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giovedì 29 luglio 2021

Giosue Carducci " Era un giorno di festa" "Da la qual par ch'una stella si mova." Guido Cavalcante

29--7--2021

                 

Era  un  giorno  di festa , e  luglio  ardea
Basso  in  un'afa  di  nuvole  bianche ;
Ne  la chiesa  lombarda  il  scendea 
Per  le  bifore  giallo  in su  le panche .
Da  la porta   arcuata, che i leoni
Millenni  di granito ama  carcar,
Il rumor  de la  piazza e le  canzoni 
E  i muggiti  veniano in fra gli altar.

La  messa  era  cantata, ed  i  boati
De  l'organo  chiamavano il Signore.
In  fondo  de la  chiesa  due  soldati
Guardavano  fisi ne  l'altar  maggiore.
Tra  quella  festa di candele accese,
Tra   quella  pompa  di  broccati e d'or,
Ei  pensavan  la chiesa del  paese
Nel  mese  di Maria piena  di fior.

Sotto  la volta  d'una  bruna  arcata ,
In tra  due  rosse  colonnette snelle,
Stava  la bella  donna  inginocchiata ,
Giunte  le mani , senza  guanti , belle.
Umido  a  la  piumata  ombra  del nero 
Cappello  il nero  sguardo  luccicò,
E  in  un  lampo  de fede il suo  mistero 
Quel  fior  di  giovinezza a  Dio  mandò.

Io  vidi  , come un  di  Guido vedea,
Uscir  da quei  levati  occhi  una stella,
E da  i labbri  , che  a  pena  ella  movea,
Un'alata  figura     d'angelella.
La  stella  tremolando un lume  pio 
Sorridea , sorridea , non  so  a che;
Salìa   la supplicante  angela a  Dio
Chiamando in atti ---Signor mio, mercé.--

Si  volse  il prete a dire: Ite   Potente
Ruppe  il  sole  a le nubi  sormontando,
E  incoronò  d'un'iride  scendente
La  bella  donna  che  sorgea  pregando.
Corse  tra  le figure  bizantine 
Vermiglio un riso  come  di pudor;
Ma  la  Madonna  le   pupille  chine
Tenea su 'l figlio , e  mormorava --Amor.




 

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