17--12--2021
Un nuovo giorno stava per iniziare , quando , un qualcosa di morbido e peloso , strofinava la guancia, del piccolo Andrea; che si svegliò , ed aprendo gli occhi , si trovò difronte un muso tutto marò, e dei grandi occhi neri e dolci , che lo guardavano. Sapeva , il bambino , di essere nella sua cameretta, ma non comprendeva di dove poteva venire , quella strana creatura che le stava difronte . Dopo un pò di incertezza , la strana creatura , sorridendo salutò il bimbo e si presentò.
"Buon giorno , mi chiamo Paolino, sono un orsacchiotto di peluche".
Andrea , un po' , meravigliato , ma felice, come tutti i bimbi, salutandolo, disse:
"Ciao! Io mi chiamo Andrea , e la mia sorellina , si chiama , Cristina"
Paolino, tutto contento per aver trovato dei nuovi amici, si diresse , verso la finestra , e aprendo le persiane , vide , che fuori era tutto bianco , infatti , durante la notte era caduta , abbondante neve. Rivolgendosi ad Andrea , vide accanto a lui , una bambina , più alta , e con un paio di occhi grigi , doveva essere Cristina, la sorellina di Andrea. Cristina, accolse , con grande festa il nuovo amico. Vedendo tanta neve fuori, i bambini furono felici, perché per quel giorno non sarebbero andati a scuola , ma avrebbero potuto giocare con la neve, e con il loro nuovo amico. Così . dopo colazione e dopo essersi lavati e vestiti , andarono di corsa in giardino , con Paolino , ed incominciarono a fare tante palle di neve , e a lanciarli contro , papà e mamma . Poi, con Paolino , decisero di costruire un pupazzo di neve , al quale misero , per naso , un bel mandarino maturo, e per occhi , delle margherite viola, per bocca , una foglia di rosa , ed in capo , un cappello di paglia , ed una sciarpa al collo. Poi, cominciarono a fare il girotondo attorno al pupazzo di neve . Ma ad un certo punto, sentirono una voce con accento straniero , un po' brusca , che diceva loro, di smettere di girare tutti attorno , perché gli facevano venire il mal di testa . Ma non riuscivano a capire di dove poteva venire fuori , una voce così , finché , Paolino indicò ai bambini , che era proprio il pupazzo , che parlava.
Dopo avere , attirato la loro attenzione , il pupazzo , si mise a parlare, disse di chiamarsi, "Hans , di venire dal Polo Nord, dove lui viveva molto bene , con tutto il gran freddo , ed aveva come amici , le renne e le foche . Al Polo Nord , c'era una casetta tutta bianca e rossa dove viveva Babbo Natale, con sua moglie.
Babbo Natale , aveva una grande sfera di cristallo, dove sovente guardava , e così poteva vedere ciò che facevano i suoi cuccioli sparsi per il mondo, e conosceva tutti i desideri ed i sogni di tutti i bambini . In questo modo, poteva , per la notte di Natale ,portare i doni che loro desideravano.
Hans , descriveva il Polo Nord , come una terra coperta di ghiaccio , dove faceva molto freddo, che lui , non sentiva , come pure gli abitanti di quello strano paese . Il quale , è abitato dalle foche , che hanno le pinne ,come i pesci, ed un gran paio di baffi simili a quelli del gatto . E , poi ci sono tanti bambini , che si chiamano , esquimesi , e giocano con le foche ; e le loro macchine , sono delle slitte , trainati da cani , molto belli , dal pelo lungo e folto, e con gli occhi azzurri e dolcissimi. Stavano , Andrea e Cristina , ad ascoltare Hans , e non avevano fatto caso che il tempo era trascorso , e dovevano rientrare a casa . Così, salutarono Hans e rientrarono con Paolino , che era ormai divenuto un loro fratellino , speciale , compagno , gioioso dei loro giuochi.
I bambini , avevano compreso , che con Paolino molte cose erano cambiate , ed anche i loro giuochi avevano acquistato un qualcosa di bello e speciale . E giunse la sera, mentre i bambini , nel dolce tepore della loro casa , raccontavano a papà e mamma , la loro straordinari giornata . Poi, cullati dalla stanchezza e dalla ninna nanna, cantata dai loro genitori, si addormentarono. Quando fu giorno , si svegliarono , ma Paolino , non c'era più; andarono alla finestra , e la neve si era sciolta ed aveva lasciato , solo, un gran freddo. Si, vestirono , fecero colazione , bisognava andare a scuola. Ma prima di andare via , vollero vedere , se Hans , era ancora in giardino , ma lui era scomparso , portando con se , il dolce ricordo di una giornata di neve , in compagnia di due bambini , in una terra calda ed accogliente , come la Sicilia.
=auguri di un Santo Natale a tutti i bambini , del mondo, in modo particolare , il mio pensiero , e la mia preghiera per quei bambini, che vivono in conduzioni, di disagio fisico e psichico.
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