1--9---2021="è un tempio la natura ove viventi Pilastri a volte confuse parole Mandano fuori; la attraversa l'uomo Tra foreste di simboli dagli occhi Familiari. I profumi e i colori e i suoni si rispondono come echi..."
Si rifanno a questi celebri versi di Corrispondenze (I fiori del male 4) di Charles Baudelaire gli artisti e gli scrittori simbolisti che si ribellano a quanto di superficiale e di frammentario c'era nel realismo , in nome di una esigenza di unità integrale. Essi rifiutano i limiti della natura , credono al valore universale della emozione soggettiva e in "ciò che sta al di là delle cose".
"Sul piano dell'espressione ... rifiutare i limiti della natura significa rifiutare la retorica e il realismo ed eccitare i valori della grafia ,la continuità e la nitidezza del disegno ,la puntigliosa ricerca di sensazioni materiche raffinate e preziose, di pimentazioni inedite ; significa infine sollecitare al limite dello impossibile l'apparizione dell'insolito!.( Carluccio).
=Klimt guardò nello stesso tempo alla pittura giapponese e ai mosaici bizantini.
Nella pittura di Klimt, " le figure esistono in una sfera astratta nella quale sembrano muoversi liberamente , in un erotismo tragico , a volte voluttuoso."
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