15--6--2021
In una breccia , allo smorir del cielo,
vidi un fanciullo pallido e dismesso.
Il fior caduto ravvisò lo stelo;
io nel fanciullo ravvisai me stesso.
Ci rivedemmo all'ultimo riflesso;
e sì: l'uno dell'altro ebbe pietà.
Gli dissi:--Tu sei qui solo soletto;
un mucchiarello d'alga presso il mare .
Hai visto un chiuso , e tu non hai più tetto;
di là c'è gente , e tu vorresti entrare .
Oh! quella casa è senza focolare ;
non c'è , fuor che silenzio , altro , di là .---
Scosse i capelli biondi di su gli occhi.
--No! --mi rispose ;--là c'è il camposanto.
Tua madre ti riprende sui ginocchi;
tu ti rivedi i fratellini accanto.
Si trova un bacio quando qui s'è pianto;
si trova quello che smarrimmo qui.--
--O fior caduto alla mia vita nuova!--
io rispondeva, --o raggio del mattino!
Io persi quello che non più si trova ,
e vano è stato il lungo mio cammino.
A notte io vedo, stanco pellegrino,
che deviai su l'alba del mio dì!
Felice te che a quello che rimpiango,
così da presso , al limitar , rimani!--
---Misero me, che fuori ne rimango,
così lontano come i più lontani!
Alla porta che s'apre alzo le mani,
ma tu sai ch'io ....non posso entrarvi più.
S'apre a tant'altri gracili fanciulli,
addormentati sui lor lunghi temi ,
addormentati in mezzo ai lor trastulli;
s'apre appena e si chiude e par che tremi;
assai se, là , venir tra i crisantemi
vedo la rossa veste di Gesù!....
Nessun commento:
Posta un commento