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giovedì 13 maggio 2021

Elisaveta Bagrjana (Bulgaria) "L'Eterna"

 13--5--2021

Ora  ella  giace, esangue, quasi  incorporea;
muta, immobile, senza  respiro.
Gli  occhi semiaperti  e  infossati,
ed  è tutt'uno  che sia  Anna  o  Maria,
tutt'uno  che  si piange  e si  preghi ;
più  non si  solleveranno  le palpebre sottili,
né   più si muoveranno  le  labbra serrate
dopo  l'ultimo  gemito  e l'ultimo  respiro.
E   già l'anello  è largo  estraneo 
alle  sue  mani  per sempre incrociate .
Ma  udite  il vagito  innocente  
della  sua  creatura  nella  culla  accanto?
Là  è passato  il suo  sangue  immobile
e l'anima  vi  à  preso  nuova   stanza  terrena----
Passeranno  giorni  , anni  , secoli 
e le  labbra di due  giovani  , unite;
mormoreranno  ancora  .Maria, o  Anna;
nella  notte  tra  i profumi  della  primavera ;
E  la  nipote  porterà  il nome  ;
gli occhi  , le labbra, i capelli della  invisibile.



=  dedico   questi versi   a  tutte le donne, in particolare a tutte le donne che  nella maternità sono divenute  vita, generatrice di vita.

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