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martedì 25 maggio 2021

Fedor Dostoevskij "I fratelli Karamazov"

 25--5--2021

----"Da  noi  Tjutcev, che  credeva  profondamente  in quello  che  nelle  sue  parole  era vero , annunciò che:

            Oppresso  dal  fardello  della croce,
            Tutta,  terra  natale,
             In  umili vesti, il Re   dei  Cieli
             Ti  ha  percorsa  e  benedetta.   
"Che  fu di sicuro  così  è quello  che ora  ti dirò . Ed  ecco  che  allora  Egli  volle  mostrarsi  almeno  per un istante  al popolo , al suo popolo tormentato  , sofferente  , lurido  di  peccato,  ma   che  L'amava come  un bimbo.  L'azione  del mio racconto  si svolge  in Spagna , a  Siviglia , all'epoca  più  terribile   dell'Inquisizione , quando  per  la  gloria  di Dio  nel paese ogni  giorno  ardevano  i roghi e :
                            In  grandiosi  autodafé
                            Bruciavano  gli eretici malvagi.
"Oh  di sicuro  questa  non era  certo  la forma  in cui   discenderà  , secondo  la sua  promessa , alla fine  dei tempi , in  tutta la  sua  gloria celeste , e  che sarà  improvvisa  ,  " come  una   folgore  , che  risplende  da  Oriente  a  occidente  ."  No, Egli   volle  visitare  almeno  per un istante  i suoi  figli  , e  proprio  là ,  dove    cominciavano  a crepitare i roghi  degli eretici . Nella   sua  misericordia infinita  Egli  passa  ancora  una volta  tra  gli   uomini in quella  stessa  forma  umana  di   quindici secoli   prima. Discende  verso  le " vie  roventi" della  città  meridionale , dove  appunto  soltanto  la vigilia  , in  un  " grandioso   autodafé"  al  cospetto  del re,  della corte  , dei  cavalieri  , dei  cardinali e  delle  più  incantevoli  dame  di corte  , alla  presenza  del popolo tutto  di Siviglia  , erano  stati  fatti bruciare  dal  cardinale  grande  inquisitore un centinaio  di eretici  in  una  volta  sola, ad  majorem  gloriam  Dei.  è  comparso  furtivo  , ed  ecco  che  tutti,  e  questo è strano  , Lo  hanno riconosciuto . Questo  potrebbe  essere  uno  dei punti  migliori  del poema, ovvero  perché  esattamente  Lo  riconoscono . Il  popolo con  forza  invincibile tende  a  Lui , Lo circonda , Gli  si affolla  attorno . Lo  segue , Egli  passa in silenzio  in mezzo  a loro  con  un sorriso  dolce  d'infinita  compassione . Il  sole  dell'amore  arde  nel  suo cuore, i raggi della Luce  , del Sapere  e della  Forza  fluiscono  dai suoi  occhi  e,  riversandosi  sugli  uomini ,  ne  scuotono i  cuori  , in una  corrispondenza  d'amore  . Tende loro le  mani, li benedice , e dal suo  tocco , dal  suo  semplice  sfiorare  le sue   vesti, emana  una forza  risanatrice .  Ecco che dalla  folla  un vecchio   cieco  dall'infanzia  esclama: "Signore , guariscimi , e  anch'io  Ti vedrò  , ed ecco  che  dai suoi  occhi  cade  una sorta   di scaglia  , e  il cieco Lo vede . Il popolo piange e bacia  la terra  su cui  Egli cammina. I  bambini   gettano  fiori  dinnanzi  a  Lui , cantano   e a  Lui  gridano  ": Osanna".  "è  Lui  , è  proprio  Lui", ripetono  tutti,  "deve  essere  Lui  ,  non può  essere  che Lui"  Si ferma  sul sagrato  della  cattedrale  di Siviglia  nello  stesso  istante  in cui  nel tempio  viene   portata  accompagnata  dal   pianto  la piccola  bara  bianca  , scoperchiata  , di un bimbo ;   dentro  c'è  una  fanciullina di sette  anni  , unica   figlia  di un  eminente  cittadino  . La  bimba  morta  giace  in mezzo  ai fiori ,  "Egli  farà  risorgere  la tua  bambina  ," gridano  dalla folla  alla  madre  piangente . Il prete  della   cattedrale  , uscito  per   accogliere  la bara , guarda  perplesso  , e aggrotta  le sopracciglia . Ma  ecco  che     si leva  l'urlo  della madre  della  bimba  morta . Ella   si  prostra  ai suoi  piedi  :Se  sei Tu  , allora  resuscita  la  mia  bambina!"  esclama  ,  protendendo  le mani  verso  di Lui . La  processione  si ferma , la piccola  bara  viene   deposta  sul  sagrato  , ai suoi  piedi , Egli  guarda   con compassione  , e  le sue  labbra  pronunciano  piano  ancora una volta :"Talitha   kumi, alzati   fanciulla" .  La   bambina  si solleva  nella  bara  , si siede  e si guarda    attorno  , sorridendo  , con  i piccoli  occhi   aperti e  stupiti .  Tra  le mani  ha un  mazzo  di rose   bianche , che  aveva con  sé  nella bara.   Tra   il  popolo  c'è   sconcerto  , si  levano  grida  , singhiozzi ed ecco , in  quello  stesso istante , all'improvviso , passa  accanto  alla  cattedrale  lungo  la piazza  il cardinale  grande inquisitore in persona . è un vecchio  di quasi  novant'anni , alto ed eretto , con il volto  emaciato , occhi  infossati  , ma   dai quali  ancora  emana  un bagliore , simile  a una  scintilla di fuoco. Oh , egli  non indossa le sontuose  vesti   cardinalizie  con  le quali  s'era  pavoneggiato  il giorno  prima  dinanzi  al popolo , quando  si  bruciavano  i nemici  della fede  di Roma , no , in questo  momento  egli indossa  soltanto  il rozzo  saio  monastico. Alle  sue  spalle  , a  una certa distanza , lo  seguono  i suoi  cupi  aiutanti , e  i suoi  servi, e la guardia  "sacra".  Egli si ferma   dinnanzi  alla  folla  e osserva  da lontano . Ha   visto  tutto,  ha visto  come  hanno  deposto  la bara  ai suoi  piedi , come  la fanciulla  è resuscitata , e  il suo volto  s'è  fatto  cupo . Aggrotta  le folte  sopracciglia  canute , e  il suo  sguardo  riluce  d'un  fuoco  sinistro . Allunga  un dito  e ordina  alle  sue   guardie  di prenderlo , Ed  ecco  , tale  è la  la sua  forza  , e  a  tal  punto  è ormai  avvezzo  , arrendevole  e  ansiosamente  ubbidiente   il popolo , che  la folla  subito  si apre  dinnanzi  alle   guardie e queste  , in un silenzio  di tomba  calato  all'improvviso  , Gli  mettono  le mani  addosso e  Lo  portano  via.  La  folla  in un attimo  , come  un sol  uomo  , china  le teste  fino  a terra  dinanzi  allo starec inquisitore , questi  in silenzio  benedice il popolo  e passa  oltre  . Le  guardie  conducono  il prigioniero  in una  prigione  a  volta  , angusta  e tetra  nel vecchio  edificio  del  Sant'Uffizio  , e ve  Lo  chiudono  dentro. Trascorre il  giorno  , cala  la notte  sivigliana , scura  , ardente e  "afosa" . L'aria  "profumata  di lauro e di limone". In mezzo  alla  tenebra  profonda   all'improvviso  si apre  la porta  di ferro della prigione , e il vecchio  grande inquisitore  in persona  , con  una lampada  in mano  , entra  lentamente  nella  prigione . è  solo, la porta   alle sue spalle  viene subito  richiusa . Si  sofferma  accanto   all'ingresso e a lungo , per  un minuto  o due  ,lo scruta in  volto. Alla fine  s'accosta  in silenzio  , posa  la lampada sul  tavolo  e  Gli dice:
"Sei  Tu?  Tu? ma,  non ricevendo  risposta  , aggiunge  in  fretta :" Non  rispondere , taci. E  che potresti  mai dirmi? So troppo   bene  quello che diresti. E  non hai  nemmeno  il diritto di  aggiungere   alcunché a quanto  hai  già  detto in precedenza. Perché  mai sei  venuto a disturbarci?  Poiché  lo sai  anche  Tu  che  sei  venuto   a disturbarci . Ma  sai  cosa  accadrà  domani? Non  so  chi sei , e  non voglio sapere se Tu  sei Lui , o  sei  solo  a  sua  somiglianza , ma domani  io  Ti  condannerò e Ti farò bruciare  sul rogo  , come  il più malvagio  degli eretici , e  quello  stesso  popolo  che oggi  Ti  baciava  i piedi  , domani  a un  mio semplice  cenno  si precipiterà  ad attizzare  il tuo  rogo, lo sai  questo?  Sì, forse  Tu  lo sai , soggiunse  immergendosi   nei propri  pensieri, senza  però  distogliere lo sguardo  nemmeno  per un attimo  dal suo prigioniero."..................................................
Qui  il  punto  è solo  che il vecchio ha bisogno  di manifestare  il proprio  pensiero , e  che , dopo  novant'anni , finalmente , lo manifesta e dice  ad alta voce  quello che per tutti quei  novant'anni  ha taciuto.
"Il vecchio  stesso  Gli fa notare  che Egli  non ha  il  diritto  di aggiungere   alcunché   a quanto  ha già detto in precedenza. Se vuoi,  è proprio  in questo  che sta  il tratto  fondamentale  del cattolicesimo romano , a parer  mio, per  lo  meno;  Tutto  è stato dato da Te  al papa, e tutto  , dunque  , adesso è del papa, e Tu  adesso  puoi  anche  non farti  vedere  mai più ,  o per lo meno non disturbare prima del tempo!  In  questo  senso  non solo  parlano  , ma  scrivono  anche, i gesuiti  , per  lo  meno . L'ho letto  io stesso nei libri  dei teologi. "Hai  Tu   il   diritto  di  rivelarci  anche  un  solo  segreto  di quel  mondo  dal   quale  provieni?  Gli domanda  il mio vecchio , e  risponde  egli   stesso  al posto  suo.  "No, non  ce  l'hai,  se  non vuoi  aggiungere   qualcosa  a  quanto  è già  stato  detto  in precedenza , e  se non  vuoi  togliere  agli  uomini  la libertà , che  hai  tanto  difeso  quando  eri  sulla terra.  Tutto  quel  che  di nuovo  rivelerai  , è   un attentato  alla libertà di  fede degli uomini, poiché  appare  come un miracolo , mentre  la libertà  della loro fede Ti  era  più cara di ogni  altra  cosa  già  allora  , mille  e cinquecento anni fa . Non eri Tu allora , a dire  così  spesso :"Voglio rendervi  liberi? Ma ecco  che  adesso  hai  visto  questi  uomini  "liberi"  aggiunge  all'improvviso   il vecchio  con  un  sorrisetto  pensoso.  "Si  , questa   faccenda  c'è  costata  cara , " continua ,  guardandolo severamente , "ma  alla fine  l'abbiamo portata   a termine nel tuo  nome . Per   quindici  secoli ci  siamo   tormentati con questa libertà , ma  adesso  l'opera  è finita , e  finita  sul serio .-------------------------------------------------
"Poiché  era  soltanto  (certo  , egli  naturalmente  sta  parlando  dell'Inquisizione)"è  diventato  possibile  per  la prima volta  pensare  alla felicità  degli uomini. L'uomo  è stato  creato per essere  un ribelle; e  i  ribelli  possono  forse  essere felici?  Ti  avevano avvertito  , Gli  dice, "  non Ti  erano  mancati  avvertimenti  e indicazioni , ma  Tu  non hai  prestato loro ascolto, Tu  hai  rinunciato  all'unica  via  con  la quale  era  possibile   rendere felici  gli uomini, ma per fortuna  , andatone  , hai  affidato  a noi  la cosa . Hai   promesso  , hai  confermato con la  tua parola  , ci  hai  dato  il diritto  di legare  e di sciogliere , e,  certo , non puoi  nemmeno  pensare  di sottrarci  adesso   questo diritto.  Perché sei  venuto a disturbarci?"-----------------------------------------------------------------------------------------il vecchio  ha  bisogno  di  manifestare . "Lo  spirito  terribile  e intelligente  , lo  spirito  dell'autodistruzione  e del  non essere,"  continua  il  vecchio, "lo spirito  grande  ha parlato con Te  nel deserto , e nei libri a noi  è stato riferito  che Ti  "ha tentato". Non  è  così? Ma  si poteva  mai dire  qualcosa  di più  vero  di quello  che  egli  Ti  ha rivelato  in quelle  tre domande  che Tu  hai  rifiutato, e  che  nei libri  sono  chiamate "tentazioni"?  Eppure  , se  mai  sulla  terra  è stato  compiuto  un autentico  , clamoroso   miracolo , questo  è avvenuto quel giorno , il giorno  di quelle  tre   tentazioni. Purtroppo  nella formulazione di quelle  tre domande  è racchiuso  il miracolo . Se  fosse  possibile  pensare  , anche solo  come ipotesi  o come  esempio , che  quelle tre domande  dello spirito ribelle potessero scomparire  senza lasciare  traccia  dai libri , e  che fosse necessario riproporle ,  ripensarle  e  riformularle  per  inserirvele  nuovamente  , e che  per far  ciò  venissero   riuniti tutti i saggi  della terra, i governanti , i  sommi sacerdoti , i dotti,  i filosofi, i poeti  , e venisse  affidato  , loro  questo  compito :   pensate,  formulate tre domande  , ma  che  anche  esprimano  soprattutto  , in tre  parole , in tre  sole  frasi umane , tutta la futura  storia  del mondo e dell'umanità ;  ebbene,  credi  che  tutta  la sapienza  della  terra  riunita  assieme  potrebbe  inventarsi  qualcosa  di simile per forza  e   profondità  a quelle tre domande  che Ti  furono  effettivamente   poste  allora da quello  spirito  possente  e intelligente , nel  deserto?  Non fosse altro  che da  quelle  domande  , dal semplice   miracolo  della loro  formulazione  è possibile  capire  che  si   ha a che fare  non con  una  transeunte   intelligenza  umana, ma  con  un'intelligenza  eterna e assoluta.  Poiché   in quelle  tre domande  è come    racchiusa  in un unico  intero  e predetta  tutta  la successiva  storia  dell'umanità, e si  manifestano le  tre forme  nelle  quali  convergono  tutte  le  insolubili  contraddizioni  storiche  della natura umana su  tutta la  terra. Allora  questo  non poteva  ancora  essere  così evidente  , poiché  il futuro  era  ignoto , ma adesso , quando  sono  passati   quindici secoli , vediamo che  tutto  in quelle  tre domande  è  a  tal punto  previsto  e predetto  , e  a tal punto  si è  avverato , che  non è  possibile  aggiungervi  o togliervi  alcunché.---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Non esiste  preoccupazione  più  assillante  e tormentosa  per l'uomo  , rimasto libero, che  cercare  al più  presto  colui  davanti  al quale  inchinarsi. Ma   l'uomo cerca  di inchinarsi   dinnanzi  a quel  che ormai  è indiscutibile , tanto  indiscutibile    che tutti  gli uomini d'un colpo siano  disposti  a inchinarsi tutti  al   suo cospetto.----------------------------------------------------------------------
Per  via di quest'adorazione  universale  si sono  sterminati  a vicenda  con la spada  . Hanno  creato  dei   e a  vicenda  si sono  sfidati : Abbandonati  i vostri  dei  e venite  a inchinarvi  ai nostri  , altrimenti  mal  ve ne incolga, a voi e ai  vostri dei". E  così  sarà fino alla fine  del mondo , persino  allora  quando  scompariranno  nel mondo  anche  gli dei ; comunque si inginocchieranno  dinnanzi agli idoli.----------------------------------------------------------------------------------------------------- Tu   hai  rifiutato  l'unico  vessillo  assoluto  che Ti  veniva offerto per costringere  tutti  a inchinarsi   dinnanzi  a Te  senza  alcuna  discussione , il vessillo del pane  terreno  , e l'hai  rifiutato  in nome  della libertà  e del pane  celeste  ---E tutto in nome della libertà!  Ti dico che l'uomo non ha   preoccupazione più  tormentosa  del come  trovare  colui  al quale   consegnare  al più presto  quel  dono  della libertà  col   quale   quest'essere  infelice  viene  al mondo .Ma   s'impadronisce   della libertà   degli uomini solo colui che ne calma  la  coscienza.  Col pane  Ti  era stato  dato un vessillo indiscutibile  dai  il pane   e l'uomo si inchina , poiché non esiste  nulla  di più  indiscutibile   del pane , ma  se al  tempo  stesso  qualcuno  accanto a Te   s'impadronisce  della sua coscienza , oh , allora  butterà  via  anche il tuo pane  e seguirà  colui  che avrà  sedotto  la sua  coscienza.   In questo avevi ragione. Poiché il segreto   dell'esistenza umana non sta  solo nel  vivere  , ma  anche  in quello per cui vive.
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Non  c'è   nulla  di più  seducente  per l'uomo della libertà della sua coscienza, ma  non c'è  nemmeno nulla di più   tormentoso . Ed   ecco  che, al posto  dei  saldi  fondamenti  capaci   di mettere  in pace  la  coscienza  umana  una  volta  per tutte , Tu  hai  preso  tutto  quel  che c'è  di insolito , enigmatico  e indefinito , hai  preso  tutto quello che superava  le forze  degli uomini  , e perciò  hai  agito  come  se non  li amassi affatto , e chi   mai  ha fatto ciò ? Colui  che  era  venuto  per dare  la propria vita  per loro!  Invece  di impadronirti  della libertà  della gente  ,   gliel'hai   accresciuta e hai  sovraccaricato  coi  suoi  tormenti  il  regno spirituale  dell'uomo ,per sempre. Hai voluto  il libero   amore  dell'uomo , affinché  egli  liberamente  Ti  seguisse ,  da Te sedotto e affascinato  . Invece  dell'antica e salda  legge, l'uomo  doveva  con cuore  libero  decidere  da solo  da  quel  momento  in poi  che cosa fosse  bene  e che  cosa fosse  male, avendo  come unica  guida  dinnanzi  a sé  la tua  immagine  ; ma possibile che Tu  non abbia  pensato  che  alla fine  egli avrebbe   respinto  e contestato  persino  la tua immagine  e quel  che  di vero  era  in Te  se  l'avessero gravato  con  un così  terribile  peso   quale libertà  di scelta?  Alla fine  esclameranno  che quel   che è  vero  non è in Te , perché  non era possibile  abbandonarli  in preda  a  maggiori  turbamento   e più  tormenti  di quanto  Tu  abbia fatto, lasciando   loro tante  preoccupazioni   e questioni irrisolvibili. In tal modo Tu stesso hai  posto  le basi   della rovina  del tuo regno, e  in questo  non dar la colpa   a nessuno.------------------------------------------------è forse fatta la natura umana in  modo  tale  da  rifiutare  il miracolo e da  affidarsi  solo  alla libera decisione  del cuore in simili momenti terribili  della vita , i momenti  dei  più terribili interrogativi dello spirito,  fondamentali  e   tormentosi?  Oh , sapevi  che la  tua impresa  sarebbe  stata   conservata  dai libri  , avrebbe  raggiunto   la profondità  dei tempi  e gli  ultimi  confini  della terra  , e  contavi  che,  seguendoti  , anche  l'uomo  sarebbe  rimasto  con Dio, senza  avere  bisogno del miracolo . Ma  non sapevi  che,  appena  l'uomo   rifiuta  il miracolo , subito  rifiuta  anche Dio , poiché  l'uomo  cerca  non  tanto  Dio  quanto  i miracoli. E siccome l'uomo  non ha la forza di   restare senza miracoli , se non creerà   di nuovi, ormai suoi propri , e si inchinerà ormai  al miracolo di un  ciarlatano,  a  una  stregoneria  da baba , fosse  pure  cento  volte  un eretico ribelle e un senzadio.  Non  sei sceso  dalla croce  quando  Te  lo hanno   gridato , schernendoti e deridendoti:" Scendi dalla croce,  crederemo che sei  Tu".  Non sei sceso   perché  di nuovo  non  volevi  soggiogare  l'uomo col  miracolo e agognavi  una fede  libera , e  non fondata  sul miracolo . Agognavi  l'amore  libero , e non  gli entusiasmi servili  dello  schiavo  di fronte  alla potenza  che  lo ha  terrorizzato una volta per tutte.  Ma in questo  hai  sopravalutato gli uomini, poiché, è certo sono schiavi, anche se creati in forma ribelli.----------------------------------------Tutto  quello  che ho  da dirti  , tutto  Ti  è già noto , Te  lo leggo  negli occhi. E  sono  forse io a doverti  nascondere  il nostro segreto?  Può  darsi  che Tu  lo voglia  proprio ascoltare  dalle mie  labbra ; noi  non siamo  con Te , ma  con  lui, ecco il nostro segreto! è  da molto tempo ormai  che  non siamo più con Te  , ma  con lui ,sono ormai otto secoli . Esattamente  otto secoli  fa abbiamo  preso  da lui  quello  che Tu  sdegnosamente  avevi  rifiutato , quell'ultimo  dono  che lui  Ti  aveva  offerto , mostrandoti  tutti  i regni  della terra ; da lui   abbiamo preso  Roma  e la spada  di  Cesare , e  ci siamo  proclamati  i sovrani  della terra , gli unici   sovrani  , anche  se ancora  oggi  non abbiamo  avuto  il tempo  di  portare  a pieno  compimento  l'opera nostra.  

= so  che questo post  è difficile  , ma  per chi mi segue  desidero tanto che lo legga con attenzione; mano a mano che procedo con la lettura del libro , mi rendo conto della grandezza di  Dostoevskij, ma soprattutto incomincio ad avere una  corretta  idea  di ciò che a scuola, tanto tempo fa, avevo studiato, Dostoevskij, è il padre  dell'esistenzialismo cristiano.

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