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mercoledì 31 agosto 2022

Guillaume Apollinaire "Alcools : Le campane "

31--8--2022

Zingaro   bello  amore  mio
Ci  siamo  amati  storditamente 
Senti  che razza  di  scampanio
E  vuoi  non  lo sappia  la gente

Ci  siamo  nascosti  assai  male
Con  tante  campane  a tiro
Dai   campanili   son  state  a guardare  
E ora  lo spargono   in giro

Domani  Cipriano  ed  Enrico
Maria  Orsola  e  Caterina
La fornaia  e suo  marito
E  poi  Geltrude   mia  cugina

Sorrideranno  quando  passerò
Nascondersi  chi  più  potrà 
Sarai  lontano Io  piangerò
    Ne  morirò  chissà. 

Agosto 1943

 31--8--2022





                                        
La  foto   del 1943, documenta l'entrata degli  inglesi  a  Belpasso.
Ci troviamo  in via Roma(oggi), all'altezza del club   progressista;  sulla mia sinistra, è evidente un palazzo con dei  balconi, sono quattro, ed uno centrale, è il palazzo dei  Baroni Romeo delle Terrazze. Oggi non esiste più!   
è stato demolito   negli anni settanta  per costruire un brutto palazzo che  avrebbe dovuto  sancire il nuovo  potere economico, il palazzo della  banca popolare di Belpasso. Oggi , la  banca  non esiste più, a dimostrazione  che l'economia ha bisogno di intelligenza.

Dolcezze Sicilia

 31--8---2022

                                            



lunedì 29 agosto 2022

sabato 27 agosto 2022

Card. John Henry Newman , 1801--1890, Parochial and Plain Sermons,1 Serm.5

 27--8--2022
Il  nostro  Salvatore  dice:" Sforzatavi  di entrare  per la porta  stretta ".  Ciò  deve  essere  interpretato  con  molta prudenza .  Tutto  il contenuto  delle Sacre  Scritture  ci porta  a credere  che  la sua   verità  non sarà  accolta  calorosamente  da molti   uomini  , perché  va contro  l'opinione  diffusa  e i  comuni   sentimenti  dell'uomo  e del mondo ;    quando  anche  essa  sarà   accolta  da un  uomo  , sarà   rifiutata  da  quanto  resta  in lui  della vecchia natura , così  come  è  rifiutata  da   tutti  gli altri  che  non  l'hanno  accolta  . Simbolo  della  vera  religione  è " la luce  che   brilla  nelle tenebre ".  Anche  se,  senza  dubbio,  vi sono  periodi  in cui  scoppia   un entusiasmo   repentino  per la verità...,la   popolarità  della verità  dura poco , appare  all'improvviso  e   scompare   subito  , non  cresce  regolarmente  e nemmeno   costantemente . Solo  l'errore   cresce  ed è  accolto  calorosamente  da molti..
La  verità  ha  in sé  un  potere  tale  da  obbligare  l'uomo  a  proclamarla  a parole  , ma  quando  l'uomo  si  appresta  ad agire  ,  invece  di  obbedire  alla  verità  , la  sostituisce  con  qualche  idolo. Di    conseguenza  , quando  in un  paese  si  parla   molto di   religione , quando  si  è  contenti  che tutti  se  ne preoccupino, uno spirito  saggio  si preoccuperà  di sapere  se non  si onora  di fatto  qualche  sostituto  al suo  posto, se  sono davvero le   verità  della  parola di Dio e non  le illusioni  dell'uomo ad essere  divenute  popolari  , se  la forma  accolta  non ha  in sé  solo  quanto  della verità  può  essere  accettato  dalla  ragione  e  dalla  coscienza  ,  insomma  se,   ad attirare  molti  discepoli  , è  Satana  trasformato  in angelo di luce  invece  che  la luce stessa.

Guillaume Apollinaire

27--8--2022

Ho  avuto il coraggio  di guardare  indietro
I cadaveri  dei miei   giorni
Segnano  la mia strada  e li  piango
Alcuni   si  putrefanno  nelle chiese italiane
O  in boschetti  di limoni
Che  fioriscono  e insieme  fruttificano 
In ogni  stagione 
Altri  giorni  hanno  pianto  prima  di morire  in  taverne
Dove    fiori  di fuoco  rotavano
Negli occhi  d'una  mulatta  inventrice  della poesia
E  le rose  dell'elettricità    s'aprano  ancora
Nel  giardino della mia memoria. 

giovedì 25 agosto 2022

da: La voce 15--12--1914 Giuseppe Prezzolini

 25--8--2022

Con  Mussolini
Questa  sarà  , con il  beneplacito  di  De   Robertis  , la pagina  mia.  Dovevo  dire  la vostra , lettori  amici  che  vi lagnate  perché  mancherà  Prezzolini . Ma  no. Se  non volete  che questo.-
Politica  , azione ;  ma  si fanno  meglio altrove . Ora  c'è  "il  Popolo" . E  io sono  a  Roma per  aiutar  Mussolini. Sapete  che è  "  un  uomo"?  Ha   fatto  un quotidiano  in una  settimana . Tutti  gli  "uomini  tecnici"  sono  meravigliati , perché  non  sanno  che cosa  è  " un uomo"  . Sanno  soltanto  che cosa  è un  "uomo tecnico" .
Allora  è venuta  fuori  la storia  dei fondi  . Ma  "il popolo " è  nato  nel modo  più puro  e,  per dir tutto  , più  povero che  sia  possibile . Si vedrà.
Non sanno  che cos'è  "un uomo". "Un  uomo"  è,  per esempio ,  anche  i suoi  amici.  I suoi  amici  sono  il suo prolungamento . "Un    uomo" è  il suo passato . E  soprattutto  il suo avvenire , che  agisce   sul presente ossia  quello  che gli altri  sperano  da lui , la fiducia . Dunque ,parole  d'ordine , con  Mussolini . Vorrei  che tanti   amici   della "Voce" , dalle  provincie,  dai paesi  , lavorassero  con lui .  Perché  non informare?   Essi  hanno  , qui  dalla " Voce", avuto  certi  indirizzi  ed illuminazioni.  Ora  si tratta  di applicare . Hanno   studiato  i problemi  politici  economici  morali  artistici  italiani . Si   mostrino  nelle  loro manifestazioni  regionali e locali.  Sanno  che  cos'è   un'ingiustizia  , che  cos'è  l'imbecillità  .  Stanino  , i pigri  . Su  , col  pungolo  , ai  renitenti . Costringano  l'animo  dei  loro concittadini  a  tubarsi  e a prendere  contatto  con la realtà.
A che  cosa  servono  queste  "piccole  riviste"  se non  a preparare  lo "stato maggiore"  di movimenti  più vasti?
Le invasioni d'Italia   sono state  fatte  fin  ora  soltanto  dai barbari  .  Quando avverrà  l'invasione  dei civili?
"Il   Popolo "  non è  che   una preparazione .  Dopo  la   risoluzione , guerresca  speriamo , bisognerà  ritornare all'Italia.

= l'ascesa al potere di Mussolini , ha  avuto il consenso del  popolo italiano, ma soprattutto ha avuto il sostegno degli intellettuali  italiani. Mi auguro , che la brutta storia non si ripeta!
Ma spesso si  formulano  gli errori di sempre, come  l'atteggiamento  dell'Europa con Putin , che mi ricorda tanto quello assunto dalla stessa Europa  con Hitler.  
Nella retorica  di  Prezzolini  intravedo , una certa retorica russa  putiniana, le dittature  hanno sempre lo stesso linguaggio.

Tesori d' Italia :

 25--8--2022

                            


Giuseppe Ungaretti " Allegria di naufragi "

 25--8--2022

E   subito  riprende  
il viaggio
come
dopo  il naufragio
un superstite 
lupo di mare.
    
    Versa  il  14   febbraio  1917   

mercoledì 24 agosto 2022

Petronio " Satyricon "

24--8--2022

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Così  parlò  Filerote , così  poi  Ganimede ."Lui  fa  dei  discorsi  che  non  stanno  né  in cielo  né  in terra, ma  intanto  nessuno   si preoccupava  di come   infierisce la carestia. Per  dio,  non  un  boccone  di pane  sono  riuscito a  trovare  quest' oggi.  E  la siccità   come continua!  è già  un  anno  che siamo  alla fame . Maledetti  gli edili, che sono  in  combutta  coi fornai: "Appoggia  me  che appoggio   te".  E così  il popolo  minuto è in crisi , che  gli altri , le grosse   ganasce, fanno  sempre carnevale . Oh  ,  avessimo  quei  leoni  ch'io  trovai   qui  appena   giunsi  dall'Asia!  Quello  era  un vivere . Ce  ne fossero   a migliaia  così  , la Sicilia  non reggerebbe  al confronto . Ti  tartassavano  queste carogne , che  era  un'ira   di dio. In  particolare ricordo  Safinio . Abitava  a quei  tempi  all'Arco Vecchio  , ch'io  ero  ancora   un ragazzo  . Tutto  pepe quell'uomo . Dovunque  andava , faceva  fuoco  e fiamme. Però  giusto , però  fidato,  amico  con  l'amico , che  anche   al buio  potevi  senza timore  giocarci  alla morra insieme.  Ma in   consiglio  come  li pettinava  uno  per uno .  E non  che parlasse  per   metafore,  ma  chiaro  e tondo . Quando  poi  si  produceva  nel foro , la sua voce  saliva  come  una tromba. E  mai che  sudasse  o sputasse  , che  aveva,  direi, qualcosa  di asiatico.   E  con che garbo  rispondeva al saluto , rivolgendosi  a ciascuno  per nome  , come  uno  di noi !  E così  in quel tempo  il grano  era niente . A  comprare  un   soldo  di pane, in due non si riusciva   a finirlo . Oggi  un occhio  di  bue  , se lo guardo  , è  più grosso . Ahi , ahi, ogni  giorno  è peggio! Questo  paese cresce  all'ingiù come  la coda  del vitello .   Ma  perché   noi ci  teniamo  un edile  che vale  un fico  secco, pronto  per  un soldo   a giocarsi  la  nostra vita ?  è così   che lui  in casa  fa bisboccia , lui  che   guadagna  più denaro  in un  giorno  di quanto  un altro  non ne ha  di patrimonio . So  ben  io  come  ha  guadagnato  mille  monete  d'oro!  Ma,  se noi  avessimo  i coglioni , lui  non si  darebbe  tante  arie.  Ma  oggi il popolo  è così: leoni  in casa , lepri  fuori.  Quanto  a me  ,   già  mi sono  mangiato  i quattro  stracci  che avevo , e,  se,  continua  la  carestia  ,  venderò  la bicocca .  E  come può  andare  a finire , se  né gli  dei  né  gli uomini si  muovono   a pietà  di questo paese? Ch'io  non   veda  più  i miei cari,  se non  sono  sicuro  che  tutto  questo  è voluto   dagli dei . Non  c' è  uno  che  nel cielo  guardi  il cielo , non  uno  che   osservi  il digiuno , non  uno  per cui Giove  valga  un  fischio , ma  tutti,  gli occhi  bassi  , fanno  il computo di quanto  posseggono . Ma  un   tempo  le dame  dell'aristocrazia  ascendevano il colle  a piede  nudi, sparsi  i capelli  , puro il cuore,  e  pregavano  Giove  per  la pioggia .  Così  subito  pioveva  a catinelle  , o  allora  o mai  più , e tutti   se  la ridevano  bagnati  come sorci.  Così  invece  gli dei hanno  i piedi legati, perché  noi  non si  ha religione . I  campi  si  stendono..."

=  in questo discorso, quanto di attuale?   Attraverso i secoli  , l'umanità scorre sempre nello stesso modo, con i problemi di sempre. Ma  c'è da chiedersi   quanto  la decadenza  della Roma imperiale ricorda quella  di oggi?

martedì 23 agosto 2022

La Fontaine "La Gatta cambiata in Donna"

23--8--2022
C'era  una  volta  un   Uomo  ed  una   Gatta,
una  Gatta  sì cara  fra  le care,
ch'ei   ne  provava  una passione matta
a  sentirla  soltanto  miagolare.

E  pregò  tanto  il cielo  ,che  il   Destino
per   contentare  le sue  strane  voglie ,
a  forza  d'incantesimo, un mattino
la fece  donna  e gliela  diede  in moglie.

Dir  non vi  posso  in rima 
i baci  e le finezze  e le carezze,
che fa  questa  sposina  al malinconico
suo marito , più pazzo  ancor  di  prima .
Essa  lo bacia  ed ei  muore  distrutto
nel  ben  della sua  Gatta,
che crede  donna  in tutto  e dappertutto.

Un giorno  , sul  più bello  , ecco  le pare 
d'udire  un topolino  a rosicchiare  .....
Alzasi,  guarda , ascolta,
le pare  e non  le par ;  ma  un'altra  volta
che   il topo   venne , e  sotto  la sembianza 
di donna  non conobbe  ancor la  Gatta ,
questa  dall'indol  tratta,
ad  inseguirlo  prese   per la stanza .

Tale  e tanta  è la forza  di natura ,
che  a un certo  punto  più  non si  ripiega;
invano  poi  di toglier  si  procura 
la  fragranza  che  il  vaso  abbia  assorbita,
o  alla stoffa  di togliere  la piega.
Càcciala  fuori  a colpi  di bastone ,
a colpi  di  staffile  pur  la caccia ,
àrmati  pur  di forca  e di balestra,
l'indole  torna ..e  se  le chiudi  in faccia
la porta , tornerà  dalla  finestra.

Eugenio Montale "Ossi di seppia"

 23--8--2022

Cigola  la carrucola  del pozzo,
l'acqua  sale  alla luce e vi  si diffonde.
Trema  un ricordo nel  ricolmo  secchio,
nel puro  cerchio  un'immagine ride.
Accosto  il volto  a  evanescenti  labbri,
si deforma  il passato, si fa  vecchio  ,
appartiene  ad un  altro....
                            Ah che  già stride 
la  ruota  , ti  ridona  all'atro  fondo,
visione, una  distanza  ci divide.

lunedì 22 agosto 2022

Tanta gioia , tanta gratitudine

 22---8--2022
Frontespizio del:           "Manuale   di  Filotea"
        del Sacerdote     Milanese      Giuseppe  Riva
penitenziere     della  Metropolitana
    Antonino    Raffaelli       Via  Giusti  N.  35    Milano

è il frontespizio  del libro  , della mia  bisnonna  Rosalia   Grifò  Gulisano, la mamma della mia nonna  materna , Palma  .
Non ho  mai  conosciuto, la mia  bisnonna  ,  è seppellita  , nel cimitero di Belpasso.
In  questo  libro, che  custodisco  con grande cura , si trovano  , insieme  a delle  immaginette , dei  piccoli  fogli   di carta , con appunti  scritti  di suo pugno.
Conosco  , questa mia  nonna,   per tratti  , pochi  , ma  sufficienti   a tratteggiare  la sua persona . Era  , ordine francescano  terziario, ebbe un ruolo molto importante   nell'educazione   dei suoi nipoti , ed  era  rigorosa.  Ed  è attraverso  , la mia  mamma,  e la mia  nonna  Palma , che  giunge a me  , il suo rigore , ed  il carattere borghese  della mia educazione.   Molto , mi è stato raccontato del suo rigore, e  di  quanto  amore  e cura mise,  nell'educazione  ,  dei suoi  figli( due  maschi , e due femmine) e dei suoi nipoti.  Un aneddoto  , che  ha accompagnato  la mia  infanzia , racconta  , come  la  bisnonna  Rosalia  , era  intransigente  quando si trattava  della scuola. Uno  dei suoi  figli, non voleva andare  a scuola . Lei  , parlò con un uomo , che  possedeva una cava di pietra  , dove lavoravano  anche dei bambini; vestì  , il figlio bene  e lo consegnò  a quest'uomo ,  per il lavoro nella cava , per una settimana.   Allo scadere dei sette giorni, il bambino  ritornò a casa , tutto  lacero  e ferito, chiese perdono  alla mamma  e ritornò a scuola.
Questo racconto , come  monito , ha fatto  da filo    conduttore  ,  nella mia educazione  , e nel mio preciso rapporto  con la scuola.    Ho frequentato  , la scuola  prima  e dopo l'università ,  con assoluta  responsabilità  . Sono stata educata  al rispetto , dei miei genitori , della nonna e dei miei zii, dei miei professori,  per la loro età, e per l'autorità che rappresentano. 
Rispetto , ed ubbidienza!
Esisteva un ottimo rapporto   genitori-professori, e mio padre  era fiero di me.
Ho studiato  , anche  con molta ribellione , ma entro  i limiti  dell'educazione, andando   controcorrente,  perché  non ho mai  accettato  , la  scuola  e l'istruzione , come  nozionismo e  mi sono  sempre rifiutata  , di  essere considerata:" un bidone da riempire".   Ma  ho creduto che studio  , volesse  dire : cultura, conoscenza, sviluppo  della personalità, acquisizione di una mente elastica capace di analizzare e comprendere la realtà oggettiva".
Camminare , lavorando  molto , con grandi sacrifici, per ottenere  il massimo.
Libertà , come  consapevolezza , come  responsabilità . La mia  educazione  costruita su  fondamenti  come: onestà,  moralità, rispetto  di se  e degli altri; libertà  ha il significato, di cammino della vita , con  assoluta  responsabilità, sia nei  miei  riguardi  ,  che  nei riguardi  , dei  miei  genitori, della   famiglia, della società.
Sin da ragazza , mi è stata  data  una  libertà, che  mi ha permesso , di frequentare  la scuola, l'università,  di viaggiare , andavo  su a Bologna , da sola , a trovare i miei cari.
La mia libertà  , ha avuto come fondamento  , non  solo  l'assoluta responsabilità  , ma , soprattutto,  la fiducia che i miei ,mi   hanno , sempre accordata.
Sono  cresciuta , maturata , con  la consapevolezza  della mia  onestà, serietà, come donna  e come  persona , fuori dagli  schemi volgari   , dell'assurda realtà che mi circonda.
Quando  affermavo  , ai miei  amici di un tempo, di essere una ragazza libera, i loro cervelli bacati hanno pensato, orrore.  Ma   erano  figli di villani,  e non  potevano né possono comprendere che la mia libertà  si chiama:"  cultura,  conoscenza!"
Gli  orrori  , le infamie  ,di questi anni, con le quali sono stata  aggredita  dalla marmaglia  che mi circonda , sono  l'espressione del profondo odio che nutrono nei miei riguardi.

domenica 21 agosto 2022

Bertolt Brecht da: " Libro di devozioni domestiche " -Leggenda del soldato morto --

21--8--2022

    1

E  siccome  non c'erano  speranze 
di pace  dopo  quattro  primavere,
il soldato tirò  le conseguenze:
da eroe volle cadere.
    2
Ma  la guerra  non era   ancora  in porto,
per questo  al  Kaiser  spiacque 
che il soldato se ne fosse   morto,
in anticipo gli parve.
    3
Mentre  l'estate  sfiorava  le fosse 
ed  il soldato  dormiva di già ,
la commissione  medio-milita-
re   una  notte si  mosse.
    4
La  commissione  medica  si spinse
fino  al cimitero ,
disseppellì  con vanga  benedetta 
il defunto guerriero.
    5
Ed   il dottore  visitò  con scrupolo  
il  soldato o i resti  del soldato .
Dichiarò  ch'era  " abile-arruolato "
e s'imboscava di fronte  al pericolo.
    6
Il soldato  si  presero con sé
nella  bella notte  blu.
Senza  l'elmo  si potevano vedere
le stelle  della  patria  lassù.
    7
Acquavite  bruciante gli versarono 
nella  salma imputridita ,
due  infermiere  appesero al suo braccio 
e  una donna  per metà  svestita.
    8
E siccome  lui  puzza  di putredine
davanti  un prete  zoppica
e sulla  testa  gli  agita  un  turibolo
perché  non puzzi  troppo.
    9
Davanti  la banda fra  il chiasso dei  piatti
suona  una marcia  briosa.
Ed  il soldato  , esperto  del mestiere,
scaraventa  le gambe dal sedere.
    10
Il  braccio  intorno  a lui  , fraternamente ,
due  sanitari marciano , se no
lui  nella  melma  gli  ripiomberebbe
e questo  accadere non può. 
    11
Hanno  dipinto il sudario del  morto
di nero  di bianco  di rosso
e glielo  portano  davanti, lo  sporco
sotto  i colori  rimane  nascosto.
    12
Precedeva  un signore  con  il frak
e la camicia dura
come  ogni buon tedesco che  si sa
il dovere non trascura.
    13
Passarono  così   tra  il  chiasso  dei  piatti
per  lo  stradale ombroso
ed   il soldato  barcollava  come
un  bioccolo in un  giorno  nevoso.
    14
I   gatti  e i cani  gridano
e i topi  nei campi  con fischio  selvaggio,
non  saranno  mai  francesi
sarebbe per loro un oltraggio.
    15
E quando  i  villaggi  traversano 
un mucchio  di donne  era là.
Si  chinano  le  piante . Splende  la  luna piena.
E  tutti  gridano hurrà.
    16
Con  il chiasso  dei  piatti  e gli  arrivederci!
E   donna  e cane e  pretonzolo!
E  in mezzo  il soldato morto
come  uno  scimmiotto sbronzo.
    17
E  quando  i villaggi traversano 
nessuno  riesce  a vederlo 
tanti  gli stanno  in cerchio
con  il chiasso dei  piatti e gli  hurrà.
    18
Tanti  ballano  e schiamazzano intorno
a lui  che  nessuno  lo vede.
E  forse  lo  vedresti  ma  dall'alto
dove  splendono  solo le stelle.
    19
Le  stelle  non ci sono sempre
e  l'aurora sorge.
Marcia  il soldato , esperto del mestiere,
verso  un'eroica  morte.

= la guerra  è  sempre un orrore ,  un gioco dei potenti!

Umberto Saba da: "Ultime cose " --Ultimi versi a Lima--

21--8--2022

La   banda  militare  che affollava
vie  più  il Corso la sera, i fanaletti
oscillanti  alla marcia--il   battistrada 
tronfio  alzava  e abbassava  il suo   bastone --;
le  tue compagne : la buona , la scaltra,
l'infedele  in amore ; il verde  fuori 
e dentro  la città,   le laceranti 
sirene  dei  vapori  che  partivano ;
le   osterie  di campagna;
                            queste   cose
furono  un giorno  --ricordi --cui  venne,
una   a una  , una fine.
                        La   memoria ,
amica  come l'edera  alle  tombe,
cari  frammenti ne  riporta  in dono. 

venerdì 19 agosto 2022

I fiori del male - Charles Baudelaire "Spleen e ideale"

 19--8--2022
Sed   non  satiata

Bizzarra  deità ,  bruna  come  le notti,
dal profumo  commisto  di muschio e d'avana,
opera  di qualche  obi, il Faust  della  savana,
strega dal fianco d'ebano, figlia  delle  nere  mezzanotti,

l'elisir  della tua  bocca  dove  fa  sfoggio amore
lo preferisco  all'oppio , al porto, ai vini più rari;
quando  i miei  desideri   vengono  a te  in  carovana ,
gli occhi  tuoi  sono  il pozzo  cui  bevono  i dolori.

Da  quei  due grandi  occhi  neri, spiragli  dell'anima,
versami  meno fuoco  , o  demone spietato!
Non  sono  io  lo Stige  per nove  volte   abbracciarti,

ahimè! né  posso , Megera  lasciva  , per  fiaccarti
in  codesta  tua foga  e  metterti  alle  strette ,
diventare  Proserpina  nell'inferno del tuo letto!

giovedì 18 agosto 2022

Pierre De Blois

 18--8--2022
Cristo  , che  ha ricevuto lo Spirito , non  ha fatto  i suoi  doni  agli uomini in modo  misurato  , ed  ancora  non cessa  di farne "Dalla  sua  pienezza  noi  tutti  abbiamo  ricevuto"(Gv   1,16) e  "nulla  si sottrae  al suo  calore" (Sal  18,7).
è lui  che  ha  un fuoco  in Sion ed una  fornace in Gerusalemme (Is. 31,9)  . è  il fuoco  che Cristo  è venuto  ad accendere  sulla terra . Egli  si è   manifestato  anche in lingue  di fuoco . Di  questo fuoco  Geremia  dice: "Dall'alto egli  ha scagliato un  fuoco  nelle  mie ossa  e lo  ha fatto  penetrare "(Lam. 1,13). Lo  Spirito Santo  ha veramente  abitato  in Cristo , pienamente  e  realmente  . Ed  egli  ha  effuso  su  tutti  il suo  Spirito :" A  ciascuno  è data  una  manifestazione  particolare  dello Spirito  per  l'utilità  comune ". Ed  aggiunge  :" Vi  sono  diversità  di  carismi  , ma uno solo  è lo Spirito ;  vi sono  diversità  di ministeri, ma  uno solo  è il Signore ;    vi sono  diversità  di  operazioni ,  ma uno solo  è Dio , che  opera  tutto  in tutti "(1Cor  12,  4-6).  A  causa  di questa  diversità  di carismi  , lo Spirito Santo è   designato  dal Fuoco , come  dall'olio , dal  vino,  dall'acqua .
Egli  è fuoco  , perché  arde  sempre  , ed  infatti  colui  che è stato  infiammato  da  lui  una  sola  volta  non cessa  di ardere , cioè  di amare  con ardore . "Sono  venuto  a portare  il fuoco  sulla  terra;  e vorrei  che fosse  già acceso!".

Catania -La mia città-

 18--8--2022
L'acqua  a   linzolu,
La  fontana  dell'Amenano.

Io : Giovanni Verga

 18--8--2022

    Catania, 4  ottobre  1920
Carissimo  fratello,
Stamattina  ho ricevuto  questo telegramma, che  ti  comunico,  sapendo di   farti  piacere  "più piacere  a suo fratello  Mario " come  dice  l'amico  De  Roberto:" Roma , 3  ottobre, ore  19,30-Verga  Giovanni  Catania -Sono lieto  di parteciparla   che  S. M.  il Re  su  mia   proposta  in seguito  a  voto  dal  Consiglio  dei  Ministri con decreto odierno  ha  nominato la  S. V.  Senatore   del Regno - Presidente Consiglio  Ministri Giolitti"  A  me  veramente  me ne  importa  assai  meno  di te; ma  non ho  voluto  sembrare  né  posatore ,  non accettando, né villano , non  ringraziando , come  ho  fatto  con questo  telegramma  che vale  , almeno  è costato  , più  dell'onoranza . "A S. E.  Giolitti Roma - Grato  a  sua   Maestà  , a  Vostra  Eccellenza    e al   Consiglio  dei  Ministri  dell'onore  fattomi. La  ringrazio  particolarmente  della  gentile  partecipazione . Verga "  A   qualche  amico il telegramma   è sembrato  troppo  secco, ma  è quello   che  volevo, né  posatore  né  villano , con   questi  nostri reggitori,  dall'alto  al  basso,  che   ci  portano  alla rovina   e al  disonore....Basta   parliamo   di cose  allegre ...E  queste   sarebbero  nella speranza  di  vederci  da queste parti.
                                                Tuo  Giovanni
Ma   con  te  solo,  fratello mio , se  questo  senatorio   ti fa piacere  , io  voglio  rammentare  con  le  lagrime   di gratitudine  agli occhi  ,il nostro  eroico padre , che  con cinque  figli   e senza  risorse  per sbarcare  tanto  lunario , e con  gli occhi chiusi  in  quell'epoca  e in  quelle  condizioni  mi recò  avanti  oltre  i  limiti  del  suo orizzonte limitato. -La nostra   cara  Madre  , che  fece  tanto  essa  pure , e  s'impose  il  maggior  sacrificio  per  una  mamma,  e  in  quelle  condizioni ,di lasciarmi    partire  a  conquistare  il mio  ideale , aiutandomi  in ogni  modo come  poteva. Alla cara  Nonna , che  mi  aiutò  in ogni  modo  coi suoi  risparmi  a  cominciare dalle  prime  mille lire  che mi  diede  nel  1867  per andare fuori.  Alla  cara  Mamma  Vanna  che si  sobbarcò tanto  alle fatiche  e   alla  privazione   nostra. A te, che mi  hai  aiutato  tanto,  come potevi .   E  basta. Gloria  e  paradiso  ai Morti , e  gratitudine  a te  . Che  per me  , ormai  ,  son  finito quasi   del tutto  e prossimo  alla fine . Ti  stringo  al cuore.

mercoledì 10 agosto 2022

Satyricon -Petronio

 10--8--2022
4.
E  allora?  Il  rabbuffo  se lo  meritano  i genitori , che  rifiutano  per i propri figli  una disciplina  severa  che  li faccia   progredire.  Prima  infatti,  come  tutto il resto , anche  le loro speranze   sacrificano  all'ambizione . Poi  , nella  fretta  di riuscire , spingono  al  foro  chi   è ancora  immaturo  per  una scelta  , e , pur   ammettendo  che  non  c'è   niente  di più  impegnativo  dell'eloquenza ,  paludano  a quel  modo  bimbi  ancor  in via   di  nascere . Ma  lasciassero   graduare  i   programmi , in maniera  che i  giovani  scolari  si  imbevessero  di   letture   severe , e  conformassero  gli animi   ai pensieri  della filosofia  , e  cancellassero con stilo  spietato  parole  e parole , e  ascoltassero  a   lungo  quel  che  intendono  imitare  , e  si   convincessero  che  non è   magnifico   affatto  ciò  che piace  ai   marmocchi , allora  si che   quella  grande  oratoria  avrebbe  il peso  della sua  maestà . Ora  invece   da  bimbi  in scuola  giocano  , da  giovani  nel  foro  fanno  ridere , da   vecchi-ed  è più riprovevole  ancora  -   non ce n'è uno  che  voglia   ammettere  di aver  da bimbo  studiato  a vanvera. Ma, perché  tu  non   pensi  ch'io  condanni  l'improvvisazione  alla buona  nei modi  di Lucilio, io  pure  in versi  esprimerò  quel  che sento:
    Chi  di   un'arte  severa  ambisce  i  frutti
    ed  applica  la mente  a grandi cose  ,
    pria   squadri  a linee  austere  la sua vita.
    La  torva  reggia  a fronte  alta  non  curi,
    né   scrocchi  pranzi  al seguito  di despoti,
    né  il fuoco  della mente   tra gentaglia 
    spenga  nel vino  , né  in teatro  sieda
    ad   applaudire  gli istrioni su  compenso.
Ma  sia  che  a lui  sorrida  la  rocca  di Pallade  in armi,
o  la terra  in  cui  vive  di Sparta  il  colono, o  l'albergo
delle  Sirene  , gli  anni  suoi  primi  tra  i versi  traduca 
ed  al fonte  meonio  con  cuore  gaudioso  egli  beva .
Poi  che  avrà  pascolato  col gregge  di Socrate , spazi
a briglia  sciolta  e  l'armi  del grande  Demostene  scuota .
Allora  a lui  d'intorno  si  addensi  la schiera  romana ,
e  ai suoi  greci  estranea di  un nuovo  profumo  lo  asperga .
Talora  si  sottragga  dal foro  la pagina  in  corsa,
e la Fortuna  tuoni  segnata  dal  moto  veloce .
Diano  pure  materia  le guerre  di truce  melode,
e Cicerone  indomito  con  fiere  parole  minacci.
Di  tai pregi  orna  l'animo ;invaso  da  larga  corrente  
tu  pierie parole  dal  petto  farai  scaturire ".

Ferie d'agosto! Giosue Carducci --Dipartita--

 10--8--2022
Quando  parto  da  voi,  dolce signora,
Scura  la terra  e grigio  il cielo  appare,
Odo  gufi cantar  dentro  e di  fuora,
E  gli alberi non  restan  di  guardare.
Brulli , stupidi in vista  e  intirizziti,
Guardano   a lungo  come sbigottiti:
Guardan  , crollano il capo e fuggon  via,
E  toranan sempre  . Oh  trista  compagnia!

--O  trista  compagnia, che  cosa vuoi?
--Noi   ti  guardiamo   perché  morto sei.
Noi  siam  gli  spettri  de '  pensieri tuoi,
Noi  siam  gli spettri  de '  pensier  di lei.
Ier  tra  canti  d'uccelli  e tutti  in fiore :
Oh  come  fugge  la vita  e l'amore!
Oggi  ti  accompagniamo  al cimitero:
Oh  come  freddo  e lungo è il   tempo nero!
 

Ferie d'agosto! canti di Castelvecchio-- L'usignolo e i suoi rivali-- Giovanni Pascoli

10--8--2022
Egli  coglieva  ed   ammucchiava  al suolo
secche  le foglie   del suo  marzo  primo
( era  il suo  nuovo marzo), il  rosignolo,

per farsi  il nido . E  gorgheggiava in tanto
tutto  il gran  giorno ; e dolce  più  del timo
e  più  puro  dell'acqua  era  il suo canto.

Cantava  , quando  , per  le valli  intorno ,
cu...cu...  sentì ripetere ,  cu...cu... 
Ecco  :  al cuculo  egli  cedette  il giorno,
e di  giorno  non volle  cantare più.

Non  più  di giorno . Ma  la notte!  Appena 
la luna  estiva , di tra  l'alabastro
delle  rugiade , tremolò serena,

riprese  il verso ; e  d'or  in poi  soltanto
cantava  a notte ; e lucido  com'astro
e soave  com'ombra era  il suo canto.

Cantava  , quando,  da  non  so  che grotte,
sentì  gemere ,  chiù.. piangere , chiù...
All' assiuolo egli lasciò  la notte,
anche  la notte; e non cantò  mai più.

Or  né  canta  né  ode: abita   presso
il  brusio d'una  fonte e d'un  cipresso.

domenica 7 agosto 2022

Abbé Pierre

 7--8--2022
La  Speranza
Più  forte  delle tenebre, la speranza.  La  speranza  di coloro che vogliono  amare, con  opere  vere  . La  speranza   , non  l'illusione  . La  speranza  che traspare   al  di là  della  disillusione  , per  l'anima  che ama  , donata  senza  ripensamenti  , senza  riserva , completamente  coinvolta  , con  tutta  la volontà per quanto  sia  possibile  alla  debolezza  sempre  malsicura  di un   essere  umano  . La  speranza  delle  prefigurazioni , a  partire   dalla  terra  e dal tempo . La   speranza  delle   realizzazioni  portate  a termine alla   perfezione  nell'eternità . La speranza , quella  strana gioia  e pace  che esiste  al di là  delle  profondità  da cui  scaturiscono  le lacrime . La speranza  , quella  certezza  che resta  in piedi , solitaria  , quando  tutto  ha vacillato  , quel   germoglio  radicato  nelle profondità   in cui  non  può  penetrare  la morte  dei  corpi  né  il  tormento  più  crudele  : le  sensibilità  straziate  . La speranza   che a volte  , improvvisamente  ,  come  un'unica  stella  , brilla   un istante  nella notte  più  fonda ,  sorriso  che si  insinua  nell'anima attraverso  le fessure   delle   nubi  più  scure  , luce   piccolissima, appena  intravista  , sufficiente   a che  sia  distrutto  l'inganno   tumultuoso   delle nubi  che vorrebbero  far   credere  che la notte   non ha  più stelle , che la notte  non sarà  mai  più  vinta dal mattino  . La speranza   che  è  che  un tutt'uno  con  la vita  di chiunque  abbia  , una   volta  per tutte  , voluto  prendere  posizione    nella  scelta   essenziale , aggirando  la trappola  dell'idolatria  di se  stesso  , scegliendo l'adorazione  d'amore  , rifiutando  la propria  gioia   al    di fuori  della  ricerca    e del servizio  della  gioia   di tutti. La   speranza, quella   speranza  , che  è   invincibile , che  è già   vittoria  per ognuno  in cui  sia  nata,  qualsiasi   siano  i  tormenti  che  lo opprimono  e che  lo  opprimeranno  sempre.

venerdì 5 agosto 2022

Bella Italia

5--8--2022
 

Fiabe La Fontaine -La vedovella-

5-8-2022

 Non si perde  un marito senza  pianto
e senza  grande  schianto di sospiri.
Ma  dopo  alcuni  giri
di sol  , col  tempo  la tristezza  vola
e  ancor  la vedovella  si consola.
Dopo   un anno  la  vedova di ieri
non  ha  di triste  che i vestiti neri,
e se prima  facea  fuggir  la gente
col  volto  sconsolato,
dopo   attira  più  d'uno  innamorato.

Il  morto  giace  e il vivo  si dà pace,
e per   quanto  si dica  che  vi sia 
dolor  senza  conforto ,
la  credo una bugia.
Aver  di ciò  potrai  prova  sincera 
in  questa  favoletta che  par  vera.

A  giovin  sposa  e bella 
rapito  era  il marito  dalla  morte.
Accanto  al letto  la fedel  consorte,
sentendosi  mancare  ogni  coraggio,
gridava  :-Aspetta  che  ti segno anch'io ..
Con  te  voglio  morir , tesoro  mio..-.
Ma  il  marito fe' solo  il gran  viaggio.

Il  padre , uomo  prudente,
lasciò  del  pianto  scorrere  il torrente ,
poi  disse:- O figlia , il pianto  ora  che  giova?
Che  importa  al morto  se tu  affoghi  il  lume
de '  begli occhi di pianto  in un gran  fiume,
mentre  vi son dei vivi  a questo  mondo,
che potrebbero  ancor  , non  dico  subito ,
ma in tempo   più giocondo 
cambiar  la sorte? Anzi  conosco  un tale ,
bel giovine , ben  fatto  , assai   migliore
del  fu  tuo  sposo....
                    -Oh  ciel!   Oh  quale  orrore!-
interruppe la bella .--In  un  convento 
chiudetemi  ove  possa  le mie pene 
raddolcire  e dell'animo  il tormento-.
Tacque  il buon padre e  vede   che  conviene
lasciar che  digerisca il suo  dolore.

Dopo  un mese di pianti e di  afflizione,
essa  prende  a mutar  qualche  gingillo,
o un  nastro   od  uno  spillo
al capo  , al petto, infin  che  il suo  dolore
in  attesa  di nuovi  cicisbei
divenne  una galante  occupazione .
A  piccionaia  tornano gli  amori,
risa  e sollazzi  e danze  , a poco  a poco,
tornano  ancora   in gioco;
di  Giovinezza  nella  lieta  fonte
si tuffa  e terge  ogni  mattin  la  fronte.
Vedendola  di sé  tanto  sicura ,
del morto  il padre  non ha  più paura.

Un  dì  , mentr'ei  tacea  dell'argomento,
-E dunque ?- Ella esclamò ,-
dov'è  ,  se  mi è  permesso,
quel  bel   marito  che  tu  m'hai  promesso?

Epilogo

Poniamo  all'opera  un  margine . Le  cose
troppo  lunghe  finiscono  in  serpenti.
Più  che  la penna  consumar sul tema,
è bello  il fiore  cogliere dell'arte .
Mi  si  conceda  adunque un  piccol fiato
si ch'io possa  accudir ad  altre  imprese ,
ove  mi  chiama  Amor , che  di mia  vita
è   gentile tiranno .  Altri  mi  chiama 
a cantar la  dolcissima  di  Psiche 
e  mestissima  storia  e vi  consento,
sperando  che  nel  suo  fuoco divino
a  novi  canti  l'animo  s'infiammi .
Felice   ancor  mi  chiamerò , se  questa  
fia   l'estrema fatica  , a cui  soggetto 
mi  tien  di Psiche  il prediletto sposo.


giovedì 4 agosto 2022

La terra brucia, ma.......

 4--8--2022
Si  parla, bla-bla, di ecologia, di emergenza  per il nostro pianeta;  ho  l'impressione;"  sono solo  chiacchere di salotto".
La  politica  , continua  a camminare , per  la sua strada, e  le persone  continuano  , la  propria vita , nel  solito tran-tran, il motto  è  sempre uguale:"  vivi  e lascia vivere".
Il pianeta   è un rogo , non c'è  acqua,  e in alcune zone , vi sono  , piogge disastrose.
L 'unico pensiero  è:  soldi , soldi, soldi!
La  politica  internazionale, delle grande potenze, mi  viene in mente ,   Pavel Nikolaevic  Evdkimov, ed una   sua affermazione, l'uomo è  guerriero, , un guerrafondaio ;infatti,  giuocano  , candidamente  alla guerra. Distruzione , morte , ma è  solo  un giuoco da  bambini!
Posso affermare:" sopportare   pazientemente  , le persone moleste  e pregare , dio  affinché  muoiono presto".
Poi ci sono  ,  le immagini  patetiche  , dei  dollari-rimbambiti, con  le loro passeggiate  nello spazio . Chissà,  forse  hanno  di già comprato  , la luna, il pianeta Marte; quindi  , per loro  , la terra   può andare all'inferno.
Affermo:"  sopportare  pazientemente  le persone moleste , e pregare dio , affinché muoiono presto".
La mia cara Italia, dove sono finiti i giovani contestatori del sistema:  gli amici della piccola  Greta  Thunberg, il movimento  delle sardine?
Se  l'Europa  occidentale  del nord,  l'ecologia  è realtà    da un   po' di tempo , l 'Italia   è in una situazione  di ignoranza totale.
Ecologia  , è  un argomento  complesso e  multidisciplinare, che implica   una  totale conversione  dello stile  di vita della società. Tocca  campi diversi, dall'industria  , all'agricoltura , dalle  energie  pulite , alla  riduzione  dello spreco  delle riserve . Dal  cambiamento dei collegamenti sul territorio nazionale, e  sul territorio dello stesso continente , con intensificazione  della rete di alta velocità. E poi  una volta per sempre  la fine di esperimenti nucleari.
Dal sistema di smaltimento dei rifiuti,  all'inquinamento  delle coste , del mare  dei fiumi.
Ecologia , infine è anche educazione  civica della società.
Ecologia in Italia , vuol dire  , affrontare  , il  disastro  idrogeologico, in modo  definitivo  , perché  non  sia  più  un'eterna emergenza.
Ecologia  , deve  essere  al 1° posto  di una  , onesta  agenda  di governo  , al di là  dello schieramento  politico.  Bisogna avere  coraggio e lungimiranza , proiettando  il paese , verso  un futuro  , più sicuro.

martedì 2 agosto 2022

Con me e con gli Alpini, 1919 ----Piero Jahier -- "Il soldato Somacal Luigi "

  2--8--2022

Il soldato  Somacal  Luigi  di  Castion--recluta   dell'84,  3° categoria --era  stato  cretino  dalla nascita  e manovale  fino  alla chiamata .
Cretino  vuol dire  trascurato  da piccolo  , denutrito ; inselvatichito. Manovale  vuol  dire  servo operaio  , mestiere  sprezzato. Il suo  lavoro consisteva  in  nulla  essere , tutto fare.
Ne porta i segni  il corpo  presentato  alla visita  militare. Somacal  ha offerto  alla patria   un fardello   di ossa  tribolate  in  posizione da manovale.
Sporge in fuori l'osso dell'anca che aiuta  a camminare  sciancati  quando  si deve  equilibrare   la secchia  di calcina; gli  ingranaggi  dei  suoi  ginocchi  pesanti  , gonfi  di  nocciolini reumatici, empiono  i pantaloni; il busto  è una  groppa  che  aspetta  in  eterno  di ricevere   i pesi , la testa  si  rannicchia  fra  le spalle  come cosa  ingombrante;  le sue mani  di  corame  bianco  stringono  sempre  il badile ;  lo sguardo  cerca  la terra ;  per non  inciampare . Questa  è la posizione  del  manovale  in cui  Somacal  si è presentato.  Somacal  deve stare  sulla  posizione  di attenti  ,  invece .
E  cos'è  la  posizione   di attenti che "  dovete prender  subito  voi , se  siete buon  militare ",   se non;  " le calcagna unite sulla  stessa  linea, le  punte  dei  piedi  egualmente  aperte  e distanti fra  loro  quanto  è  lungo il piede , le  ginocchia  tese  senza  sforzo , il  busto  a  piombo , il petto  aperto  , le spalle  alla  stessa  distanza , le  braccia  pendenti , le  mani  naturalmente  aperte  con  le palme  rivolte  verso  le cosce , le   dita  unite  col  pollice  lungo  la  costura  laterale  dei pantaloni , la  testa  alta  e diritta , lo sguardo  diretto  in avanti?".
La posizione  di attenti  è la negazione  della sua vita.  Somacal  vorrebbe  essere  buon  soldato , perché  è un mestiere che  consiste  nel  passeggiare col fucile  e vi  passano  la  minestra e il   pane  e il vestito  come  agli  altri  tale e quale(lui che  non  gli  toccava   che  resti  quand'era  in squadra operaia),  ma  il suo  corpo  tutte  queste  cose  non  le può  fare.  
Prova   l'attenti  ; prova  il saluto  , ma  quando  gli  pare  di essere  riuscito , la  mano  non  resiste  a  mantenersi  tesa,  le ginocchia   cominciano a tremare  (vieni presto , caporale ,  a verificare); e   quando il  caporale  arriva  a lui, tutto  ha ceduto.  è tornata la posizione  di manovale.
Somacal  in uniforme  è  un burattino.
Il caporale  lo tira  fuori  dai  ranghi  , lo  fa  marciar  solo;  e  ridono   tanto  i suoi  paesani  cottimisti  con lui  per  la Germania , perché "l'è  qua  Somacal " che  era  anche  allora  una  "màcia". Ci  vuole in  carovana  , per  sopportare  la fatica . Infine  Somacal è interrogato  e,  parlando , scopre  l'ultima  qualità di burattino ;  ha  anche  la lisca  Somacal Luigi. Per  essere  completo . Somacal gli  hanno  impedito di imparare  l'operaio  perché  era  così  buon manovale.
Ora  gli impediranno  di imparare  il soldato  per  serbarlo  ridicolo . Ci  vuole , in  camerata  , "una màcia" per  sopportare  la noia . è  vero  che Somacal  si rinfagotta , che  non  sa farsi  la cravatta (perché non si deve  sforzare il collo  di chi  vuol  portarle),  che  si  mette  il cappello  torto (perché è impossibile  che  sul  suo cappello  ci  sia   un fregio); ma  c'è  una  giacca  macchiata  alla vestizione  finirà   certo  sulla  groppa  di Samacal  Luigi;   sarà  suo   il  fucile   che  non  ha tempo , fucile  scappatore; e la scarpa  del  gigante  che  nessuno  ha voluto, e  la borraccia  che geme ;  mentre  sarà  di tutti  , invece ,il suo  barattolo  di grasso  che  tesorizzava  nel buco  del  tavolino, o  il suo  stoppaccio  per  nettare  il fucile .  
Su  Somacal  tutti  si arrangiano ; è  una  festa  quando  viene  ripreso ; ora  ci farà  ridere  il  nostro burattino.  
E lui finisce  per ridere  e sentirsi davvero  burattino:" L'è qua  Somacal " il nostro burattino. Ma  appunto  perché   si sente   burattino ,   diventare  soldato  ammodo  è la  gloria .     C'è speranza  di riuscire .   Il suo  tenente  non ha riso quando l'ha   guardato ; anzi  ha detto   che un  soldato  non conta  per  quel  che  l'han  fatto  i suoi  parenti , ma  per quello  che  sa  diventare.  è un tenente  "che  conosce":"  manovale-ha  detto--è   come  la donna  di casa  che  anche  se fa  tutto  non   è riconosciuta, ma poi  --quando  si è  soldati  --e  oggi  manca  il  bottone  , e  domani  il   fondo  della  mutanda  è partito :ah!  -si dice -ghe  voleva la  femmena  qua  via".
C'è   speranza  .  Per  due, per  quattro  sarà troppo  difficile  ancora . Ma  ci son  delle cose  , intanto  , da poter  imparare .  Somacal imparerà , intanto, a far  bene  quello  che nessuno  fa   perché  tutti  lo sanno fare ; correrà  fuori tra  i primi  all'adunata  ; arronciglierà  le  cignoline ; ramazzerà  per levar  il sudicio  e non  per farlo  sparire. Poi  imparerà  gli esercizi  --quando  tutti  li sanno  fare  e  sbagliando   perché  tanto  li sanno  fare --Somacal  , che  sta  attento  , li   farà  bene , allora . Non  sarà  più  tirato  fuori per marciare  di fronte  "guida destr"; "Ocio, Somacal , segni fora vù; no stè   a far   confusion"  diceva il caporale . Ora ; numero uno o  numero  due  Somacal  sa "sparire".
Forse  il tenente  "che conosce" si  accorgerà  che  ha migliorato . Poi  la marcia  ;  ma  per la  marcia  non ha  da  imparare  ; si tratta  di  andar  sotto  il peso  ; è  una cosa  di prima.   Poi imparerà  a tener  pulito  il fucile  ;  nessuna canna  lustrerà   come  la sua ;   fategli  ispezionarm; ecco  la   luminosa  spira  delle  quattro rigature . Somacal  è tranquillo ; sul  suo fucile  non ci  sarà  osservazione . Lo  sa lui che i granellini  di polvere  non ci  possono  entrare  (tappato  , in camerata , ma  non  lo dite : è  proibito). Ormai Somacal  sta  per  riuscire soldato.  Ma  invece  , pervenuto  a questo  punto  , ecco  che  non  può  più  bastare . Ecco  ancora  qualcosa  di nuovo. Ecco  il Tiro . Il fucile  non  era fatto per  crociatet  e  ispezionarm,  , ma  per tirare . E Somacal   non può tirare.  Somacal  ha dovuto  tener  sempre  aperti  bene i due  occhi in vita  e invece  al Tiro  di  recluta  bisogna  chiuderne  uno. Impossibile  farlo stare.  Se  provi  a tapparlo  con una mano , come  farai a  " sbarare"? E  se  rivolti  il cappello  e lo  tappi  con  la tesa  non basta  ancora . Quel  cane  di occhio  seguita  a vedere . Bisogna  bendarlo  col fazzoletto. Unico rimedio. Dunque  Somacal  si avanza  verso  la stazione  di tiro  , bendato  stretto, come  a mosca cieca.  
Ah!   se il tenente  non lo  vedesse  ! ah!  se lo  lasciassero  accomodar  tranquillo  a suo modo!
E  proprio  lo hanno  lasciato  e ha  fatto  trenta , Somacal Luigi. Ed  è  successa  la cosa  meravigliosa.  Che  il suo  tenente  lo ha  visto  e si  avvicina . Che  non  si è   avvicinato   per rimproverare  ;   che  lo ha  chiamato  SOMACAL  LUIGI; che  viene  per parlare  a lui  che  vorrebbe  esser  sottoterra  invece:
"Ocio , Somacal , la posizion d'attenti  ora".  
Che  ha chiamato anche  il capitano "Ocio  Somacal",  sguardo diretto  avanti all'infinito.
"Ecco   il mio amico Somacal che ha  fatto trenta"  dice  il tenente . Dice  proprio amico.  Amico  , lo chiama , anche dopo . Poiché  anche lui  ha  cercato  come   Somacal  di imparare la vita.  Gli  darà il permesso  , scriverà  alla   sua donna di accoglierlo  bene  perché è un  buon  soldato , suo   amico. E  allora  che Somacal  ha inaugurato  il suo nuovo  sguardo di redenzione.  è una cosa nuova ; non l'aveva  mai fatta  vedere perché nessuno  ne  aveva cercato.   Ma  doveva averla  pronta  sotto gli occhi  di angelo  serafino  montati in un viso  di cretino  pellagroso.   
è allora  che Somacal ha smesso  di ridere.
Somacal  sorride  al suo tenente , invece. Sempre  , che  lo incontra  lo porta  in alto nei cieli  dell'amore  con quel  sorriso  di redenzione. è  allora  che Somacal -siccome si sente  felice -riesce  a non  farsi  riformare.
I nocciolini reumatici  lo  mandano  due volte sotto  rassegna, ma  Somacal  torna  alpino.
Gli  scoprono  un  fià  de  la gola  grossa(gozzo), laggiù  all'Ospedale.
Ma  Somacal resta  alpino.
Non  per la patria.
Somacal  non saprà  mai  cos'è la  patria.
Ma   perché  si sente  in  un'aria  buona.
Vorrebbe  rimanere  in quell'aria  buona  fino  alla fine.
Vorrebbe  sentirsi  ripetere  che è  il  suo amico.
Perché  lo dica  ancora : sei  il mio amico.
Certo  , Somacal , soldato  stronco, uomo zimbello , sei  il mio amico.
Ho  trovato  vicino  a te  l'onore  d'Italia.
Dico  che è  in basso l'onore  d'Italia , Somacal Luigi. 

=è molto lungo questo post, ma ho voluto  farlo , per  ricordare che il Risorgimento dell'Italia(la 1° guerra mondiale  per noi italiani è considerata una guerra d'indipendenza),  è stato attuato da tutti gli italiani ,  anche i molti Somacal Luigi, che hanno dato, il loro sangue , la vita.  Certo , la storia studiata sui banchi di scuola è pulita da tutte le atrocità, che ci sono stati , per la vittoria finale.
La classe politica che purtroppo abbiamo, sa quando è costata l'Italia?
Mi viene in mente l'affermazione di una giornalista afgana, che  giunta in Italia ha detto:"  perché il suo paese non può essere come l'Italia?"
Rispondo, lo sa signora  quando dolore , atrocità, morte, sangue , è fatta questa bella Italia?
Non abbiamo mai avuto l'aiuto di nessuno, e non siamo mai stati dei mantenuti di quello o di quell'altro paese. Se vuole  tutto ciò che l'Italia  ha, voi afgani dovete  combatterlo per averlo. Un grande esempio oggi lo stanno dando  gli ucraini , che io sostengo , con la mia preghiera , e che ammiro molto. Hanno tutto il rispetto che bisogna dare a chi combatte  per la propria patria e per la propria libertà.

lunedì 1 agosto 2022

Eugenio Montale -- "Ossi di seppia"

1--8--2022
Avrei  voluto   sentirmi  scabro  ed essenziale
siccome  i ciottoli  che  tu  volvi,
mangiati  dalla salsedine  ;
scheggia  fuori  del tempo  , testimone 
di una  volontà  fredda  che   non passa.
Altro  fui:  uomo  intento  che  riguarda
in sé  , in altrui  , il bollore 
della  vita  fugace --uomo  che  tarda
all'atto,  , che  nessuno, poi  , distrugge.
Volli  cercare  il male 
che tarda  il mondo , la  piccola  stortura
d'una  leva  che arresta 
l'ordigno universale ; e tutti  vidi
gli eventi del  minuto
come  pronti  a  disgiungersi  in  un crollo.
Seguito  il solco d'un  sentiero m'ebbi
l'opposto  in cuore  , col  suo invito ; e
m'occorreva  il  coltello che  recide,
la mente che  decide  e si  determina .
Altri  libri  occorrevano
a me,  non  la tua pagina  rombante.
Ma  nulla  so  rimpiangere : tu  sciogli 
ancora  i groppi  interni  col  tuo  canto.
Il tuo  delirio  sale  agli stri.
 

Guillaume Apollinaire -- "Poèmes retrouvés "

 1-8-2022
Amica  mia   penso a te
Al  tuo  color  di  sole  alla tua grazia
La  casa  è vuota  da  quando il mio  raggio  di sole
è   andato   a tuffarsi   in mare
Se  vedi  i sommergibili
Digli  che  t'amo
Se  le nubi   s'addensano
Digli  che  t'adoro
Se  la  mareggiata  infuria  sugli  scogli   della riva
Di'   agli scogli  che  sei  la mia pietra  preziosa
Se  qualche  granello  di sabbia  brilla  fra  i mille granelli 
    di sabbia  della  spiaggia
Digli   che  sei la sola  gemma  che amo
Quando  vedrai  il postino
Digli  con  quanta    impazienza  aspetto  le tue lettere
Ti  mando  mille  baci  mille carezze
Che  ti  raggiungeranno  come  le parole  raggiungono
    l'antenna  del telegrafo  senza  fili
Se  vedi  dei feriti
Digli  che  la mia sola  ferita  è quella  che hai  inferto
    al mio  cuore
Se  a  volte  pensi  pensa  che  il mio  pensiero è sempre  
    con te
E  che  t'adoro