30--3--2021
Il portiere dell'albergo mi telefonò: "Cercano di lei". Discesi.
C'era nella sala una ragazza seduta , con la schiena diritta come un palo e le mani sulle ginocchia. Una ragazza dagli occhi dolci e gravi .
"Mi perdoni -cominciò a dire - so che la mia domanda le sembrerà strana". E dopo un silenzio ... "Vorrei vedere le sue mani ". Un po' interdetto gliele mostrai . Essa prima le guardò , come se non osasse toccarle , poi si fece coraggio , le prese e continuò : "Io amo i lebbrosi . Sinceramente . E vorrei aiutarli di tutto cuore . Ma non ho il coraggio di toccarli ....." E con voce più bassa :" Ho un po' paura ....Per questo volevo vedere le sue mani, che hanno stretto tante mani , hanno accarezzato tanti volti di lebbrosi.
Io non la lasciai respirare . "Lei ama i lebbrosi , le dissi , ma a che pro se non va a dirlo a loro?
E a che pro dirlo se non è capace di mostrarlo? Lei vada a vederli . Subito . E che prenda le loro mani . Come adesso stringe le mie. Subito ..."
Questo accadeva ad Atene nel 1952.
Qualche settimana dopo la giovane mi scriveva :" Essi " mi chiamano sua nipote , qualche volta addirittura Signorina Follereau. Ed io tanto felice con loro, in mezzo a loro. Cantiamo insieme , preghiamo insieme e insieme parliamo di lei che è il loro padre ...". A Santa Barbara , Amalia, -la mia "nipote" - andò a cercare altri cuori generosi .(...).
E insieme hanno tanto scritto, tanto parlato , tanto testimoniato , tanto brigato che un giorno ......Il 16 settembre 1955 , il Parlamento greco votò una legge che aboliva la segregazione e rendeva i lebbrosi "uomini come gli altri".
è questa liberazione che noi abbiamo festeggiato il 29 gennaio 1956, in occasione della 3° Giornata mondiale dei lebbrosi . Ciò che fu quel giorno non riuscirò mai a descriverlo. Però neppure a dimenticarlo. (...). E questo durò tre ore. E riprese l'indomani e il giorno successivo , fino alla mia partenza . Perché fu necessario partire . Partire per altre lotte , verso altri mali che ancora non sono stati vinti.(....)
Ancora una volta mi voltai per rispondere ai loro addii.
Ancora una volta guardai l'entrata di quello che era stato un lebbrosario . Le bandiere greche e francesi sventolavano gioiosamente nell'aria della sera. E in mezzo sul frontone , questa iscrizione:" L'amore ha vinto: le barriere sono cadute".
Nella recita che hanno composto per l'occasione in scena il Tempo , al quale un bambino chiede:" Ma il nostro amico quando si fermerà?". E il Tempo risponde:" Raoul non si fermerà mai . Fino a quando ci sarà sulla terra una creatura innocente che soffre , Raoul camminerà . Raoul andrà errando sulle montagne e sui mari , nelle foreste e sui fiumi , nelle città e nei deserti ....".
Come potrei io, per un solo secondo , essere tentato di riposare?
Né l'età che avanza , né la fatica --incapace di afferrarmi --avranno ragione di me. Niente e nessuno mi farà rinunciare . La mia piccola "nipote" della Grecia e tutti i miei amici sparsi nel mondo , e tutti coloro che rendiamo e renderemo felici , coloro che sono stati liberati , coloro che attendono la loro liberazione , tutti e specialmente i più disgraziati, i più miserabili sanno che io non li abbandonerò mai , che continuerò a combattere tutti i giorni fino al giorno in cui tutti i lebbrosi saranno" uomini come gli altri", fino al giorno in cui si potrà leggere su tutti i lebbrosari del mondo: "L' amore ha vinto : le barriere sono cadute". Tra due mesi ripartirò.
Maggio 1956
= La Settimana Santa è iniziata, stiamo avvicinandoci alla Santa Pasqua; la Pasqua è la gioia e la speranza dell'uomo , nel Cristo Risorto , questo deve farci comprendere ,che come credenti dobbiamo vivere e portare questa gioia e questa speranza , agli uomini. La speranza in un futuro di pace e di giustizia, per tutti, soprattutto là dove questa è negata.