spirito   d'indipendenza  in tutte  quelle  coraggiose   città  aveva ceduto  il posto  ad una  ingloriosa  rassegnazione. 
è  quasi   superfluo  ricordare  ancora l'esempio  delle   nazioni  moderne  , presso  le quali la raffinatezza  ha  progredito a  misura  che  veniva meno  l'indipendenza. Dovunque volgiamo  lo sguardo  nel mondo  passato , vediamo  sempre  il gusto estetico  e la libertà  fuggire  l'uno dall'altra  , e  la bellezza  fondare il suo dominio soltanto  sulla rovina  delle virtù eroiche.
Eppure  è proprio questa  energia  del carattere , con  la  quale  si acquista  di solito  la cultura  estetica  , lo  stimolo più  efficace  ad  ogni  grandezza ed  eccellenza nell'uomo , la cui  mancanza  nessun  altro  pregio,   per quanto  grande  ,può  sostituire . Se  ci si  riferisce dunque unicamente  a quello  che  le  esperienze  insegnano  fino  ad oggi  sull'influenza della  bellezza , ma  non si  può  in realtà  essere  incoraggiati  a coltivare   sentimenti  che  sono  tanto  pericolosi   alla vera cultura  dell'uomo ; a  rischio  d'incorrere  nella  rozzezza e nella  durezza ,  si farà  a meno  della forza  dissolvente  della bellezza , piuttosto  che vedersi   esposti  agli  effetti  snervanti della  raffinatezza  , malgrado  tutti  i suoi  vantaggi . Ma  forse  l'esperienza  non è  il tribunale  dinanzi  al quale  si può  risolvere  una   questione  come questa , e prima  di dar  peso  alla sua  testimonianza , dovrebbe  essere  posto  fuori  dubbio che  la bellezza  di cui  noi  parliamo  sia  la medesima contro  la  quale  depongono  gli esempi  indicati. Ma  ciò  sembra  presupporre un  concetto  della bellezza di origine  diversa    dall'esperienza , perché  deve servire  a riconoscere  se ciò  che  nell'esperienza  si  chiama  bello porta  a buon  diritto  tale nome.
Poiché  non può  essere  attinto  da nessun  caso  reale  , ma  piuttosto  regola  e guida  esso  stesso  il nostro  giudizio  sopra   ogni  caso reale , questo  puro  concetto razionale  della   bellezza dovrebbe  dunque  poter  esser  cercato per  via  dell'astrazione   e dedotto  già  dalla  possibilità  della  natura  sensibile-razionale :  insomma  la bellezza  dovrebbe potersi  presentare  come  una  condizione  necessaria  dell'umanità . Dobbiamo  dunque  ormai  elevarci  al puro concetto  dell'umanità  e poiché  l'esperienza  ci mostra   solo  singole  condizioni di uomini   singoli , e mai  l'umanità intera , da queste  sue  individuali  e mutevoli manifestazioni dobbiamo   cercare  di  scoprire l'assoluto e il  permanente , e  d'impadronirci  delle   condizioni necessarie della  sua  esistenza , rigettando  ogni  limite  accidentale. Questa  via  trascendentale  ci  allontanerà  certamente  per qualche  tempo  dalla  cerchia  familiare dei  fenomeni  e dalla  presenza  viva  delle  cose, per  trattenerci  nell'arido  campo  dei  concetti   astratti ;  ma  noi  cerchiamo  di  conquistare  un  solido  fondamento  di conoscenza , che nulla  più debba  scuotere  , e  chi  non osa  elevarsi al di sopra della  realtà  non  conquisterà  mai la verità.

= desidero  semplicemente  dare il mio  giudizio sull' accaduto sul treno  Genova -Milano, purtroppo  viviamo in una società , dal nord al sud dove vige  l'assoluta mancanza di educazione, di senso civico, un popolo  ignorante e maleducato. Non  credo che bisogna dare colpa alla gestione   ferroviaria, bensì alla maleducazione . Anche  se  non c'era alcune indicazione che definisse che la vettura era  tutta prenotata, difronte alle persone che hanno rivendicato il diritto, con tanto di documentazione , e soprattutto  nel caso specifico difronte a dei disabili , era compito dei passeggeri alzarsi ed andare via.
Siamo  di fatto il paese  più ignorante , più maleducato  del mondo civile!

giovedì 21 aprile 2022

Lettere sull'educazione estetica dell'uomo Friedrich Schiller " Lettera decima " 1

21--4--2022
--l'uomo  potrebbe  allontanarsi   dalla sua  destinazione per due  vie   opposte ,  che  il   nostro  secolo  realmente  travia  in questi  due modi , ed è  diventato  preda  della  rozzezza  da una parte  , del  rilassamento e del  pervertimento  dall'altra . Egli  dev'essere  salvato  da questo  duplice  errore  mediante la bellezza . Ma  come  può  la cultura  estetica  opporsi  nello  stesso  tempo  a questi  due mali  opposti  e riunire in sé due  proprietà  contraddittorie ? Può  frenare  la natura  nel  selvaggio  e metterla  in  libertà nel barbaro? Può  nello  stesso  tempo  legare  e  sciogliere ?  E  se non  compie  realmente  queste  due azioni ,come  si può  ragionevolmente  attendere  da lei  un sì  grande effetto , qual  è il  perfezionamento dell'umanità?
Veramente  si è  dovuto  sentire  già  troppo  che  uno  sviluppato  sentimento  della bellezza  affina  i costumi, sicché  non  sembra  necessaria una  nuova  dimostrazione su  questo  punto.  Tale  affermazione  si fonda  sull'esperienza  quotidiana , che  mostra  come  quasi  sempre  ad un  gusto  educato   vada  unità  chiarezza  d'intelletto , vivacità  di  sentimento , liberalità  e perfino   dignità  di condotta , e  al  gusto  non   educato  il contrario . Si  indica  con  una  certa  sicurezza  l'esempio  della più  civile  di tutte  le nazioni  dell'antichità , presso  cui  nello  stesso  tempo  il sentimento  della bellezza  raggiunse  il  suo  più alto  sviluppo , e  l'esempio  contrario  di quei  popoli  , in parte  selvaggi  e in  parte  barbari, che  espiano  la loro   insensibilità  al bello  con un  carattere  rozzo  o almeno duro. Ciò  nondimeno  , talvolta  viene  in mente  ai  pensatori  o  di  negare  il fatto  , oppure  di dubitare  della  legittimità  delle  conseguenze  che  se ne  traggono  . Essi  non  giudicano  tanto  male  la selvatichezza  che  si  rimprovera  ai popoli  incolti, né   tanto  favorevolmente  la raffinatezza  che  si vanta  nei  popoli civili.  Già  nell'antichità  vi furono  uomini  che ritennero  le   belle arti  tutt'altro  che  un beneficio  e perciò  furono  molto  inclini  ad impedire  alle  arti  dell'immaginazione  l'accesso  nella  loro  repubblica.
Non  parlo  di coloro  che ingiuriano le Grazie solo   perché  non hanno  mai goduto  il loro favore . Questi non conoscono  altra  misura di valore fuorché  la fatica  dell'acquisto  e il profitto materiale ; come  potrebbero  essere  in grado  di   apprezzare il tranquillo  lavoro  del   gusto  nell'uomo  esteriore  ed  interiore  , e non perdere   di vista , per  gli  accidentali  svantaggi  della  cultura  estetica , i  suoi  vantaggi   sostanziali?  L'uomo  senza  gusto  della forma  disprezza  ogni grazia  nell'esposizione  come  seduzione  , ogni  finezza  nei rapporti  sociali  come  simulazione  , ogni  delicatezza e  magnanimità di  condotta come  esagerazione  ed  affettazione . Egli  non  può  perdonare  al favorito  delle Grazie  di saper  rallegrare come  uomo  di società  ogni  conversazione ;   di saper  dirigere , come uomo  d'affari  , tutte  le menti  secondo  le proprie  intenzioni ;    d'imprimere  forse , come  scrittore  , il  proprio  spirito a tutto  il secolo . Mentre  egli  , vittima  della   diligenza , non  riesce  ad  attirare  alcuna  attenzione  con  tutto  il suo  sapere  , né  a  smuovere  dal suo  posto  una  pietra .  Non potendo  mai  imparare   da quello  il  geniale segreto di rendersi  piacevole  , altro  non  gli rimane  che  deplorare  la perversione  della  natura  umana , che onora  l'apparenza  più  della  sostanza .
Ma  vi sono  anche  persone  degne  di considerazione , che    si  dichiarano  contro  l'influenza  della  bellezza provviste  di   formidabili  ragioni   fornite  loro  dall'esperienza. "Non  si   può negare "- dicono- " che  le attrattive  del bello  possono  servire  a fini  lodevoli , in  buone  mani ;  ma non  è  contrario  all'essenza  dello  stesso  il produrre  proprio  l'effetto   opposto  in mani  cattive  , e l'adoperare  la sua forza , capace   di avvincere le anime  , per  l'errore  e l'ingiustizia .  Appunto  perché  il gusto  fa attenzione  solo  alla forma  e no  mai  al   contenuto  , finisce per  dare  all'animo  la pericolosa  tendenza  a trascurare  ogni  realtà  in generale , e  a sacrificare verità  e  moralità ad una  seducente  apparenza . Sparisce così  ogni  differenza sostanziale  delle  cose  e soltanto  la parvenza   determina il  loro valore . Quanti  uomini  d'ingegno "--continuano--"vengono  distolti  da  un'attività  seria  ed  intensa   per  la forza  seduttrice   del bello , o  indotti  perlomeno  ad   esercitarla  superficialmente!  Quanti  deboli  intelletti si trovano  in contrasto  con  le istituzioni civili solo  perché  alla    fantasia  dei poeti  piacque  di rappresentare  un  mondo  dove  tutto  avviene  in modo  affatto  diverso , dove  nessuna   convenienza   lega  le opinioni  , nessun'arte  opprime  la natura !  Quale   pericolosa  dialettica  non  hanno imparato  le passioni,   da   quando  nei quadri dei poeti  fanno  sfoggio  dei  più brillanti   colori   e tengono  ordinariamente  il campo  nella  lotta  contro la legge  e il dovere?  Che  cosa  ci  ha  guadagnato  la società  ,  se ora  la bellezza  dà  leggi  al comportamento ,  governato  prima  dalla verità  , e se l'impressione  esteriore  decide  dalla   stima  , che  dovrebbe essere  legata  soltanto  al merito? è vero  ,  ora  si vedono  fiorire   tutte le virtù  che producono  con  l'apparenza   un  piacevole  effetto  e che  conferiscono  un  valore  nella   società;  ma in cambio  si vedono  anche  regnare  tutte  le   licenze  ed essere   in voga  tutti  i vizi  che  si  presentano  sotto  belle sembianze ".  In realtà  deve  dar  da pensare  il fatto  che  quasi  in ogni  periodo  storico  in cui  fioriscono  le arti  e regna  il gusto, l'umanità  decade  , e  non  si può  citare   l'esempio  di  un solo popolo  , dove  un  alto  grado  e una  grande  diffusione  di cultura si unisce  a libertà  politica  e a virtù  civili , e dove  il  bel  costume  e i  buoni  costumi  , la raffinatezza  della  condotta  e la rettitudine  di questa  andassero  di pari passo.

martedì 19 aprile 2022

Antisemitismo : una lunga e brutta storia!

19--4--2022

Alcuni anni fa '  prima della  pandemia, nelle librerie  italiane, comparve un libro, nel quale  si affermava , che  la condanna a morte  di Gesù , fosse opera  del governo romano , in Palestina. Questa , affermazione venne giustificata dal suo autore, come necessaria per affrontare un antisemitismo in ascesa , nel contesto della società.
Ammettere , che i romani  siano i responsabili , della morte di Gesù, equivale a negare  come verità storica tutto il nuovo testamento; oltre  ad alterare   la realtà storica della stessa  Roma imperiale.
Bisogna , affrontare il " cristianesimo"  nel contesto ebraico di duemila anni fa ' , con la ragionevole razionalità della verità storica, per comprendere cosa e perché  sia accaduto.
Il cristianesimo, nasce dall'ebraismo, è la componente messianica ; i suoi inizi provocarono in seno alla popolazione  ebraica del tempo, una profonda spaccatura. Gesù , parla in lingua aramaica , si rivolge  al popolo eletto, del quale  fa ' parte . Molti ebrei ,hanno visto nel Rabbì Gesù, il "Messia"  e sono  divenuti  i suoi discepoli, altri  ,come i sacerdoti di Gerusalemme, non hanno creduto, pur vedendo  in Cristo, un uomo  giusto , che compiva opere buone. 
Gesù , viene condannato a morte, perché  aveva   affermato  di essere "figlio di Dio" che agli occhi della legge  ebraica equivaleva  ad un'eresia, e per la crescente popolarità del suo insegnamento.
L'impero romano , si estendeva  su tutto il mondo allora conosciuto, per  Roma  era fondamentale , l'osservanza  delle sue leggi, vivere dentro i confini del diritto romano.   Ma non  aveva mai ostacolato,   alcuna religione ,  vigeva, quella che oggi noi definiamo" tolleranza religiosa" La  Palestina , era  una provincia  decentrata  rispetto a Roma, e difficile da governare . Roma non comprendeva la religione ebraica e  non interferiva con essa ,lasciandola alla gestione dello stesso popolo ebraico.
Pilato ,  da  uomo romano , si trova  a governare  la Palestina, in  un periodo storico difficile , poggia la sua sicurezza , su ciò in cui crede , la legge di Roma.  Così , si trova a gestire una situazione molto complessa, che esula per un certo verso da suo compito di governatore. Una  disputa  fra ebrei  dove in causa c'è la religione di questo popolo, il dialogo fra Gesù e  Pilato , mette difronte due  uomini,  che pur appartenendo  allo stesso periodo storico,  rappresentano due mondi incomunicabili. Eppure  i due protagonisti pur con poche parole  si comprendo, fino alla decisione finale.
Nella logica di Pilato, Gesù è una persona giusta  ed onesta, vuole liberarlo da quella situazione;  spetta a lui prendere una decisione; quando però si trova difronte ad una  massa  , che chiede con insistenza  la  morte di quell'uomo, la decisione pone  un problema; liberare Gesù,  e trovarsi a sedare nel sangue una sommossa  con la morte di tante persone?   O lasciare al suo destino quell'uomo  innocente, con una morte che è stoltezza?    Deciderà  per quest'ultima , il gesto di Pilato di lavarsi le mani , è  il gesto simbolico con il quale , l'Imperatore  di Roma , riconoscendo innocente Gesù  non vuole avere parte  , alla sua  morte in croce. Gesù sulla croce perdonerà la folla che l'ha condannato.
I veri responsabili della morte di Gesù sono i sacerdoti di Gerusalemme; ma questo non giustifica gli orrori le persecuzioni di mille anni di un popolo.
L'antisemitismo ha una lunga  e brutta storia, non  basta condannarlo  dall'alto, dai vertici della chiesa, e mi rivolgo a tutte le chiese cristiani, bisogna analizzarlo nella logica storica , condannarlo, e trasformarlo in percorso pedagogico  per tutto il popolo di Dio cristiano.
Dobbiamo, anche comprendere, che  la società umana , non è  perfetta , e che  l'emarginazione  di una parte  dell'umanità , può portare come collante  a sentimenti  brutali di  razzismo,  antisemitismo ecc.
Nel mio blogger , ho da alcuni anni , pubblicato  , un insieme  di scritti , che rappresentano il mio , passato cammino di maturazione  , nella chiesa  cristiana cattolica ,  con la comunità benedettina italiana, e la comunità degli oblati secolari di San Benedetto nazionale. Un cammino della chiesa italiana alla luce del concilio vaticano secondo, ma lontani anni luce dalla chiesa siciliana.
Oggi, è mio desiderio , incontrare la comunità ebraica, studiare l'ebraismo, perché sono certa , che ciò mi aiuterà a comprendere , la mia fede . Inoltre credo profondamente , nel dialogo con il popolo  ebraico , che considero il mio fratello , nella mia fede.

lunedì 18 aprile 2022

Beato Guerrico d'Igny

 18--4---2022
Se  voi avete  mai amato  Gesù  vivo, morto, poi  restituito  alla  vita, in   questo  giorno  in cui  nella Chiesa i messaggeri  della  sua  risurrezione  la annunciano e la  proclamano  più volte  e  di comune accordo , il vostro  cuore  esulta  in voi  e dice :" Me l'hanno   annunciato: Gesù , mio Dio , è  in vita!  Ecco  che a  questa  notizia  si  rianima  il mio spirito , che  era  sopito  dalla  tristezza , languido  di tepore, o pronto a soccombere allo  scoraggiamento . Infatti,  il suono  di questo  gioioso  messaggio  arriva  persino a salvare  i criminali dalla morte . Se  fosse diversamente , non  resterebbe  che  disperarsi e seppellire   nell'oblio colui  che Gesù  , uscendo  dagli inferi  , avrebbe  lasciato  nella rovina ".
Tu  avrai  il diritto  di riconoscere  che  il tuo  spirito  ha  ricuperato  pienamente  la vita  in Cristo , se  esso  potrà  dire:" Mi basta  che Gesù  sia  in vita ".
Come  questa  parola  esprime  una  devozione profonda  , come  è degna  degli amici  di Gesù!  Com'è puro  l'affetto  di chi  parla   così:" Mi basta  che Gesù  sia in vita ". Se  egli  vive,  io vivo, poiché  la mia anima è sospesa  a lui ; molto   di più  , egli  è la  mia vita ,  è tutto  ciò  di cui  ho bisogno .  Che  cosa  può  mancarmi , infatti,  se Gesù  è in vita?  Quando  pure  mi mancasse tutto , ciò  non  avrà  nessuna  importanza per me, purché  Gesù  sia   vivo. Se  anche  capitasse che io  manchi  a me  stesso, mi è sufficiente  che egli  viva, anche  se non  fosse  che per se stesso.

=Un pensiero, ai giornalisti, che sono in prima linea  sul fronte della guerra in Ucraina, un augurio  di pace  nella gioia del Risorto, a loro e alle loro famiglie.

domenica 17 aprile 2022

Auguri di una Santa Pasqua di pace e di giustizia

17--4--2022

Signore  , il mio cuore  esulta!  Serbo  in me l'eco  del  canto  dell'Exultet  della  veglia  notturna  e non  si tratta  solo  di un ricordo!  La  liturgia  rende  presente  la storia  misteriosa  della  salvezza e il  nostro  presente  si proietta  nel  mistero della  liturgia . La  solenne  domenica  della  risurrezione è una  realtà  e un  dono  per il presente .

Signore , fa' che nella  mia vita  io  non  smarrisca  mai  la  dimensione  pasquale della  vera  gioia  , del  giubilo  , anche  se mi  trovassi di fronte  a prove  difficili  e dolorose  che fanno anch'esse  parte  della vita.      Alleluia!

= Auguri di una Santa Pasqua  , nella gioia di Cristo Risorto :
\al nostro Presidente della  repubblica;
\al nostro presidente del consiglio, e a tutto il nostro governo, ed al parlamento;
\ a tutti cloro che oggi stanno  vivendo in prima linea l'accoglienza dei profughi  dell'Ucraina;
\al  nostro Santo Padre , Papa Francesco, e a tutta la chiesa cristiana , d'oriente e d'occidente , che possa crescere  il dialogo , nella luce di Cristo Risorto;
\ alla chiesa di Russia che possa  comprendere l'oggi della chiesa cristiana, nella sua crescita ecumenica,
\al popolo ucraino che possa al più presto ritrovare la pace la giustizia, nella libertà.

Santa Pasqua 2022

 17--4--2022
La  risurrezione  di nostro  Signore  Gesù  Cristo è una  via nuova  per coloro  che credono  in Gesù . è  qui  il mistero  della  sua  Passione  e della  sua Resurrezione che  voi  dovete  conoscere  e vivere  perfettamente . Non  è invano  che  la vita  ha  sopraffatto  la morte ; non  è invano  che,  fonte  di vita  alla  quale  si attinge  per vivere,  egli  ha bevuto  ad una coppa  che  non  gli    era dovuta , poiché  la morte  non era  dovuta  a Cristo . Se  noi  cerchiamo  da dove  è venuta la morte , se  noi  cerchiamo  la  sua origine , il  peccato è il padre della  morte . Se  non ci  fosse   peccato , nessuno morirebbe . Il  primo  uomo  ha  ricevuto la  legge  di Dio  con  la condizione che,  se  l'avesse osservata ,  sarebbe vissuto, se  l'avesse distrutta  , sarebbe  morto . Non  credendo  che sarebbe potuto  morire , è  stato  la causa  della  propria  morte . Si  è dunque  reso  conto  che  colui  che  gli  aveva  donato  la vita  aveva  detto il vero . Oltre  la morte  ,  oltre  la sofferenza  vi è  una  seconda  morte dopo  la prima  ;  dopo  la morte  temporale  , la morte  eterna . Ogni  uomo  nasce  legato  a  questa  legge dell'inferno , tranne  l'uomo che  si è  fatto  uomo perché  l'uomo  non muoia.        Sant' Agostino

giovedì 14 aprile 2022

La costruzione della felicità di. Martin E. P. Seligman "Ottimismo riguardo al futuro" 2

 14--4--2022
=Di  che  cos'è  fatta la speranza?
La  speranza è in  gran  parte  il campo d'azione  dei  predicatori  televisivi , dei politici e dei  pubblicitari. Trovare  cause  permanenti  e universali  agli eventi positivi e insieme cause transitorie e specifiche per   le sventure è l'arte  della speranza ;  trovare  cause permanenti e  universali alle sventure  e cause transitorie e specifiche agli  eventi  positivi è l'arte della  disperazione.
Gli eventi  negativi  possono  essere  descritti  in modo  disperato o viceversa  speranzoso  .
Le  persone  che danno  spiegazioni permanenti  e universali  agli eventi positivi e transitorie  e specifiche agli  eventi  negativi si riprendono  presto  dai  problemi e vanno facilmente  su di giri quando  hanno  successo  una volta.
Le persone  che danno spiegazioni  transitorie e specifiche al successo e permanenti  e  universali alle sconfitte , se  messe  sotto  forte  pressione  tendono a  crollare  -per lunghi periodi  e riguardo  a ogni  situazione -e raramente  vanno su di giri.
Incrementare  l'ottimismo e la speranza
C'è   un metodo ben documentato per "costruire" l'ottimismo , che  consiste  nel riconoscere e poi  discutere  i pensieri pessimistici. Tutti  noi abbiamo la capacità di discutere , e  la usiamo  quando  un'altra persona - un rivale  sul lavoro,  il nostro  partner  eccetera - ci  accusa  ingiustamente  di qualche manchevolezza o  difetto.
Quando invece  rivolgiamo  le stesse  accuse  a noi  stessi  , solitamente  non  le  discutiamo ,  benché spesso esse  siano  infondate .  Il segreto per discutere  i vostri  pensieri  pessimistiche  è: primo riconoscerli , secondo  trattarli  come  se fossero  espressi  da un  estraneo ,un rivale  la cui  missione  nella  vita è rattristarvi  e amareggiarvi.
Quando   vi rendete conto  di avere un pensiero  pessimistico  che sembra  infondato  mettetelo in discussione  usando  il  modello  ABCDE.
A= Avversità;    B= Belief--convinzioni;  C=Conseguenze;  D=Discussioni, E= Energizzazione;
è essenziale  imparare  a prendere l vostre convinzioni esattamente  per ciò che  sono: convinzioni.
Possono essere dei fatti, ma  possono  anche non esserlo.
Riusciamo  dunque  più o  meno  efficacemente  a prendere  le  distanze  dalle  accuse  infondate che  ci rivolgono gli altri . Ma  non siamo  altrettanto bravi  a prendere  le distanze  dalle  accuse  che  noi  stessi  ci rivolgiamo quotidianamente .    In fin dei conti ,se noi   pensiamo  quelle cose  di noi stessi  , devono  essere  vere ,no? Sbagliato!
Ciò che  diciamo di  noi stessi  quando  subiamo  una sconfitta  può essere  tanto  infondato  quanto  le accuse  deliranti  di una  rivale gelosa. Le nostre  spiegazioni riflessive  sono solitamente   semplici distorsioni  . Sono  soltanto  cattive  abitudini  di pensiero , prodotte  da esperienze  spiacevoli  del passato ; conflitti infantili , genitori  troppo severi , insegnanti  o allenatori  ipercritici, fratelli  e sorelle   maggiori gelosi. Ma sicuramente  adesso  sembrano scaturire da dentro di noi, li  prendiamo  come  vangelo.
Invece  sono mere  convinzioni . E  il fatto  che una  persona   tema  che non  troverà  mai  un  buon  lavoro o un partner  che  l'ami  davvero , o  si  ritenga  inadeguata , non significa  che  questi  timori  siano  fondati , che  tutto ciò  sia vero . è  necessario  fare  un passo  indietro , e prendere  le distane  dalle  nostre  spiegazioni  pessimistiche , almeno  quel  tanto  che  basta  per verificare l'esattezza. Proprio a questo  serve la tecnica  del discutere  con se stessi;  a verificare  l'esattezza  delle nostre convinzioni.  Il primo passo  consiste  dunque  nel sapere  che le nostre  convinzioni vanno messe  in discussione ; il passo  successivo  è imparare  come  metterle in pratica.

lunedì 11 aprile 2022

Melitone di Sardi

 11--4--2022
Molte  cose  sono  state  predette  dai  profeti  riguardanti il  mistero  della  Pasqua , che  è  Cristo , " al quale  sia gloria  nei secoli  dei secoli . Amen"(Gal 1,5ecc) . Egli  scese dai  cieli  sulla  terra  per l'umanità  sofferente ; si  rivestì della  nostra  umanità nel grembo  della Vergine  e nacque  come uomo.  Prese  su di se le sofferenze  dell'uomo  sofferente  attraverso il corpo  soggetto  alla sofferenza,   e distrusse le  passioni  della carne . Con  lo Spirito  immortale  distrusse  la morte omicida .
Egli  infatti  fu  condotto  e ucciso  dai  suoi  carnefici come  un  agnello  , ci  liberò  dal  modo  di vivere  del  mondo  come  dalla  mano  del faraone . Contrassegnò  le nostre  anime  con  il proprio  Spirito  e  le membra  del  nostro  corpo  con  il suo sangue  .
Egli  è colui che   coprì  di confusione  la morte e gettò  nel  pianto  il diavolo  , come  Mosè il faraone. Egli  è colui  che percosse l'iniquità  e  l'ingiustizia  , come Mosè  condannò  alla  sterilità l'Egitto.
Egli  è colui  che ci  trasse  dalla  schiavitù  alla libertà , dalle  tenebre  alla luce  , dalla morte  alla vita , dalla  tirannia  al regno  eterno  . Ha  fatto  di noi  un  sacerdozio  nuovo  e un   popolo  eletto per sempre . Egli  è la  Pasqua  della  nostra salvezza .
Egli  è colui   che prese  su di se  le sofferenze  di tutti  . Egli  è  colui  che fu  ucciso  in Abele , e in  Isacco  fu  legato  ai piedi . Andò  pellegrino  in Giacobbe , e  in Giuseppe fu venduto  . Fu esposto  sulle  acque  in Mosè , e  nell'agnello  fu sgozzato .
Fu  perseguitato  in Davide e nei  profeti  fu  disonorato.
Egli  è colui  che  si  incarnò  nel seno  della Vergine  , fu  appeso  alla croce  , fu sepolto nella terra e,  risorgendo  dai  morti  , salì  alle altezze  dei cieli , Egli  è l'agnello  che non  apre  bocca , egli  è l'agnello  ucciso  , egli  è nato  da  Maria , agnella  senza  macchia . 
Egli  fu  preso  dal gregge  , condotto  all'uccisione , immolato  verso sera . sepolto  nella notte . Sulla  croce  non gli  fu  spezzato  osso e sotto  terra non fu  soggetto  alla decomposizione .
Egli  risuscitò  dai  morti e fece risorgere  l'umanità  dal  profondo  del sepolcro.

Dedico  questa bella riflessione  al popolo dell'Ucraina, alle vittime della ferocia folle dei suoi aguzzini.
Settimana   Santa , che porta alla Santa Pasqua, pace per il popolo dell'Ucraina, pace e giustizia.
Ho presente, nel mio cuore e nella mia mente nelle mie preghiere questo momento così drammatico.

Giosue Carducci: Fuori alla Certosa di Bologna

 11--4--2022
Oh  caro  a quelli che escon  da  le  bianche  e tacite case
de  i morti il sole! Giunge come il bacio d'un  dio:

bacio  di luce che inonda la terra, mentre  alto  ed  immenso
cantano  le cicale  l'inno di  messidoro .

Il piano  somiglia  un mare  superbo  di fremiti e d'one:
ville, città, castelli emergono com'isole.

Slanciansi  lunghe  tra  'l verde  polveroso e i  pioppi le  strade:
varcano  i ponti  snelli con  fughe  d'archi il fiume .

E  tutto  è fiamma  ed azzurro . Da  l'alpe là giù di  Verona
guardano  solitarie  due  nuvolette bianche.

Delia , a  voi  zefiro  spira  dal colle pio  de  la Guardia 
che  incoronato   scende  da  l'Apennino al piano ,

v'agita  il candido  velo, e i  ricci  commove scorrenti
giù  con  le nere  anela  per la  superba  fronte.

Mentre  domate  i ribelli  , gentil , con  la mano ,chinando 
gli occhi  onde  tante  gioie  promette  in vano Amore,

udite  (a  voi de le Muse lo spirito in  cuore favella),
dite giù  sotterra ciò  che  dicono i morti.

Dormono a' piè qui  del colle gli  avi  umbri che  ruppero  primi
a suon  di scuri i sacri  tuoi silenzi , Apennino:

dormon gli etruschi  discesi co 'l lituo con  l'asta con  fermi
gli  occhi ne  l'alto  a' verdi  misteriosi clivi,

e  i grandi  celti  rossastri correnti  a lavarsi la strage 
ne  le fredde acque  alpestri ch'ei  salutavan Reno,

e  l'alta  stirpe  di Roma  , e  il   lungo-chiomato lombardo
ch'ultimo  accampò  sovra  le  rimboschite  cime.

Dormon  con  gli ultimi  nostri . Fiammeggia  il meriggio su  'l  colle;
udite  , o Delia  ,  udite  ciò  che  dicono  i morti.

Dicono  i morti--Beati  , o voi passeggeri  del colle 
circonfusi  da'  caldi  raggi  de  l'aureo  sole.

Fresche  a voi  mormoran  l'acque pe 'l florido clivo scendenti,
cantan gli uccelli al verde  , cantan  le foglie  al vento.

A voi  sorridono i fiori  sempre  nuovi  sopra  la terra;
a voi  ridon  le stelle, fiori  eterni del cielo.-

Dicono  i morti--Cogliete  i fiori  che  passano  anch'essi,
adorate  le stelle  che non  passano mai.

Putridi  squagliansi i  serti  d'intorno i nostri  umidi  teschi:
Ponete  rose  a torno  le chiome bionde  e nere.

Freddo  è qua  giù :  siamo soli . Oh  amatevi al sole!  Risplenda
su  la vita  che passa  l'eternità d'amore.

sabato 9 aprile 2022

Il libero arbitrio riflessioni di: Martin E. P. Seligman

 9--4--2022
Tutte queste  dottrine(Marx, Darwin ,  Freud) non sono  in fondo  che  estensioni  a tre particolari ambiti scientifici  di  una massima  di Laplace . Pierre-Simon  Laplace (1749-1827) ,  matematico  francese dell'Illuminismo , formulò  la  più  chiara  e audace di  tutte  le asserzioni deterministiche . Egli  postulò che  se  conoscessimo  posizione  e quantità  di moto  di ogni  singola  particella  nell'universo in un  unico  , singolo   istante , potremmo  prevedere l'intero  futuro dell'universo, e  ricostruire l'intero  passato . Quando le tesi  deterministiche di Darwin  per  la biologia , Marx  per  la sociologia e la politica e Freud  per la psicologia  vengono  adattate  alla  sovrastruttura  di Laplace si ottiene  un edificio  decisamente imponente , che  costituisce  una  versione  secolare della dottrina  calvinista  della  predestinazione , e  che   con altrettanta  incisività  rende  insensata  qualunque   credenza  nel libero  arbitrio umano. C'è  da stupirsi  che tante  persone  colte  del ventesimo  secolo abbiano  iniziato  a  persuadersi  di essere  prigioniere  del proprio  passato  e  condannate  a  marciare  verso  il proprio  futuro  pre-destinato dai  vissuti  della propria  storia personale?
Si, c'è  da stupirsi : primo, perché  l'argomento  è assai  più debole  di quanto  appaia ; secondo  , perché  schierate  sul versante opposto  a quello  di Laplace(  pur   affiancato  da alleati  insigni  come Darwin , Max e Freud )  vi sono  forze  intellettuali  di tutto rispetto . Gli  americani  colti  del diciannovesimo  secolo  non  avevano  una grande  opinione del determinismo  storico . Al contrario .
L'americano  colto  del diciannovesimo  secolo  credeva fermamente , e  per motivi  tutt'altro  che futili,  in due  dottrine psicologiche  intimamente  connesse : libero  arbitrio e   carattere. Entrambe  conobbero  una progressiva  obsolescenza  nel ventesimo  secolo .  Ma era  la prima  dottrina  , il libero  arbitrio , e  tutti  i  suoi  puntelli , a essere  schierata contro  Laplace  e i suoi  alleati . La storia  moderna   del  libero     arbitrio inizia  con il teologo  riformatore  olandese  Jacobus  Arminius (1560--1609). In  polemica  con  Lutero  e Calvino  , Arminius  affermava  che   gli esseri  umani  sono dotati  di libero arbitrio , e  possono quindi   partecipare  alla   propria  elezione alla grazia . Questa  teoria venne  detta  "eresia  arminiana"  , dal  momento  che nega  il rigido  predestinazionismo  che era  professato  dalla chiesa  calvinista , secondo cui  la grazia  proveniva  soltanto  da Dio. L'eresia  si diffuse  in seguito  attraverso  la carismatica  predicazione evangelica  di John Wesley (1703--1791). Wesley  , ecclesiastico  inglese  fondatore  del metodismo , predicava che  gli esseri  umani  sono  dotati  di libero  arbitrio , e  che  di   conseguenza    ciascuno  di noi  può  partecipare  attivamente  al  conseguimento  della   propria salvezza ,  compiendo  opere  di bene.  Gli  sbalorditivi  sermoni  di Wesley, ascoltati  nelle  grandi  e piccole  e fin  nei  più remoti villaggi dell 'Inghilterra  , del Galles , dell'Irlanda  del nord  e delle  colonie  americane, resero  il metodismo  una religione  forte  e popolare nella  prima metà  del  diciannovesimo  secolo . Il  libero  arbitrio  entrava  così  nella  coscienza popolare  americana , e  quasi  tutte  le  denominazioni  cristiane  americane --comprese quella  luterana  e quella   calvinista --finirono per abbracciarlo. I fedeli  , la gente  comune  ,non  si vedeva  più  come  un vaso  passivo  in attesa   di venire  colmato  dalla grazia . La vita  umana   poteva  esser  migliorata  ,  la gente  comune  poteva  migliorarsi . La prima  metà   del diciannovesimo  secolo  divenne  la grande  epoca  delle riforme  sociali ,  il   Secondo  Grande  Risveglio . La  religione  evangelica della frontiera  americana era   intensamente  individualistica , e  gli incontri  di preghiera  culminavano con  il   dramma  della scelta  di Cristo . Le utopie  miravano  alla perfezione umana.
Non  poteva  esservi  humus  migliore  dell 'America  del diciannovesimo  secolo  per  questa  dottrina . Il  fiero  individualismo,  l'idea  che  tutti  gli uomini  sono creati  uguali , la  sterminata  frontiera  lungo  la   quale  le  ondate  di immigrati potevano  trovare  libertà  e prosperità , l'istituzione  dell'istruzione  estesa  a tutti  , l'idea  che i criminali  potessero  essere  riabilitati , la  liberazione  degli schiavi ,  l'impulso  verso  l'estensione  del suffragio  alle donne  e l'idealizzazione   dell'imprenditore  sono  tutte  dimostrazioni di quanto   la visione  del mondo  americano   dell'Ottocento  prendesse  seriamente il libero  arbitrio  prima  che Darwin ,  Max  e Freud  vi gettassero  sopra  una  secchiata  d'acqua  gelida , e  di quanto   poco  tale  visione  del mondo  si  curasse  dell'idea  secondo  cui  saremmo  prigionieri del passato.
Tale fenomeno  condusse  nel corso  del ventesimo  secolo  a una  curiosa   situazione  di disagio : da un lato  , le  tradizioni religiose e politiche  americane  accolsero appieno  il libero arbitrio , e  l'esperienza   quotidiana lo mostrava in   centinaia di piccoli  modi . Dall'altro  , gli  studenti  ,  quando  entravano  all'università , scoprivano  che l'edificio  della scienza  pareva  esigere  da loro che rinunciassero  a tale  concetto. Gli americani  colti  di fine  millennio  non fanno  che  parlare  di  libertà   e di scelta. Il libero  arbitrio , il libero volere , entra  in  continuazione nel   discorso politico  ("il volere del popolo ", " Restituirò  carattere  alla Casa  Bianca ") e nel  discorso comune quotidiano (" Vorrebbe per favore spegnere  la sigaretta ?" , "Vuoi  andare  al cinema o guardare  la tv?"). Al  tempo  stesso  , però , l'argomentazione  scientifica  "alta" lo esclude.  Questa  esclusione  si è  insinuata  nelle    decisioni  giuridiche  ("circostanze  attenuanti", "non  colpevole per infermità  mentale"),  e soprattutto   nel  modo  in cui  la maggior  parte  delle persone istruite  pensa  al proprio passato.

=l'autore  descrive solo una situazione puramente storica  dell'America, non  è un discorso religioso, per una semplice curiosità l'autore è ebreo.

venerdì 8 aprile 2022

"Donne spetta a voi la salvezza del mondo" Paolo 6° da: AIFO

8--4--2022
Nel   dicembre  del  1965   Paolo 6°, chiudendo  il  Concilio  , ebbe  a dire  parole  ancora  piene  di profezia, che  ci  interrogano  profondamente  :" Donne  spetta a voi  la salvezza del mondo" . Il mondo  era  molto  diverso  , c'era  il Muro  di Berlino , la  guerra  fredda  ed il movimento  femminile stava  compiendo  il suo  percorso . Queste  parole  ci  sorprendono  , perché  il  documento  è ancora  vivissimo  in un'epoca  in cui  non c'è  una  prospettiva  di pace  duratura e l'appello  alle donne  è  più  che mai  attuale .  Sono  stati  compiuti  percorsi  importanti , anche  pagati  a caro  prezzo  , ma  ancora  non  si  vede  pienamente  riconosciuto  il valore  della  loro testimonianza , l'emancipazione femminile non  ha  prodotto  quel benessere che   avremmo  voluto  e,  soprattutto  , non  è  riuscita  ad  inaugurare  una  vera e propria  novità .
Parliamo di donne  occidentali che  hanno  avuto  la possibilità  di studiare  , di  accedere  anche  a  posizioni  di rilievo eppure  ancora  oggi  non  possono  avere  gli stessi  stipendi  dei maschi , hanno  maggior  difficoltà  ad occupare  posizioni apicali , non  si  vedono  riconosciuto  un diritto  alla  maternità non  punitivo  rispetto  all'impegno  nel lavoro .
Che  dire  poi  della violenza , della  incapacità  di compagni  che  non accettano  situazioni  di  conflittualità  e scelgono  la strada  della violenza , di  crimini  orribili.
Questo  succede a donne  occidentali , libere  ,  molte donne invece , in altri  paesi  , vengono chiuse   e vengono  isolate  dalla  possibilità di partecipare  ad un dibattito pubblico . Ricordo le foto di donne  iraniane  per terra , mentre  i giornalisti  ,  maschi , erano seduti,  le donne  stavano  accucciate  con i  loro  veli.  Penso   alle donne  afgane   che dopo  un tempo  di  speranza  sono  riprecipitate  nel buio  profondo. Sono   donne  molto  coraggiose  , anche  se sono  ancora   chiuse  in un  involucro  di patriarcato soffocante  che  impedisce loro  di acquisire il pieno  possesso  della  parola,  eppure  quelle  donne  avrebbero  molto  da dare.
Ci sono regioni in cui mettere  al mondo una  donna  è una  maledizione , dove  si pratica l'aborto selettivo , dove  permangono  pratiche  terribili di mutilazione  , dove  troviamo  spose  e madri bambine . 
Pensiamo  alle  donne  con  disabilità, che  subiscono  una doppia  discriminazione , donne  e  disabili  , per cui  sono  schiave di chi  invece  dovrebbe  prendersene cura .
La frase  di  Paolo 6°   è  perentoria  , impone  la  figura  della donna  come  insostituibile  costruttrice  di pace , siano donne occidentali o donne  di realtà più difficili , donne  che  hanno  molto  da dire e  soprattutto  da dare.

= Il  processo di emancipazione della donna  nella nostra  società , è in cammino , il percorso storico  vuole il suo tempo. Ma  è anche vero che  l'emancipazione della donna non può prescindere  da quella dell'uomo; perché l'emancipazione della donna è un fatto sociale , quindi, necessariamente deve coinvolgere  anche l'uomo. La violenza  verso la donna ,che oggi  si è molto  rafforzata , deve essere analizzata nel  suo impatto clinico,  perché è espressione di una società profondamente malata.
L'emancipazione della donna  in altri contesti sociali, è difficile perché  sono contesti dove ancora la società è profondamente primitiva  ,oltre al fatto che  quando si parla del mondo islamico,  molto significativo è la religione,  per questo motivo credo che la donna dei paesi islamici deve trovare da se nel suo contesto culturale la via alla sua  emancipazione , nell'ordine della sua cultura. Non possiamo né dobbiamo comparare il nostro cammino occidentale con quello del mondo orientale.
Le parole di sua  Santità Paolo 6° sono meravigliose , è mi confermano nella mia certezza  che la mia fede è una via di emancipazione  sia della donna che dell'uomo.
Colgo l'occasione  per gli auguri di una Santa Pasqua di pace  a tutte le donne del mondo!

martedì 5 aprile 2022

Primavera Sicilia

 5--4--2022




La  primavera, è  un  universo di colori e profumi;   la ginestra  un profumo intenso, per le strade della mia terra!

lunedì 4 aprile 2022

"La costruzione della felicità" di: Martin E.P. Seligman Ottimismo riguardo al futuro

 4-4-2022
Tra  le emozioni  positive circa  il futuro vi sono fede, fiducia, sicurezza di sé, speranza  , ottimismo. Ottimismo e speranza sono  di facile comprensione, possono essere costruiti, cioè  appresi e sviluppati. Ottimismo e speranza determinano  una migliore  resistenza  alla  depressione in seguito ad eventi negativi.
La  permanenza
Le  persone  che  si arrendono  facilmente ritengono  che  le  cause  degli eventi negativi  siano  permanenti  : gli eventi  negativi dureranno  a lungo  e incideranno  in modo  permanente  sulla  loro  vita.  Le  persone  che reagiscono  all'impotenza  ritengono  invece  che le cause  degli eventi  negativi  siano  transitorie.
Se  pensate  agli  eventi  negativi  in termini di "  sempre"  e  "mai"  e li  vedete  come  elementi  costanti , avete  uno  stile  esplicativo  permanente  , pessimistico . Se  pensate  agli  eventi  negativi in termini di "talvolta"  e  " ultimamente"  , operando  dei  distinguo  e attribuendoli a cause  transitorie  , avete  uno  stile  esplicativo ottimistico. Quando subiamo  un fallimento  , diventiamo  tutti, almeno  temporaneamente , impotenti.  
Lo  stile  esplicativo  ottimistico  degli eventi positivi  è esattamente  l'opposto   dello stile  esplicativo  ottimistico degli eventi  negativi . Le  persone  che  ritengono  che gli eventi  positivi  abbiano  cause  permanenti  sono  più  ottimiste di quelle  che ritengono  che gli eventi  positivi abbiano  cause  transitorie.
Le  persone  ottimiste  spiegano  a se  stesse  gli eventi  positivi attribuendoli  a cause  permanenti  , ossia attribuendoli  a  tratti  caratteriali  e ad  abilità  .  I  pessimisti  se li  spiegano  invece  con  cause  transitorie: stati  d'animo e sforzi.
Le  persone  che  ritengono  che  gli eventi  positivi  abbiano  cause  permanenti  , dopo  che hanno avuto  successo  si  impegnano  ancora  di più . Le persone  che  attribuiscono  gli eventi  positivi  a ragioni  transitorie  possono  arrendersi  persino  quando  hanno  successo , ritenendo  che  il successo  sia  imputabile  solo  alla  fortuna.  Le persone  che traggono  tutti  i possibili  vantaggi dal  successo  , e  vanno  su  di giri  non  appena  le cose  cominciano  a  girare  per il verso  giusto, sono  gli ottimisti.
La  pervasività: specifico contro  universale
La  permanenza  riguarda  il tempo . La  pervasività  riguarda lo spazio.
Alcuni persone  riescono letteralmente a chiudere  in un  cassetto i propri  problemi e ad   andare avanti nella  vita anche  quando  un aspetto  importante  di essa  --il  loro  impegno  , per  esempio , o la loro vita  sentimentale --va a rotoli . Altre   lasciano  che  un  loro problema  dilaghi su tutto , fanno  di tutto una catastrofe . Quando  un aspetto della loro vita va in crisi , tutto  va in crisi. Le  persone  che danno  spiegazioni universali ai  propri  fallimenti , quando  un fallimento colpisce un  ambito della  loro vita si arrendono  anche  in tutti  gli altri . Le  persone  che  danno  spiegazioni specifiche ai propri  fallimenti  , viceversa , possono diventare  impotenti nell'ambito  della loro vita in cui  hanno  sperimentato  un fallimento , ma  mantenersi  positive  e  risolute  negli  altri  ambiti della vita .
La  dimensione  della  permanenza  determina  per  quanto  tempo  una persona  si arrende  , con  spiegazioni  permanenti degli  eventi  negativi  che producono  un'impotenza  che  dura  a lungo , e spiegazioni transitorie  che  generano  una  buona  capacità di  ricupero.
La  dimensione  della  pervasività determina se  l'impotenza  dilaga  su  altri  ambiti , o  è  limitata  a quello  in cui  il soggetto  è  in  difficoltà .
Lo stile  esplicativo  ottimistico  riguardo agli eventi  positivi è l'opposto  di quello  relativo  agli eventi  negativi . L'ottimista  ritiene  che gli eventi  positivi si  propagheranno a tutto  ciò  che farà , mentre  il pessimista  ritiene  che gli eventi  positivi  abbiano  cause  specifiche .