14--2--2022
Ci mettemmo in cammino alle sette di mattina . Una vettura ci condusse ai Campi Elisi, da Beaulieu .--Facemmo colazione là, sotto il piccolo chiosco , in fondo al giardino , come un tempo con Louisa , ridendo delle tavole sudicie , della pinguedine dell'ostessa , del pessimo caffè. Guardavamo le prugne del piccolo giardino a traverso la siepe , quasi annoiati , senza piacere ; familiarmente , ma senza vera intimità .
Una vettura ci portò a Passy . Là ella ritrovò qualche ricordo , poiché aveva abitato Passy. è assai piacevole il bosco di Boulogne . Il tempo era sereno e tiepido , era veramente un giorno bellissimo , per goder la campagna . Il sole non ardeva troppo; la terra appariva umida , in estate ; qua e là si aprivano viali solitari, sorgevano macchie cedue. Doveva essere una ben dolce cosa il perdersi in quei viali e in quelle macchie con una graziosa ragazza sfuggita al giogo d'un banco di negozio per una giornata di piacere.
Sotto un viale angusto e limitato da pini giovinetti ,trovammo una donna seduta all'ombra . Leggeva; e ci guardò passare , con un'aria intenta di curiosità . Una donna sola, che legge , di mattina in un bosco ! Che leggeva mai? Che mai pensava?....Ella guardò a lungo noi due che passavamo , giovini e soli , di mattina , quando eravam padroni dell'intero giorno e dell'intero bosco! Rallentammo il passo . Io guardai più volte la donna . Dovevamo avere un po' l'aria di chi finge . Desideravo non so perché , che quella ignota non mi credesse felice. Dopo poco, alcuni gendarmi ci passarono accanto. Ci mettemmo a sedere più lontano.
Nulla rende più freddo un uomo quanto un rimprovero di freddezza; nulla è più fastidioso quanto lo stare a quattr'occhi , se non s'ha qualcosa da dire . La solitudine e Louisa m'erano insopportabili. Vicino a lei non avevo che un desiderio --il desiderio d'un po' di fuoco per accendere un sigaro . Spiavo i passanti su la via . Non passò che un carbonaio ; il quale non fumava.
Ma che bisogno c'è di mettersi per il bosco , in due , quando ogni piacere è finito , quando l'imaginazione non promette più a nessuno de' due una curiosità , una novità!..... Con Louisa mi sarei annoiato meno . Louisa non è certo così bella ; è anche sciocca; non ha su la bocca altro che baci; ed è , inoltre , mia da quasi un anno . Ma almeno se tra noi due c'è qualche cosa che si raffredda ,il solo a pensarci sono io....
Adagiati l'uno accanto all'altra , contemplavamo le querci , cercavamo gli insetti tra l'erba , infastiditi non soltanto di noi stessi ma anche del nostro buon senso che non potevamo perdere.
Ella inchinò la testa su' miei ginocchi dicendomi di voler dormire una mezz'ora . Io tenevo in mano il suo orologio per contare i minuti.
Andammo a Boulogne , a bere la birra , sopra una di quelle tavole rustiche che si metton per solito in torno ai balli campestri . Una bambina sgarbata , che mi portò del fuoco per il sigaro, ci disse che là si facevano gran balli la domenica. Una danza ingenua e rumorosa , al suono d'un violino di villaggio ; un buon vinello nei boccali , ecco il piacere! Oltre la siepe che ci separava dall'entrata del bosco, passavan cavalcate matutine , elegantissimi tilburys; ancora il piacere!
Ero triste , preoccupato ; tutti i miei pensieri erano assai lungi da lei . Ella tentava di fumare e diceva :--Che avete? Vi sentite male?
Malinconica domanda.
----Non vi piace la birra? --io le chiesi.
--Questa è cattiva ; preferisco la birra tedesca.
E mi parlò di Varsavia.
--A me la birra piace molto . La birra m'inebria --interruppi.
---E bene ; bevetene--fece ella ridendo ; e me ne versò nel bicchiere .
Tutto il segreto era in questo: bisognava che c'inebriassimo . Ma com'era difficile l'impresa !
Ella voleva lavarsi le mani . La bambina le porse un imbuto , a cui turava l'apertura con un dito. Ridemmo . E poi a Boulogne , a comprar mele acerbe , uva e nocciole.
Rientrammo , per mangiarle , nel bosco.
Non era possibile trovare un luogo più romantico di quello in cui ci addormentammo .
C'erano , come da per tutto , querci ed erbe ; ma il luogo aveva un aspetto singolare . Figuratevi un piccolo deserto ridente , lontano dalle strade ; uno di quei misteriosi e ombrosi nascondigli che si veggon ne' sogni.
Quel giorno , il piacere per noi era un obbligo. Rassomigliavamo a quei tali che si ripromettono d'esser felici a un'ora fissa....La cosa era strana , senza dubbio , ma era così. C'eravamo incontrati per caso ; la novità ci aveva fatto piacere, un momento , come sempre . Ma Louisa m'era subito caduta dal cuore , non so perché .
E che importa? L'ultimo capitolo de' nostri amori confinava quasi con la prefazione . Dopo , avevam conservato relazioni assai semplici, direi quasi d'amicizia , e l'abitudine di vederci la mattina, ogni otto giorni . Louisa aveva sempre con me , qualche cosa che arieggiava la tenerezza --forse , per probità di donna . Io poi non avrei davvero saputo romperla bruscamente con lei. Era rimasto tra noi un certo bisogno di forme, una specie di stima.
Comprenderete ora quel non so che di stupido e di gelido che si levava tra noi e quasi pareva guardarci dentro li occhi? Comprenderete ora che cosa difficile doveva essere un bacio divenuto necessario , tra me e quella bella ragazza ,in un luogo che pareva fatto apposta per i baci?
Il voi , che avevam ripreso fin dal giorno dopo la morte de' nostri amori , influiva molto su la situazione ; uno sciocchissimo amor proprio faceva il resto . Nessuna conversazione intima aveva potuto ricondurci all'abbandono del tu. Ma era necessario finirla una buona volta con la freddezza ;--avevamo già mangiato l'uva .
Louisa , da quell'ottima figliuola ch'ella era, non voleva in nessun modo aver la minima colpa in quel che poteva rimaner d'amaro tra noi due. Non lasciò nulla intentato per ricondurre tra noi l'allegria e l'abbandono. Dopo questo, giuocammo a giuochi infantili . In vano, in vano! Tra la " familiarità" e la "tenerezza " si levava il "ridicolo".
Ella aveva mondata per me una nocciuola , ma non osò darmela....
Era mezzogiorno . Stavamo seduti a una certa distanza l'uno dall'altra , giuocando a palla con le mele acerbe . Ella non giunse a prenderne una a volo , che le cadde pesantemente su la fronte e le fece male. Poveretta! E io , stupido, non sapevo nemmeno darle un bacio! Corsi a lei, la baciai di tutto cuore .---Mia buona Louisa !...
Pranzammo a Boulogne . Da Boulogne a Longchamps la via è piacevole . La seguimmo lentamente, parlando di politica . In fondo alla via, ci fermammo per parlar di grammatica e della maniera d'acchiappar le talpe. A Longchamps io ho qualche ricordo d'infanzia . La sera era magnifica ; io non avevo riveduto Lomgchamps da gran tempo . Come sarei stato felice se avessi potuto sedermi presso il vecchio mulino con un'altra donna , dopo un giorno di piacere e d'amore , e dirle :
--Guarda , amica buona . Qui era l'antica abazia . Io ci venni da bambino ; e con Rose facevo gran giuochi . Guarda lì la porta dove , di sera , restavamo fino a tardi , a ballare in tondo con i figli del giardiniere . Scendevamo laggiù , nel fiume , a pescare i pesciolini con una tazza . C'erano qui intorno vasti giardini , cinti dall'alte mura badiali . Le mura sono state demolite per fabbricare quella casa bianca , non ancora finita.
Le avrei parlato " del cagnolino Azor che si annegò in un pozzo", degli immensi alberi di tasso che ancor vedo, e de' topi campagnoli cui davamo la caccia nel vigneto....
Dissi a Louisa .
--Ho abitato in quella casa.
Ella mi rispose , con uno sbadiglio ;
--Ah! avete abitato là..
Anch'io le avevo risposto così , la mattina , senza pensarci . Ella mi rendeva a Longchamps la moneta d'Auteuil . Era giusto..
Poiché eravamo così mal ridotti dall'esserci rotolati sull'erba , io voleva giungere di notte alla porta Maillot .
Traversammo lentamente tutto il bosco.
--La giornata v'è parsa lunga --le dissi.
--No , affatto . Mi sono divertita . E voi?
---Moltissimo.
Dicevamo una bugia . Restava tra noi solo il merito di non avere , in quel caso, detta la verità.--Nous ne nous en voulions pas ; c'étaint tout.
Ho tradotta questa narrazione dal francese di Gavarni, pensando che sarebbe stato grato ai miei lettori conoscere il grande caricaturista sotto un aspetto quasi ignoto ai più . D'Annunzio
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