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martedì 5 settembre 2023

Giovanni Duprè

 5--9--2023
Mia  cara moglie                                Torino , 28 settembre  1873

quando  io penso  che devo  in gran parte  a te  la mia  non infelice  riuscita  nell'arte, , perché , se in vece  tua  avessi   avuto  una donna  o sospettosa , o   vana,  o civetta , la mia  carriera   artistica  sarebbe  stata  più difficile , o  interrotta ,  non posso fare a meno  di benedire  e ringraziare  il Signore  di tanto bene  che mi ha fatto  nel  concedermi  , e  nell'averti  a me  data,  e di   sentire per  te amore , riconoscenza  e rispetto . Questo  amore   in  trentotto  anni   si   è rafforzato  con  la memoria  di sofferenze   insieme patite   costantemente    e   pazientemente  , e  con  la stima  per le tue  qualità   morali  , per  il tuo affetto  a me e   alle nostre creature , per   l'ordine  e l'economia   della casa , e per  gli esempi  di   purezza  e di modestia  , che furono   la scuola  delle  nostre figliuole, e  di cui  ,   grazie a Dio , esse   hanno largamente  profittato.
Io  ti mando  dal profondo  del cuore  un abbraccio , e col  desiderio di presto   rivederti, mi dico  tuo fedele  consorte.

=un esempio di amore , coniugale , che oggi non si vede. Al di là, di  alcuni aspetti , che rispecchiano il tempo storico al quale appartiene , la lettera, è presente un amore , e del grande rispetto , dell'uomo , per la donna, sua moglie, con  la quale condivide un cammino di vita.

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