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mercoledì 23 gennaio 2019

Il gatto che se ne andava solo di Rudyard Kipling 1°parte

21-1-1019
Sentite ciò che avvenne quando tutti gli  animali domestici erano selvaggi. Il cane era  selvaggio e il cavallo era selvaggio e il bue era selvaggio e la pecora era selvaggia e il  porco era selvaggio__quanto più poteva selvaggio_e se n'andavano per  foreste  selvagge e  umide nella loro solitudine selvaggia. Ma il più selvaggio di  tutti  questi animali selvaggi era il gatto, che se n'andava per  conto suo, e tutti i luoghi gli erano uguali.
Naturalmente anche l'uomo era selvaggio, spaventosamente selvaggio.Non  cominciò ad  addomesticarsi che  quando incontrò la donna che gli disse che  non le piaceva quella sua vita così selvaggia. Essa scelse una bella  caverna asciutta,  sparse della sabbia pulita sul  suolo, accese un bel  fuoco di legna, appese una pelle secca di cavallo selvaggio, a  coda in giù, a traverso l'apertura della caverna,e disse:_Asciugati i piedi, quando entri, ché ora  abbiamo  messo  su casa. Quella sera essi  mangiarono carne di pecora selvaggia arrostita sulle  pietre roventi, e condita d'aglio selvaggio,e  ripiena di riso selvaggio e di fiengreco o trigonella selvaggio e di coriandoli selvaggi;e ossa midollose di manzo selvaggio,e ciliege selvagge e granadiglie selvagge. L'uomo andò a dormire accanto al fuoco,  sentendosi felice; la  donna rimase in piedi a pettinarsi.Prese l'osso di una spalla di montone e osservò gli strani segni che v'erano incisi, e gettò altra  legna sul fuoco, e fece il primo incantesimo sulla  terra. Fuori, nelle foreste umide e selvagge, donde si  poteva veder di  lontano la luce del fuoco,si  raccolsero tutti gli  animali selvaggi, e si  chiedevan che  fosse.
Allora il cavallo selvaggio pestò gli zoccoli e disse:
_O miei  amici, o miei nemici, perché l'uomo e la donna hanno fatto quella gran luce in  quella  gran caverna? E che  vogliono farci?E il cane selvaggio sollevò il muso e  fiutando odore di montone arrostito,disse:_Andrò  a vedere ed  osservare, e saprò;perché mi  sembra un'ottima cosa. Gatto,vieni con me.---Cucù!--- disse il gatto.---Io sono il gatto che  se ne va solo,
---Allora non possiamo essere amici,---disse il cane selvaggio, e trotterellò verso la caverna.
Quando  il cane  selvaggio  arrivò  all'ingresso della caverna, sollevò la pelle secca di cavallo col  muso e fiutò il buon odore dell'arrosto di  montone, e la donna, guardando la  scapola, lo sentì e rise, e disse:
---Ecco il primo. Animale selvaggio delle foreste selvagge, che vuoi?Il cane selvaggio disse:
--O mia nemica e moglie del mio nemico, di  che cosa è  questo buon  odore nelle foreste selvagge?
Allora la donna raccolse un osso del montone arrostito e lo gettò al cane selvaggio, e disse:
--Animale selvaggio, uscito dalle  foreste selvagge, prendi ed  assaggia.
Il cane selvaggio addentò l'osso, che gli parve il più  delizioso di quanti cibi avesse mai assaggiati,e disse:---O  mia nemica e moglie del mio nemico, dammene un  altro.
La donna  disse:Animale selvaggio,uscito dalle foreste selvagge, aiuta il mio uomo nella caccia durante il giorno e  guarda questa  caverna durante la notte, e  avrai tutte le ossa arrosto che vorrai.
--Ah!---disse il gatto, sentendo questo, --la donna è molto astuta, ma io sono  più astuto di lei.
Il cane selvaggio si  fece avanti nella caverna e andò a mettere  la  testa in grembo alla  donna, dicendo: ---O  mia  amica e moglie del mio  amico, aiuterò il  tuo uomo nella  caccia, il giorno, e la notte guarderò la vostra  caverna.
--Ah!-- disse il gatto--che  stupidissimo cane!--E se ne ritornò nelle  foreste selvagge agitando la coda,e  camminando per  conto suo. E non disse  nulla a nessuno.  Quando  l'uomo si levò disse:
---Che  fa qui  questo cane selvaggio?
E la donna disse:
---Non  si chiama  più cane selvaggio, ma  il primo amico, perché sarà nostro amico sempre,e sempre. Conducilo con te  quando vai a caccia.
La sera appresso la donna tagliò delle  grandi bracciate di erba fresca sui prati,e l'asciugò innanzi al fuoco, così che  odorava come fieno falciato allora,e si  sedè all'ingresso della caverna; tagliò una striscia della pelle di cavallo, guardò la scapola del montone e fece un'incantesimo, il secondo incantesimo sulla terra. Fuori, nelle foreste selvagge, tutti gli  animali si domandavano che  ne fosse del cane selvaggio, e finalmente il cavallo selvaggio scalpitò e disse:
--Andrò  io a vedere perché non  è ritornato il cane selvaggio. Gatto vieni con me.
--Cucù!--disse il gatto---io sono il gatto che  se ne va solo e  tutti i luoghi mi sono uguali. Non vengo.
Ma cautamente, molto cautamente,seguì il cavallo selvaggio, e  si nascose dove poteva udir tutto. Quando la donna vide il cavallo correre e impigliarsi nella lunga criniera rise e disse:
--Ecco il secondo. Animale selvaggio,uscito dalle foreste selvagge, che vuoi?
Il  cavallo selvaggio disse:---O mia nemica e moglie del mio nemico, dov'è il cane selvaggio?
La  donna rise; prese la scapola,l'osservò e disse:
--Animale selvaggio, venuto dalle foreste selvagge, tu non  sei venuto qui per il cane selvaggio,ma per l'amore di questa buon'erba.
E  il cavallo selvaggio, scalpitando e  inciampando nella  lunga criniera, disse:
---è  vero, dammi da mangiare.
La donna disse:

--Animale  selvaggio, venuto dalle  foreste selvagge, china la testa selvaggia e porta ciò che ti do , e tu mangerai l'erba meravigliosa tre volte al giorno.
-Ah!-- disse il gatto udendo questo,-- la  donna è astuta, ma io sono più astuto di lei!
Il cavallo selvaggio piegò la testa selvaggia, e la donna  la strinse nella cavezza, e il cavallo selvaggio respirò ai piedi della donna, e disse:
--O mia padrona e moglie del mio padrone, io sarò tuo servitore per  amore dell'erba meravigliosa.
-Ah!-- disse il gatto, udendo questo,--che stupidissimo cavallo! E se ne tornò nelle foreste umide e selvagge, agitando la coda e  andandosene via solo per  conto suo. Ma  non  disse nulla  a nessuno. Quando  l'uomo e il cane  ritornarono dalla caccia, l'uomo disse:--Cosa fa  il cavallo selvaggio? E la donna disse:
--Non si chiama più cavallo selvaggio, ma  il primo servitore perché ci porterà sempre, e sempre da una parte all'altra. Cavalcalo quando vai a caccia.
Il giorno appresso, tenendo la testa bassa, perché le corna non  inceppassero negli alberi selvaggi, la vacca selvaggia si diresse alla  caverna e il gatto la seguì, e si nascose come  aveva fatto, altre volte; e  tutto andò come le altre  volte; e il gatto disse le stesse  cose delle  altre  volte. E quando la vacca selvaggia ebbe  promesso di  dare il suo latte alla donna ogni giorno in  compenso dell'erba meravigliosa,il gatto se ne  ritornò nelle  foreste umide e selvagge, agitando la coda, camminando nella  sua solitudine selvaggia, appunto come le altre volte Ma non disse mai nulla a nessuno. E quando l'uomo,il cavallo e il cane tornarono a casa dalla  caccia e l'uomo fece le stesse  domande  delle altre volte, la donna  disse:
---Non si chiama più vacca selvaggia, ma  la  dispensatrice di  buon cibo. Essa ci  darà il tiepido latte sempre, e sempre ed io  l'accudirò mentre tu e il primo amico e il  primo servitore andrete a caccia.
Il giorno  appresso il gatto  aspettò per vedere se  qualche altro animale selvaggio si  dirigesse alla caverna, ma  nessuno  si mosse nelle foreste umide e selvagge; e allora egli vi  andò solo, e vide la donna che  mungeva la vacca, e vide la luce del fuoco nella caverna e  odorò l'odore del latte bianco e caldo.  Il gatto disse:
-O  mia  nemica e moglie  del mio  nemico, dove è andata la vacca?   La donna rise e disse:
----Animale  selvaggio, venuto dalle foreste selvagge,ritorna nelle foreste selvagge, perché ho  annodato i miei capelli e ho  messo da parte la scapola magica, e non  abbiamo più  bisogno di amici e servitori nella caverna.  Il gatto disse:
---Io non sono un amico e non sono  un servo.Io  sono il gatto che se ne va solo e desidero di  venire nella caverna. La donna disse:
---Allora perché  non venisti col primo amico, la prima sera?    Il gatto si adirò e disse:
---T'ha  il cane selvaggio detto qualcosa?  Allora  la donna rise e disse:
----Tu sei il gatto che se ne va  solo, e  tutti i  luoghi ti  sono uguali.Tu non sei nè un amico nè un servo. L'hai detto tu stesso. Va'  via , e  cammina da te indifferentemente in tutti i luoghi. Il gatto finse di essere triste e disse:
---Non debbo entrar mai  nella caverna? Non  debbo  mai sedermi accanto al fuoco? Non debbo bere mai il caldo e bianco  latte? Tu sei molto savia e molto  bella. Non  dovresti esser crudele neanche con un gatto.  La donna disse:
--Lo sapevo di essere savia, ma  non  sapevo di esser bella. Così io  farò con te un  patto. Se  io dico in  tua lode una parola, tu  puoi entrare nella caverna.
--E se ne dici due  di parole?-- disse il gatto.
---Non le dirò mai , ma se ne dico  due, puoi sederti accanto al fuoco nella caverna.
--E se ne dici  tre?-- disse il gatto.
---Non le dirò mai ,ma se  dico tre  parole in tua lode, puoi bere il latte tre volte al giorno.  Allora il gatto inarcò il dorso e disse:
--Ora  lascia la cortina all'ingresso della caverna, e il fuoco, e  ricorda ciò  che ha detto la mia nemica e la moglie  del mio nemico.
E se ne andò attraverso le foreste umide e selvagge, agitando la  coda selvaggia e camminando selvaggiamente solo. Quella sera quando l'uomo  e il cavallo tornarono a casa dalla caccia,  la donna tacque del patto stretto col  gatto, perché temeva che loro  potesse dispiacere. Il gatto andò lontano, molto lontano,e si nascose nelle foreste umide e selvagge nella  sua  solitudine selvaggia, per  lungo tempo, finché la  donna dimenticò tutto  di lui. Soltanto il pipistrello, il piccolo pipistrello che dormiva a testa giù nella caverna, sapeva dove il gatto si nascondeva; e ogni sera il pipistrello se ne  andava, volando,dal gatto, a informarlo di ciò  che  accadeva. Una sera il pipistrello disse:
---V'è un bambino nella caverna. è  nuovo e roseo e grasso e piccino e la donna lo ama molto.
---Ah!-- disse il gatto udendo questo;---ma al  bambino che cosa piace?
--Gli piace di esser trastullato-- disse il  pipistrello---e gli piace tutto.
---Ah!-- disse il gatto.---Questo è il tempo.-------continua.

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