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venerdì 29 gennaio 2021

MADRE TERESA DI CALCUTTA

 29---1--2021
Il   giorno   più  bello?    Oggi
L'ostacolo    più  grane?  La paura
La   cosa  più  facile?       Sbagliarsi
L'  errore  più  grande?   Rinunciare
La  radice  di   tutti i mali ?   L'egoismo
La  distrazione  migliore?   Il  lavoro
La  sconfitta  peggiore?   Lo  scoraggiamento
I  migliori  professionisti?    I  bambini
Il  primo  bisogno?  Comunicare
La  felicità  più  grande  ?  Essere  utili  agli  altri
Il mistero  più  grande?  La  morte
Il  difetto  peggiore?  Il   malumore
La  persona  più  pericolosa?  Quello  che mente
Il sentimento  più  brutto?  Il rancore
Il  regalo  più  bello?  Il  perdono
Quello   indispensabile?  La  famiglia
La  rotta  migliore?  La  vita  giusta
La  sensazione  più  piacevole? La  pace  interiore
L'accoglienza  migliore? Il  sorriso
La  migliore medicina?   L'ottimismo
La   soddisfazione  più  grande?    La  fede
Le  persone  più  necessarie?  I  sacerdoti
La  casa  più bella  del mondo? L'amore.

giovedì 28 gennaio 2021

OSSI DI SEPPIA Eugenio Montale L'AGAVE SULLO SCOGLIO

28---1---2020

Tramontana

Ed  ora  sono  spariti  i circoli  d'ansia
che   discorrevano  il  lago  del  cuore 
e  quel  friggere  vasto  della  materia
che  discolora  e muore.
Oggi  una  volontà  di ferro  spazza  l'aria,
divelle  gli arbusti  , strapazza  i palmizi
e nel  mare  compresso  scava 
grandi  solchi  crestati  di bava.
Ogni  forma  si  squassa  nel  subbuglio 
degli  elementi; è  un urlo  solo, un  muglio
di  scerpate esistenze  ;  tutto schianta
l'ora  che passa ;  viaggiano  la cupola del  cielo
non  sai  se  foglie o uccelli-e non  son  più.
E  tu  che  tutta  ti scrolli  fra  i tonfi
dei venti  disfrenati
e strigi  a te  i bracci  gonfi
di  fiori  non  ancora  nati,
come  senti  nemici
gli  spiriti  che  la convulsa  terra 
sorvolano  a sciami,
mia  vita sottile , e  come  ami
oggi  le tue radici.

LETTERE SULL' EDUCAZIONE ESTETICA di: Friedrich Schiller "Lettera sesta" terza parte

 28--1--2020

E   così  poco  a  poco   viene  distrutta  la singola  vita  concreta ,  affinché  il tutto  astratto  possa  conservare   una  vita  insufficiente, e  lo stato  rimane  sempre  estraneo  ai  suoi  cittadini, perché  il sentimento  non  riesce  mai  a  trovarlo .  Costretta  a  semplificare  mediate   classificazioni  la molteplicità  dei  suoi  cittadini  , e  a non  ricevere  l'umanità  che  attraverso  rappresentanti  , di seconda  mano, la classe  governante  finisce  col  perdere  completamente  di vista  l'umanità  stessa , confondendola  con  un semplice  prodotto  dell'intelletto;  e il  governato  non può  che  ricevere  con  freddezza le leggi, così  poco  direttamente  rivolte  a lui. Stanca  infine   di mantenere  un legame  che  le viene  alleggerito   molto  poco  dallo stato, la  società  positiva  si dissolve  moralmente in uno  stato  di natura(e  tale  è già  da un  pezzo la sorte  della  maggior  parte  degli  stati  europei),  nel  quale  il  potere  pubblico  è  soltanto  un  partito  di più  , odiato e  ingannato  da colui  che lo rende  necessario , e  rispettato  soltanto  da chi  potrebbe  farne  a meno.
Poteva  forse  l'umanità  prendere  una   direzione  diversa  da  quella  che  prese  in realtà  , sotto  la  pressione  di questa  doppia  potenza  interiore  ed  esteriore?   Mentre  lo spirito  speculativo  aspira  nel regno  delle idee  a beni  che  non  si  possono  perdere  , doveva  diventare  uno  straniero  nel regno  dei  sensi,  e  per  la forma  perdere  la materia . Lo  spirito  pratico  invece , chiuso  in una  uniforme  cerchia  di oggetti  , e  in  questa   ancor  più  ristretto   da formule , doveva  perdere  di vista  il  libero  tutto  e  impoverirsi insieme  con  la sua  sfera . Il  primo  tentava  di modellare  il  reale  secondo  l'ideale  e  di  elevare  le condizioni  soggettive  della  sua  immaginazione  a  leggi  costitutive dell'esistenza delle cose ;  il secondo  precipitava nell'estremo  opposto  di valutare  tutta  l'esperienza   generale  secondo  un  particolare  frammento  di essa e di  voler  adattare  le  regole  della  propria  occupazione   ad   ogni  attività  senza  distinzione. L' uno  doveva  diventare  preda  di  una  vacua sottigliezza , l'altro  di una  pedantesca  angustia; perché  quello  stava  troppo  in alto  per  l'essere  singolo  , questo  troppo  in basso  rispetto  al tutto . Ma  il danno  di  questo  indirizzo  spirituale  non  si limitava  soltanto  al sapere  o  al   produrre  :  si  estendeva  non  meno  al sentire e all'agire .  Sappiamo  che  la sensibilità  dell'animo  dipende  per  il suo  grado  d'intensità  dalla vivacità  , per  la sua  estensione dalla  ricchezza   dell'immaginazione. Ora  la prevalenza  della  facoltà  analitica  priva  necessariamente  la  fantasia  della  sua  forza  e del  suo  fuoco, e  una  più  limitata  sfera  di oggetti   diminuisce  la ricchezza.  Perciò  il  pensatore  astratto ha  spesso  un cuore  freddo perché  analizza  le  sensazioni , che  invece  commuovono   l'anima  soltanto  come  un  tutto; l'uomo  d'affari  ha  assai  spesso  un cuore  angusto  , perché  la sua  immaginazione  , chiusa  nella  cerchia  uniforme   della  sua  professione , non   può  estendersi  ad  altri  modi  di  rappresentazione.
M' interessa  indicare  il dannoso  indirizzo  del  carattere  del  nostro  tempo  e le  sue  origini , non  già  i vantaggi  con  cui  la natura  lo compensa . Le  confesserò  volentieri  che  per  quanto  poco  possa  giovare  agli  individui  questo  sminuzzamento  del  loro essere , tuttavia  la specie  non  avrebbe  potuto  progredire  in  nessun altro modo.  Il  fenomeno    dell'umanità     greca  era   indiscutibilmente un  maximum  , che  non  poteva  né  mantenersi  a quel  grado  né  salire   ancora più  in  alto.  Non  mantenersi  : perché l'intelligenza doveva  inevitabilmente  essere  costretta  dal  complesso  di  conoscenze  che  già  possedeva  a  separarsi dal  sentimento  e  dall'intuizione per  aspirare  alla  chiarezza della  conoscenza ; e  neppure  salire più in  alto;   perché  solo  un  determinato  grado  di  chiarezza può  coesistere  con  una  determinata  ricchezza e con  un  determinato  calore. I  greci  avevano raggiunto  questo  grado  e,  se  avessero  voluto  progredire verso  un  più alto  perfezionamento  , avrebbero  dovuto  come  noi  rinunciare  alla  totalità  del loro essere , e  perseguire  la verità per  vie  separate.

=non  si tratta  di  abolire  , la  divisione  del  lavoro , ma di  creare  condizioni e  criteri  da renderla  stimolatrice   del  reale  progresso  creativo  di tutto  l'uomo in tutti  gli uomini.

martedì 26 gennaio 2021

Insegnami, o Dio di: J. Guitton

 26--1--2020
Insegnami,  o Dio,
a  usare  bene il tempo
che  tu  mi regali.
Insegnami a prevedere
senza  tormentarmi
e a  sognare  l'avvenire  sapendo
che  non sarà  come  lo  immagino oggi.
Insegnami  ad  agire  senza lasciarmi
soffocare  dall'ansia  e  dalla fretta.
Insegnami  ad  unire  la serenità
all'impegno  , lo zelo  alla pace.
Aiutami  quando  inizio 
perché  è allora  che  sono  debole.
Vigila  sulla  mia  attenzione  quando  lavoro.
E,  soprattutto, completa  tu  
ciò  che manca  alle  mie opere.

LE FERITE DELLA PSICHE di. Federica Menghinella

 26--1--2021
Intervista  al  professore V. Marino  Andreoli   che  analizza  i risvolti  psicologici  dell'enciclica   "Spe  Salvi" di Papa Ratzinger  .
------------Quando  guardiamo  alla violenza dobbiamo  sempre  distinguere  una  violenza  del corpo , una violenza  della personalità,  una violenza  che  può  persino  incidere  la personalità  senza  che  all'esterno si  veda niente , poi  c'è  anche  una  violenza  sociale che impedisce le relazioni tra  un  individuo  e gli altri. Le  ferite  psicologiche  sono  delle  lesioni  che si presentano  nella  personalità.----------------------------La  frustrazione è un  senso  di  malessere ,  di  dolore  che  si prova  quando  ci si  sente  non capiti  , quando  in un  determinato  ambiente  si viene  trattati  in  maniera  sconveniente  o persino  in maniera  violenta . Tutte  le ferite  colpiscono  il  senso  di frustrazione  , e  ciò  è una  forma  di  violenza  che  si  provoca  sul  singolo.-------------------------il senso  di frustrazione  ovvero  il  mal  d'essere  che  si  prova  in un  dato  ambiente  dipende  dalla società  , dei  criteri  attraverso  cui  la società  si regge e  penso  anche  al  microambiente  , la famiglia ,  la scuola  anche  questo  fa parte  delle  relazioni  . Le  ferite  psichiche  hanno  a che fare soprattutto  con  i sentimenti ,  i sentimenti  sono  i legami  e quindi  tradirli  significa  minare  la  sicurezza.---------------------
il senso di  frustrazione  dipende  molto  spesso  anche dal  linguaggio , da  come  è  fatta  la società.

    =  Cosa  distingue  il nostro tempo?

Ciò  che caratterizza  il nostro   tempo  è  che  sempre  di  più  i bisogni  primari  , sono  passati  dal corpo  alla psiche . Per  bisogni  primari  intendo  quegli  elementi  indispensabili  a sopravvivere  come  l'alimentazione , la  difesa  , la paura  di essere  eliminati;  questi bisogni  non  sono  più  primari  perché  sono  quasi  scontati e invece i bisogni  essenziali  di oggi  per  vivere  sono quelli  del  rispetto,   dell'essere  amati, di  non  trovarsi  soli . La  solitudine  è  certamente  una ferita. Questo    mondo insomma  è   certamente  pieno  di  ferite  psicologiche  che  si  possono  provare  ignorando  la persona; ci  sono  uomini che  sembrano  trasparenti , invisibili e  quindi  girano  in un  mondo pieno  di  gente  come  se  nemmeno  fossero  percepiti  , come se non  esistessero.----------------

        =Alzandoci  la mattina  come  dovremo  rapportarci  alla vita  di tutti i giorni?

Bisognerebbe   avere  chiari  almeno  dei  principi: ci sono  dei  principi  primi "che  appartengono  alla  città  del cielo", come  dice  Sant' Agostino .  Ma  c'è  anche  una  città  della  terra in cui  bisogna  seguire  dei  principi  per  migliorare  la  convivenza  umana  , per  poter  rispettare  di più  l'altro  come  uomo,  non  solo  come  immagine  di Cristo , come  figlio  di Dio . Anche  per  i  non credenti bisogna  alzarsi  al mattino  e percepire  che  ci sono  principi  da seguire e   purtroppo ricordarselo  in un  momento  come questo  in cui  il mondo  ha perso  ogni  direttiva , dove  si guarda  semplicemente  al  proprio  tornaconto , al  piccolo  potere  che di solito  è fatto  in  denaro. I  credenti  dovrebbero  ricordarsi  la speranza  di cui  parla  SPE  SALVI,  i   non credenti  dovrebbero  ricordarsi  che l'umanesimo  è una  grande  forza  e che  bisogna  fare  in modo  che  il  mondo sia  dominato  da  un  umanesimo. 

=  Dalle  parole  di Papa Ratzinger:
        "  Bisogna  trasformare  il mondo  prima  in umano  e poi  dall'umano in divino"


ESSE  QUAM  VIDERE    Cicerone

domenica 24 gennaio 2021

Unità dei cristiani come, unità della chiesa cristiana d'Europa

24--1--2021
Due   momenti storici , lontani  nel tempo e nello spazio ,fra di loro; ma profondamente  significativi. 
1° , Sua  Santità  Paolo 6°, chiede perdono , al Patriarca di Costantinopoli;
2° Sua Santità, Papa  Francesco, l'abbraccio ,con il Patriarca di Mosca.
Sono , segni di speranza, che non  devono  ne  possono, essere cristallizzati , nel tempo storico, ma  debbono  diventare  cammino.
L'unità  della chiesa  cristiana  d'Europa ,  perché il cristianesimo  è  Europa, e  le profonde  ferite  della  divisione sono nate in Europa.  Solo dall'unità  della chiesa  cristiana  europea , si può   ottenere l'unità dei cristiani nel mondo.
Il corpo mistico di Cristo, è tutta la chiesa cristiana , essa  è profondamente  variegata, e per questo carica di una ricchezza, cresciuta attraversa l'esperienza di uomini , donne cristiani. Le differenze teologiche, sono  oggi, non macigni di separazione, bensì  ricchezze , tesori da  mettere in comune. Il  capo  della chiesa  è Gesù, ed i dogma  fondanti della chiesa cristiana, sono quelli stabiliti , duemila anni fa, dai padri. Oggi,  l'unità,  come dialogo, fraternità, è fondamentale, ma richiede molta umiltà. Un incontro fraterno , un dialogo, su quelli che sono le problematiche del nuovo millennio, la  possibilità , di trovare approcci comuni, su  molte questioni, sono la via da percorrere. Per questo  è necessario che  , cadano,  tabù, pregiudizi, ignoranze , reciproche , sono quelli più profonde e radicati  che costituiscono i veri muri mentali, difficile da sradicare.
Lo  scisma  d'oriente, creò  una ferita  profonda  ancora oggi difficile da cicatrizzare, una frattura  dell'Europa , e dei popoli  europei. Due Europe , in antitesi , che  hanno  camminato  per secoli  , da soli.
Un' Europa orientale, che ha combattuto , prima l'Islam e poi l'ateismo bolscevico. Oggi questa  nostra Europa  ha iniziato un cammino verso la democrazia, e una evangelizzazione alla scoperta della sua identità cristiana  ortodossa. Lo  scisma d'occidente, ha portato l' Europa occidentale ad essere teatro di guerre  e persecuzioni, e da quell'orrore ne uscita  con la consapevolezza , che libertà di culto, tolleranza religiosa, siano  importanti per il rispetto della dignità di un uomo libero. 
Unità dei cristiani d'Europa , come unità del popolo europeo.

UNA CLASSE POLITICA ITALIANA, NON ALL ' ALTEZZA DEL POPOLO ITALIANO

24--1--2021

La  classe politica italiana, che abbiamo,  è stata scelto  da noi, oggi difronte  ad  uno stato  d'emergenza, così grave , evidenzia , la  mediocrità, ma soprattutto  un'incoscienza , oserei dire, criminale.
Il signore  Renzi, è solo un figlio di papà viziato, che gioca  a fare politica,  ma in fondo  non importa nulla , del popolo italiano.  Una  classe politica che accoglie  i malumori,   ma nello stesso tempo ,è incapace  di prendersi le responsabilità alle quali è chiamata.
Un  anno trascorso, brutto, molti  morti,  molte privazioni, moltissimi sacrifici, ai quali il popolo italiano,  è  stato chiamato ad affrontare.  Una catastrofe, una scuola  chiusa, che definisce un vero sbarramento  al futuro dei ragazzi italiani.  I veri partigiani, di questa insolita resistenza,  sono  i milioni  di italiani, che  hanno  dovuto rinunciare , al lavoro, , sono stati costretti a chiudere  le loro attività.  In  questo momento storico, è necessaria  una politica seria, rispettosa  del popolo italiano, che si assuma , la responsabilità  che le compete, guidare l'Italia  ad uscire da  questo tremendo momento storico.  E  non le squallide litigate.  Aprire  una campagna elettorale, e  portare l'Italia  al voto  equivale  al disprezzo  dei sacrifici che gli italiani hanno fatto fino ad oggi.

venerdì 22 gennaio 2021

OSSI DI SEPPIA Eugenio Montale

 22-1--2021
Il  fuoco che  scoppietta
nel  caminetto  verdeggia
e  un'aria  oscura grava
sopra un  mondo  indeciso.  Un  vecchio  stanco
dorme  accanto  a un  alare
il sonno  dell'abbandonato.
In  questa  luce  abissale
che  finge il  bronzo , non ti svegliare
addormentato! E tu  camminante
procedi  piano; ma prima
un  ramo  aggiungi  alla fiamma
del focolare e una  pigna 
matura alla cesta gettata
nel canto;  ne  cadono a terra
le  provigioni serbate 
pel  viaggio  finale.

L 'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE

 22--1--2021
Assai  lungo  sarebbe  parlare  di tutte  le organizzazioni  di carattere  politico  ,militare  ed economico che  s'intrecciano  nel mondo  .   alleanze  , trattati  di  mutua garanzia ,  di  cooperazione  finanziaria  e monetaria. Nel  mondo, ancor  pieno  di tanti  e pericolosi  contrasti , è  tutto  un  fiorire  d'associazioni che  tendono  a stringere  fra  di loro i popoli in modi  più  o meno  rigidi  e duraturi .è intanto per noi ragione  di compiacimento  e di speranza vedere avviato  il processo  d'unificazione  fra  i più  antichi  rappresentanti  della  civiltà occidentale.
Su  tutte  le organizzazioni  di carattere  universale  domina    l'O.N.U.(Organizzazione  delle Nazioni  unite),  che  il  26  giugno  1945 nel convegno  di  San Francisco  di  California  sostituì  la Società  delle nazioni , sorta  dopo  la  prima  guerra  mondiale , acquistando  molte  benemerenze ,  ma  rivelando  anche  un'insanabile  imperfezione.

L'O.N.U., che  ha sede a  New   York,  si  dirama  in molti  organi:  l'Assemblea  generale  , il  Consiglio  di sicurezza ,  il Consiglio  economico e sociale , il Consiglio  di  tutela  , la  Corte  di giustizia  , il  Segretariato  ,   che a  loro  volta  si  dividono  in altri  organi  e  commissioni speciali.
L'Assemblea  generale  è l'organo  supremo  , alle  cui  riunioni  partecipano  i rappresentati  di tutti  gli Stati  membri per discutere  le decisioni più importanti ; il Consiglio   di sicurezza  è  composto  di 11  membri  , di cui   cinque   sono  permanenti (Cina  ,  Francia , Gran  Bretagna , Stati Uniti e Russia) e  sei  elettivi . Esso , quando  accerta  l'esistenza  d'una  minaccia  alla  pace  o  un  atto  d'aggressione , può  raccomandare  le misure  provvisorie  che ritenga  necessarie  o  desiderabili , per  mantenere o  ristabilire  la pace  e  la  sicurezza internazionali. Ma  può  anche  fare  di più , poiché  è  nelle  sue facoltà  d'intervenire "  con  forze  aeree,  navali o terresti ".  Anzi, per  tale  eventualità  i membri  delle Nazioni  Unite sono  impegnati  a mettere  a  disposizione  del Consiglio di sicurezza le forze  armate ,  le  assistenze  e le  facilitazioni , compreso  il diritto  di  passaggio  ,  necessarie;  il Consiglio  di  tutela  è giustificato  dal  fatto  che  nella  vita  dei popoli , come  in quella  degli  individui  , esistono  "minori" bisogni  d'una  protezione,  ed  infatti  detto  Consiglio tutela  quei  territori  , come  è  avvenuto nel  caso  della Somalia  , che  nel processo di autogoverno, è stata  affidata alla guida di uno  Stato   delegato  dall'O.N.U.. Alla  Corte di giustizia , che  è il  principale  organo  giurisdizionale ,  possono  sottoporre  questioni  controverse tutti  gli Stati  che  fanno  parte  dell'O.N.U.  il   Consiglio economico  e  sociale (E.C.O.S.O.C.) si  propone  il rispetto  e l'osservanza  universale  dei diritti  dell'uomo e delle  libertà   fondamentali  per  tutti,  senza  distinzioni  di razza , sesso, lingua, e religione.  Le  Nazioni  Unite , partendo  dal  principio  che,  per  avere  rapporti  pacifici  e amichevoli fra  le nazioni è  necessario  incoraggiare  e  promuovere  il benessere , la  stabilità  economica , gli scambi culturali , ha  dato  vita  alla F.A.O.(Organizzazione  per l'alimentazione e l'agricoltura) con  sede  a Roma , allo scopo  d'ottenere un  più elevato  tenore  di  vita,  il pieno  impegno  della  mano  d'opera, il  progresso economico  e sociale  :  all'I.N.F.(Fondo  monetario internazionale),  per  la collaborazione  nei  problemi  finanziari  e monetari  e la  facilitazione  dei  pagamenti  fra le  Nazioni; l'U.N.E.S.C.O.(Organizzazione  delle Nazioni  Unite per  l'educazione , la scienza e la  cultura) che  soprattutto  si  propone  la collaborazione  internazionale  nella  scienza e  nell'educazione , e  perciò  studia  problemi  , promuove  inchieste , crea centri  di cooperazione scientifica , si  occupa  di aiutare  e  migliorare  l'insegnamento , crea scuole.

=sarebbe auspicabile, un buon funzionamento dell'ONU, anche con le dovute riforme, per risolvere ,i gravi problemi, di questo momento storico. Assistiamo , ad un  vero movimento di masse umane che non sono , ne si possono definire immigrati, in quanto non si tratta dei fenomeni emigratori del passato; bensì masse umane provenienti dal sud del mondo che si muovano, come fanno le masse degli animali nei lunghi spostamenti, vedendo il nord del mondo come il paese dei balocchi.
Una politica nuova  dei paesi del nord del mondo, fatta  di pacificazione e di giustizia , può portare a risolvere il gravissimo gap tra sud del mondo e nord del mondo, l'ONU è l'unica sede
  



mercoledì 20 gennaio 2021

LETTURE E RIFLESSIONI

 20--1--2021
= "  Il  cuore   francescano.  cuore  benedicente"   di.  Andrea  Arvalli
----Dare  la  pace  coinvolge  ancora oggi chi  l'annunzia  in  un'opera  di  pacificazione, sempre  esigente. Il  cuore  francescano  è un cuore  benedicente.---divenire  uomini  e  donne  di  benedizione, cosa  vuol dire? Significa essere  capaci  di dire bene di qualcuno,  cioè  di  lodarlo , essere  gioiosamente  e  liberamente  capaci  di  riconoscere ,  confessare  , parlare  bene  dell'opera che  Dio sta  compiendo  nell'altro ed  attraverso  di lui   a  beneficio  di tutti.  In  parole  povere  è tutto  il  contrario di:  mormorare, invidiare ,  criticare, dire  male , disprezzare,   svillaneggiare ecc.--
Il  Signore  ci insegna  a  trovare parole  buone , pure, limpide , calde , che guariscono, diano luce ,  calore, conforto , speranza , gioia , parole di lode, incoraggiamento , benedizione, perché è sulle  nostre  famiglie  e sulle  nostre  cose  scende  ancora  la benedizione  dell'Altissimo.

=!Follereau  :  fare  tutto  con  amore"   di.  Francesco  Colizzi

è  il suo  manifesto  programmatico, cui  resterà  fedele per tutta la vita:
" Dio è amore(...)  non dite  io  parlando  di voi stessi, e  non dite loro  parlando  degli altri, ma dite  noi (...)  l'unico  modo  di garantire  la felicità  è quello di pensare alla felicità  degli altri." 
L'amore come  estrema  risorsa  , ubiquitaria , alla  portata  di tutti e di  ognuno , da  tradurre in  azione risanatrice.------- E  tutte  queste  lebbre si  riconducono  alla  lebbra  di cui  siamo  personalmente  portatori: egoismo, indifferenza ,  culto  del  numero,  della forza e  del  denaro. Un  falso  che ci avvolge  subdolamente  e le  sue  macchie sono prive di sensibilità, come    quella  della  lebbra,  malattia. Il  torpore  dell'anima  chiusa  su  di se può   essere scambiato  per  felicità, ma  Follereau  avverte che  non si può  essere  felici da soli . è un  imperativo  morale ed è  autentica  saggezza .  La felicità , fugge  la  solitudine, essa  è  unione , è  comunione con l'altro ,  con gli altri, con  il genere  umano ,  con l'universo , con Dio.

=Pensieri  di  Benedetto  16°
" L'amore  non  ha  altra misura che  quello  di essere  senza  misura"
" L'amore  basta  e salva  l'uomo. Chi ama  è  un cristiano2
"  In ogni  piccolo ma  genuino atto di  amore  c'è  il senso  dell'universo"

="Essere  in due,  essere  forti "  di:  Emanuele  D'Aniello

"L'amore  è  come una  fornace che  purifica l'oro  dalle  impurità, la  pluralità  e  l'unità  camminano  assieme"
="I  problemi non si risolvano da soli"   di:  Emanuele  D'Aniello

"L'amore  può  durare tutta la  vita purché  si  accetti  che  possa  attraversare momenti  di conflitto , stanchezza ,  allontanamenti    e ritorni. Se  è  amore  può  ritornare indietro  e  ritrovare  l'antico  incanto"









lunedì 18 gennaio 2021

Il mio cammino spirituale, e lo scontro , con una certa realtà della chiesa cristiana cattolica locale

18--1---2021

=  La  chiesa  cristiana , in  generale, in particolare  , quella   cattolica , non  è una setta!  è  parte  integrante  della società   umana, uomini e donne, "  il  popolo di Dio"  , che vivono  in una  società, quindi, , non  una chiesa  cristiana  , da una parte , ed  il mondo  dall'altra parte;  e   tanto meno una chiesa  avulsa  dal resto del mondo, definito" peccato".  La  chiesa  è  costituita   da uomini e donne, con il proprio  carattere, con i personali talenti, con le proprie debolezze, e punti di forza. Il bene ed il male, sono parte integrante  dell'umanità.
=  Il " sentito dire", un mio professore  all'università , soleva dire:
"  Esiste  una differenza , fra ciò  che , il  professore ha detto   a lezione , e ciò  che  lo studente crede ,  che il professore abbia detto".
Senza ,  ricorrere  , a Freud , e  alla  psicanalisi, ma   ricordando  il pensiero , di un grande siciliano, Luigi Pirandello:  "  non esiste  , una verità assoluta, ma tante verità  , quanto sono  gli uomini"  , ed ancora :  "ciascuno  di noi , ha una  propria verità, e  vede  la realtà oggettiva , attraverso  il proprio interiore". In poche parole,  ogni uomo , comprende , ciò  che  un suo interlocutore  dice, attraverso il proprio  sentire , che  è costituito  , dal  proprio vissuto,  il quale  , è un  insieme  , di esperienza  della propria vita, grado di istruzione, e di  cultura.
= Tanti anni fa , ebbi la fortuna d 'incontrare, a Catania,  una  persona perbene ,un padre francescano,  che  fu il mio  padre spirituale. Mi  aiutò a crescere,  mi  fornì  saggi consigli, che apprezzo  molto, e che solo ora  riesco   a comprendere, e che purtroppo in passato non sono stata brava  a  mettere in pratica.
All'inizio, del  tunnel dell'orrore,  di questi brutti anni, ricordo  , una anziana  , contadina , in parrocchia, Belpasso , che  mi  investì con la seguente affermazione:" io non  capivo nulla della Santa Messa, a differenza di lei"  Odio , l'arroganza,  l'ignoranza, la maleducazione, con le  quali  la  marmaglia impone  la propria squallida  esistenza.
Alle lezioni  di pediatria, conobbi una ragazza catanese, abbiano iniziato a conoscerci, e così  ci siamo immersi in discorsi sulla fede. Lei stava  vivendo un particolare cammino con la sua parrocchia , ed io parlai del mio cammino a San Benedetto. Tutto  bene , fino ad un giorno, nel quale lei mise in dubbio non solo la mia presenza  a San Benedetto , ma pure il mio battesimo.   Osservando attentamente , mi resi conto della presenza, fra gli studenti, di una ragazza belpassese, parte  integrante della  marmaglia, che mi ha derubato  di trenta  anni della mia vita.
Sono stata  battezzata, appena sono venuta al mondo!  La  mia madrina   fu  , colei che  mi accolse, fra le sue braccia appena nata, mia nonna Palma.
Un parto,  in casa  , con l'iniziale  assistenza  della sola ostetrica,  difficile  perché  gemellare , e prematuro.  Il mio fratellino, non  ha superato il difficile momento, Concetto Maria Antonio. Subito, sono stati chiamati, il medico  ed il sacerdote. Sono stata fortemente desiderata, e sono arrivata dopo molti anni di attesa. Se sono qui  , lo debbo all'amore incondizionato  dei miei genitori e ad una comunità  che si è stretta attorno ai miei genitori.  Loro, erano molto amati e stimati, da  una piccola comunità,  un  paese  del ragusano.(un'altra Sicilia).
Il mio cammino spirituale  è da sempre un tutt'uno con la mia vita. Nel  1983(1984?)  sono stata ospite  a Roma , del convento delle francescane missionarie di Maria, di via Gusti. Il mondo francescano è fortemente presente nella mia famiglia, in particolare  , mia cugina Giovanna Raciti è una suora francescana, proprio di questa famiglia ,lei non è siciliana e non è mai venuta in Sicilia, lei è bolognese. Ricordo, i bei momenti vissuti  , in compagnia  di tante meravigliose donne.
Nel  progetto del mio futuro ,  c'era la mia laurea  e tramite essa , l'uscita dalla Sicilia; l'incontro  con San Benedetto mi portò a credere , che la chiesa  cristiana  catanese, potesse contribuire  al riscatto  e alla rinascita  della città.  Nonostante il giudizio negativo , di sacerdoti e di religiosi, continuai il mio cammino  fino   all'oblazione. La quale ho sempre considerato un dono di LUI. Ma  ben presto sono iniziati i guai :
Il primo guaio , l'incontro  con il parroco della parrocchia  Maria Santissima  Immacolata di Belpasso. 1990,l'inizio dell'inferno!  Negli anni  ottanta, non ricordo bene, Belpasso  è stato  al centro  di un fenomeno , quello delle apparizioni , di Maria.  Personalmente , non  mi sono  interessata ,ne  mi interessa  questo fenomeno. Il mio cammino spirituale , era tranquillo, e poi  non considero  fondamentali certi fenomeni. Non  chiederò  mai al Signore , prove  particolari e fenomeni  paranormali, per  darmi la certezza della sua esistenza.  Ma  ho  attenzionato,  il fenomeno , attraverso  l'ascolto, il parlare  delle  persone, attraverso i servizi giornalistici. Il  mio giudizio  fu severo:    "isterismo di massa" !  Affrontai , il problema  , con il mio padre spirituale , parlammo dell'aspetto umano ;   mi raccontò  , come lui  era  stato presente  diverse volte, e  che si era trovato , in effetti difronte , a persone con  molte  problematiche, e disagi  di vita.
Come  avevo  analizzato , la realtà , ha  analizzato  , da sacerdote , e da francescano,, il mio padre spirituale. La realtà  storica  dei tempi  che viviamo è complessa e  sono  presenti  molti problemi , ed  una  umanità, che  vive  una sofferenza esistenziale molto grave .(oggi la pandemia , ha fortemente peggiorato , la  condizione vitale di ciascuno di noi).  Una società  , così  altamente tecnologica, ha fortemente , disumanizzato  l'uomo, svuotato la vita umana dai valori importanti e dai sentimenti, abbiamo costruito  una società  dell'"apparire" e non dell'"essere", e abbiamo costruito una vita nella condizione dell'"avere".  L'evangelizzazione come acqua  da portare in questo deserto, è la via, da percorrere.  Il prete di campagna e mio assassino, appena conosciuta, nel 1990 mi investì con una filippica, e  guidò un linciaggio  violento nei riguardi della mia persona. Ero una povera cocotte, che la Madonna  apparsa a Belpasso aveva  miracolato con una conversione. Risposi ai suoi insulti, affermando  che non avevo bisogno di miracoli, né di conversione. Né  tanto meno di fenomeni da baraccone , per avere la certezza  della mia fede. E da qui l'infamia, che io non credo alla Madonna. Mi chiedo, perché  mi ha  fatto tanto male trasformando una ragazza onesta in un orrore?  Forse per  il trionfo del pontefice, o del vaticano. Trenta  anni di persecuzione sono molti!
San  Benedetto, tutto bene  fino a  quando:
La  priora ,madre G. mi fece questo, discorso:   "  Il Signore, vuole che  tu entri  nel monastero, ho detto  ad una persona , delle cose orrende  , sulla tua famiglia e su di te , in modo che lui , non possa  più pensare  a te"
Alcune settimane dopo, questo evento, venne a trovarmi a casa , un donna che faceva parte della comunità degli oblati, e qui a Belpasso  era molto conosciuta.  Ed ecco  il suo  discorso:
"  La  priora, ha  agito  per il tuo bene , ha allontanato  da te un ragazzo. Devi  pensare  , che il  matrimonio, la vita coniugale,  è una realtà brutta, pensa che devi servire , notte e giorno un uomo".
Ed  infine una consacrata, accolta a casa mia come amica e sorella , scopro che  ha la funzione di spia  della mia vita privata.
Mi sono chiesta, e mi chiedo  fino ad oggi in quale abisso dell'orrore  ero caduta. Nonostante tutto ciò , feci l'oblazione, 1993. Ma   non era arrivato ,ancora , l'inferno!
Teresa  Calanna, entrò  in monastero, iniziando  il suo  noviziato; ma  dopo alcuni mesi, la priora informò  , la comunità degli oblati , che  Teresa  , era  andata via  dal monastero , perché era  un'etilista cronica.  Teresa, venne  a casa mia,  e aprì il suo cuore  raccontando la sua vita, un mondo lontano da me anni luce. L'accolsi come amica e sorella, fragile. Teresa  raccontò , del suo  personale  ,  rapporto  con la priora durante il suo noviziato;  anche Danilo, mi raccontò , della sua esperienza  a San Martino delle scale , nel  monastero benedettino. La  priora venne a sapere , ed iniziò il mio isolamento , con l'ordine ai due ragazzi di non avvicinarsi a me.  Ma il terremoto era appena iniziato!
Teresa Calanna,  e Don Michele Musumeci, mi  raccontano:
"  Maria Grazia, una ragazza che io non ho mai conosciuto, era stata presentata alla priora di San Benedetto, la quale decise che doveva entrare in monastero, e chiese un colloquio. Il colloquio  essendo privato,   non mi è stato  riferito, ma Don Michele  mi raccontò:" La  priora  aveva accolto Maria Grazia,  con calore , abbracciandola  fortemente, e aveva esortato la ragazza a non guardare  , né a pensare  ad un ragazzo, ma doveva avere nel cuore solo Gesù, colui che l'amava"  La  ragazza dopo questo colloquio  stette molto male e   al dire di Don Michele aveva subito un trauma, e  qui la battuta  del monaco, " ma madre G. è una lesbica". Un   abisso di orrore si aprì  sotto i miei piedi, questo aggiunto all'orrore del prete di campagna , mi portarono a lasciare San Benedetto e  chiudere per sempre con la chiesa cristiana cattolica locale.  Ho fatto un grosso errore , quello di raccontare questo  particolare a Maria Trovato, un consacrata espulsa dalla sua  fraternità, venuta da noi oblati e non accettata da nessuno, solo io l'ho portata a casa mia. Una donna frustrata che ha pensato ad una vendetta, purtroppo le avevo raccontato delle mie meravigliose esperienze nella chiesa di Catania, e di Roma. Una vendetta, al fine di non farmi entrare in nessuno ambiente religioso, ma  si è fortemente sbagliata, io non ho mai avuto una vocazione monastica, anzi credo che in una società come la nostra i monasteri non hanno alcuna funzione.  Ha solo ottenuto, che la chiesa ha perso, me per sempre. L'abbraccio , è un  importante  gesto , con il quale  l'umanità tutta , comunica. L'abbraccio è fondamentale , per lo sviluppo armonico somatopsichico del bambino, sin dal suo nascere. Il bambino percepisce e comunica con il corpo. L'abbraccio esprime: affetto , sicurezza, fiducia.
Come posso giudicare male l'abbraccio? Si dice:"  dimmi con chi pratichi e ti dirò chi sei". Chi ho praticato io?  chi ho fatto entrare a casa ?  La  feccia della chiesa cattolica catanese!
Un mio collega e amico mi fece una domanda, tanto tempo fa:  "  come fa  una ragazza come te , intelligente e colta, a  stare dentro la chiesa cattolica?"" La risposta è l'orrore che ho sopportato





























sabato 16 gennaio 2021

E INTANTO DIO ASPETTA di: Raoul Follereau

 16---1---2021

Ma   no,  non  può  essere  malvagio  colui
che  rifiuta , colui  che  dice  no  alla pietà
che  si fa  viva  in lui, che  storce  il capo
appena  gli  tende  la mano.

Egoista  ?    Non  sempre.

Non  sa,  ecco  tutto.

Crede  che  la vita  sia  la sua  vita.
L'universo,  il suo  piccolo  universo,
al quale  tutto  ruota  attorno,
quietamente , miseramente.

Ditegli: "La   fame".  Scuote  il capo.
Non capisce .
Come volete  che capisca?
Egli  non ha   mai avuto fame.

Ditegli  :"   La  lebbra",
Di  scatto, gli  viene  naturale  rispondervi:
" Il dottore".

Perché  appena  gli  capita  un  raffreddore  
o un' indigestione, il medico  è  alla porta,
ritto  che aspetta.

No  sa...
Ditegli :" La  disperazione".
Replica  all'improvviso." Il  buon  Dio , il  paradiso".
E segue  un fiume  di parole  vane , profumate
di speranza , gargarismi  abituali di persone felici.

Non     sa   che quelle  parole  non  hanno senso,
che  non  significano  niente  , niente assolutamente ,
per  quelli che  hanno  troppa  fame,
per quelli  che  avevano  fame
ancor  prima  di nascere.

E  che  nel   cuore   dei miserabili,
degli  appestati d'ogni  malattia,
degli  abbandonati  da ogni  speranza ,
il buon  Dio non ha  nemmeno  un posticino.

Il buon Dio che intanto  li aspetta.

giovedì 14 gennaio 2021

LETTRE SULL'EDUCAZIONE ESTETICA DELL'UOMO di: Friedrich Schiller "Lettera sesta" (seconda parte)

14---1---2021

=    Questo  squilibrio  , che  l'arte e la scienza  iniziarono   nell'intimo  dell'uomo , fu  reso  completo  e generale  dal  nuovo  spirito  del governo. Certamente  non c'era  d'aspettarsi  che  la  semplice  organizzazione   delle  prime  repubbliche  potesse  sopravvivere  alla  semplicità  dei  primi  costumi  e rapporti;  ma  invece  di salire  ad una vita  organica  superiore  decade  ad  un  volgare  e grossolano  meccanismo. Quella  natura  di polipo  propria  degli  stati  greci  , in cui  ogni  individuo  godeva di  una vita  indipendente e,  se  necessario  , poteva  diventare  un  tutto  , fece posto  ad  un  artificioso  congegno, in cui  dall'accozzamento  di particelle  infinite  ma  inanimate  , si  forma  nel  tutto  una  vita  meccanica. Allora  furono  separati  l'uno  dall'altra  , lo  Stato e  la Chiesa , le leggi e i  costumi; il piacere  fu separato  dal lavoro , il  mezzo  dallo scopo  , lo  sforzo dal  compenso.  Eternamente  legato  solo ad  un  piccolo  frammento  del  tutto, l'uomo stesso  si  forma  solo  come  frammento, e  non  avendo  mai  altro  nell'orecchio che  il  monotono  rumore  della  ruota  ch'egli  gira, non  sviluppa  qui  l'armonia  del  suo  essere , e  invece  di esprimersi  nella  sua  natura  l'umanità  , diventa  soltanto  una  copia della  sua  occupazione  o  della  scienza  cui  attende . Ma  anche  la scarsa  frammentaria  relazione  che  unisce  ancora  i singoli  membri  al tutto  non  dipende  da forme  che  essi  si  diano  liberamente (poiché come  si  potrebbe  affidare  alla loro  libertà  un  meccanismo  tanto  artificioso  e  pauroso  della luce?), bensì  viene   loro  prescritta  con  scrupoloso  rigore  da  un  formulario  , in  cui si tiene  legata   la  loro  libera  intelligenza . La   lettera  morta si sostituisce  alla ragione viva, e una  memoria  esercitata  si  fa guida  più sicura  di   quel  che  non  siano  il genio  e il sentimento.
Se   la società  fa  dell'ufficio  occupato  la misura   dell'uomo,  se  in uno  dei  suoi  cittadini  onora  la sola  memoria ;  in  un  altro  l'intelletto  classificatore   , in  un  terzo l'abilità   meccanica; se  qui,  indifferente  al carattere , insiste  solo  sulla  conoscenza, là  invece  perdona ad  uno spirito  d'ordine  e ad  un  contegno  legale  il   più     grande        ottenebramento  dell'intelletto, se al  tempo  stesso  da  queste  singole  capacità  pretende  tanto  d'intensità  , quanto  di estensione   condona  al soggetto  ,  possiamo  meravigliarci che le atre  facoltà  dell'animo  vengano   trascurate  , perché  tutta  la cura  sia  rivolta  all'unica  che  dà  onore  e ricompensa?   Certamente  sappiamo  che  il genio   vigoroso  non fa dei  limiti  del  proprio  lavoro  i limiti  anche   della sua  attività, ma  il talento  mediocre  consuma  nell'ufficio  che  gli è toccato  in sorte  tutta  la scarsa  somma  delle    sue  forze  , e  deve  avere               un'intelligenza  non  comune  chi,  senza   danneggiare  la sua  professione  , trova  il tempo  di  attendere  ancora , per  diletto  , ad  altre  occupazioni. Inoltre  raramente  è  una  buona  raccomandazione  presso  lo stato  , se  le forze  superano  i doveri della  carica, o  se  la  superiore  esigenza  spirituale  dell'uomo di genio  crea  all'ufficio  un rivale  .  Lo  stato è  così  geloso  dell'esclusivo   possesso  dei  suoi  servitori , che  si  deciderà  più  facilmente  ( e chi può  dargli  toto?) a  dividere  il suo  uomo  con  una  Venere  Citerea  che  non  con una  Venere  Urania.

=distinzione   fra  l'amore  spirituale (Urania)  e  l'amore  animale(Citerea).  L'autore vuole  indicare  come  lo stato  moderno  preferisca  indirizzare  gli uomini all'appagamento  dei  bisogni  inferiori  sensuali  piuttosto  che  lasciare  sviluppare  inclinazioni  ad  attitudini   spirituali .  Si  tratta  comunque  dei falsi  bisogni  immediati  , delle  forme  selvagge  di  sensualità  superficiale  ed  ottenebrate  ,  che  costituiscono  ottime  compensazioni  adatte  alla  conservazione del  sistema.

=è  realizzata  così  la  completa  distruzione  dell'uomo  ;  questo  quadro  valeva  ieri  ma  continua  a valere  oggi. La  sopravvivenza  fisica  della  specie  umana  può  benissimo  accompagnarsi  , come  si  può  constatare  con  tutta  calma  , con  un  nulla  di fatto  per  quanto  riguarda  l'intelligenza  e  la maturazione  sociale e morale .  Il  progresso  tecnico non è  sufficiente  a garantire  il valore dell'uomo . La  prospettiva  delineata  vuole  indicare  la gravità  della  situazione  contemporanea  contro  il  generale  atteggiamento  di retorica autoesaltazione  dell'uomo , che  pone  i valori  in  una  dimensione  intimistica , privata , statica  , atemporale ; atteggiamento  fatto  proprio  in  pratica anche  dalla  morale  cattolica ,  mentre  il suo  più  autentico  significato  dovrebbe  corrispondere  alle  esigenze  morali  di  perfezionamento  crescente che  si  opporrebbero  alla  società  borghese.  

lunedì 11 gennaio 2021

"Don Benzi , il San Francesco dei nostri giorni " di: Gianfranco Grieco

 11--1---2021
"Non    abbiate  paura , del  male   che c'è  nel mondo;  abbiate  paura  del bene che  manca"
                Don  Oreste  Benzi
Era  anche  lui  un,  francescano  tutto  di un pezzo. Il  suo  nome  don  Oreste  Benzi.  Amava  i poveri, gli  ultimi , gli indifesi,  le donne  prostitute : tutti  quelli  che  non hanno  voce  e non  contano  nulla  davanti  agli uomini,  ma  contano  davanti  a Dio . è  vissuto  povero, ed è morto  povero , come San Francesco. Non  è  morto  , come  lui ,  sulla  nuda terra,  ma  è morto  senza  nulla avere.
Negli  anni  turbolenti del post--68, Don  Oreste , fondava la comunità "Papa  Giovanni 23°", duecento  case  famiglie e oltre  trenta  comunità  terapeutiche  per  il recupero  dei  tossicodipendenti.
Nel  commentare  , alcuni  giorni  prima di morire, la tragica  morte di Giovanna  Reggiani , diceva: 
"  I  funzionari  della  polizia  romena  con i quali  collaboriamo per  il rimpatrio  delle  giovani  rumene liberate  dalla  prostituzione  ci  dicono che i lupi  feroci  siete  voi italiani.  Siete  voi  che  forgiate  , mantenete  i  criminali romeni che  le sfruttano  e le tengono  schiave  del sesso con  duecento  milioni  di euro  di guadagno all'anno"


= La  tragedia  europea  , che si è consumata e si consuma sotto i nostri  , ipocriti  occhi.  Un'Europa  dell'est  povera che esce  dopo 70  anni di  dittatura  bolscevica, da un isolamento  , ma soprattutto una Europa povera. Non siamo stati e non siamo capaci, di lottare  contro una criminalità, organizzata e agguerrita, per proteggere e dare diritti di uguaglianza , ai nostri fratelli e sorelle  Dell'Europa orientale.
E poi ipocritamente  ci interessiamo della spazzatura Africana!

UNA TERAPIA PER LIBERARSI DI TANTI IDOLI di : Vincenzo Coli

 11--1--2021
"  Il  Verbo  si  fece carne  è venne ad abitare  in mezzo  a noi"(Gv.  1,4)
L'espressione  dell'Evangelista  sottolinea  il  realismo  della venuta  del Figlio  di Dio, in mezzo a noi, nella  storia  dell'umanità .  
Nell'Antico  Testamento si parla  di  una  presenza , invisibile  e temibile  , nella  tenda  o nel tempio o  di una  presenza  spirituale  della Sapienza  tramite  la legge. Con il  Natale  abbiamo  la presenza  personale  e  visibile  di Dio . L'esperienza  dello  stesso  Evangelista , nella  sua  Prima  lettera (1Gv. 1,   1,4)..una presenza  per  la  comunione  con Dio  e con  gli  uomini . La  comunione con  Dio , luce  e amore , è  riconosciuta  e vissuta  dalla fede  e  dall'amore  fraterno .  Il termine   CARNI  indica  l'uomo nella  sua  condizione di  debolezza e di  moralità, siamo  in grado  di  comprendere  la  serietà  e la  grandezza  dell'amore  di Dio? Francesco  amante  di Cristo,  ha voluto  ,  con  il presepe  , rappresentare  e  cantare  l'amore  umile di Dio.

domenica 10 gennaio 2021

COPPIA E INTEGRAZIONE di: Emanuele D'Aniello

10---1---2021
---Comunicare  il  conflitto  ha di solito  ripercussioni  favorevoli sia  per  la  persona, sia  per  la  coppia .  Ci  si sente  sollevati ed  inoltre  il  rapporto  ne  beneficia  , un'aria  nuova profuma  la relazione.  Per  affrontare  questo  dialogo  delicato   è necessario  prepararsi  . Per  prima   cosa  evitare  di iniziare  quando  si  è  arrabbiati, aspettando  che  ci  passi, ritrovando la serenità  dell'anima  ,  armonizzando  le  percezioni  personali  , la realtà.  Secondariamente è  bene  ricordarci  che  ogni  persona  è  limitata  pertanto  è  utile  mettersi  alla  pari.   è inoltre  positivo  preparare  bene  quello  che si vuole  dire  con chiarezza , senza  secondi  fini, evitando di  umiliare  l'altro\a  magari  preparandosi  allo specchio.--------------------------Infine  , è  bene dire  all'altro cosa ci  si aspetta  da lui.  L'amore   è  rispettoso  e  paziente  verso  il cammino  dell'altro  , capisce  che  nulla  è definitivamente   acquisito e  compiuto.  Cresce  così  in  un amore profondo  e  realista che  conosce  le proprie    fragilità,  i  passi falsi  , ma  è  ancora  capace  di sognare e di  contemplare  attraverso  la fede la  presenza  di Dio  nella  vita stessa della relazione  che apre  all'infinito.

venerdì 8 gennaio 2021

Giacomo Leopardi "La ginestra o il fiore del deserto" [ E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce, Giovanni , 3, 19]

8--1--2021
    Qui  su  l'arida  schiena
Del  formidabil  monte
Sterminator  Vesevo,
La  qual  null'altro  allegra arbor  né fiore,
Tuoi  cespi  solitari  intorno   spargi,
Odorata  ginestra ,
Contenta  dei  deserti .  Anco   ti vidi
De'  tuoi steli  abbellir  l'erme  contrade
Che  cingon  la  cittade
La  qual  fu  donna  de' mortali  un tempo,
E  del  perduto  impero
Par  che  col  grave  e  taciturno  aspetto
Faccian  fede  e  ricordo  al passeggero.
Or  ti  riveggo   in questo  suol , di  tristi
Lochi  e  dal mondo  abbandonati  amante,
E  d'afflitte  fortune  ognor  compagna.
Questi  campi  cosparsi
Di  ceneri  infeconde , e ricoperti
Dell'impietrata  lava,
Che  sotto  i passi  al  peregrin  risona;
Dove s'annida  e si  contorce  al sole
La  serpe  , e  dove  al noto
Cavernoso covil  torna il coniglio;
Fur  liete  ville  e  colti,
E  biondeggiar   di spighe , e  risonaro
Di   muggito d'armenti;
Fur  giardini  e  palagi,
Agli  ozi  de'  potenti
Gradito  ospizio  ;  e fur  città  famose 
Che  coi  torrenti  suoi  l'altero  monte
Dall'ignea  bocca  fulminando  oppresse
Con  gli abitanti  insieme . Or  tutto  intorno
Una  ruina  involve,
Dove  tu  siedi , o  fior  gentile , e  quasi 
I  danni  altrui  commiserando  , al cielo 
Di  dolcissimo  odor  mandi  un profumo ,
Che  il deserto consola . A  queste  piagge 
Venga  colui  che  d'esaltar  con lode
Il  nostro  stato  ha  in uso , e  vegga  quanto
è  il genere  nostro  in cura 
All'amante  natura .  E  la  possanza 
Qui  con  giusta  misura 
Anco  estimar  potrà   dell' uman  seme,
Cui  la dura  nutrice , ov'ei  men  teme,
Con   lieve  moto  in un  momento  annulla
In  parte , e  può  con  moti
Poco  men  lievi  ancor  subitamente 
Annichilare  in tutto,
Dipinte  in queste rive
Son  dell'umana  gente
Le  magnifiche  sorti  e progressive.

    Qui  mira  e qui  ti   specchia ,
Secol  superbo  e sciocco,
Che  il calle insino  allora 
Dal  risorto  pensier segnato  innanti
Abbandonasti  , e  volti  addietro  i passi,
Del  ritornar  ti  vanti,
E  procedere  il  chiami.
Al  tuo  pargoleggiar  gl'ingegni  tutti,
Di  cui  lor  sorte  rea  padre  ti  fece
Vanno adulando  , ancora
Ch'a   ludibrio  talora
T'  abbian  fra  se. Non io
Con  tal  vergogna scenderò  sotterra;
Ma  il disprezzo  piuttosto  che  si serra
Di  te  nel  petto  mio,
Mostrato  avrò  quanto si possa  aperto;
Ben  ch'io  sappia  che  obblio
Preme  chi  troppo  all'età  propria  increbbe.
Di  questo  mal  , che  teco 
Mi fia  comune , assai finor mi  rido.
Libertà vai sognando , e servo a un tempo
Vuoi  di novo  il pensiero,
Sol  per cui  risorgemmo 
Della  barbarie  in parte , e  per cui  solo
Si  cresce in civiltà  , che  sola  in meglio
Guida  i pubblici  fati.
Così  ti  spiacque il  vero
Dell'aspra  sorte  e del depresso  loco
Che  natura  ci diè.  Per  questo  il  tergo
Vigliaccamente  rivolgesti  al lume
Che  il fe  palese ;   e,  fuggitivo  , appelli
Vil  chi   lui  segue  , e  solo
Magnanimo  colui
Che se  schernendo  o  gli  altri,  astuto  o folle,
Fin  sopra  gli astri  il mortal  grado  estolle.
    

    Uom   di povero  stato  e membra  inferme
Che  sia  dell'alma  generoso  ed  alto,
Non  chiama  a  se  né  stima 
Ricco  d'or  né   gagliardo,
E  di splendida  vita  o di  valente 
Persona  infra  la gente 
Non  fa  risibil mostra;
Ma  se  di forza  e di  tesor mendico
Lascia  parer  senza  vergogna , e  noma
Parlando  , apertamente , e  di sue cose
Fa stima  al  vero uguale .
Magnanimo  animale
Non  credo  io  già , ma  stolto,
Quel  che  nato  a perir  , nutrito  in pene,
Dice  , a  goder son  fatto,
E  di  fetido  orgoglio
Empie  le arte , eccelsi  fati  e nove
Felicità  , quali  il ciel  tutto  ignora,
Non  pur  quest'orbe  , promettendo  in terra
A popoli  che  un'onda
Di  mar  commosso, un  fiato
D'aura  maligna , un  sotterraneo  crollo
Distrugge  sì  , che  avanza 
A  gran  pena  di lor  la  rimembranza.
Nobil  natura  è quella
Che  a   sollevar  s'ardisce
Gli  occhi  mortali  incontra
Al  comun  fato,  e che  con  franca  lingua,
Nulla  al  ver   detraendo ,
Confessa  il mal  che  ci fu   dato  in sorte,
E  il basso  stato  e  frale;
Quella  che  grande  e forte
Mostra  se  nel soffrir  , né  gli  odii e l'ire
Fraterne,   ancor  più  gravi
D'ogni  altro  danno , accresce
Alle  miserie  sue,  l'uomo  incolpando
Del  suo  dolor  , ma   dà  la colpa  a  quella
Che  veramente  è  rea  , che  de'  mortali
Madre    è  di parto  e  di voler  matrigna.
Costei  chiama  inimica;  e  incontro  a  questa  
Congiunta  esser  pensando,
Siccome  è  il vero  , ed  ordinata  in  pria
L'umana  compagnia,
Tutti  fra  se  confederati  estima
Gli uomini  , e  tutti  abbraccia 
Con  vero  amor  , porgendo
Valida e  pronta  ed  aspettando  aita
Negli  alterni  perigli e  nelle  angosce
Della  guerra   comune  . Ed  alle  offese
Dell'uomo   armar  la destra  ,  e  laccio  porre
Al  vicino  ed  inciampo ,
Stolto  crede  così  qual  forza  in campo 
Cinto  d'oste contraria  , in  sul  più  vivo
Incalzar  degli  assalti,
Gl'inimici  obbliando  , acerbe  gare 
Imprender  con  gli amici ,
E  sparger  fuga e fulminar  col  brando
Infra  i propri  guerrieri.
Così  fatti  pensieri
Quando  fien   , come  fur  , palesi  al volgo,
E  quell'orror  che  primo 
Contra  l'empia   natura
Strinse  i mortali in  social catena,
Fia  ricondotto in parte
Da  verace  saper  , l'onesto  e il retto
Conversar  cittadino,
E  giustizia  e  pietade  , altra  radice
Avranno  allor  che  non  superbe  fole,
Ove  fondata  probità  del  volgo
Così star  suole  in piede 
Quale  star  può  quel  ch'ha  in  error la sede.
    

    Sovente in queste  rive,
Che,  desolate  ,  a  bruno
Veste il flutto  indurato  , e  par  che  ondeggi,
Seggo  la notte;  e su  la mesta  landa
In  purissimo  azzurro
Veggo  dall'alto  fiammeggiar  le stelle,
Cui  di lontan  fa specchio
Il mare ,  e tutto  di scintille  in giro
Per  lo  voto  seren  brillar  il mondo.
E  poi  che  gli occhi  a quelle  luci  appunto ,
Ch'a  lor  sembrano  un punto,
E  sono  immense , in  guisa
Che  un punto  a petto  a lor  son  terra  e mare
Veracemente  ;  a cui  
L'umo  non  pur , ma  questo
Globo  ove  l'uomo  è nulla,
Sconosciuto  è del tutto  ,  e quando  miro
Quegli  ancor  più  senz'alcun  fin  remoti
Nodi  quasi  di stelle,
Ch'a  noi  paion  qual  nebbia  , a cui  non  l'uomo
E  non  la terra  sol, ma  tutte  in uno,
Del  numero  infinite  e  della  mole,
Con  l'aureo  sole  insiem  , le  nostre  stelle
O  sono  ignote , o  così  paion come
Essi alla  terra  , un  punto
Di  luce  nebulosa;  al  pensier mio
Che  sembri  allora, o prole
Dell'uomo ?  E  rimembrando
Il  tuo  stato  quaggiù , di  cui  fa  segno
I l  suol  ch'io  premo  ;  e poi  dall'altra  parte,
Che  te  signora  e fine
Credi  tu  data  al  Tutto , e  quante  volte
Favoleggiar  ti piacque, in questo  oscuro
Granel  di sabbia , il  qual  di terra  ha  nome,
Per  tua  cagion  , dell'universe  cose
Scender gli  autori  , e  conversar sovente
Co' tuoi   piacevolmente , e  che  i  derisi
Sogni  rinnovellando , ai  saggi  insulta
Fin  la presente  età , che  in  conoscenza 
Ed  in  civil  costume 
Sembra  tutte  avanzar ;  qual  moto  allora,
Mortal  prole infelice , o  qual  pensiero
Verso te  finalmente  il cor  m'assale?
Non  so se  il riso  o la  pietà  prevale.

    Come  d'arbor cadendo  un  picciol  pomo,
Cui  là  nel tardo  autunno
Maturità  senz'altra   forza atterra,
D'un  popol  di formiche  i dolci  alberghi,
Cavati  in molle  gleba
Con  gran  lavoro , e  l'opre
E  le  ricchezze  che  adunate  a prova
Con  lungo  affaticar  l'assidua  gente
Avea  provvidamente  al tempo estivo,
Schiaccia ,   diserta  e copre
In  un punto  ;  così  d'alto  piombando,
Dall'utero  tonante
Scaglia  al ciel  profondo,
Di  ceneri  e di  pomici  e di  sassi
Notte  e ruina , infusa
Di   bollenti  ruscelli,
O  pel  montano  fianco
Furiosa  tra  l'erba
Di  liquefatti  massi
E  di  metalli e  d'infocata    arena
Scendendo  immensa  piena,
Le  cittadi  che  il mar  là  su  l'estremo
Lido  aspergea  , confuse
E  infranse  e ricoperse
In  pochi  istati  :  onde  su  quelle  or  pasce
La  capra , e  città  nove
Sorgon  dall'altra  banda  , a cui  sgabello
Son  le sepolte  , e  le  prostrate mura
L'arduo  monte al  suo  piè  quasi  calpesta.
Non  ha  natura  al seme
Dell'uomo  più  stima  o cura
Che  alla  formica  : se più rara  in quello
Che  nell'altra  è la strage,
Non  avvien  ciò  d'altronde
Fuor  che  l'uom  sue  prosapie  ha  men  feconde.

    Ben   mille  ed  ottocento  
Anni  varcar  poi  che  spariro , oppressi
Dall'ignea forza , i  popolati seggi,
E  il  villanello  intento
Ai  vigneti  , che  a stento in questi  campi 
Nutre  la  morta zolla e  incenerita  ,
Ancor  leva  lo  sguardo
Sospettoso  alla  vetta
Fatal  , che  nulla  ma  fatta  più  mite
Ancor  siede  tremenda,  ancor  minaccia
A lui  strage  ed  ai  figli ed  agli averi
Lor  poverelli . E  spesso
Il  meschino in sul  tetto
Dell'ostel  villereccio, alla  vagante 
Aura   giacendo  tutta  notte insonne ,
E  balzando  più  volte  , esplora  il corso
Del  temuto  bollor  , che  si  riversa
Dall'inesausto  grembo
Su  l'arenoso  dorso , a cui riluce
Di  Capri  la marina
E  di Napoli  il porto e  Mergellina.
E  se  appressar  lo  vede , or  se nel  cupo
Del  domestico pozzo  ode  mai  l'acqua 
Fervendo gorgogliar, desta i figliuoli,
Desta  la moglie in fretta, e via , con  quanto
Di  lor  cose rapir  posson , fuggendo,
Vede  lontan  l'usato
Suo  nido  , e  il picciol campo,
Che  gli  fu  dalla  fame  unico  schermo,
Preda  al  flutto  rovente,
Che  crepitando  giunge , e  inesorato
Durabilmente  sovra quei si  spiega.
Torna  al  celeste  raggio
Dopo l'antica  obblivion  l'estinta
Pompei  , come sepolto
Scheletro , cui  di terra
Avarizia o pietà  rende  all'aperto,
E  dal deserto  foro  
Diritto  infra  le file
Dei  mozzi  colonnati  il  peregrino
Lunge  contempla  il  bipartito giogo
E  la cresta  fumante ,
Che alla  sparsa ruina ancor minaccia.
E  nell'orror  della  secreta notte
Per  li vacui  teatri ,
Per  li templi  deformi e per  le  rotte
Case  , ove  i  parti  il  pipistrello  asconde,
Come  sinistra  face 
Che  per  voti palagi  atra  s'aggiri,
Corre  il baglior  della  funerea  lava,
Che   di lontan  per l'ombre
Rosseggia  e  i  lochi  intorno  intorno  tinge.
Così  , dell'uomo  ignara  e  dell'etadi
Ch'egli  chiama  antiche , e  del  seguir che  fanno 
Dopo  gli avi  e nepoti,
Sta  natura  ognor  verde  , anzi procede
Per  si  lungo  cammino
Che  sembra star .  Caggiono  i regni intanto,
Passan  genti  e  linguaggi, ella  nol  vede;
E  l'uom  d'eternità  s'arroga  il vanto.

    E  tu,  lenta  ginestra,
Che  di selve odorate
Queste campagne dispogliate  adorni,
Anche  tu  presto  alla  crudel  possanza
Soccomberai  del  sotterraneo  foco,
che  ritornando al loco 
Già  noto,  stenderà  l'avaro  lembo
Su  tue  molli foreste . E  piegherai
Sotto  il fascio mortal non  renitente
Il  tuo  capo  innocente;
Ma  non  piegato  insino  allora  indarno
Codardamente  supplicando  innanzi
Al  futuro  oppressor  ; ma  non  eretto
Con forsennato  orgoglio inver le stelle,
Nè  sul  deserto , dove
E  la sede e i  natali
Non  per  voler  ma  per  fortuna  avesti;
Ma  più  saggia  , ma  tanto 
Meno  inferma  dell'uom , quanto  le frali
Tue  stirpi  non  credesti 
O  dal fato  o dal  te  fatte  immortali.