27--12--2023
3° giorno dell'ottava di Natale
"Quello che abbiamo udito , quello che abbiamo veduto con i nostri occhi , quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita , noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza ". 1G 1,1-3
Il secondo testimone che di diritto e "di casa" nel presepe è l'evangelista Giovanni . è il testimone vergine che annuncia la buona notizia del venire di Dio verso l'umanità , ne fa esperienza diretta , sensibile (udire , vedere, toccare) e la proclama perché la gioia del dono che è Cristo , il Figlio di Dio , sia per tutti .
Giovanni ha il cuore vergine , appartiene totalmente a Cristo , non ha doppi fini di tornaconto personale . Per questo lo sa riconoscere vivo e presente , fonte di letizia, e lo annuncia con chiarezza e acume teologico andando sempre più in profondità nel mistero di Dio che si fa uomo , cogliendone la sua divinità . Questa intima conoscenza , illuminata dal dono dell'intelletto spirituale , esprime in maniera lampante l'elemento fondante del cristianesimo ; Dio è amore incarnato . Non puoi dire di amare Dio che non vedi , se non ami il fratello che vedi, che ha un volto preciso , quello di Gesù di Nàzaret.
Celebriamo l'apostolo Giovanni che nella cena posò il
capo sul petto del Signore ; conobbe i segreti del cielo e
diffuse nel mondo intero le parole della vita.
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