27-2-2019
C'era una volta un re; questo re un giorno se n'andò a caccia . Scoppiò un temporale .C'era là vicino un mulino, e il re andò a ripararsi in questo mulino. I l mugnaio, vedendo la maestà del re , fece preparare per lui un po' di tagliatelle, e gli diede da mangiare : ma vino non gliene diede.
Dice :
--Maestà , vino non ce n'è; se avessi acqua berrei vino: ma perché non ho acqua , vino non ne bevo.
---O che dici--gli rispose il re .-- Come puoi spiegare questa faccenda?
---Maestà, se avessi acqua il mulino macinerebbe, buscherei qualche soldo e berrei vino.
----Bene-- dice il re ---non dire a nessuno questa cosa; potrai dirla soltanto quando avrai veduto cento volte la mia faccia.--- E così il re se ne tornò al suo palazzo. L'indomani all'udienza, il re chiama i grandi di Corte e i principi, e dice:Chi mi scioglie questo indovinello? Bevo acqua perché non ho acqua; se avessi acqua , berrei vino.
E chi mai poteva sciogliere quell'arzigogolo, se nessuno ci capiva niente? Ma un principe dice:
--Maestà, se vostra maestà mi dà tempo un mese, lo sciolgo io questo enigma.
--Ti sia concesso sotto pena della vita ; altrimenti, ne va della tua testa.
Il principe , cerca cerca, non aveva potuto sbrogliare la matassa. Al ventottesimo giorno, disperato, se ne va per la campagna; e capita ad un mulino . Che mulino era questo? Proprio quello dov'era stato il re.
--Eccellenza, che avete?-- gli dice il mugnaio.
---O che vuoi che io abbia? Ho la mia mala sorte.
---Ma qual è questa mala sorte? Ditemelo, e chi sa che non vi possa aiutare.
E"niente"e "ditemelo", andò a finire che il principe gli raccontò la storia.
---O che paura avete, eccellenza--- gli dice il mugnaio.--- Avete danari?
---Ce n'ho.
--E allora vostra eccellenza mi dia cento monete con l'effigie del re, perché l'indovinello ve lo sciolgo io.
Il principe gli contò cento monete, tutte belle e lucenti, con l'effigie del re . Il mugnaio guardò una per una le monete, poi gli spiegò l'enigma; e il principe , contentone, se n'andò dal re .
--Maestà, la cosa sta così e così-- e gliela spiegò per l'appunto. Il re sbalordì:
--Ma questo non è farina del tuo sacco: chi te l'ha detto?
Il principe allora gli raccontò quel che era successo: che il mugnaio non poteva bere vino perché non aveva acqua per macinare , e così, non potendo guadagnare, non poteva comprarsi il vino. Il re , senza dir nulla a nessuno, monta a cavallo -- poiché nelle stalle dei re i cavalli sono sempre pronti-- e corre al mulino.
---M'inchino a vostra maestà-- dice il mugnaio.---Cos'è successo?
--Dimmi, come hai avuto il coraggio di trasgredire i miei ordini, e di svelare l'indovinello dell'acqua e del vino?
---O che fallo ho commesso, maestà?
---Come! che fallo!.....O non t'avevo detto io che non dovevi aprir bocca finché tu non avessi visto cento volte la mia faccia?
---Bene, dice il mugnaio; io ho la coscienza a posto. Prima ho visto cento volte la vostra faccia , e dopo ho parlato.
---E dove l'hai vista? mentitore?
Il mugnaio va a sollevare il pagliericcio e ne trae un sacchetto con le monete; poi le mette una per una sulla tavola.
---Ecco, maestà, la vostra faccia : e io ho parlato soltanto dopo aver visto una a una queste monete dal lato della faccia.
Il re stupì della sagacità del mugnaio, e se ne tornò al palazzo con tanto di naso.
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mercoledì 27 febbraio 2019
martedì 26 febbraio 2019
da:"Il piccolo principe" di:Saint-Exupéry
26-2-2019
""è una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.è una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felice solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia,un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio!
""è una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito.è una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felice solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia,un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c'è un nuovo inizio!
lunedì 25 febbraio 2019
"La violenza in nome di Dio"di: Franco Barigozzi
25-2-2019
"La violenza in nome di Dio indica il grado di strumentalizzazione della religione compiuto per nascondere interessi politici ed economici.---------è venuta meno una univoca e forte voce di teologi islamici in grado di elaborare un messaggio di pace attraverso una lettura aggiornata del Corano. Mancando un' autorità spirituale ed universale capace di questo, è facile attingere a pagine che incitano alla violenza da esercitare verso altri fedi.------------La piaga dei bambini soldato si inscrive nel quadro delle violenze sopra descritte. I bambini, a decine di migliaia, vengono arruolati e costretti con la forza ad impugnare le armi per compiere ogni sorta di atrocità.------ I bambini soldato che sono riusciti a scappare o sono stati liberati, hanno enormi difficoltà di reinserimento sociale , perché la loro violenza è un riflesso condizionato.-------- La comunità spesso rifiuta di reintegrarli;--------
"La violenza in nome di Dio indica il grado di strumentalizzazione della religione compiuto per nascondere interessi politici ed economici.---------è venuta meno una univoca e forte voce di teologi islamici in grado di elaborare un messaggio di pace attraverso una lettura aggiornata del Corano. Mancando un' autorità spirituale ed universale capace di questo, è facile attingere a pagine che incitano alla violenza da esercitare verso altri fedi.------------La piaga dei bambini soldato si inscrive nel quadro delle violenze sopra descritte. I bambini, a decine di migliaia, vengono arruolati e costretti con la forza ad impugnare le armi per compiere ogni sorta di atrocità.------ I bambini soldato che sono riusciti a scappare o sono stati liberati, hanno enormi difficoltà di reinserimento sociale , perché la loro violenza è un riflesso condizionato.-------- La comunità spesso rifiuta di reintegrarli;--------
domenica 24 febbraio 2019
7° domenica anno C del tempo ordinario
24-2-2019
Abbiamo ricevuto l'ordine di amare il nostro prossimo come noi stessi. Dio non ci ha forse donato una propensione naturale a farlo? Niente è più conforme alla nostra natura che il vivere insieme, il cercarci vicendevolmente e l'amare il nostro simile. Il Signore domanda dunque i frutti di ciò di cui ha deposto in noi il seme, dicendo."Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri"(Gv 13,34).
Nell' intento di sollecitare la nostra anima ad obbedire a questo precetto, egli non ha voluto che il marchio dei discepoli si trovasse in opere straordinarie, benché ne avessero ricevuto il dono nello Spirito Santo.Egli dice, al contrario:" Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,se avrete amore gli uni per gli altri"(Gc 13,35). Ed egli pone un tale legame tra i due comandamenti che considera come fatta a se stesso ogni buona azione verso il prossimo:" Perché ho avuto fame --precisa--e voi mi avete dato da mangiare....".Ed aggiunge:"Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me".Colui che ama Dio, dunque, amerà di conseguenza il suo prossimo:" Colui che mi ama , dice il Signore, osserverà la mia parola". Ed aggiunge ancora:" Ecco la mia parola: come o vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri". Lo ripeto, dunque: chi ama il suo prossimo compie il suo dovere d'amore verso Dio, poiché Dio considera questo dono come fatto a lui stesso. San Basilio Magno
Abbiamo ricevuto l'ordine di amare il nostro prossimo come noi stessi. Dio non ci ha forse donato una propensione naturale a farlo? Niente è più conforme alla nostra natura che il vivere insieme, il cercarci vicendevolmente e l'amare il nostro simile. Il Signore domanda dunque i frutti di ciò di cui ha deposto in noi il seme, dicendo."Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri"(Gv 13,34).
Nell' intento di sollecitare la nostra anima ad obbedire a questo precetto, egli non ha voluto che il marchio dei discepoli si trovasse in opere straordinarie, benché ne avessero ricevuto il dono nello Spirito Santo.Egli dice, al contrario:" Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,se avrete amore gli uni per gli altri"(Gc 13,35). Ed egli pone un tale legame tra i due comandamenti che considera come fatta a se stesso ogni buona azione verso il prossimo:" Perché ho avuto fame --precisa--e voi mi avete dato da mangiare....".Ed aggiunge:"Tutto ciò che avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me".Colui che ama Dio, dunque, amerà di conseguenza il suo prossimo:" Colui che mi ama , dice il Signore, osserverà la mia parola". Ed aggiunge ancora:" Ecco la mia parola: come o vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri". Lo ripeto, dunque: chi ama il suo prossimo compie il suo dovere d'amore verso Dio, poiché Dio considera questo dono come fatto a lui stesso. San Basilio Magno
sabato 23 febbraio 2019
da:"Guerra e pace " di:Tolstoj
------Si , l'amore----- non però quello amore che per avere qualcosa in cambio, per qualche motivo e per qualche scopo, ma l'amore che ho provato la prima volta quando,in punto di morte, ho visto il mio nemico e tuttavia l'ho amato. Ho provato quel sentimento dì amore che è l'essenza stesa dell'anima, e al quale non occorre un oggetto determinato. E anche adesso lo provo, questo sentimento che dà tanta felicità. Amare il prossimo, amare il nemico. Amare ogni cosa, amare Dio in tutto ciò in cui si manifesta. Una persona cara la si può amare di amore umano, ma il nemico si può amare soltanto di amore divino.Per questo ho provato tanta gioia quando ho sentito di amare quell'uomo.-------
Amando di amore umano, dall'amore si può passare all'odio: ma l'amore divino è immutabile. Nulla neanche la morte, nulla può distruggerlo, è l'essenza stessa dell'anima---
Amando di amore umano, dall'amore si può passare all'odio: ma l'amore divino è immutabile. Nulla neanche la morte, nulla può distruggerlo, è l'essenza stessa dell'anima---
mercoledì 20 febbraio 2019
da:"Guerra e pace " Di Tolstoj
20-2-2019
"All'intelletto umano le cause dei fenomeni sono inaccessibili nella loro totalità. Ma il bisogno di ricercare le cause è insito nell'anima dell'uomo. E l'intelletto umano,non riuscendo a entrare nell'infinità e nella complessità delle condizioni dei fenomeni, ciascuna delle quali, presa a se, può apparire una causa, si aggrappa al primo e più accessibile punto di riferimento e dice: ecco la causa. Negli eventi storici( dove l'oggetto dell'osservazione sono le azioni umane) il punto di riferimento originario è la volontà degli uomini;poi viene la volontà degli uomini che hanno una posizione storicamente preminente, gli eroi della storia. Ma basta penetrare nell'essenza di un qualsiasi evento storico,vale a dire nell'attività dell'intera massa di uomini che hanno partecipato all'evento,per convincersi che la volontà dell'eroe della storia non solo non dirige le azioni delle masse, ma è essa stessa costantemente diretta.
"All'intelletto umano le cause dei fenomeni sono inaccessibili nella loro totalità. Ma il bisogno di ricercare le cause è insito nell'anima dell'uomo. E l'intelletto umano,non riuscendo a entrare nell'infinità e nella complessità delle condizioni dei fenomeni, ciascuna delle quali, presa a se, può apparire una causa, si aggrappa al primo e più accessibile punto di riferimento e dice: ecco la causa. Negli eventi storici( dove l'oggetto dell'osservazione sono le azioni umane) il punto di riferimento originario è la volontà degli uomini;poi viene la volontà degli uomini che hanno una posizione storicamente preminente, gli eroi della storia. Ma basta penetrare nell'essenza di un qualsiasi evento storico,vale a dire nell'attività dell'intera massa di uomini che hanno partecipato all'evento,per convincersi che la volontà dell'eroe della storia non solo non dirige le azioni delle masse, ma è essa stessa costantemente diretta.
martedì 19 febbraio 2019
libertà e cultura: da:"Amici di Follereau"
libertà e cultura: da:"Amici di Follereau": 19-2-2019 "---La salute è proprio questo:" Non consiste soltanto in un'assenza di malattia o infermità ma è una condizione...
domenica 17 febbraio 2019
libertà e cultura: 6° domenica anno C
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giovedì 14 febbraio 2019
San Valentino 2019 : Pieno Settembre di: Rabindranath Tagore
14-2-2019
Pieni i fiumi straripano,
pieni sono i campi di riso.
Penso in cuore, che canto canterò?
Ai piedi delle acque i pinastri
sono fioriti a cespugli, a grappoli,
ansiosi sotto il peso dei fiori:
giardini di campanelle.
Il mio animo è pieno,
colmo sino all'orlo.
Scintillano le foglie,
brilla la luce; e io penso
a due occhi neri.
La fragranza dei tigli
nelle loro tenere foglie
divenne densa oscurità
piena di profumo.
Voglio parlare a qualcuno,
voglio amare qualcuno.
Chiaro è il giorno, senza ombra:
è finita la pioggia.
Pioggia, oggi che dono farò?
Avari strati, frammenti di nubi
portate dal vento indifferente
vanno a morire in varie direzioni,
senza alcuna speranza.
I desideri vanno cercandosi
centinaia di nidi.
Il giorno ozioso è diventato inanime:
penso a qualcuno
che pure sta pensando.
Sui rami delle piante
sparse le campanelle fan festa,
sempre a una a una cadano
a terra.
Sempre il flauto suona
mattino e sera.
La terra della foresta è piena
del canto gioioso degli uccelli.
Perché vengano le lacrime agli occhi?
Il piccione muove il ramo,
canta imbevuto di nettare:
nascosta tra foglie segrete
una coppia di tortore.
Tutte queste cose
mi confondono l'animo.
Pieni i fiumi straripano,
pieni sono i campi di riso.
Penso in cuore, che canto canterò?
Ai piedi delle acque i pinastri
sono fioriti a cespugli, a grappoli,
ansiosi sotto il peso dei fiori:
giardini di campanelle.
Il mio animo è pieno,
colmo sino all'orlo.
Scintillano le foglie,
brilla la luce; e io penso
a due occhi neri.
La fragranza dei tigli
nelle loro tenere foglie
divenne densa oscurità
piena di profumo.
Voglio parlare a qualcuno,
voglio amare qualcuno.
Chiaro è il giorno, senza ombra:
è finita la pioggia.
Pioggia, oggi che dono farò?
Avari strati, frammenti di nubi
portate dal vento indifferente
vanno a morire in varie direzioni,
senza alcuna speranza.
I desideri vanno cercandosi
centinaia di nidi.
Il giorno ozioso è diventato inanime:
penso a qualcuno
che pure sta pensando.
Sui rami delle piante
sparse le campanelle fan festa,
sempre a una a una cadano
a terra.
Sempre il flauto suona
mattino e sera.
La terra della foresta è piena
del canto gioioso degli uccelli.
Perché vengano le lacrime agli occhi?
Il piccione muove il ramo,
canta imbevuto di nettare:
nascosta tra foglie segrete
una coppia di tortore.
Tutte queste cose
mi confondono l'animo.
mercoledì 13 febbraio 2019
libertà e cultura: 19-1-2019Il sapere è libertàDante: inferno canto...
libertà e cultura: 19-1-2019
Il sapere è libertà
Dante: inferno canto...: 19-1-2019 Il sapere è libertà Dante: inferno canto 26°: "Considerate la vostra semenza.: fatti non foste a viver come bruti, ma ...
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libertà e cultura: Fiabe
libertà e cultura: Fiabe: 21-1-2019 Le fiabe, come racconto orale, caratterizza, tutta la società umana;poi, le più famose, sono state scritte, da autori, che rivo...
libertà e cultura: Da: "L'arte di amare" di Erich Fromm
libertà e cultura: Da: "L'arte di amare" di Erich Fromm: 4 -2-2019 L'amore è premura---- L'amore è interesse attivo per la vita e la crescita di ciò che amiamo.----- ----Giona sfugge ...
libertà e cultura: Da: "L'arte di amare" di :Erich Fromm
libertà e cultura: Da: "L'arte di amare" di :Erich Fromm: 7-2-2019 Un altro aspetto dell'amore è responsabilità, responsabilità, nel vero senso della parola, è un atto strettamente volont...
libertà e cultura: Paese Natio di :Corrado Govoni
libertà e cultura: Paese Natio di :Corrado Govoni: 10-2-2019 Girasoli d'inchiostro e d'argento ogni strada voltava al mio paese; ed io credevo di fuggire ai monti, Mi ritrovavo ...
libertà e cultura: da:"L'ARTE DI AMARE" di Erich Fromm
libertà e cultura: da:"L'ARTE DI AMARE" di Erich Fromm: 11-2--2019 ----ciò che caratterizza l'esistenza dell'uomo è il fatto di essere emerso dal regno animale, dall'istinto; esso ha...
libertà e cultura: Il gatto che se ne andava solo di ; Rudyard Kip...
libertà e cultura: Il gatto che se ne andava solo di ; Rudyard Kip...: 28-1-2019 Così legò il filo con un sassolino al fuso, e lo tirò sul pavimento e il gatto corse dietro al sassolino e lo carezzò con ...
libertà e cultura: Il gatto che se ne andava solo di Rudyard Kiplin...
libertà e cultura: Il gatto che se ne andava solo di Rudyard Kiplin...: 24-1-2019 La sera appresso il gatto attraversò le foreste umide e selvagge, se ne stette nascosto presso la caverna fino all'alba, e ...
libertà e cultura: Il gatto che se ne andava solo di Rudyard Kipling ...
libertà e cultura: Il gatto che se ne andava solo di Rudyard Kipling ...: 21-1-1019 Sentite ciò che avvenne quando tutti gli animali domestici erano selvaggi. Il cane era selvaggio e il cavallo era selvaggio e i...
libertà e cultura: per: " il giorno della memoria"
libertà e cultura: per: " il giorno della memoria": 18-1-2018 Dal : "Diario di Anna Frank" Ho letto questo libro quando avevo l'età della protagonista; ho vissuto la lettura ...
libertà e cultura: La storia del bruco e della farfalla
libertà e cultura: La storia del bruco e della farfalla: 30-1-2019 Un piccolo bruco camminava verso una grande montagna. Lungo la strada incontrò una coccinella che gli chiese: "Dove vai...
libertà e cultura: domenica :10-2 2019
libertà e cultura: domenica :10-2 2019: Prima di essere la pietra su cui Cristo avrebbe fondato la sua Chiesa, Pietro-Simone è stato colui che ha percorso per intero il camm...
libertà e cultura: da:"Robinson Crsoe" di Daniel Defoe
libertà e cultura: da:"Robinson Crsoe" di Daniel Defoe: 12-2-20019 "---L' uomo, cioè , non si vergogna di peccare, ma si vergogna di pentirsi;non si vergogna di commettere un'azio...
libertà e cultura: da: Guerra e pace di Tolstoj
libertà e cultura: da: Guerra e pace di Tolstoj: 13-2-2019 ----Quando poi è ormai impossibile tendere oltre le già tanto elastiche fila delle considerazioni storiche, quando è ormai tr...
domenica 10 febbraio 2019
domenica :10-2 2019
Prima di essere la pietra su cui Cristo avrebbe fondato la sua Chiesa, Pietro-Simone è stato colui che ha percorso per intero il cammino pieno di passione impulsiva ed insieme di incertezze verso il suo Signore. Egli è stato in questo modo colui che ha percorso, prima di noi , l'itinerario che a ciascuno di noi è chiesto di percorrere.
Simone era un pescatore: ciascuno ha il suo lavoro e ciascuno può capitare di faticare nel buio di tante notti e di non prendere nulla.
Ma interviene quella Presenza che chiede di lavorare sulla sua parola, cioè di vivere la propria esistenza all'interno di quell'avvenimento potente che è Cristo Signore e allora il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una fecondità mai prima conosciuta.In questo stesso momento ciascuno di noi percepisce la propria distanza da quell'abbraccio misericordioso ed insieme la propria estrema vicinanza.
Non saremo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo.Così Pietro continuerà ad essere pescatore, ma da allora in poi sarà pescatore di uomini.
Simone era un pescatore: ciascuno ha il suo lavoro e ciascuno può capitare di faticare nel buio di tante notti e di non prendere nulla.
Ma interviene quella Presenza che chiede di lavorare sulla sua parola, cioè di vivere la propria esistenza all'interno di quell'avvenimento potente che è Cristo Signore e allora il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una fecondità mai prima conosciuta.In questo stesso momento ciascuno di noi percepisce la propria distanza da quell'abbraccio misericordioso ed insieme la propria estrema vicinanza.
Non saremo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo.Così Pietro continuerà ad essere pescatore, ma da allora in poi sarà pescatore di uomini.
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